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Autore: bsalvatore    31/08/2012    0 recensioni
E se fossero tutti umani? E se vivessero nell'Upper East Side di New York?
E se Rebekah non fosse una Mickaelson, ma una Salvatore? E se avesse una sacco di persone alle sue dipendenze, personaggi che noi conosciamo molto bene? che cosa succederebbe se incontrasse Klaus, un uomo così simile a lei? La sua amica Caroline approverebbe la loro relazione? E la sua psicologa cosa ne penserebbe? Sappiate che ogni cosa non sarà al suo posto ...
Rebekah/Klaus; Elena/Damon; Stefan/Meredith; Caroline/Tyler;
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline, Forbes, Damon, Salvatore, Elena, Gilbert, Klaus, Rebekah, Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Elena
Sento la sveglia suonare e senza fare neanche una piega mi alzo: sono le 8.00.
Oggi torna mio padre da Miami e ha detto che deve parlarci. Sicuramente vorrà nominarmi direttore generale al posto di Eljiah.
Indosso una comoda maglietta nera e degli shorts attillati anch’essi neri.
Esco dalla mia camera,saluto Faye (cavolo, ma si veste sempre come una prostituta?) e scendo in cucina, dove c’è già una grande confusione. Eljiah e Klaus stanno già sgranocchiando biscotti e schifezze varie, ma almeno sono mattinieri anche di domenica.
“Buongiorno ragazzi! Nick, so che sei tornato tardi sta notte.” Già, allora fratellino, raccontaci dove sei stato.
“Buongiorno sweetheart!”
Mi si avvicina e mi sorride: “Sono stato a una festa.”
“E si è anche portato dietro un ricordino …”  Kol fa capolino nella stanza e le sue parole mi infastidiscono molto.
“Klaus! Quante volte ti ho detto di non portare le tue puttanelle in casa mia?!”
“Oh, andiamo sweetheart …”
“E non chiamarmi “sweetheart”! Sono molto molto arrabbiata! E proprio il giorno in cui deve arrivare papà!”
“Sorellina, da quant’è che sei in astinenza? Dillo al tuo fratellino …” Ma si può sapere perché si deve impicciare? Non sono affari suoi! Oh, adesso sono proprio incazzata!
“Quanto sei scemo! Hai trent’anni, per l’amor del cielo! Cresci!”
“Cos’è questo baccano di prima mattina?”
Ecco nostra madre che entra in cucina. Adesso farà un bel discorsetto a Nick.
“Mamma, Nick porta le sue concubine in casa.”
Lo sento digrignare i denti e vedo che distoglie lo sguardo.
“Ragazzi è necessario litigare di prima mattina? Proprio il giorno in cui torna Mikael? Andiamo, facciamo un piccolo sforzo, su …”
“Ma mamma …” Questa sono io che simulo la voce da bambina.
“In realtà non era mia intenzione litigare, ma Elena ha sempre da ridire sulle mie azioni, di conseguenza …”
“Ora basta. Facciamo colazione e cerchiamo di comportarci da famiglia normale”
Già, famiglia normale, certo.
È facile essere una famiglia normale quando si vive in così tanti sotto uno stesso tetto. E non importa che la casa sia grande quanto una reggia, il punto è che viviamo tutti insieme! Quando sono tornata dal college, l’anno scorso, non ricordavo tutto questo trambusto in casa, ricordavo tutto più semplice. Inoltre c’è sempre un po’ di tensione quando si parla di nostro padre (come oggi). Questo perché Mikael non è anche il padre di Nick. Nostra madre ha avuto una relazione extraconiugale, ma poi si è tutto (apparentemente) risolto: i miei genitori si sono riappacificati e mio padre ha deciso di crescere Nick come se fosse figlio suo. In realtà c’è sempre stato dell’attrito tra Klaus e mio padre e, da qualche anno Mikael non ha ottimi rapporti neanche con mia madre e con Elijah. Io sono l’unica con cui ha buoni rapporti perché io sono l’unica figlia femmina.
 
Abbiamo fatto colazione, ora siamo in macchina e ci stiamo recando in azienda perché nostro padre ha convocato il consiglio d’amministrazione (composto da noi membri della famiglia).
“Elijah, preparati ha farti soffiare il posto dalla sottoscritta.”
Lo vedo sorridere, ma non mi sembra realmente spaventato.
Scendiamo dall’auto e ci avviamo verso il grande edificio bianco con la scritta: “Mickaelson & Co.”.
Entriamo e mia madre chiede alla segretaria dove possiamo trovare mio padre:
“é già in sala riunioni, signora.”
Ci avviamo a passo di marcia verso la sala riunioni e appena entro vedo mio padre seduto al grande tavolo rettangolare. Appena mi vede sorride, si alza e io corro ad abbracciarlo:
“Papà, quanto mi sei mancato!”
“Anche tu mi sei mancata figlia mia.”
Si stacca da me e si rivolge agli altri: “Prego, prendete posto.”
Dio, odio questa freddezza! Cavolo, sono i tuoi figli! Ma ormai è questo l’equilibrio che si è creato.
Ci sediamo al tavolo e io tiro fuori, dalla mia cartellina blu, carta e penna.
“Bene, possiamo iniziare.” Ha una voce fredda, come sempre, ma noto una sfumatura diversa, come se dovesse dirci qualcosa di urgente e di importante.
“Innanzitutto scusate di avervi convocati qui di domenica, ma era urgente.”
“Oh non ti preoccupare papà” Non sembra che gli altri siano d’accordo, a giudicare dalle loro facce.
“Ho deciso di fare la fusione di cui tanto abbiamo parlato: quella con la “Salvatore Parfum”.
“Che cosa hai fatto?” Nick sembra piuttosto nervoso, anzi no, è piuttosto incazzato. So chi è la Salvatore Parfum, è un’azienda che ci fa concorrenza, una delle migliori.
“Non puoi prendere queste decisioni senza convocare il consiglio.” Kol sembra che stia spiegando le regole di gioco ad un bambino.
“Infatti, vi ho convocati ora!”
“Sì, ma ora tu hai già firmato il contratto.” Ahi, si sta incazzando anche lui …
“Oh no, ho firmato un contratto, sì, ma non siamo già soci. Prima voglio valutare il loro modo di lavorare, quanto guadagnano ecc.”
“E chi ti dice che noi vogliamo la fusione?” Klaus sembra essersi ripreso, ma è ancora mooolto arrabbiato.
“Klaus, mi sembri sordo! Ti ho detto che non ho fatto la fusione!”
“Sì, perché non puoi! Non puoi prendere decisioni senza consultarci!”
“Io posso fare molte cose, Niklaus, molte più di quelle che immagini!”
“Quindi, quali sono i termini del contratto?” Grazie al cielo è intervenuto Elijah, quei due si stavano scannando!
“Lavoreremo con loro, diciamo … per studiarli.”
“Mi sembra un’idea assurda!” Non avevo dubbi che Nick non fosse d’accordo.
“D’accordo!” Elijah lo interrompe, sembra ancora diffidente, ma ha accettato. Klaus lo fulmina con lo sguardo.
“Bene, ognuno di voi dovrà tenere d’occhio il proprio settore.”
“In che senso tenere d’occhio?” Non capisco, cosa vuole che facciamo?
“Dovrete fornirmi più informazioni possibili sul vostro settore.”
“è escluso. Ho delle cose di cui occuparmi.” Il tono di Elijah sembra non ammettere repliche.
“Va bene. Si occuperà Klaus della tua parte.”
“Ma io sono l’amministratore delegato! Ho molti più impegni di lui!”
“No Niklaus, nel periodo in cui sarò in città mi occuperò io delle finanze della mia azienda.”
Se prima pensavo che Nick fosse incazzato … bhè, ora è incazzato nero!
“Quindi, Elena voglio che tu controlli l’amministratore delegato dell’altra azienda, quindi la parte finanziaria. Kol, come ben sai la Salvatore Parfum e la nostra azienda sono globalmente alla pari, ma se si tratta di organizzare eventi sono loro i migliori: voglio sapere il loro segreto. In quanto a te Niklaus, la tua parte riguarderà il settore marketing.” Oh, mi sa che oggi papà vuole proprio farlo incazzare il povero Nick! Lui odia quel settore!
“Ma, ma, ma è troppo … è troppo …” Strano, non ha parole.
“Creativo?” Lo so per certo che questo non è il settore adatto a lui, prima della morte di Finn volevo occuparmi io del marketing, ma poi sono diventata direttore finanziario.
“So che sarà difficile per voi collaborare con altre persone, ma questa è una grande occasione. Da non perdere.”
“Possiamo andare?” Credo che Nick abbia bisogno di una bella doccia fredda, perché mentre parlava a persino rotto una matita a metà.
“Andate.”
“Quando si comincia?” Kol non sembra sconvolto quanto noi.
“Domani andrete a dare un’occhiata all’azienda, ma comincerete mercoledì. Martedì verrà organizzata una festa a casa. Saranno invitati tutti i personaggi di rilievo delle due aziende.”
“Ah” Non ho parole.
“Qualche problema, tesoro?”
“No, nessun problema è che è tutto così veloce e io …” La verità è che lavoro da solo un anno e non mi sento all’altezza di valutare persone con molta più competenza di me.
“Sai che non ti affiderei mai un compito che non è alla tua altezza.”
Annuisco.
“Questi sono i fascicoli riguardo l’altra azienda, contiene tutti i nomi del personale e qualche parola sulle loro vite. Leggeteli.Ora andate, è domenica: giorno di riposo.”
Ci alziamo tutti in silenzio, prendiamo i fascicoletti e ci avviamo verso l’ascensore.
“Non posso credere che l’abbia fatto davvero.”
“Oh Nick, la situazione potrebbe avere un risvolto positivo.”  È così strano che Kol sia così positivo, non che di solito sia negativo. Lui è una persona razionale e basta.
Appena le porte si aprono, Nick esce velocemente:
“Vado a farmi un giro”
“Ah, lui e la sua impulsività.” Mia madre sembra stanca, strano, di solito è come una furia.
Saliamo in macchina e trascorriamo il resto del viaggio in silenzio.
 
Ora sono a casa, davanti al camino e guardo mia madre dare ordini alla nostra organizzatrice di eventi (si è ripresa): “I palloncini? Ma non scherziamo! Non è mica il compleanno di un bambino!” “Voglio musica dal vivo! Con violino, pianoforte e tutto il resto!”
La vedo avvicinarsi a me. Adesso mi dirà cosa dovrò mettere:
“Allora Elena, per il party ti ho comprato un abito rosso a sirena carinissimo! Valorizza tutte le tue forme e vedrai che ti piacerà!”
“Oh, mi hai comprato tu l’abito?” Forse dovrei arrabbiarmi, ma non ho la forza.
“Dai Elena, non te la prendere, c’è poco tempo, non volevo disturbarti con queste sciocchezze.”
“Sì sì mamma, va bene.”
Mi alzo e me ne vado.
Mi avvio verso camera mia e sento la testa scoppiare.
Mi sdraio sul letto e inizio a massaggiarmi le tempie. Questa festa non promette niente di buono, così decido di invitare l’unica persona che può tranquillizzarmi. So che dovrebbero essere invitati solo i dipendenti dell’azienda, ma chi se ne frega. Prendo il mio Blackberry e digito il numero di Meredith, dopo due squilli risponde: “Ciao Meredith, sono io.”
“Ciao Elena, come è andata con tuo padre?”
“Bhè, ha avuto l’idea di fare la fusione con la Salvatore Parfum.”
“Wow! Che notizia!”
“Già, senti, adesso sono stanca, ti racconto tutto domani, comunque volevo chiederti se ti andava di venire alla festa che facciamo da me in onore di questa cosa.”
“Una festa tra ricconi?”
“Oh, ti prego Meredith non puoi abbandonarmi!”
“Va bene, va bene, ma non ho nulla da mettere.”
“No problem. Fatti trovare domani sotto casa mia alle 15.00”
“Ok. Come vuoi. A domani.”
“Ciao.”
Fantastico! Almeno non sarò sola! Mi alzo dal letto e prendo il fascicoletto sulla Salvatore Parfum. Dunque, l’amministratore delegato è Damon Salvatore …
 
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! Ho deciso di scrivere secondo diversi punti di vista, non solo da quello di Rebekah. Dunque, da questo capitolo capiamo un po’ di cose: Elena è la sorella dei nostri Mickaelson e ha buoni rapporti con il padre, al contrario degli altri fratelli. Inoltre é appena tornata dal college. Mikael ha deciso di fare la fusione con la Salvatore Parfum e quindi intuiamo che i nostri Salvatore abbiano un’azienda di profumi. Come si legge Elena è amica di Meredith ed è riuscita a convincerla a partecipare alla festa organizzata da Esther. Tengo a precisare che le età dei personaggi sono quelle reali di coloro che li interpretano. Al prossimo capitolo, baci
p.s: la prossima settimana sarò occupata, quindi posterò il prossimo capitolo il 9 o il10. Scusate, ma è inevitabile.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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