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Autore: Alessia C    02/09/2012    0 recensioni
Nessuno avrebbe mai detto che proprio lei potesse nascondere così tanta della sua vita, "nascondere" però era un termine difficile da utilizzare.. Ronnie non nascondeva mai niente, ci si poteva fidare di ragazze come lei! Non di Rosemary però...
Genere: Generale, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ronnie, Rose, un'amica ancora anonima, Adrienne e molti altri ancora hanno diciotto anni adesso. Se si sono ritrovate qui è perché hanno perso qualcosa: la loro autostima e la loro amicizia. Fino ad ora non vi ho voluto spiegare chi io fossi e chi Ronnie, Rose e Adrienne fossero. Così credo sia l'ora di presentarmi. Piacere sono Harvey e sono l'anima che seguì per molto tempo Ronnie e Rose. Una storia come la loro non mi era mai capitato di assisterla. E' per questo che oggi ho deciso di narrarvela. Perche' grazie ad essa ognuno di noi possa immedesimarsi e comprendere la difficolta' della vita. Rammendo sempre una famosa poesia.. " [...] Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità." Ronnie e Rose passarono molta della loro vita avendo pazienza, forse erano le uniche a ricordare che vivere richiede uno sforzo maggiore del semplice fatto di respirare.. Se ora sono in questa stanza a raccontare è perchè nel loro percorso hanno trovato qualcuno che ha permesso loro di sentirsi amate per ciò che sono realmente.. Per questo Ronnie è morta lentamente, perchè questa persona ha dato la possibillità a Rose di vivere. Quasi come una legge di esistenza al vivere di Rose si comportava la morte di Ronnie. In questa storia ci saranno grandi difficoltà, a volte vi rimarrà difficile comprendere. Tutto ciò che dovete ricordare è che Rose e Ronnie interverranno spesso e che il loro coesistere avviene in uno stesso corpo. Nessuno sa chi sono, solo loro lo sanno.
Quell'estate Ronnie era stata rimandata. Durante l'anno aveva lottato con la voglia e l'intelligienza e ancora una volta era stata la prima a vincere. Nel capitolo scorso Ronnie si era fermata a raccontare dello scritto in cui Adrienne l'aveva accompagnata oggi però vi racconterò di come andò quella mattina all'orale, quel giorno in cui Ronnie e Adrienne passarono quasi una giornata intera insieme.
Alzarsi la mattina è facile per molte persone in tutto il mondo, fuoriche per Rose. La stessa mattina nello stesso letto si può immaginare Ronnie che si alza con i capelli arruffati che si prepara in quattro e quattrotto con la consapevolezza che prima delle 7.55 non sarebbe arrivata a scuola. Rose invece si alza alla stessa ora con un altro tipo di consapevolezza, quella che per un altro giorno dovrà portarsi dietro un peso enorme: tutta la sua vita. Per sua fortuna qualcuno a darle una mano c'era, l'unica persona che sapeva tutto della sua vita non poteva che essere la persona che lei stessa aveva inventato: Ronnie. Adrienne sapeva l'esistenza di Rose seppur non conoscendola, avrebbe dovuto attendere ancora per molto. Quella mattina arrivò in motorino e suonò al campanello, poi Ronnie e Adrienne andarono a scuola entrambe ansiose dell'orale. Quando si trovarono davanti alla scuola sentivano la strana sensazione di essere lì senza dover tenere una lezione. Aspettarono circa quattro ore prima di poter entrare. Per fortuna Adirenne potette assistere Rose anche in quel momento grazie alla mancanza di un testimone che testimoniasse, appunto, l'interrogazione. Mentre L'insegnante chiedeva a Ronnie qualcosa, Adrienne rimase scioccata del silenzio a cui assistiva.. Nemmeno dieci minuti prima Ronnie le aveva ripetutto tutto alla perfezione, ma appena aveva varcato quella porta nemmeno fosse stato un incantesimo, aveva dimenticato tutto. Non seppe spiegare se ciò che successe fu causa del suo timore o della perspicace cattiveria della professoressa che sembrava tenerci a metterla in difficoltà. Alla fine però disse che studiare aveva studiato, ma sulla forma doveva lavorare. Presero entrambe quella frase come un "Ronnie ti faccio passare", ma ancora aspettava loro un altro po' di tempo per confermare il suo voto. "Il pomeriggio ero tutta sola lì dal parrucchiere che ti scrivevo messaggi e ti raccontavo di Dino (il mio dinosauro) e tu iniziasti a dire che saresti venuta, ci rimasi male, però nel senso buono. Non mi aspettavo che saresti venuta a farmi compagnia mentre aspettavo mia mamma e quando ti ho trovata lì davanti a me sono quasi balzata fuori dal negozio! Urlai anche il tuo nome.. tipo -Adrienneee! Oh mio dio ahahahah" Girarono per un po' e alla fine si fermarono a ballare a un gioco elettronico dentro il Bellanti. Entrambe erano frenate dalla più grande vergogna, quel pomeriggio fu segno di grande forza però, perché insieme sconfissero la loro paura e ballarono come se nessuno le stesse guardando. Non si dissero niente, ma mi piace credere che entrambe furono fiere di sè stesse e felici di essersi divertite grazie alla presenza l'una nell'altra. Ronnie pensò che quella giornata fu strana perché la passò tutto il giorno con Adrienne. "Anche se tu pensasti che fu strano per me fu bello invece. Considerando che giorni prima non avrei mai pensato di vederti più. Mi odiavi letteralmente. In ogni caso quella sera lessì uno dei tuoi racconti e ci rimasi un po' male perché parlavi di Heather. L'avevo sempre saputo che lei veniva prima di me, però in fondo, in fondo speravo non fosse del tutto così..." finì Adrienne "Ad un certo punto pensai di levarmi di mezzo, avevo deciso che non saremmo più state amiche".
      
  
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