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Autore: Blue eyes 35    03/09/2012    1 recensioni
È una questione di onore.
Aveva promesso a suo padre che avrebbe protetto la sua famiglia, nonostante fosse una ragazza, nonostante fosse passato tutto quel tempo lei si sentiva ancora in dovere di farlo. Visto che la sua famiglia era un po' particolare, come dire un po' "immortale", lei aveva il compito di proteggerli da tutto e da tutti, per sempre.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Non è possibile, non funziona » disse Bonnie disperata.
 
«Bonnie sta' tranquilla, hai fatto tutto quello che era in tuo potere. Sei un'amica fantastica » disse Jeremy per consolarla.
 
*suoneria cellulare di Bonnie*
 
«Elena, è Elena. Vuol dire che è viva. Vuol dire che si è nutrita.»
 
«Rispondi, forza! »
 
-Elena?!
-Bonnie..Dove sei? Ho bisogno di te.
-Sono nella vecchia casa delle streghe. Arrivo.
-Come mai sei lì?
-Ti spiego dopo. Tu dove sei?
-A casa di Stefan e di Damon..

 
**fine  comunicazione**
 
«Dobbiamo sbrigarci è a casa loro. » disse Bonnie irratata.
 
«Come hai intenzione di giustificare la tua e la mia presenza qui? »
 
«A volte la verità è l'unica risposta che si può dare. Le dirò che stavo facendo un incantesimo e che avevo bisogno del tuo aiuto. »
 
« Okay, okay basta chiacchere sbrighiamoci.»
 
Bonnie e Jeremy si catapultarono sull'auto che avevano posteggiato fuori.
Bonnie era particolarmente turbata, si chiedeva come avesse potuto fallire dopo tutte le ricerche e gli aiuti di streghe più potenti.
Jeremy pensava solo a guidare e a quanto la sua vita fosse complicata da togliergli il fiato. 
 
Dopo una quindicina di minuti si ritrovarono davanti all'antica casa in stile coloniale dei due fratelli vampiri. 
Scesero dall'auto, impazienti di sapere gli interessanti sviluppi della situazione. 
Entrarono senza bussare poichè la porta era già aperta.
 
« Elena sono qui.» disse Bonnie che si augurava di vedere la sua migliore amica al più presto.
 
Ma alla sua chiamata non ci fu risposta. 
Un rumore di tacchi  sul pavimento andava via via crescendo ed ecco che Lucy fece la sua comparsa davanti alla strega e a Jeremy.
 
« Prego venite in salotto.» disse Lucy con un tono più che gentile.
 
Bonnie guardò Jeremy con un'espressione confusa.
 
« Scusate non mi sono presentata, permettetemi di farlo: mi chiamo Lucy, Lucy Salvatore.»
 
«Tre Salvatore a Mystic Falls? Ottimo. » disse Jeremy ironicamente e portandosi in salotto, lasciò sole le due.
 
Bonnie fece per seguirlo, ma Lucy glielo impedì. Poi disse:
« Tu devi essere Bonnie Bennet. Per me è un grande onore conoscere una strega Bennet. » Lucy le porse la mano.
 
Bonnie istintivamente la strinse e sentì quella sensazione che le fece capire qualcosa in più su Lucy.
«Che cosa sei tu?  » disse Bonnie, pronta ad effettuare un interrogatorio.
 
«Credo che sia meglio rimandare le domande a dopo. Raggiungiamo gli altri. » disse Lucy forzando un sorriso.
 
 
 
« Bene qualcuno può spiegarmi che cosa è successo.» disse Jeremy sprofondando nel divano.
 
«Beh è lei quella brava con le storie. » disse Damon indicando Lucy.
 
« Oh che onore, Damon. Vedete la cosa è un po' complicata..» Lucy iniziò il suo discorso dettagliato e che non avrebbe lasciato alcun dubbio. Ma nel frattempo Elena era in un cantuccio con lo sguardo fisso e pallida. Damon si perse il discorso guardandola, sentì la voce della sua ava e commenti increduli di Bonnie svanire. Fece qualche passo come per avvicinarsi ad un animale ferito che trema dalla paura, ma subito si fermò. Il tempo sembrò fermarsi. Lo sguardo di Elena lo aveva congelato e rimase lì a fissarla fin quando la voce di Bonnie ruppe la perfezione di quello strano momento.
 
«Quindi tu sei una strega? E sei anche un vampiro? Forse non lo sai, ma è impossibile. Non c'è traccia di questo in nessun grimorio che io abbia mai letto e ne ho anche una prova concreta. » disse Bonnie tirando indietro le lacrime. Aveva ripensato a sua madre.
 
«Bonnie tua madre aveva già rinunciato ai suoi poteri quando era umana, la natura l'aveva già esclusa dapprima. Ma penso tu mi abbia frainteso. Io ora non sono una strega, almeno non ho le tue capacità. Sono morta, ma l'essere stata una strega mi permette di avere un dono. » disse Lucy come se stesse dicendo le stesse cose da ore e ore.
« E cos'hai? Aspetta come hai fatto a sapere che intendevo mia madre. Io.. io.. l'ho solo pensato.»
 
« Credo tu abbia capito.»
 
Bonnie si tirò indietro e andò a sbattere contro la libreria. Era impallidita e sempre balbettando disse:
« Tu..t-t-tu sei un abominio.»
Era davvero terrorizzata. Nessuno l'aveva mai vista così.
 
«Yeah, it is exactly what I am. » disse Lucy, che fece un grande sorriso da incutere terrore a tutti i presenti  nella stanza. 
   
 
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