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Autore: Il Saggio Trentstiel    04/09/2012    1 recensioni
[The Glee Project]
[The Glee Project]-Sei un libro aperto, Henderson! E...-
No, non poteva essere.
Con la coda dell'occhio aveva visto Charlie Lubeck avvicinarsi a loro, dunque fece la cosa più intelligente che le venne in mente.
Fuggì biascicando maledizioni.

Quattordici ragazzi a scuola: l'ambientazione più vecchia del mondo.
Ma se dalla scuola venissero catapultati all'interno di una lotta che imperversa da anni, in cui sono coinvolte antiche famiglie, storie ancor più antiche e misteriosi club scolastici?
[In pausa]
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nellie sedeva su un muretto nel parcheggio della scuola.
Il suo motorino era parcheggiato lì accanto e lei non vedeva l'ora di tornarsene a casa: aveva bisogno di un po' di quiete, di musica rilassante e, perché no? di una sostanziosa merenda!
Sbuffò, lanciando un'occhiata di sbieco a Tyler, la cui voce vagamente nasale sembrava salire di ottava in ottava ogni istante che passava.
Il ragazzo era al telefono con la madre da dieci minuti abbondanti, e sembrava stessero discutendo animatamente: Nellie sbuffò nuovamente e lanciò un'occhiata all'orologio.
Se avesse continuato ad aspettare l'amico avrebbe avuto sempre meno tempo per rilassarsi prima che i suoi genitori rientrassero... D'altra parte lo aveva invitato a casa sua, quindi si era fregata con le sue mani.
Stupide promesse, pensò mestamente, mentre la voce di Tyler raggiungeva nuovamente le sue orecchie.
-Ho da fare, non possiamo rimandare?- stava quasi urlando il ragazzo, il volto contratto dall'irritazione.
Come Dio volle, con un ultimo borbottio denso di frustrazione, Tyler concluse la sua telefonata: Nellie si stampò un sorriso sul volto e si preparò a partire a razzo, sebbene il suo motorino fosse più simile ad una vecchia caffettiera con due ruote.
Tyler si passò una mano tra i corti ricci e sospirò.
-Nellie...- esordì, facendo svanire il sorriso dal volto dell'amica: lei sapeva cosa stava per dirgli l'altro.
-Non puoi venire.- disse semplicemente lei, indossando con calma misurata il casco.
Il ragazzo annuì, posandole una mano sulla spalla.
-Possiamo vederci domani, magari! Purtroppo oggi ho un impegno urgente, e...-
Nellie annuì meccanicamente, senza quasi ascoltare le parole di scusa dell'amico: era ovviamente pronta a perdonarlo -sarebbe stata una stupida a prendersela per così poco!-, ma dentro di lei si sentiva fredda.
-Non c'è problema. Ti chiamo stasera, allora.-
Prima ancora che Tyler potesse salutarla con qualcosa di più che un cenno della mano, Nellie aveva avviato il motorino ed era partita.
Sfrecciò lungo la strada, schivando infide buche nell'asfalto e automobili troppo lente.
Perché si sentiva come svuotata?
Forse perché Tyler, l'unico amico che avesse in quella dannata scuola, l'aveva bidonata con grande nonchalance?
Scosse il capo come a volersi liberare di quell'idea: si sarebbero visti il giorno successivo, e Tyler sarebbe stato costretto a sorbirsi le sue tirate su quanto fosse affascinante Blake Jenner.
Sorrise tra sé, svoltando in una via secondaria.
Nel parcheggio della scuola, intanto, Tyler aveva individuato l'automobile di sua madre: con un sospiro rassegnato raggiunse il mezzo e aprì lo sportello: la madre gli sorrise dolcemente.
-Avanti, andiamo!- sentenziò lui lapidario, chiudendo lo sportello e allacciandosi la cintura di sicurezza.
La donna scosse impercettibilmente il capo e partì, un solo pensiero che le ingombrava la mente: la scelta era stata di Tyler, ma era la scelta giusta?
Dopo quasi un anno se lo chiedeva ancora, e si detestava profondamente per questo.
Mentre la grossa Volvo ripartiva, un ragazzo e una ragazza apparvero nel parcheggio: Dani chiacchierava a briglia sciolta come suo solito, Mario era insolitamente silenzioso.
-A proposito!- esclamò Dani, battendosi una mano sulla fronte -Hai recuperato poi il tuo libro?-
Mario annuì rigidamente, picchiando il bastone a terra con inusitata violenza: i due gesti non sfuggirono all'occhio attento della ragazza che, interdetta, lo prese per il polso e lo costrinse a fermarsi.
-Ok, parliamone...- cominciò con aria determinata -... Cosa ti è preso? È da quando siamo usciti dalla scuola che non dici una parola, neanche una delle tue solite battute stupide!-
Il ragazzo fece per replicare, ma la voce squillante di una donna gli risparmiò la fatica.
-Mario! Sono qui, caro! Ciao Dani!-
Una bella donna sulla quarantina, con lunghi ricci neri e un sorriso smagliante, stava rapidamente avvicinandosi: Dani sorrise a sua volta.
-Salve, signora Bonds!- la salutò -Le ho portato il pargolo!-
La donna rise e allungò una mano per prendere lo zainetto di Mario: il ragazzo si divincolò appena, borbottando.
-Posso portarlo da solo.-
La madre alzò gli occhi al cielo, ma il sorriso era sempre al suo posto: diede un buffetto sulla spalla al figlio e si voltò verso Dani.
-Ti ringrazio, è sempre un piacere vederti! Avanti, musone, la macchina è al solito posto!-
Con un rapido cenno di saluto Mario prese a muoversi in direzione dell'automobile della madre: Dani salutò entrambi, vagamente infastidita.
Che accidenti era successo a Mario?
Nel giro di poche ore si era incupito, rattristato... Che c'entrasse quell'idiota di Blake?
Arricciò il naso: ci avrebbe pensato lei a quel gradasso!
Si voltò di scatto, rischiando di schiantarsi su un petto massiccio: alzò lo sguardo e incontrò un sorrisetto divertito.
Arretrò di un paio di passi, incrociando strettamente le braccia come a volersi proteggere: non aveva paura, ma quel tipo sembrava far parte della combriccola di Jenner, quindi non c'era da stare allegri e rilassati.
-Che vuoi, Camp?- sputò fuori, osservandolo con cipiglio ostile.
Maxfield continuò a sorridere, incurante dell'aria tutt'altro che amichevole di Dani: l'unica sua reazione al tono irritato della ragazza fu un lieve inarcarsi delle sopracciglia.
-Ehi, cos'è tutta questa aggressività?-
Dani lo fulminò con lo sguardo e aggrottò le sopracciglia.
-Non ti conosco, oggi ho urlato contro i tuoi amichetti e tu mi sbuchi alle spalle in un parcheggio praticamente deserto: quindi, ripeto la domanda. Che vuoi?-
Il ragazzo si sistemò lo zainetto sulla spalla destra e parve ponderare una risposta, il sorriso sempre al suo posto: Dani avrebbe voluto mollargli un bel calcio in mezzo alle gambe, in modo che smettesse di essere così allegro.
-Beh...- cominciò a rispondere Maxfield -... Effettivamente oggi hai urlato contro quei ragazzi...-
A quelle parole le orecchie di Dani si rizzarono: aveva detto “quei ragazzi”, come se volesse mantenere le distanze da loro o non li conoscesse.
Oppure, cosa assai più probabile, stava cercando di fregarla in qualche modo.
-Va detto che però io sono stato risparmiato!- proseguì lui -Mi domandavo come mai...-
Dani sbuffò, un sorrisetto di scherno comparso sul suo volto.
-Mi pare evidente, Camp: ancora non ti conosco, per fortuna, dunque dovrò inventarmi un insulto adeguato!-
Contro ogni previsione Maxfield scoppiò a ridere: Dani lo fissò basita, più indisposta e irritata che mai.
-Sono contenta che tu stia divertendoti.- sentenziò gelidamente -Ora vedi di soffocarti, così potrò ridere anch'io: a mai più rivederci.-
Si voltò e si allontanò dal ragazzo, ma la voce profonda di lui la bloccò di nuovo.
-Non è giusto, però: tu conosci il mio nome e io non so il tuo!-
Dani alzò gli occhi al cielo e, senza neanche voltarsi, lo sbeffeggiò.
-Non credo ti interessi: i tipi come te cerco di evitarli il più possibile, sai?-
Non visto, Maxfield si strinse nelle spalle.
-Come preferisci. Ci si vede domani, allora, Dani Shay!-
La ragazza si girò di scatto, notando di striscio il sorrisetto divertito fatto da Maxfield mentre si allontanava.
Lo fissò per qualche istante, lui e i suoi stupidi capelli lunghi, lui e la sua stupida camicia a quadri, lui e i suoi stupidi jeans.
-Fanculo...- sibilò tra i denti, rimettendosi in marcia verso l'uscita del parcheggio.
Lui e quel suo stupido, stupidissimo bel culo.
Dani imprecò per la seconda volta.















Ultimissimo capitolo di transizione, lo spergiuro (?).
Dal prossimo cominceremo già ad avere intrecci, dettagli interessanti (almeno spero...) e qualche nuova/vecchia conoscenza :3
Un grazie ai recensori e a chi preferisce/ricorda/segue la storia :D

   
 
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