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Autore: anegochan    07/09/2012    1 recensioni
Salve a tutti!ritento con una nuova storia sempre su Naruto e Sasuke (si sono la mia coppia preferita :3) Naruto si trasferisce a Konoha con Jiraiya, suo padrino, e qui fa la conoscenza di nuovi amici!(faccio schifo con le trame lo so) spero vi piaccia baci
ps per il momento la metto verde ma salirà in fretta (?) il rating
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Grazie mille a tutti coloro che leggono la mia storia. So di non essere molto brava ma mi sto impegnando per migliorare. Fatemi sapere come vi sembra la storia

Baci

 

Capitolo  2: Il tutor

Pov Naruto

La scuola non era mai stata particolarmente difficile per Naruto. Non aveva mai brillato in modo particolare, ma riusciva a cavarsela quel tanto che bastava per essere promosso, almeno fino ad ora. Nei primi giorni di scuola aveva mostrato numerosi problemi nella lettura giapponese. Non aveva particolari difficoltà nell’espressione e comprensione della lingua parlata, dato che con Ero-sensei parlavano sempre in giapponese, ma quando si trattava di kanji  non riusciva a venirne a capo, neanche con i più semplici.  Il katagana e l’hiragana gli davano qualche problema perché ormai era abituato all’alfabeto occidentale. Questo, però, non giustificava il fatto di essere stato chiamato in presidenza all’ora di pranzo, e lo stavano anche facendo aspettare perché c’era già qualcuno con la preside. Quest’attesa implicava meno tempo per gustarsi il suo pranzo e passare del tempo con i suoi nuovi amici. Aveva stretto amicizia con Shikamaru e Kiba, e non ci aveva messo molto a capire che Shika era tanto intelligente quanto Kiba divertente, almeno per lui. Ino era più scatenata di quanto gli fosse sembrato all’inizio, non faceva che litigare con Sakura, soprattutto quando l’argomento di conversazione era Uchiha Sasuke. Non lo aveva più incontrato da quella volta alla stazione, ma gli sembrava di conoscerlo da tempo, dato che, le ragazze, non facevano che parlare di lui, di quanto fosse bello, elegante, intelligente, un vero principe. Tutto ciò nonostante, a detta dei ragazzi, si comportasse come un vero snob. Il suo bel faccino bastava a farlo diventare l’idolo delle ragazze?

Finalmente la porta della presidenza si aprì, distraendolo dai suoi pensieri, voleva scoprire cosa aveva fatto per meritare di visitare la stanza della preside. Naruto si stampò sul viso un sorriso, che scomparve quando vide chi era uscito.

- Già in presidenza dopo poco più di una settimana di scuola dobe?- Sasuke Uchiha lo stava sbeffeggiando, sulla sua faccia era stampato un ghigno che fece pizzicare le mani di Naruto per il desiderio di tirargli un pugno. - La prima impressione che ho avuto di te è appena stata confermata, ma dovevo immaginarlo, in fondo io non sbaglio mai, anche se devo ammettere che sei stato più veloce di quanto mi aspettassi.- continuò appoggiandosi una mano sul fianco sinistro, cosa che lo fece apparire ancora più irritante agli occhi di Naruto.

- Mi sembra di averti appena visto uscire dalla presidenza, quindi non credo di essere il solo ad avere qualche problema da dover risolvere con la preside, teme.- Naruto rispose per le rime e vide, con soddisfazione, il sorriso di Sasuke, scomparire dal suo volto.

- Non tutti sono dei perdenti come te, che credi?.-

- Ma davvero? E allora cosa ci facevi dalla preside?-  a Naruto non interessava veramente saperlo, ma veder reagire Sasuke in quel modo lo spinse a ribattere.

-Non sono affari tuoi, dobe!- Sasuke si avvicinò a Naruto.

- Non vuoi dirlo perché sai che ho ragione.- provocarlo stava diventando divertente.

- Ti conosco appena e già non ti sopporto, usurantokachi! Se proprio vuoi saperlo sono stato appena informato dalla preside che un racconto che ho scritto ha vinto il primo posto in un concorso.-

Naruto rimase sorpreso. Un tipo come lui cosa poteva mai scrivere? – Che tipo di racconto? Posso leggerlo?-

Sasuke lo fissò stranito «Parla sul serio? No sicuramente vuole prendermi in giro.»

-Sei un idiota fatto e finito!- detto questo lo superò e scese le scale. Non si era voltato neanche una volta indietro.

- Ma che ho detto?- Naruto si sentiva sempre più confuso dal comportamento dell’altro. Guardando il punto verso cui era scomparso gli scappò un sorrisino. Quel ragazzo era più bello di quanto non gli fosse sembrato alla stazione, anche se i  suoi occhi  e i suoi capelli neri facevano sembrava il suo incarnato ancora più pallido.

- Uzumaki? Prego puoi entrare.- Naruto venne distratto dalla voce della vicepreside che lo invitava ad entrare. La stanza era piccola, ma come aveva immaginato il sole la illuminava fino al tramonto. La prima volta che era venuto non era rimasto molto, era stato congedato presto per fare il tour della scuola insieme alla vicepreside. Aveva notato le foto appese alla parete senza, però soffermarcisi troppo. Passandoci accanto ne notò una in cui la preside era in mezzo a  Jiraiya e un altro uomo. « Chissà chi è?» Naruto non riuscì a fare a meno di chiederselo.

- Tsunade-san buon pomeriggio.- salutò educatamente, si sentiva parecchio a disagio, non sapeva perché era stato chiamato dalla preside lo rendeva agitato. Non voleva far preoccupare Ero-sensei, quindi tentava di non cacciarsi nei guai o subire richiami.

- Ciao Naruto, rilassati non hai combinato nulla di male- Tsunade sorrise dopo averlo detto.

- Ah…ok!- tirò un sospiro di sollievo – Allora come mai sono stato chiamato qui? –

- Sia Jiraiya che il tuo insegnate mi hanno detto che hai notevoli problemi con la scrittura e la grammatica giapponese.- Tsunade posò  il mento sulle mani congiunte.

- Allora alla fine era proprio per questo.- Naruto si sentiva un po’ in imbarazzo.

- Abbiamo deciso, con Jiraiya, di farti studiare con un tutor.- Tsunade aveva un sorriso sul volto che non prometteva nulla di buono. –E’ il migliore studente dell’università. Sai che la scuola ha annessa anche l’università vero? I nostri esami per entrare sono molto difficili e lui li ha superati in modo perfetto.-

Naruto era sorpreso. – Io non ho fatto esami per entrare.-

- Tu ti sei iscritto al liceo e sei il nipote di Jiraiya, ammetto che sei stato favorito. Comunque Uchiha sarà il tuo sensei per questo semestre. A lui serviva un tirocinio a te un tutor.-

- Aspe… cosa? Uchiha sarà il mio tutor? Ma lui non va all’università!- Naruto era confuso. Uchiha  andava nella classe accanto alla sua, anche se non lo aveva mai visto, lo sapeva per via della moltitudine di ragazze  che si accalcavano davanti alla sua aula ogni giorno.

- Itachi Uchiha frequenta l’ultimo hanno di università, quello che conosci tu è suo fratello Sasuke, anche lui è un ottimo studente. Promette tanto bene da aver già vinto diversi premi per le sue storie, sono davvero profonde e ben scritte, peccato che abbiano tutte un finale negativo, per non dire tragico.- sentire Tsunade tessere le sue lodi lo fece sentire infastidito. Era davvero così superiore agli altri?

- Capisco, ma tornando al discorso principale il mio tutor quando lo conoscerò?- Naruto preferiva non pensare troppo a lui.

- Questo pomeriggio, dopo la scuola, andrai a casa sua.- Tsunade gli passò un bigliettino –Tieni, questo è l’indirizzo, ma potresti chiedere a Uchiha-kun di tornare insieme se non è impegnato con il club. A proposito hai già scelto a quale vuoi iscriverti?-

«Il club? Non sono abituato a questo genere di attività» Naruto, nelle altre scuole che aveva frequentato, non aveva quasi mai fatto parte di un club o un gruppo pomeridiano. Al massimo lo mettevano in punizione e lo costringevano a rimanere a scuole per più ore.

- A dire il vero non ci ho pensato molto, e se adesso sarò occupato con un tutor non credo di avere il tempo per un club.-

- Questa situazione e solo temporanea e se non scegli adesso un club al secondo semestre, quando sarai libero, molti non accetteranno altri membri.-  Baa-san era  insistente, lo aveva detto anche Ero-sensei che non voleva mai perdere. – Potresti iscriverti e frequentare sporadicamente fino alla fine del semestre. Posso spiegare io la situazione al sensei responsabile del club che sceglierai.- Naruto corrugò le sopracciglia  incapace di nascondere quanto l’insistenza di Tsunade lo infastidisse.

- No, Tsunade-san non credo sia il caso, sicuramente non sarei capace di gestirmi dovendo partecipare anche alle attività di un club. Se al secondo semestre avrò cambiato idea mi accontenterò di ciò che rimane.- Dare tutta la colpa a se stesso era il metodo migliore per sfuggirle. O forse no.

Tsunade aveva sorriso in modo davvero inquietante e aveva appoggiato la guancia al dorso della mano. La sua espressione non prometteva nulla di buono.

- Naruto scegli un club, se non lo farai tu lo farò io per te.- Naruto deglutì a vuoto. Non conosceva di persona Tsunade ma sapeva di cosa poteva essere capace. «Ero-sensei parla sempre della sua forza e di quante volte le abbia prese da lei.» - Questa è un’importante  esperienza che ti aiuterà a crescere Naruto.-

Buon viso a cattivo gioco! Non aveva molte speranze. Sopirò sonoramente – D’accordo visiterò un paio di club e le farò sapere.- Sorrise  in maniera tanto forzata che chiunque avrebbe capito che non era proprio entusiasta della situazione.

- Adesso puoi andare Naruto. Cerca Uchiha e vai a conoscere il tuo tutor. Spero di rivederti.-

- Arrivederci- « Si non vedo l’ora» si disse Naruto subito dopo. Si girò e se tornò in aula. Aveva ancora due ore di lezione prima di dover affrontare il pomeriggio con il tutor, ma non avrebbe chiesto a Sasuke di tornare insieme. Poteva cavarsela anche da solo. No, non era vero. Da solo ci avrebbe messo più tempo a trovare la casa, ma non voleva dover camminare da solo con Sasuke. Non avrebbe saputo cosa dire, sempre che l’Uchiha avesse accettato di accompagnarlo, e qualcosa gli diceva che molto probabilmente si sarebbe rifiutato, anzi era una certezza per Naruto.

 

XOXO

Pov Sasuke

La preside delle volte era davvero seccante. Farlo andare due volte, in una giornata, nel suo ufficio non era una cosa accettabile. Cosa credeva che aveva tempo da perdere con le sue sciocchezze? Già il club e il consiglio studentesco lo tenevano impegnato, ci mancava solo quella vecchia megera. «Ah, vorrei urlare per il nervoso!». E adesso avrebbe dovuto portare a casa sua quell’idiota di cui, fino a pochi minuti fa, non sapeva neanche il nome. Naruto Uzumaki. Lo sapeva che gli avrebbe portato solo fastidi quell’idiota dai capelli ossigenati, era per questo motivo che alla stazione lo aveva ignorato. Doveva recarsi nella sua classe per dirgli di andare via insieme. «Insieme?» Sasuke diventò rosso al solo pensiero. «Per quale cavolo di motivo mi sono venute in mente scene erotiche con l’idiota?  Stiamo solo andando a casa mia insieme, non in un lovehotel.» Il rossore si accentuò. Nella sua mente immagini poco caste si formarono senza il suo consenso. Era troppo tempo che non aveva incontri amorosi, forse era arrivato il momento di scegliersi qualcuno con cui passare una notte o due, era un uomo aveva anche lui delle esigenze. Mentre era immerso nei suoi lussuriosi pensieri arrivò davanti l’aula di Uzumaki. Prese un respiro profondo e…

La porta si spalancò proprio un attimo prima che lui l’aprisse. Sasuke rimase un attimo inebetito. Non si era aspettato una cosa del genere. Il dobe aveva aperto la porta e teneva su una spalla lo zaino, pronto per andarsene.

- Sono venuto a prenderti idiota. Muoviti.- forse era stato un po’ brusco, ma quando era irritato Sasuke non riusciva a nasconderlo.

- Ehi aspetta!- Naruto gli correva dietro mentre lui si recava in aula a prendere la sua cartella - E’ stata Tsu- cioè la preside a dirti di accompagnarmi? Le avevo detto che non c’era bisogno, potevo cavarmela da solo.- cercava di giustificarsi. Ma Sasuke era intenzionata ad ignorarlo. Cominciò a scendere le scale.

- Andiamo non avercela con me. Non è necessario prendersela tanto comunque. – Naruto continuava imperterrito senza sapere che questo stava irritando sempre più Sasuke. - Mi dispiace va bene? Ma se so-…-

- Piantala va bene?- Sasuke interruppe Naruto girandosi verso di lui. – Non c’è l’ho con te. Quindi smettila di giustificarti. La preside mi ha dato quest’ordine, e dato che, comunque, oggi non avevo molto da fare questo pomeriggio ho deciso di accontentarla.- Sasuke si girò per proseguire, ma poi ci ripensò e, voltandosi ancora, verso Naruto gli ingiunse – Te lo dico prima, non è necessario fare conversazione durante il tragitto. Se non hai nulla di intelligente da dire allora sta zitto.- sperando che avesse capito si avvicinò al suo armadietto.

- D’accordo, d’accordo.-

Appena Sasuke aprì l’armadietto cadde una lettera.

- Oh. È caduto qualcosa Uchiha.- ecco un’altra cosa che fece irritare Sasuke.

- Che noia!- al solito nell’armadietto c’erano lettere d’amore tutte rosa e profumate, tutti quegli odori mischiati creavano un fetore insopportabile per Sasuke. Le prese e le gettò nel cestino lì a fianco.

-Ehi perché lo fai? Potrebbero essere importanti!.- l’idiota non era intenzionato a farsi gli affari suoi.

- Tanto so già cosa dicono, e la cosa proprio non mi interessa.- sperava di chiudere la conversazione, ma non conosceva bene il dobe che partì ancora all’attacco.

- Anche se sai cosa c’è scritto, cosa che non credo possibile comunque, non è il caso di buttarle.- Uzumaki le raccolse dal cestino e le aggiustò per quanto possibile.

-  Senti non è per vantarmi, ma la cosa si ripete ogni giorno. E sinceramente sono stanco di continuare ad incontrarle per rifiutarle.-

- Ma magari è la volta buona che incontri la ragazza dei tuoi sogni.-

Sasuke sorrise sardonico. –Improbabile che possa succedere idiota. E comunque “la ragazza dei tuoi sogni”? Ma sei serio?-

Naruto mise su un’espressione battagliera inseguendo Sasuke fuori dall’istituto.

- Non mi pare sia il caso di comportarsi in questo modo. Ho visto una ragazza dietro un armadietto che è scoppiata in lacrime quando ti ha visto gettare le lettere. Sicuramente una era la sua.-

Sasuke era sempre più irritato. – La dovresti incontrare e perlomeno scusarti. E comunque era davvero carina almeno pot-…- Naruto venne nuovamente interrotto da Sasuke che lo afferrò per un polso e lo trascinò in un vicoletto appena fuori la cancellata.

- Tu non mi conosci e non ti permetto di giudicarmi o darmi consigli. Quelle ragazze sanno come sono fatto, e se nonostante tutto continuano, imperterrite, con questo stupido metodo se finiscono per piangere non è colpa mia.- Sasuke era irritato dall’insistenza di Naruto, ma si rendeva conto che aveva agito in maniera esagerata. Non poteva farci niente comunque, a causa del suo caratteraccio, non riusciva a farsi degli amici e la cosa non lo aveva mai particolarmente disturbato. – Se proprio vogliono confessarsi devono avere il coraggio di farlo di persona e non con uno stupido mezzuccio.-

Lasciò il polso di Naruto e proseguì la strada verso la stazione. Il tragitto fino a casa avvenne nel più totale silenzio. L’idiota sembrava intento a rimuginare su qualcosa e Sasuke preferiva passare il tempo maledicendo la preside e quelle stupide ragazzine che gli avevano fatto perdere il controllo.

Si accorse appena in tempo di essere arrivato alla sua fermata e si girò verso Naruto seduto accanto a lui.

- Scendiamo.-

-Ok.- adesso anche l’idiota sembrava essere diventato laconico come lui.

Fecero un breve tratto a piedi e arrivarono davanti casa sua. Si aspettava una reazione stupefatta da parte di Naruto, quindi si voltò verso di lui con un sorriso soddisfatto in viso. Sorriso che morì quando si accorse che Naruto non era affatto ammirato dalla sua abitazione.

- Casa tua è molto bella, si vede che siete dei ricconi.- questo fu l’unico commento che uscì dalla sua bocca. Mentre invece era Sasuke quello stupefatto. Si riprese in fretta e mise su un broncio offeso. Non che si volesse vantare, ma sapeva che la sua villa, anche vista solo dal di fuori, lasciava di stucco molti quando la vedevano per la prima volta, e si sorprese di come l’idiota sembrasse, invece, abituato a vedere edifici del genere.

Prese la chiave ed entrarono dentro casa.

 

XOXO

 

 

Pov Naruto

La casa era davvero stupenda. Vista da fuori non era niente che Naruto non avesse già visto, ma appena entrato era rimasto stupefatto dall’eleganza. Si capiva che chiunque l’avesse arredata aveva buon gusto.

- Sono tornato.- Sasuke aveva parlato a voce veramente bassa, se fosse stato Naruto avrebbe urlato a squarciagola.  – Vieni con me.- Lo portò in un salottino che si trovava poco più avanti dell’ingresso. Un divano penisola di un blu intenso si trovava al centro della stanza, di fronte un’enorme parete attrezzata conteneva una quantità impressionante di libri. Davanti al divano un piccolo tavolino in legno facevo sfoggio di alcune cianfrusaglie tipiche delle donne.

- Aspetta qui vado a dire a Itachi che ti ho portato a casa.- Sasuke sembrava adesso più rilassato. Forse il fatto di essere a casa lo rendeva tranquillo.

- Sasuke è un tuo amico?- la voce ridacchiante di una bellissima donna dai capelli neri, che si era affacciata nel salotto, arrivò alle orecchie di Naruto. Sembrava molto contenta per qualcosa a cui Naruto sembrava sfuggire.

- No, mamma è il ragazzo a cui nii-san deve fare da tutor.-

«Oddio, il suo tono di voce è sembrato quasi dolce.» Naruto era stupefatto dal  cambiamento di atteggiamento di Sasuke. Era piacevole vederlo così a suo agio. Naruto cercò di riscuotersi dai suoi pensieri presentandosi alla signora.

- Piacere mi chiamo Naruto Uzumachi.- cercò di essere il più educato possibile abbassando il capo mentre la salutava.

- Oh, piacere mio Naruto-kun- la donna sorrise e, in quell’istante, Naruto si accorso della sua incredibile somiglianza con Sasuke. Quello poteva essere un sorriso di Sasuke allora? A Naruto sarebbe piaciuto vederlo. – Io sono Mikoto Uchiha, lieta di fare la tua conoscenza, chiamami per nome ti prego.- sembrava una persona molto dolce, veniva difficile credere che fosse la madre di Sasuke.

Sasuke uscì dalla stanza lasciandolo solo con la madre.

- Naruto-kun da quanto tempo conosci Sacchan?-  

- Da poco in realtà, mi sono appena ritrasferito a Konoha. Viaggio con mio zio Jiraiya, e a lui non piace stare fermo nello stesso posto per troppo tempo.-

- Oh capisco- Mikoto-san si portò la mano destra davanti alla bocca.- Quindi davvero non siete amici? Peccato, per un attimo avevo sperato che il mio Sacchan avesse trovato qualcuno con cui stare a scuola.- Assunse un’aria pensierosa – Sin da quando era piccolo tendeva ad isolarsi da tutti. Non siamo mai riusciti a farlo aprire con gli altri, è un peccato perché, anche se fa il duro, è estremamente dolce e sensibile. Uff non so che fare con lui!- Naruto era rimasto a bocca aperta. Sasuke dolce? Questa era poco probabile come cosa. Era vero che lo conosceva da poco, ma quello che aveva visto di “Sacchan” non aveva nulla di dolce.

- Mi piacerebbe che facesse amicizia con qualche suo coetaneo. Non è che potresti diventare suo amico?- Mikoto-san lo guardava con gli occhi che luccicavano. Si capiva che sperava in una sua risposta affermativa.

- Io… ecco è da poco che sono arrivato in città e… e non sono sicuro di stare simpatico a Uchiha, anzi è l’esatto opposto. E inoltre non siamo neanche nella stessa classe, quindi le possibilità di incontro sono poche.- Naruto sperava che questo bastasse a toglierlo dall’impiccio in cui si era cacciato.

«È abbastanza patetico, comunque, che la madre mi chieda questo. »  Naruto non avrebbe saputo come gestire la conversazione.

- Però…- Mikoto-san venne bloccata dall’arrivo di un ragazzo alto e con i capelli lunghi. In qualche modo assomigliava a Sasuke, anche se doveva ammettere che non era altrettanto bello, ma il suo viso era più rilassato. Sembrava un tipo amichevole.

- Mamma non stressare il mio nuovo allievo ti prego.- la sua voce era profonda, nel rivolgersi alla madre aveva assunto lo stesso tono che aveva, poco prima, usato anche Sasuke.

- Ciao Nauto-kun, piacere di conoscerti. Prima di cominciare che ne dici di mangiare qualcosa? Sasuke mi ha detto che siete venuti subito qui appena siete usciti da scuola.- gli aveva sorriso gentilmente e teso la mano.

Naruto la prese e si presentò ancora una volta. Si ritrovarono in una cucina molto spaziosa, dove trovarono Sasuke già intento a gustarsi il suo pranzo. Finito di pranzare salirono in camera di Itachi-sensei dove cominciarono le ore di studio più infernali che Naruto avesse mai affrontato. Tornò a casa stremato e, dopo aver mangiato una confezione di cibo precotto, crollò addormentato sul suo futon.

  
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