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Autore: Nemia    24/03/2007    3 recensioni
Un ragazzo inquieto, dai pensieri tristi, solitario e forte.
Un ragazzo spensierato, felice, altruista e fragile.
Ma chi dei due è quello veramente fragile?
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Organizzazione XIII, Riku, Sora, Xemnas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ally: wuao, che commenti.. sul serio, botolo ringhioso, nn so come farei senza di te.. -.- thanks cmq

Yasha: grazie ^^
Duffy: già faccio vittime? Non mi commenti più? Çç
Ma poi.. posso chiedervi una cosa? Conoscete il jrock? Se sì sapete che è Gackt.. ma dico.. avete visto il live di Vanilla OO [per le fan dello yaoi].. cioè, spettacolare!! Poi non riesco a capire se lui è gay o cosa.. Oo vabbè oO vi lascio alla lettura ^^ avverto k io sono sadica cn i personaggi, eh ^^
 
Il cielo era d’un blu intenso, leggere sfumature violette segnavano la morte del sole, vicino alla linea dell’orizzonte. Riku stava appoggiato al balcone della casa, fissando assente il lento andare e venire delle onde, diventato più rumoroso. Quell’uomo, aveva ancora la faccia di quell’uomo impressa in testa, aveva ancora i lividi che gli aveva fatto sui polsi.
Lo preoccupava il fatto che nonostante il suo opporsi non era riuscito a spostarlo di un millimetro, non lo aveva fatto desistere dal suo intento.. e se la prossima volta che lo avesse incontrato avesse voluto.. fargli cose peggiori di rubargli un bacio..?
Corrugò le sopracciglia, massaggiandosi la fronte, cercando di non pensarlo.. ma perché sentiva le labbra bruciare, come quando quello lo aveva baciato..?
Da dentro il salotto della casa si sentiva la confusione che facevano Sora e Kairi, prendendosi a cuscinate. L’idea di parlarne con loro si volatilizzò veloce come era venuta. Sora si sarebbe esibito in uno spaventoso: “Ti aiuto io!” e Kairi gli sarebbe andata dietro dicendo che non lo avrebbero lasciato da solo per nulla al mondo.. ed erano le risposte che in quel momento lo terrorizzavano di più. Non voleva fossero coinvolti in qualcosa che lo riguardava.. e preferiva tenerli fuori da faccende rischiose.
Sospirò, girando la schiena al mare e appoggiandosi alla ringhiera. Fissò per un attimo le scarpe, poi alzò la testa per fissare i due mocciosi nel salotto. Si avvicinò a loro, attraversando chinato il loro campo di battaglia, andandosi a sedere sul divano e sdraiandosi incrociando le braccia dietro la testa, cercando di rilassarsi. Stava sospirando, cercando di ignorarli, quando un cuscino lo colpì forte in faccia e sentì un tonfo vicino. Si mise a sedere irritato, levandosi il cuscino pieno di fronzoli di dosso, fissando Kairi che gli indicava con un sorrisetto innocente Sora. Abbassò a guardare il ragazzino caduto a terra che si massaggiava la testa lamentandosi.
Fece uno sguardo da matto, mentre Kairi rideva, prendendo il cuscino e andandolo a spiaccicare sulla testa di Sora che battè la faccia a terra con un gridolino. Riku rise, tenendolo fermo mentre Kairi gli batteva il cuscino addosso.
_ Kyaaaa!! Mph.. uff..! molla, Rik.. aia, aia Kairiiiii!! Ma uffa non è giusto, siete.. due contro unooo!! _ Sora si divincolava da sotto la presa di Riku come un’anguilla, mentre lui e Kairi ridevano divertiti. Riku fu sorpreso anche quella volta da un movimento improvviso del ragazzino, finendo a gambe all’aria, ridendo stupefatto. Sora si alzò e gattonando si avvicinò a lui, sotto le cuscinate di Kairi che rideva come una matta. Afferrò un cuscino e, mettendosi a cavalcioni di Riku, cominciò a prenderlo a cuscinate, mentre lui si copriva il volto con le braccia, ridendo.
_ Sìììì!!! Vendettaaa!!! _ gridò Sora, massacrato da Kairi.
Riku si immobilizzò, mentre lui lo cuscinava. La pressione del sedere di Sora sulla sua pancia era assolutamente distruttiva per i suoi nervi.. di lì a poco sarebbe morto se Sora avesse continuato ad agitarsi così.. mordendosi le labbra diede una spinta a Sora, respingendolo indietro. Il ragazzino lo fissò a bocca aperta, interdetto. Poi gli fece una linguaccia.
Riku gli passò accanto, scompigliandogli i capelli solo per sentire il suo grido di indignazione.
_ Sentite, io vado su a dormire, ok? Ho sonno.. _ disse, salendo le scale con voce annoiata. Poi si voltò verso i due che lo fissavano un po’ contrariati. _ Voi continuate pure ad uccidervi con quei cosi, mi raccomando.. ‘notte _
Cominciò a salire le scale, entrando nella camera. Si spogliò, sdraiandosi in boxer sulle coperte, con le braccia dietro alla testa. Socchiuse gli occhi, fissando fuori dalla finestra.
Si addormentò di nuovo, colpito dal sonno.. di nuovo.
 
Aprì gli occhi, sdraiato sulla sabbia. Scattò a sedere, spaventato. Si guardò intorno e sussultò quando intravide la figura che cercava. Cazzo.. ancora lui, ancora lì..!
_ Stammi lontano _ sibilò Riku, sulla difensiva. Deglutì, notando di essere in boxer. Xemnas ghignò, ammiccandogli.
_ Niente male.. sei bello anche in boxer _ disse l’uomo, avvicinandosi. Riku rimase in silenzio, indietreggiando. Ma come al solito, se lo ritrovò di fronte prima di poter chiudere gli occhi. L’uomo lo strinse a sé, sorridendo. Riku ebbe un fremito. Cazzo com’era caldo.. e.. rassicurante essere stretti a lui.. se non fosse stato in quella situazione pericolosa.. avrebbe fatto come in quel momento, ossia si sarebbe rilassato…?! e lo avrebbe abbracciato a sua volta.
Gemette, mentre sentiva le dita calde di Xemnas sulla schiena che lo toccavano in una carezza lenta. Strinse tra le dita la sua maglia, premendosi contro il suo corpo. Chiuse gli occhi, mordendogli il petto, le dita di lui che si chiudevano sul suo sedere.
Cosa.. stava facendo..? Perché.. si lasciava toccare da.. lui? Si lasciò andare a gemiti sommessi contro il suo petto, poi a sospiri lenti, quando sentì le sue dita lunghe scorrere fra le proprie natiche. Lo strinse con forza, il cuore che esplodeva nel petto. Sentì la guancia dell’uomo contro la propria testa, il suo respiro sul collo. Socchiuse gli occhi.
_ Non pensavo tu fossi vergine.. _ quel sussurro perfido si infilò come una serpe nell’orecchio di Riku che rabbrividì sotterrando la testa nel suo petto. Si stava dando al nemico, accidenti..
Scivolò con le dita lungo il suo torace, fermando le mani sui suoi pantaloni. Esitò, arrossendo, mentre sentiva gli occhi fiammeggianti di Xemnas su di sé che lo fissavano incuriositi. Diventò porpora, cercando di staccarsi da lui. Xemans lo strinse con le braccia, impedendogli di scappare.
_ Il buffo di voi vergini è che stuzzicate.. e poi vi tirate indietro.. _ disse Xemnas, alzandogli il mento. _ ..ed è una cosa che personalmente adoro _
Riku lo fissò, deglutendo. _ Che cosa vuoi farmi..? _
Xemnas scoppiò a ridere. _ Eddai, non guardarmi con quegli occhi da cerbiatto perché sei troppo buffo!! _
Riku ringhiò, colpendolo con violenza in mezzo alle gambe. Xemnas si piegò in due per la botta, mentre Riku lo fissava, il cuore in gola.
_ Ma vatti a fare una sega, brutto stronzo.. non sono a tua disposizione, chiaro?! _ gli gridò Riku, indietreggiando. Cominciò a correre lontano da lui, non voleva subirsi la sua reazione.. ma poi si chiese dove cazzo stava andando, dato che quello era un sogno e che Xemnas poteva teletrasportarsi.. perché non si svegliava, accidenti? Quello non si sarebbe limitato a un bacio, adesso.. e.. lui aveva vergogna ad ammetterlo, ma aveva paura di far sesso con un uomo.
Si nascose nel passaggio segreto, vedendo di sfuggita che l’uomo aveva incrociato le braccia e lo fissava. Sentì il cuore esplodere, capendo che in quella grotta avrebbe fatto la fine del topo.
Si nascose in un angolo, prendendo un sasso in mano. Ora.. doveva solo aspettare che si facesse avanti. Ma Xemnas non entrò dall’entrata. Lo sentì improvvisamente dietro di sé, il suo alito sul collo. Si girò di scatto, allontanandosi da lui e facendo per colpirlo con la pietra. L’uomo gli afferrò la mano, piegandogliela per farglielo cadere. Riku strinse le labbra e finì addosso a Xemnas, mentre l’uomo gli torceva il braccio dietro la schiena.
_ Mi hai colto di sorpresa, prima.. bravo _ disse l’uomo, ridacchiando. Strinse con una mano una sua natica, mentre Riku sussultava.
_ Lasciami.. stare _ sibilò Riku, girando la testa a fissarlo di traverso.
_ A te piacerebbe andare via da questo posto.. vero? _ sussurrò Xemnas, mentre Riku si zittiva. _ Non sei curioso di sapere cosa c’è oltre queste stupide isolette? _
_ Cosa significa? _ chiese diffidente Riku.
_ Sai, ci sono altri mondi oltre a Destiny’s Island.. altre persone.. altri posti.. _ la voce di Xemnas si fece più bassa. Riku si morse le labbra. Cazzo.. certo che gli interessava.. e quel dannato lo doveva sapere di certo..
_ Perché mi dici questo? Cosa vuoi da me? _
_ Io voglio TE, Riku _ sussurrò Xemnas sul suo collo, mordendogli un orecchio. Riku strinse le labbra, senza potersi divincolare. Perché tutte le volte che quell’uomo lo toccava sentiva il proprio corpo gemere..? Perché certo non era lui che lo faceva.. non era lui che lo voleva, a lui non interessav..
Tremò, gemendo, quando l’uomo prese a stuzzicargli l’interno del gomito, scivolando in una carezza lungo il suo avambraccio, toccando il palmo della sua mano. Riku gemette di nuovo, contorcendosi, sospirando, ansimando. Xemnas gli lasciò andare il braccio, mentre Riku si voltava vero di lui e si avvicinava al suo viso. Si morse le labbra, fissando con desiderio la bocca schiusa di Xemnas, esitante. Voleva sentire di nuovo il sapore di quelle labbra, il calore di quell’umidità.. e evitò di pensare all’assurdità di quello che stava per fare.. pigiò con forza la bocca sulla sua, toccando la sua lingua con la propria. Xemnas sembrò sorridere, infilando una mano tra i suoi capelli e sospingendolo a sé. Si separarono un attimo, le loro lingue legate da un filo di saliva. Xemnas fissò gli occhi verdi di Riku, e il suo viso rosso di imbarazzo e eccitazione infilando di nuovo la sua lingua nella bocca del ragazzo.
_ Cominci a cedermi..? _ gli chiese in un orecchio Xemnas. Riku posò piccoli baci sul suo collo, mordendolo.
_ Mmm.. no.. _ mormorò Riku. Che stava facendo? Aah, cominciava a stufarsi di quei suoi insulsi che cosa.. anche volendo non avrebbe potuto sottrarsi..
Xemnas gli infilò una mano nei boxer, mentre lui gli si stringeva contro. Accidenti, no.. la sua coscienza sembrò svegliarsi di nuovo. Lui voleva farlo con Sora la prima volta..! E..
 
_ Riku.. ehi, Riku, tutto ok? _
Spalancò gli occhi, inghiottito da due enormi occhi azzurri che lo fissavano preoccupati. Scattò a sedere, ansimando. Fissò stranito Sora, accanto a lui, sul letto. Su quei due letti che ne facevano uno e che Sora aveva voluto unire per forza perché voleva dormire con lui. E Riku aveva scoperto quanto fosse faticoso DORMIRE con lui vicino.
_ Ahi, Riku, mi hai spaccato il naso, accidenti..! _ si lamentò Sora, piagnucolando. Riku si voltò a fissarlo, gli occhi sbarrati e Sora si spaventò. _ Ehi, che è successo? _
Riku lo fissò ancora a lungo, poi lo abbracciò, soffocandolo. Sora rimase interdetto, stretto a lui.
_ Riku..? _
Riku ripensò a quanto adorava quel moccioso in quel momento.. per una volta era arrivato al momento giusto.. ancora poco e..
Si ricordò di essere in boxer.
Si ricordò di essere tremendamente eccitato.
Si ricordò di star ABBRACCIANDO Sora.
Si scostò con uno scatto da lui, fissando la finestra.
Cazzo.
_ Tutto ok? _ chiese di nuovo Sora, sporgendosi verso di lui.
  
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