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Autore: Sery_Vargas    08/09/2012    5 recensioni
Ehilà!! ^-^ Sono proprio _ SerafinaSon _, qui da voi con una demenziale fresca fresca!!!!
^-^ Si parte con la demenzialità!
Credo che tutti gli Hetalia-fan abbiano sognato almeno una volta di incontrare i loro idoli. Andiamo, chi non l'ha fatto??? Ecco, io sono una che AMA fantasticare e questa demenziale è nata proprio da una bella sclerata!!! Che succederebbe se un giorno potessi veramente andare nel mondo di Hetalia?? E se mi accompagnassero due pazze come me e una rompiscatole, alias mia sorella??? Se ne vedranno di tutti i colori!!!
Le pazze in questione sono Charlie Aru e Sol Vargas_Jones!!!!
Tutti i pareri sono ben accettati!!! Con la speranza che vi piaccia... _ SerafinaSon _
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sery: *canticchia* Hola,  Jounetsu wa tomaranain ya de.....*si accorge della presenza dei lettori* Ehmmm, Scusate,  colpa di Spagna...
Antonio: Perchè è colpa mia?
Sery: se le tue canzoni sono belle mica è colpa mia!
Antonio: ^///^
Ecco, forse ora si zittisce cinque minuti. Quindi, oggi andremo in Gran Bretagna! *valigie* Parleremo di Charlie e Igg-*mazzata da parte di Charlie* Va bene, lo chiamo Arthur, Arthur.
Charlie: *aureola* Parliamo...di me...e.....Igirisu?? Sery: *sarcastica* No, di un'autrice che ha il tuo stesso Nickname...
Charlie: *prepara mazza* Dov'è?
Sery: Tu il sarcasmo non lo capisci proprio, Veh~?
Charlie: ^^"
Sery: Bene....*corre sul posto*....
Charlie: Ma che stai facendo?
Sery: Riscaldamento!
Charlie: -.-"
Sery: *si ferma* E dopo il riscaldamento possiamo iniziare!




"Ehmmm... Io vivo con tre miei fratelli, possono sembrare strani ma in fondo sono gentili. Beh, parlando di uno in particolare, mooooolto in fondo....." spiegò Arthur accompagnando Charlie a casa Kirkland.
"Ah, non ti preoccupare, saprò come comportarmi!" disse solo Charlie sorridendo.
"O bene, siamo arrivati!" esclamò Arthur suonando il campanello -Speriamo che non apra Nathan, fa che non apra Nathan, ti scongiuro non far aprire Nathan, ti prego non far aprire Nathan, farò qualsiasi cosa se non apre Nathan, cucinerò per tutte le Nazioni se non apre Nathan....- pensò l'inglese riferendosi al fratello scozzese.
"Finalmente, era ora Arth- Oh, abbiamo ospiti?" chiese facendo un sorriso un ragazzo dai capelli rosso fuoco, scrutando Charlie.
"Come non detto.... Ciao Nathan" salutò sospirando Arthur.
"Piacere, Scozia! Ma tu puoi chiamarmi Nathan! Lusingato di conoscerti! Ti chiami...?" chiese lo scozzese fregandosene altamente del fratello e presentandosi a Charlie che lo guardò truce.
"Charlie, ma tu chiamami Londra....." sibilò osservandolo con occhi non più cielo ma ghiaccio.
"Piacere Charlie!"
"HO DETTO LONDRA!" ringhiò Charlie prendendo da non si sa dove la mazza da baseball e puntandola verso lo scozzese.

Veh~! Fa bene!

"Ok, London...... Vuoi accomodarti?" disse Scozia spingendo la porta e facendo segno alla castana di entrare.
"Hmpf!" sbuffò Charlie sorpassandolo.
Nathan la osservò allontanarsi; poi rivolse un'occhiata interrogativa al fratello che gli rispose stringendosi semplicemente nelle spalle.
"Oh, Arthur, finalmente sei qui! Ho prepara-" si bloccò Galles vedendo Charlie "Oh, Io sono William, questo è il mio drago -indicò un draghetto rosso che la osservò con aria superiore-, tu chi sei?" le chiese con un gran sorriso.
"Charlie, piacere di conoscerti Will!" lo salutò Charlie adocchiando il draghetto.
"Wa~..perchè lui può chiamarti Charlie?" si lamentò Scozia entrando in cucina.
"Perchè si! " sbottò Charlie mettendosi a braccia conserte.
"Oh, ma io ti conosco! Eri al Summit!" esclamò un ragazzino dagli occhi celesti alzandosi dal divano in cui era seduto.
"Ciao Sealand -lo salutò accarezzandogli la testa- infatti, tu eri al summit con noi. Come hai fatto a tornare prima?" chiese
"Facile. Avevo fame" rispose semplicemente Peter ributtandonsi sul divano sbuffando "ma non è servito a niente" 
"Assomigli ad una mia amica, ha sempre fame, specialmente di pizza!" esclamò Charlie, indovinate a chi si sta riferendo..

Non l'avete capito?! Traditori!

"Italiani..." borbottò Scozia sedendosi al tavolo e poggiando una guancia sulla mano e osservando Galles "Will, manca tanto per il pranzo?"
Nessuna risposta.
"Will...?"
(Di nuovo) nessuna risposta.
"Oh My God, si è addormentato di nuovo...." mormorò Arthur sbattendosi una mano sulla fronte
Fortunatamente Peter, affamato come non mai, si alzò in piedi e andò a scuotere William fino a svegliarlo "Yes, Yes! I'm not sleeping!" esclamò.
"Certo, come no!" gli disse con tono di rimprovero Peter.
"Galles, se non  ti sbrighi, cucino io!" gli disse Inghilterra incrociando le braccia.
Gli altri tre Kirkland lo guardarono con occhi terrorizzati e in meno di due minuti il pranzo fu pronto e fumante in tavolo.
Charlie si trattenne dal ridacchiare solo perchè lo amava troppo gli voleva bene e non voleva ferirlo: però la situazione era molto comica!

"Non ti avevo mai vista! Da dove vieni?" chiese Scozia continuando a mangiare.
"Io? Capri, Italia" rispose la ragazza.
"Italia? E rappresenti Londra?" chiese di nuovo aggrottando la fronte.
"Si. PROBLEMS?" esclamò Charlie avvicinandosi la mazza.
"No, Charlie, no - un bagliore sinistro negli occhi della castana lo avvertì che aveva fatto qualcosa che non dovrebbe avuto mai fare.... Una mano si allungò verso la mazza....- Londra, Londra!!!" si corresse nascondendosi dietro al drago di William.
"Uh, ecco!" esclamò Charlie finendo di mangiare "Aaah, era tutto squisito! Grazie Will!".
Galles arrossì leggermente "Grazie a te! Vedi, almeno lei apprezza!" disse al dragherò sorridendo.
"Parla?" chiese Charlie avvicinandosi al drago fino a guardarlo negli occhi.
"Certo! Gli altri però non ci credono..." rispose Will guardando i fratelli a mo' di rimprovero.
"Lascialo perdere, ha questa fissa..." le sussurrò Scozia ad un orecchio.
"Io ci credo invece!" sbottò la ragazza iniziando a conversare col drago mentre i fratelli Kirkland, tranne Galles che più felice di così non poteva essere, la guardavano stupiti.
"Bene -sospirò Arthur alzandosi- ora che abbiamo finito possiamo offrire qualcosa alla nostra ospite"
"No, Arthur, non dirmi che..." boccheggiò Scozia.
"Non farlo...!" tentò di fermarlo Sealand ma Inghilterra, da bravi gentleman, porto a tavola un bel vassoio con dentro...
"....S-Scones...." balbettò William alla vista dei biscotti.
"Oh, ho sempre sognato di assaggiarne uno!" gioì Charlie prendendo uno Scone.
"Noooo, non mangiarlo!" urlò Peter alla castana.
"Non vogliamo che una così bella ragazza muoia prima del tempo per colpa di questo stupido!" spiegò Nathan indicando Arthur che lo scrutava con due fessure a posto degli occhi.
Charlie lo fulminò con gli occhi mangiando lo Scone mentre i tre Kirkland la osservavano con il fiato sospeso, aspettando uno svenimento o qualcosa del genere.
Charlie mangiò tutto il biscotto come se niente fosse e quando si accorse degli sguardi stupiti dei tre inglesi chiese "Beh? Che avete da guardare?"
William ebbe un attacco di vomito e corse in bagno premendo le mani sulla bocca mentre Scozia la osservava con tanto di occhi.
Sealand abbracciò la ragazza iniziando a farle un interrogatorio "Stai bene? Ti senti male da qualche parte?" e giù di lì.
Mentre Arthur... Beh, Arthur gongolava fra sé e sé perchè finalmente aveva trovato qualcuno che apprezzasse la sua cucina.
 



"Arthur? Dove siamo?"
"Non fate rumore e seguitemi"
"Col cavolo che ti seguo se non so dove sto andando! "Perchè non ti rilassi un po', Nathan?"
"Caro Will, lo sai meglio di me che quando si parla di Arthy non si scherza!"
"Devo prendere quest'affermazione come un offesa?"
"Questo posto così buio fa paura!!"
"Non ti preoccupare ci sono qua io!"
"Ora sono sicuro, Charlie
"Tu mi devi chiamare LONDRA!"
"Calmi ragazzi....."
"Come faccio a stare calm-AHIA! Chi mi ha pestato il piede??"
"Sara  stato il drago...."
"Non incolpare il mio draghetto!" 
"Scusa Sol, sono stato io...."
"Non ti preoccupare Peter..." 
"E non spingere!!"
"E chi sta spingendo??"
"La finite di litigare? Siamo arrivati!"
"Beh, finalmente!!!"
"Dov'è l'interruttore della luce?"
"Ci penso io....."
*Click!*
"E questo sarebbe...?" chiese Charlie perplessa guardando la sala che aveva davanti 
"Questa è la mia personale stanza degli incantesimi!" esclamò Arthur allargando le braccia.
La castana si guardò intorno, la stanza aveva proprio l'aria di essere....misteriosa?: ragnatele di qua e di là, candele sparse, libri impolverati accatastati l'uno sull'altro e.....un frigorifero?
"Quello è per quando ho fame io!" spiegò Peter.
"Capisco" disse Charlie osservando Arthur che aveva preso uno dei libri dagli scaffali delle immense librerie e aveva incominciato a sfogliarlo con un ghigno dipinto in faccia.
No, non si stava preparando per fare un incantesimo....vero?

Di certo io non vi rispondo.

"Bene....posso assicurarti, cara Charlie, che io sono un grande mago di quelli che se ne vedono pochi in giro, oggi.... E te lo dimostrerò" disse deciso Inghilterra osservando la castana.
-Allora fa sul serio...- pensò la ragazza avvicinandosi al biondo "B-beh, c-come vorresti d-dimostrarmelo?" balbettò incerta.
"Will? Will sveglia!!!" li interruppe in quel momento Nathan scuotendo Galles.
"Eh? Sai Scozia, ho fatto un sogno stranissimo dove Inghilterra voleva fare uno dei suoi incantesimi..." disse William sbadigliando.
"Mi dispiace ma questa è la dura realtà...." scosse la testa lo scozzese.
Arthur fece finta di non sentirlo e continuò a parlare con la castana "Non ho ancora deciso quale fare.... Vuoi scegliere tu?"
"Ehm, si, tanto te lo dovevo chiedere prima o poi: non ho detto niente a Sol e Sery ma.... Non so la formula per tornare a casa... Potresti insegnarmela?" domandò Charlie.

CHE COSA!?

"Ahh, non c'è problema!" assicurò Arthur andando verso un grande cerchio luminoso.
"Certo, non c'è problema se ti piace rimanere con il corpo diviso a metà tra una Dimensione all'altra. Allora non c'è problema" commentò sarcastico Nathan tenendo Sealand e Sery lontani dal frigorifero.

ONE MOMENT!!! Che ci fa l'altra me là!?

"Waa~ avevo fame!!!" si lamentò la bionda mangiando un gelato alla nocciola.

"RITORNA (o ritorno?) SUBITO DA LOVI E FELI!!!!!

"OkOk, vado...." sbuffò Sery dissolvendosi.
"Eh?" si chiese William avendo visto la ragazza sparire di colpo proprio davanti ai suoi occhi.
"Non ti preoccupare! Per noi autrici fare cose al di là del normale e più che naturale!" li rassicurò Charlie seguendo Inghilterra accompagnata da un coniglietto verde con le ali che avrebbe voluto chiamare Francis, ma Arthy non glielo permise.
"Eccoci qua! Tieni questo-le disse porgendole un  libro Inghilterra- così ora possiamo iniziare!" esclamò sistemandosi una specie di mantella che aveva un qualcosa di inquietante.
Charlie sbiancò di colpo, ma non perchè non si fidava di Arthur...noooo..... Ok, va bene, tutti sanno che l'inglese non eccelle in queste cose!!
"Io mi dissocio!" esclamò Nathan sedendosi a terra vicino a Peter e  mangiando un gelato "E faresti meglio a farlo anche tu se vuoi continuare a vivere...."continuò ghignando alla ragazza che per tutta risposta gli diede una mazzata in testa.
William, che voleva molto bene al fratello, decise di seguirlo ma lasciò il draghetto a Scozia e Sealand, sistemandosi anche lui nel cerchio.
"Per prima cosa chiudi gli occhi...." disse Arthur.
Charlie obbedì arrossendo lievemente; ma dopo cinque secondi, vinta dalla curiosità, apri l'occhio destro trovandosi Nathan a pochi centimetri da lei.
"BRUTTO MANIACO PERVERTITO, GIÙ QUELLE MANACCE!" urlò colpendolo più forte che poteva.
"Oh, My Dear, non fare cos-AHIA!!!" gridò Scozia colpito da una nuova mazzata.
"NON AZZARDARTI NEANCHE A CHIAMARMI MIA CARA PERCHÈ PER TE SONO LONDRA!" 
"Ehi, ragazzi, calma!" cercò di dire William ma ci pensò il draghetto che si avvicinò a Scozia e gli bruciò metà dei suoi vestiti. 
"MA QUEL COSO È....VIVO!?" urlò Scozia rotolandosi a terra per spegnere le piccole fiamme che gli invadevano la giacca.
"Ma va?" disse sarcasticamente Galles incrociando le braccia.
"E PERCHÈ NON L'HAI DETTO PRIMA?!" gli urlò Scozia ancora a terra.
William stava per ribattere che lui ci aveva sempre provato, ma nessuno lo aveva mai ascoltato, ma sapeva che con Nathan era fiato sprecato e si mise a complimentarsi con in drago.

Esatto! Bravo draghetto!

"Ma ce l'ha con te?" chiese William a Scozia riferendosi all'autrice.
"Si, non lo sopporta proprio..." sospirò Charlie scuotendo la testa per poi aggiungere sottovoce "Proprio come me!" 
"Hai detto qualcosa, Charlie?"
"No no Arthur! Pensavo che sarebbe ora di iniziare, no?" rispose la castana scuotendo le mani davanti a sé.
"Yes, hai ragione, bene..... Bisogna ripetere in continuazione queste frasi -le porse un bigliettino- e concentrarsi" le rispose Arthur.
"Ok, mi fai vedere prima tu?" chiese la ragazza.
"Va bene, ma non  ci metterò tutta la mia bravura altrimenti potreste ritornare a casa ora"
"Naturalmente, tu la vuoi qui..." commentò Nathan tenendosi a distanza di sicurezza dal drago.
"SHUT UP! È un'ospite!" esclamò Arthur arrossendo.
"Bene! Incominciamo?" chiese Charlie mettendosi tra Inghilterra e Scozia che si scrutavano l'uno con uno sguardo omicida e l'altro con uno malizioso da far paura... Beh, se gli sguardi potessero uccidere, a quell'ora Scozia sarebbe stato a terra morente.
"Allora......" 
Una luce viola avvolse la stanza mentre Inghilterra ripeteva parole apparentemente senza senso per poi allungare una mano verso il centro e urlare 'Porta Dimensionale!'
Ci furono due secondi di silenzio e un esplosione invase la stanza mandando Scozia, Sealand e il drago da una parte e Galles, Inghilterra e Londra dall'altra.
Scozia finì sul draghetto che lo guardò con occhi assassini e incominciò a tirargli fiammate in serie.
"FATE SMETTERE QUESTO COSO! S**T!" urlò Scozia cercando di fermare  il caro animaletto che lo stava arrostendo per bene.
"N-non ci riesco!" disse Peter tentando invano di prenderlo.
Dall'altra parte Charlie si trovò sia Arthur che William sulla schiena e incominciò a sbraitare.
" NON DI NUOVO!!!!!!  [vedere CAP.1] TOGLIETEVI IMMEDIATAMENTE DI DOSSO CHE IO QUELL'AUTRICE L'AMMAZZO, GIURO!"
" Scusa..." mormorò Galles rialzandosi e liberando Scozia dal draghetto.
"S-Sorry, Charlie" balbettò Arthur alzandosi e aiutando la ragazza a fare lo stesso.
"NOOO, ORA MI SENTE QUELLA LÀ! VADO DIRETTAMENTE IN SICILIA E LE ROMPO QUELL'IPOD IN TESTA!" urlò la castana partendo verso la porta ma venne fermata da Arthur che la prese prontamente per il polso.
"Calm down, Charlie, non lo farà più, altrimenti la storia diventerebbe troppo monotona" spiegò Arthur incontrando gli occhi azzurri e furiosi di Charlie.
"Uff, va bene... Ma solo perchè me lo hai detto tu!" acconsentì Charlie.
In quel momento Nathan fischiò maliziosamente ma fu subito zittito da una mazza che gli arrivò dritta in testa a mo' di boomerang.
"Ho capito come si fa questo incantesimo, grazie.. Che ne dici se ne proviamo uno diverso?" domandò Charlie incrociando le dita dietro la schiena, sperando che almeno il secondo riuscisse.
"NO!" esclamarono in coro Scozia, Galles e Sealand.
"Si, invece, ma sarà una sorpresa!" disse invece Arthur.
Sealand si abbracciò al frigo, Will al drago e Scozia iniziò a confessare tutto quello che pensava prima di morire "Beh, ragazzi, volevo dirvi che volevo bene a tutti, che la cucina di Inghilterra fa schifo e che avrei voluto affogare il drago di Galles nella tazza del water.... E che, cara Charlie, io ti ho sempre amat-" Nathan non riuscì a finire la frase che la castana gli tappò la bocca con uno Scone "Ma se mi conosci solo da un giorno! E MI DEVI CHIAMARE LONDRA!"
"E stato amore a prima vista....." 
"Certo, ed io sono la Regina Elisabetta" rispose Charlie guadagnandosi un'occhiataccia da Arthur che iniziò un nuovo incantesimo.
Ma invece di dire 'Porta Dimensionale' urlò "VIENI A NOI DEMONE DELLE LONTANE TERRE!"
"No, aspetta...!" cercò di fermarlo la ragazza ma fu tutto inutile.
Tutta la stanza fu invasa da una luce accecante e nel c'entro del cerchio apparve una testa con un dolce sorriso.
"Dolce?!" esclamò Sealand alla vista di....Russia in persona.
"Avete chiamato?" chiese Ivan sorridendo ad Arthur.
"Ecco, lo sapevo...." sospirò sconsolata Charlie stampandosi una mano sulla fronte.
"Non di nuovo!" esclamò Arthur.
"Posso fare qualcosa, da?" chiese ancora Russia.
"No, puoi andare..." rispose l'inglese togliendosi il mantello mentre gli altri Kirkland sospirarono di sollievo.
"Kol" disse semplicemente Russia con un gran sorriso ma con l'aura cattiva
 
Lo sapevo che si sarebbe arrabbiato se lo avessi fatto venire dalla Russia per niente...


"Eeeemmm, intendeva che puoi andare a....a...a vedere se America sta preparando strategia offensive!" inventò una scusa sul momento la castana facendo un sorriso nervoso.
Arthur la guardò interrogativo mentre Russia spariva con un "Da......" e la stanza ritornava normale...


Estratto dal capitolo 3....
La 'macchina (l'elicottero)  iniziò a cadere roteando su sè stessa. 
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" gridò Sol abbracciando Alfred. 
"TI ODIO AMERICAAAAAAAAAAAH!" urlò Chanty stringendo Kumajiro e Canada. 
"AL, FAI QUALCOSAAAAAAH!" urlò Matthew. 
"NAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!" rideva intanto America. 
"A PARTE RIDERE, IDIOTA! NON SIAMO SULLE MONTAGNE RUSSE!" urlò ancora Canada. 
"Le mie montagne..."? sorrise Russia.   
"E tu che ci fai qui!?" esclamò Sol. 
"Volevo solo vedere la vostra disfatta... P.s. Mi ha mandato Inghilterra" rispose Ivan con l'aria più oscura che potesse avere; detto questo sparì con un 'Pop!'.   


~Casa Kirkland dieci minuti dopo ~
Mentre Ivan era da Alfred: Scozia litigava con Galles per il drago, Peter stava finendo il gelato e Charlie e Arthur parlavano fra di loro.
"Sono pazzi vero?" chiese Arthur sorridendo.
"Allora non conosci me, Sol e Sery... Ma anche Tsuki, Chantal e Georgia non scherzano! Siamo... Allegre! Di certo non ci si annoia!" rispose la ragazza osservando William ordinare  al  drago di bruciacchiare un po' Nathan.
"Hai ragione... Mi fanno impazzire però gli voglio bene. Anche a Nathan" aggiunse.
"Lo sai che sei molto dolce con i tuoi fratelli?"
Arthur arrossì di botto e osservando gli occhi azzurri della ragazza ricordò Alfred da piccolo..gli voleva bene ma poi lui chiese l'indipendenza....
"Non succederà la stessa cosa con Nathan, Will e Peter, non ti preoccupare" gli assicurò la castana.
"C-come facevi a sapere....?"
"EhEh, in quanto a doti magiche sono più brava, e poi tu non hai segreti per me!"
"C-che??"
"AhAhAh!! Sei più rosso del drago di Will!" rise Charlie indicandolo.
"E tu sei più rompiscatole di Nathan!" le rispose scherzosamente.
"Ah si?"
"Yes!" assicurò convinto Inghilterra.
"Se è così che la metti...." Charlie prese il drago in braccio e lo mise sulla testa di Arthur.
"No, ahi! Fa male con quegli artigli!!"  si lamentò il biondo.
"AhAh, e tu che eri convinto che non fosse vero!" gli rinfacciò la castana ridendo e liberandolo dall'animaletto.
"Uffa però..." sbuffò Arthur cercando invano di risistemarsi i capelli.
"No, non così... Ci penso io...." gli disse la castana mettendogli una mano fra i capelli.
Arthur arrossì come non mai mentre Charlie gli sistemava i ciuffi ribelli; la castana se ne accorse ma non gli disse niente per non imbarazzarlo ancora di più.
E perchè lo trovava molto carino quando arrossiva.
"Ehi, Arthy, cosa hai mangiato? Un peperoncino per caso?" Ecco che Nathna rompeva.
"S-Shut up, Scotland!" balbettò Arthur.
"Oh, è ritornato Russia, guardate!" esclamò William salvando lo scozzese da una nuova mazzata.
"Russia... Hai scoperto qualcosa?" chiese Charlie avvicinandosi ad un Ivan più felice che mai.
"Da! Stavano precipitando su un elicottero!" rispose Russia felice e contento come una Pasqua.
"Stavano?C'erano altre persone con lui?" chiese Arthur preoccupato.
"Uhmmm..... Due ragazze e un tizio mezzo trasparente, da!"
"Due ragazze......?" si chiese Charlie pensierosa "Stasera chiamerò Sol, giusto per sapere come sta..."
"Ehm, G-grazie I-Ivan, puoi andare ora!" balbettò Arthur cercando di non notare quel bagliore sinistro negli occhi del russo quando parlava di 'elicotteri che precipitano'.
"No, non posso andare"
"E perchè scusa?" chiese Will avvicinandosi.
Russia allungò una mano davanti a sé col palmo rivolto verso l'alto "Pagare"
"CHE?" esclamò Inghilterra.
"Ho fatto un bel lavoro, da, ora pagare, no?" disse con il suo solito sorrisino poco rassicurante.
"E-ehm, ok..!" assentì Arthur frugando nelle tasche e turando fuori delle sterline inglesi; le porse al russo che le guardò perplesso.
"Ma questo non è un rublo russo....."
"Certo che no lo è, sono delle sterline, le monete inglesi" specificò Georgia con un dito alzato.
 
Allora, ora noi facciamo un bel discorsetto..... NON POTETE ENTRARE QUANDO VI PARE E PIACE NELLE STORIE!

"Se avete bisogno di consigli sull'economia o altro, potete chiamare a questo numero! Oppure venite in Portogallo e mi troverete sicuramente!" esclamò porgendo loro un biglietto da visita e sparendo.
"Ma hanno tutti la fissa di sparire come se niente fosse?" chiese Will stringendo il drago.
"Si saranno fatti dare lezioni da Canada!" ipotizzò Charlie.
"H-hm" fece finta di tossicchiare Russia.
"Ehmmm, cosa facciamo? Non ho rubli russi!!" sussurrò Arthur ad un orecchio della ragazza.
"Ah! Ho un'idea!" la ragazza senza pensarci troppo (sennò si sarebbe spaventata e avrebbe ragionato per una buona volta) piazzò un colpo di mazza sulla testa del russo che sparì di vista.
"Ma ma..ma..." balbettò Arthur.
Charlie roteò Antonella, la mazza, fino a portarsela sulla spalla "EhEh, mai sottovalutare Charlie" ridacchiò.
"Mi sa che è meglio se ce ne andiamo da qui: non voglio più ne esplosioni né pazzi da manicomio che spuntano dal pavimento! " propose Galles uscendo dalla stanza.
"Uhm, ha ragione! Anche a me questo posto mi ha stancata"
"Bene, siamo in tempo giusto per l'ora del the!" gioì Arthur uscendo seguito da Scozia e chiudendosi la porta alle spalle.
....
....
....
" Vi siete dimenticati di me?" piagnucolò Sealand al buio "EHI, CI SONO ANCORA IO QUA DENTRO!" urlò sbattendo i pugni sulla porta.
Un'ora dopo fu salvato da Charlie.



"Wa~ resterei per sempre qua !!" sospirò Charlie sottovoce stiracchiandosi nel letto.
"Anche se credo  non farò più incantesimi con Arthur" si disse pensierosa ricordando le esplosioni e Russia. 
"E Will è proprio simpatico....
Ma meglio non parlare di Nathan che è più una cavia per la mia Antonella"
Sorrise fra sé e sé pensando a cosa stessero facendo in quel momento le altre, e inevitabilmente pensò anche alla faccia rossa di Arthur che aveva fatto quando aveva dato la buonanotte a tutti con un bacino sulla guancia poco prima.
"Certo che in queste cose è ancor più impacciato di me!" sussurrò alzandosi per prendere un bicchiere d'acqua.
A piedi scalzi scivolò fra le ombre della grande casa cercando la cucina e abituandosi al buio.
Entrò in una stanza senza fare il minimo rumore e aprì il frigorifero cercando una bottiglia di acqua fresca finché non si sentì stringere le spalle "O MIO DIO, CHI SEI?!" urlò girandosi.
"SSSSSH! Così svegli tutti!" le disse un'alta figura tappandole la bocca.
"ARTHUR!! Ma sei scemo o cosa?? Mi hai fatto prendere un infarto!" lo rimproverò la ragazza.
"Scusami, non volevo. Piuttosto, che fai sveglia a quest'ora?"
"Beh, la stessa domanda potrei farla anche a te, non credi? Comunque stavo prendendo un bicchiere d'acqua" rispose la ragazza.
"Capisco...Io ero solo uscito un attimo perchè adoro l'aria notturna " spiegò versandole l'acqua nel bicchiere.
"....Sai, pensavo a come sarebbe bello rimanere qui...."
"Perchè non resti?"
"Non è il mio mondo- sospirò la castana- a casa ho persone che mi aspettano, magari si stanno preoccupando per me"
"Ah..." disse un po' amareggiato l'inglese.
"Però credo che verrò più spesso su Hetalia!" esclamò Charlie con occhi che le luccicavano.
"E promettimi che verrai poi a trovarci!"
"Promesso!"
Lo abbracciò.
"Sono felice di averti incontrato sai?"
"A-anche io...." balbettò Arthur.
"E mi piacciono gli Scones, sul serio"
Arthur sorrise sciogliendo l'abbraccio "Sei la prima...." 
"Dovresti sorridere più spesso. Sei più carino" 
"E-eh..Lo pensi davvero?"
"Certo!  E penso anche che se non vado a letto domani avrò seri problemi a svegliarmi..." 
"Si, hai ragione, già ho problemi con Will..."
"Magari potrei prestarti il megafono di una mia amica...."
"Mi farebbe comodo.. Buanotte Charlie"
" 'Notte Arthur!" disse allontanandosi sorridendo delle gote rosse dell'inglese.
Ad Arthur piaceva quel sorriso, era luminoso e coinvolgeva anche gli occhi. E quando sorrideva con gli occhi, Charlie gli sembrava una stella: vicina e lontana allo stesso tempo.




ARRIVA UN'AUTRICE MEZZA SCIOLTA PER L'ULTIMO PEZZO
Ok, avete ragione, questa dovrebbe essere una demenziale, ma io proprio non ci resisto senza un pochino di romanticismo.

Veh~ rassegnatevi ...
Mi sa che questo capitolo non è venuto poi tanto bene...uffa, Arthur non riesco proprio a descriverlo...

TUTTI I PARERI SONO BEN ACCETTI!
  
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