Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: kissmyassx_    10/09/2012    4 recensioni
"Ce ne sono di "vegas girls" in giro, di quelle che mi guardano,
di quelle che mi desiderano e di quelle che passano sul mio letto.
Ma, boh, lei è.. Lei è, e basta."
Fatti, collegamenti, luoghi e avvenimenti sono del tutto casuali.
Forse il rating passerà all'arancione, ma ancora è incerto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Sentivo la faccia e le orecchie farmi male e una voce scossante in lontananza, pesante, volevo urlare "basta", ma non ce la facevo,
ero stanco e non riuscivo a capire di cosa mi stesse parlando a causa di tutti quegli strani rumori che la sovrastavano.
-Con...- ad un tratto i rumori svanirono -Conor, cazzo, svegliati!- aprii un occhio, poi l'altro, T aveva il mio i-Pod in una mano e con l'altra mi stava letteralmente schiaffeggiando
-CONOR!- con le mani mi massaggiai la nuca -Ho mal di testa- dissi con voce da zombie -Due ore di jet con la musica al massimo volume, fai un po' te- mi rimproverò l'uomo
-Muoviti a scendere, siamo arrivati- sbuffando lasciai cadere la testa all'indietro colpendo il sedile e ritirandola con una smorfia di dolore, T mi prese per il braccio facendomi alzare e mi spinse verso lo sportello aperto, scesi e mi avviai all'uscita dell'areoporto seguito dal mio manager-rompi-coglioni; eravamo in Germania.
Da lì partiva il tour, bello... Germania, birra, tedesche; per essere una partenza andava più che bene, sperando che non fosse stata solo una mia fantasia
che già andava per i fatti suoi dimenticando Brittany, peccato per lei. 
Guardavo in basso con le mani in tasca, calciando l'aria con i piedi aspettando i nuovi aggiornamenti quando -Con, sorridi-  disse Taylor, alzai lo sguardo e vidi quella specie di stormo misto macchine fotografiche, poster, cartelli, cellulari che costituiva tutte quelle ragazzine avanzanti verso la mia incolumità, non adesso, non ora.
"Qualcuno le fermi" pensavo "okay, sorridi bello", salutando mi fiondai con T, verso le porte, usciti, una limo nera e lucida di spettacolo ci aspettava a porte aperte, entrammo e, una volta chiuse, l'auto partì e venni aggiornato per l'ennesima volta da Taylor -Incontrerai gli altri domani, per adesso andremo all'hotel, se vuoi approffittane per riposarti, tanto so che quelle due ore non ti sono bastate, io vado a farmi un giro-.

La suite dell'hotel era fighissima e supermoderna, anche in sè l'hotel non era affatto male, c'erano due palazzi attaccati se non per il poco spazio di due metri, con un "traguardo" del tipo più di 800 camere, scelto da T, ovviamente, la suite aveva quattro stanze tra camera, bagno, soggiorno e cabina armadio senza contare un immenso terrazzo;
letto matrimoniale, doccia con idro-massaggio, televisore ultrasottile e tutte quelle super cazzate della tecnologia insuperabile che ci vanno dietro, divano di pelle, ovviamente e rigorosamente nero, pareti divise tra una metà fatta di pietra dal grigio chiaro al bianco sporco e l'altra di cartongesso grigio scuro, quasi nero, il caminetto, separato dalla stanza tramite una sottile lastra di vetro, figo, tappeto semplice, grigio pure quello, va bene.
Con un sospiro di soddisfazione aprii la porta-finestra  per andare sul terrazzo, carina la vista, l'unica cosa non molto spettacolare della stanza, sicuramente ce n'erano di migliori...
Ma a parte quello, e un fastidioso bussare alla porta, era praticamente perfetto, andai ad aprire convinto che fosse T -Che cazzo vuoi?- sbottai stanco, ma al suo posto mi trovai davanti una ragazza che, dal fiatone, sembrava aver appena corso la maratona, sentivo qualche urla lontano dal corridoio, feci capolino dalla porta e vidi un gruppetto scarso di ragazzine che correva nella nostra direzione -Fammi entrare- mi pregò lei -Chi sei?- -Non c'è tempo, fammi entrare- insistette, così mi spostai per farla passare chiudendomi la porta alle spalle, a chiave, continuando a sentire le urla sempre più vicine, adesso bussavano pure, anzi, colpivano freneticamente la porta (e le guardie?); si sarebbero calmate. 
Quella ragazza.. sembrava praticamente una ragazza come tutte le altre per essere rincorsa dalle fans, insomma, non sembrava affatto famosa, il ché dava sui nervi, però era carina, bella, a dire la verità, dai lineamenti fino al sedere, aveva un bel sedere, si, l'unica cosa che lasciava a desiderare era quella scarsa seconda che portava al seno, ma per il resto, capelli castano chiarissimo, ma non biondo, occhi verdazzurri, labbra carnose, non troppo, si, era bella.
-Adesso mi dici chi sei?- chiesi.
-Piacere Bessie, Bessie Clarkson- mai sentita, veramente sei famosa? Avrei voluto chiederlo..
Mi porse la mano -Piacere io sono Conor- dissi, ricambiando la stretta.


HEEEELLOO!

Ok questo, vero e proprio primo capitolo della storia, è stato scritto lentamente e con molta cura,
spero vi piaccia, anche se a riscriverlo qui mi sembra che lasci un po' a desiderare..
Aniway


ENJOY IT
(continua dopo tre recensioni, non di meno)

  
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