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Autore: _hariken    10/09/2012    3 recensioni
“Mamma! Papà! Albus ha messo ancora un Pitone in camera mia!”
L'urlo si sentì fino al primo piano, per la precisione in cucina, dove Harry Potter, Ginny Weasley e un ragazzetto accigliato cercavano di fare colazione.
Genere: Angst, Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Sirius Black, Teddy Lupin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo III

 

Come ti è saltato in mente di lasciami da sola con uno Schiopodo Sparacoda in casa e quei tre deficienti dei nostri figli impegnati in un duello fra maghi? Come minimo adesso ci chiamerà il Ministero per mandarci in udienza! Lily stava per Imperiare Albus solo per vedere se le riusciva l'incantesimo!” Urlò Ginny esasperata.

Ginny, non credo che arriveranno gufi dal ministero. Ti ricordo che tuo fratello Bill è il ministro della magia.” Disse Harry cauto. “ E poi lo Schiopodo era innocuo, l’avevo schiantato. Sai, credo che anche tu dovresti sfogarti alla maniera babbana. Dopo che Teddy ha distrutto la tua vecchia casa è molto più calmo. Probabilmente non ce l'ha neanche più con me..”

Che cosa ha fatto Teddy?!” Ginny, allibita, cominciò seriamente a considerare l’idea di schiantare il marito.

Nel frattempo un urlò echeggiò dentro casa. “Albus! AL! Insegnami a cruciare una persona!”

Passò qualche giorno prima che Ginny si calmasse del tutto, mentre Harry fu costretto a sequestrare la bacchetta di Teddy, visto che ormai cercava di ucciderlo nel sonno . Infatti quando Harry si svegliò e si trovò davanti un Teddy sonnambulo dai capelli fosforescenti ad un palmo dal viso si spaventò così tanto da portare il suo cuore all'infarto. Grazie al cielo James passò di lì e fece appena in tempo per lanciare al padre un incantesimo. Ebbene sì, Teddy Lupin, il piccolo orfano dodicenne, stava per riuscire in una missione che nemmeno Voldemort aveva mai portato a termine: uccidere il Prescelto nel sonno.

Un mercoledì pomeriggio Ginny riuscì a parlare in privato ad Harry.
“Mi spieghi cosa hai detto a Teddy per farti odiare in quel modo?”
Harry si passò una mano sul viso.
“Mi ha chiesto come Remus e Tonks sono morti e io gli ho detto la verità, ovvero che sono morti a causa mia.”
“Harry capisco che tu ti senta in colpa per la morte dei nostri amici ma in questi ultimi anni mi sono lievemente affezionata a te e mi dispiacerebbe se tu morissi. Tra l'altro, fra tre giorni ci sarà la luna piena e penso che potrebbe non controllarsi, considerato quant’è furioso con te . Penso che non vorrà neanche farsi accompagnare.. Per una volta lascialo andare da solo.”
“Ginny non posso farlo, io sono il suo padrino. Sirius non mi avrebbe mai lasciato solo in momenti di difficoltà e non avrebbe mai abbandonato Remus.”
“Giusto. Ma tu non sei Sirius.”

 

 

Si è svegliato! Il fig... ehm, il paziente della camera n.372 si è svegliato!”
Una folla di guaritori si accalcò attorno al letto del paziente che si guardava intorno spaesato. L' infermiera Carla, che a giudicare dalle parole era stata la prima a dare la notizia, zittì la folla e disse ”Questo paziente è della guaritrice Lovegood. Spetta a lei stabilire lo stato di salute.”
Poi rivolta al paziente disse dolcemente “Mi potrebbe dire il suo nome?”.
Sirius si guardò un po' in torno e decise che c'era troppa gente.
Era meglio dare nome falso, dato che lui era ancora ricercato.
“Mi chiamo James Potter.” disse in tono deciso.

 

Fine terzo capitolo.

   
 
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