Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: _FollowYourDreams_    12/09/2012    5 recensioni
Lei è Ronnie, Ronnie Cooper.
Una ragazza vittima di bullismo da parte di un gruppo di giocatori di football. E' bella? No, tutti la vedono come la classica sfigata: brutta, grassa, con l'apparecchio e la voglio di studiare. Una secchiona, una nerd.
Lei, però, non sa di essere segretamente innamorata di Justin, il "boss" della squadra di football, nonchè uno dei bulli che la perseguitano. Non sa, che i brividi che le percorrono la schiena quando lo vede non sono solo per la paura.
Con gli occhi color ghiaccio e i capelli mori, la sua bellezza si nascondeva dietra la maschera che tutti le avevano impostato.
La classica Nerd che tutti prendevano in giro, finita la scuola, subirà un cambiamento radicale.
Cosa succederà, tra lei e Justin?
Scoprirà ili segreto che lui, da anni ormai, nasconde?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le figure sono confuse. I rumori sono troppo forti. L'odore del fumo ancora impresso nelle mie narici.
- Bene, ti sei svegliata. - un'infermiera dai lunghi capelli neri mi osserva sorridendo con in mano una cartellina su cui scrive rapida.
- Uhm? - sinceramente, non mi ricordo niente.
- La tua scuola è..diciamo..saltata in aria, e te sei svenuta. Ti ha portata qui un ragazzo. -
BIEBER! Il mio cervello si attiva improvvisamente, e le immagini della mia scuola in fiamme mi tornano in mente nitide e reali.
- E lui? Il ragazzo..dove è? - chiedo all'infermiera, alzando il busto.
- Non lo so, mi ha detto che sarebbe tornato quando ti saresti svegliata ma non ha lasciato numero ne niente, quindi non sappiamo come avvertirlo. - il mio viso si incupisce.
- Bene, uscirai tra un'oretta, preparati pure. - mi sorride ed esce dalla stanza.
Mi alzo a fatica dal letto, ma sento bruciare da morire nel fianco e a stento trattengo le lacrime dal dolore. Sollevo la maglietta e noto una bruciatura, me la devo esser fatta con la trave con cui ho sfondato la porta.
Cerco nei cassetti un cerotto e me lo metto, infilo i miei vestiti puliti che mi hanno lavato e esco dalla stanza.
Avverto l'infermiera che vado a casa e lei si dilegua con un flebile 'arrivederci'.
Arrivo a casa circa 20 minuti dopo, non avevo voglia di prendere un autobus, cosi me la sono fatta a piedi.
- Mamma? Papà? - la casa è vuota e silenziosa. Non c'è nessuno, strano..AHAHAHAHAH, no, non è strano.
Vado in camera e mi fiondo a peso morto sul letto, ripensando a Justin.
Ma perchè? Io lo odio, lui odia me. Lui mi ha sempre picchiata e trattata male, non si interesserebbe mai a una come me.
Riesco quasi a sentire ancora le sue braccia cingermi il corpo per proteggermi.
Mi addormento, con questo pensiero.
Un vento gelido mi sfiora le gambe nude, cosi istintivamente mi tiro su la coperta, ma questo vento soffia ancora. Apro gli occhi e noto la finestra aperta..che strano pensavo di averla chiusa.
Mi alzo, la chiudo, e quando mi giro Bieber è davanti a me.
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh! - urlo dal terrore. Mi porto una mano al cuore e mi siedo velocemente sul letto, mentre Justin mi guarda preoccupato.
- Stai bene? - mi chiede sedendosi.
- STO BENE?! Cosa cazzo ti salta in mente? HO. RISCHIATO. L'INFARTO. E poi, come diamine sei entrato? Santo cielo, ora svengo di nuovo, me lo sento. - mi sdraio e chiudo gli occhi, respirando lentamente. Bieber ride e io lo fulmino con lo sguardo.
- Fuori. da. casa. mia. ora. -
- Ehi ehi calma, ero venuto a vedere come stavi. - dice alzando le mani in segno di resa.
- Avevi intenzione di mandarmi all'ospedale un'altra volta? - contrabbatto arrabbiata.
- Grazie. - sussurra guardando fuori dalla finestra. Mi alzo perplessa.
- Per cosa? -
- Per avermi salvato, oggi. Senza di te probabilmente sarei rimasto bloccato li dentro. Sai quando noi, cioè io..mi sento intrappolato perdo le..forze. - continua a guardare un punto vuoto.
- Conosco la sensazione. - sussurro abbassando lo sguardo.
Justin si gira verso di me, e la voglia di saltargli addosso in questo momento è tanta. Mi squadra da capo a piedi.
- Sei davvero cambiata. - ammette sorridendo.
- Lo so. Ho deciso di..dare una svolta alla mia vita. -
Mi alzo, vado dall'altra parte del letto e mi infilo nelle coperte.
- Che hai intenzione di fare? - gli chiedo, indicando la finestra. - Sei entrato di li? - continuo.
- Si, abito qui di fronte. - sorrido.
- Puoi passare dalla porta d'ingresso, questa volta. -
Justin si alza, e si avvicina alla porta.
- Vabbè allora, buonanotte Ronnie..ci si vede a scuola. - chiude la porta alle sue spalle e la stanza cala nel buio. Il panico mi assale, mi sono cosi presa paura prima, che non credo di poter restare da sola.
Apro la porta e corro di sotto, senza accendere le luci e niente, sperando che non sia già uscito di casa.
- Justin, aspetta! - lui si ferma e si gira, è cosi bello, illuminato solo dalla luce dell luna, sembra quasi un..fantasma.
- Po..potresti restare qui? Sai, mi hai fatto prendere cosi paura prima che ora n..non voglio restare da sola. - lui ride e si avvicina a me.
- Che ci guadagno? - siamo a pochi centimetri di distanza.
- Ehm..beh, io, non lo so..- Justin si dirige al piano di sopra.
- Ti avverto, dormo in boxer. - mi urla prima di scomparire sulle scale.
Arrivo in camera e lui è già in boxer, sento una vampata di calore salirmi dalle viscere e le guance andare a fuoco. Lui se ne accorge e ridacchia, poi va in bagno.
Ne approfitto per chiudere la finestra e nascondere la chiave in un posto segreto, ho ancora strizza, anche se ora c'è Justin.
Ma..come posso fidarmi? Insomma, lui mi ha sempre picchiata, non dovrei stare da sola con lui..
I miei pensieri vengono interrotti da Justin che esce dal bagno, mi irrigidisco subito.
- Tranquilla, non ti farò del male, è acqua passata. - ma che è, mi legge nel pensiero? Annuisco e mi infilo sotto le coperte.
Justin mi copia, ci giriamo tutti e due da lati opposti, e per un pò restiamo cosi. Io non riesco a prendere sonno.
Sento un movimento delle lenzuola e poco dopo ecco il braccio di Bieber cingermi un fianco e attirarmi a se.
- Buonanotte. - mi sussurra, e posso sentire il suo fiato sul collo. Non rispondo, forse pensa che sto dormendo.
Mille farfalle si dimenano nel mio stomaco, nelle sue braccia mi sento a casa. Alla fine, mi addormento anche io.
La mattina mi sveglio, ma accanto a me non c'è piu Justin.
Una folata di vento mi scompiglia i capelli, portando il mio sguardo sulla finestra..aperta.

LOOK HERE.
Ok, ho aggiornato dopo troppo tempo, ma sono soddisfatta di questo capitolo e per averlo scritto alle 3.17 di notte direi che è venuto fuori bene.
Ho cambiato e ora il racconto non è piu in terza persona ne al passato perchè mi veniva meglio scriverlo cosi.
Spero vi sia piaciuto e che mi lasciate qualche
recensioncina çç
Luv Yah.
#Sara.
  
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