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Autore: Blonde_titch    31/03/2007    1 recensioni
James vuole Lily, ed è pronto a fare qualsiasi cosa pur di averla. Ma che succede se, come puntualizza Lunastorta, "Forse... solo forse... devi comportarti bene per più di mezza giornata."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Vabbè, ormai chi mi segue ci sarà abituato alla mia lentezza nell’aggiornare…. Penso che ormai non ho più scusanti…. Però vi prego comunque di scusarmi! Per farmi perdonare cercherò di pubblicare due capitoli nell’arco della settimana, probabilmente il quarto lo pubblicherò domani. Con le traduzioni invece sono arrivata solo al settimo, quindi dovete ancora avere un po’ di pazienza visto che sono ancora da betare e anche la mia beta è impegnata con l’università. Comunque proverò ad aggiornare almeno una volta al mese, magari se ci riesco anche ogni due settimane visto la lunghezza della fic.

Ringrazio Stellina250, che ha commentato il secondo capitolo…. Quanta pazienza che hai! Grazie!!!! Ecco (finalmente) il terzo capitolo!

E grazie anche a tutti quelli che hanno solo letto… Grazie ancora!!

Buona letura!

 

 

Capitolo 3: So near, yet so far (così vicini, ma ancora così lontani)

James era seduto sul letto in infermeria, esaminando il posto in cui la sua mano avrebbe dovuto essere. Certo, era ancora lì, la pelle aveva cominciato a formare uno strato duro, che si crepava quando fletteva le dita. Era abbastanza calmo, avrebbe potuto abituarcisi. Felpato invece…

Diede un’occhiata a Sirius di fronte a lui; si trovava nella linea d’urto del fuoco dell’esplosione e la sua faccia era stata ricoperta dalla pozione. Sembrava qualcosa uscito da un pessimo film horror babbano.

"Qui Mr Potter, metta la sua mano lì dentro."

Girandosi, vide Madama Chips porgergli un secchio di liquido schiumoso, che sembrava piuttosto pericoloso (???). "Uh… no grazie."

"Potter!"

Riluttante, James immerse la mano nel secchio di liquido schiumoso. Questo sibilò minacciosamente e gli provocò un’improvvisa fitta di dolore alla mano. Un orribile pensiero lo colpì. "Oh Dio! Mi sta dissolvendo la mano, vero?"

"No – solo lo strato superficiale"

"Oh beh, allora va bene."

Madama Chips, abituata a questo trattamento, roteò gli occhi e si girò verso Sirius, che stava tentando di non ridere per evitare di crepare la sua faccia. "Ora Mr Black, ho paura di doverla trattenere qui un po’ più a lungo."

"No, non lo fare Poppy. Ficca semplicemente la sua testa qui dentro," James picchiettò sul secchio con la mano libera, " se siamo fortunati potrebbe dissolversi tutto." Gli occhi di Sirius si spalancarono comicamente dietro la maschera di pietra, causando in James uno scoppio di risate. Comunque, dopo dieci minuti stava praticamente piangendo per il ridere mentre Sirius aveva una spessa pasta verde a ricoprirgli il viso, la quale iniziò a sibilare ad a fumare.

"Potter!" Madama Chips gli diede un’innaturale occhiata cattiva e delicatamente tolse la sua mano dalla mistura mentre James si sforzava di contenersi. Fortunatamente, la sua mano era tornata normale, e gli era permesso di andarsene, ma non prima di aver chiesto a Sirius se voleva dei cetrioli per gli occhi.

Ignorando le imprecazioni smorzate di Sirius, James iniziò a percorrere a grandi passi il corridoio, le mani in tasca, e immerso nei pensieri su una certa strega con i capelli rossi. Senza saperlo, si trovò alle scale che portavano alla Sala Grande, dove si stava servendo il pranzo.

"Hey James."

James si girò e vide una piccola ragazza bionda che gli sorrideva timidamente.

"Hey."

"Ho il tuo libro di pozioni."

"Oh – Grazie… errr…."

Oh Dio, come si chiama? Felpato è uscito con lei l’anno scorso…. Come la chiamava? Blondie! No, aspetta, questo non può essere il suo vero nome. Qual è? Jodie? No, ma sicuramente inizia con la J… Jade? Jane? Jane!

"Grazie Jane"

"Veramente è Jill."

Cazzo! James sorrise alla ragazza, "Scusa Jill." Lei arrossì e scappò via, andando a sbatter contro qualche studente che passava di lì. James sorrise a sé stesso e guardò il libro che teneva in mano. Sembrava stranamente tenuto bene, la copertina non era neanche lacerata… diede un colpetto per aprire la copertina e vide il nome di Remus scritto all’interno. Sospirò e si diresse verso la Sala Grande.

Il solito branco di studenti era seduto e stava felicemente aprendosi una via attraverso le montagne di cibo quando James entrò. Sporadici soffi di fumo venivano lanciati in aria da vari tentativi di incantesimi, e alcune ragazze stavano guardando James con la coda dell’occhio. Insomma, un normale pranzo ad Hogwarts. Quando però guardò verso il tavolo dei Grifondoro, non vide Lunastorta da nessuna parte, solo Peter che parlava con un ragazzo castano che non conosceva. Stava per raggiungerli quando..

"Ramoso! Che stai facendo?"

James si girò e vide un accaldato Remus correre verso di lui.

"Cercavo te. Tieni." Gli diede il libro e Remus sospirò.

"Lily deve avere il tuo allora. Comunque, perché mi cercavi qui?"

"Cosa?"

"C’è una riunione dei prefetti! Adesso!"

James lo fissò, "Cosa?"

"Tu dovresti essere lì in questo momento! Sono stato mandato a cercarti!"

E scattò. "Merda!"

James e Remus presero a correre per le scale e cercarono di attraversare l’affollato corridoio, prima di rendersi conto che era inutile. Non c’era possibilità di passare con tutti quegli studenti affamati sulla loro strada. Si girarono e imboccarono una strada alternativa, vuota, ma non per molto. James stava già imprecando contro la sua cattiva memoria quando Lunastorta lo afferrò per il polso, mormorò una parola d’ordine a bassa voce, e lo spinse attraverso un apparentemente solido muro.

"Dove diavolo siamo?"

"Passaggio segreto – l’abbiamo trovato io e Felpato," gli disse Remus tra un respiro e un altro, "porta al quarto piano."

Abbastanza sicuri, i due emersero, senza fiato, da un arazzo a poche porte da dove si stava svolgendo l’incontro.

Rallentarono il passo per riprendere fiato. E Remus gli disse a bassa voce "nel nome di dio, come hai fatto a diventare caposcuola?"

"Non ne ho idea" rispose James e lo seguì dentro, allargando le braccia e annunciando all’intera stanza "Niente paura! Sono arrivato!"

"Fantastico" arrivò una risposta sarcastica e James si girò e vide Lily Evans seduta su un banco, lo sguardo arrabbiato. "Dove diavolo sei stato?"

"Perché, mi stavi cercando?" Si mosse verso di lei e indicò il posto vicino a lei. "È libero quel posto?"

"Sì. E anche questo lo sarà se ti siedi."

Ci furono delle risate, che James zittì con un’alzata di sopracciglia prima di sedersi su una sedia vicina. Remus gli tirò la sua borsa, ovviamente raccolta nell’aula di pozioni, e lui la prese abilmente, tirandone fuori un pezzo di pergamena e schiarendosi la gola.

Ok. Niente battute. Niente scherzi. Sii ragionevole Ramoso, puoi farlo. Lunastorta lo fa sempre. Non può essere così difficile.

"Bene. Per prima cosa dobbiamo lavorare su questo nuovo ordine di servizio, perché so che ci sono state delle lamentele al riguardo, essendo in disaccordo con dei club e delle attività. Quindi…" rovistò nella borsa e tirò fuori un altro pezzo di pergamena, "ho elencato i nomi delle persone qui presenti e dei club che frequentano e i giorni di questi club, in modo da poterli usare per stilare un nuovo elenco insieme." Diede un’occhiata a Lily, che lo stava guardando leggermente sorpresa, e sentì una scintilla d’orgoglio, "lo faremo alla fine – se siete tutti d’accordo?-" James era davvero un buon caposcuola – anni a pianificare scherzi con i suoi tre migliori amici gli avevano procurato una buona capacità di organizzazione, e lui era abbastanza divertito dall’essere a capo di questo gruppo di studenti. Verso la fine della riunione il gruppo aveva stabilito un nuovo ordine di servizio, e aveva tirato fuori alcune idee per le decorazioni di Natale nelle sale comuni. Mentre tutti avevano iniziato a riordinare le borse, chiacchierando pigramente, James chiamò Lily ad alta voce.

"Hey Evans!"

Lei si girò e qualcosa si bloccò nella gola di James quando i suoi occhi di smeraldo brillarono nella luce che entrava dalla finestra "Uhm…."

Datti una calmata ragazzo! È solo una ragazza. Splendida, ma pur sempre una ragazza!

"Sì?" Lily lo guardò con moderato interesse – un sicuro miglioramento rispetto allo sguardo d’odio che solitamente gli riservava.

"Sì. Potresti parlare con la McGrannitt riguardo le decorazioni. Lo farei io ma… sai…" fece dei gesti con la mano "vecchi rancori e cose del genere."

"Certo… Oh! Questo è tuo." Gli passò un malandato libro di pozioni dalla sua borsa, "l’ho preso in prestito da Remus."

"Grazie." James lo prese e rimase sorpreso nel vedere il sorriso che lei gli rivolse prima di uscire. Provaci.

"Ti va di uscire qualche volta?"

Lily si irrigidì e si girò con sguardo arrabbiato, "Lo sai Potter, ogni volta che fai qualcosa che mi fa pensare che tu abbia più di un unico neurone, subito dopo riesci a provarmi che non sei altro che un idiota con una scopa veloce."

James sorrise sfacciato, "È un sì?"

"Potter, non uscirei con te neanche se fossi l’ultimo uomo sulla terra."

James la guardò andare via furiosa, poi si girò verso remus, confuso. "Perché ha fatto così? Sono stato carino – le ho dato gli ingredienti per la pozione!"

"E fatto esplodere la classe. Era furiosa per quello."

"Ma sono andato avanti per l’intera riunione senza battute maliziose! Cosa vuole quella ragazza?"

"Forse… solo forse…. Devi comportarti bene per più di mezza giornata."

James lo fissò, poi abbassò lo sguardo sul libro di pozioni che teneva ancora tra le mani. "Forse… ma è così noioso!"

Remus batté amichevolmente sulle sue spalle. "Già. Andiamo, Felpato potrebbe uscire dall’infermeria proprio ora."

"Non ci scommetterei." E James lo seguì tristemente fuori dell’aula.

 

- Fine 3° capitolo –

 

 

 

  
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