Ancora una volta, varcai la soglia della porta della scuola al fianco di Louis e Kate, i miei migliori amici. Gli altri ci stavano già aspettando. Harry, capelli ricci e occhi verdi di una bellezza sorprendente, era al telefono, come sempre d'altronde. Lui e Zayn erano i ragazzi più desiderati della scuola per questo intorno a loro c'erano sempre belle ragazze. E anche troie. Avete presente, minigonne, tacchi e tanta presunzione? La mia scuola ne era piena, per questo non riuscivo a farmi un'amica che riuscisse a capirmi, avevo solo Kate ed era proprio lei che mi aveva fatto conoscere i ragazzi. Lei mi aiutava, lei c'era sempre. Mi dava l'affetto che non mi aveva mai dato mia madre. Io ho cresciuto mia sorella, non lei. Ma so che questa cosa la distrugge, una madre single che lavora dieci ore al giorno e tutto questo per colpa di mio padre. Ci ha lasciate da sole, senza farci sapere dove sarebbe andato e se sarebbe tornato. Non ci ha lasciato nemmeno dei soldi, abbiamo dovuto ricostruire la nostra vita da soli. 
Niall scherzava con Liam che appena mi vede mi fece un cenno in segno di saluto. Io ricambiai sorridendo timidamente.
Kate era tutto l'opposto di me, esuberante, con un'aria da festaiola. Aveva una cotta per Niall che però non si era mai accorto di lei. Quel giorno aveva i capelli marroni sciolti e gli occhi azzurri contornati da un trucco allungato che valorizzava il valore di quest'ultimi.
Mi sentivo diversa dai soliti altri giorni, i capelli biondi erano legati in una treccia disordinata che mi scendeva lungo la schiena e gli occhi verdi erano contornati da un filo di matita.
«Oggi esco con una ragazza», annunciò fiero Niall.
«Davvero?» chiese Harry.
«Wow, è strano», aggiunse Liam.
«Perché?» dissi intromettendomi.
«Beh, non siamo abituati a vederlo con una ragazza»
«Calma, non sono mica gay!» esclamò con un filo d'ironia.
La campanella suonò quel familiare rintocco e tutti si affrettarono a prendere gli ultimi libri dagli armadietti.
«Che lezione hai ora?» mi chiese Louis iniziando a camminare.
«Trigonometria, tu?»
«Filosofia, ci vediamo più tardi, va bene?»
Annuii e entrai in classe dove, fortunatamente, non era ancora entrata la professoressa. Io e Kate ci sedemmo all'ultimo banco, isolandoci dal resto della classe.
«Che nervi, che nervi!» sussurrò irritata.
«Vedrai che si accorgerà di te», le dissi.
Ma questa volta non mi diede ragione, erano mesi che le ripetevo le stesse parole e ancora non succedeva nulla. Un po' come io e Liam.
Provavo più di una semplice amicizia ma lui non era mai andato oltre al 'ciao' con me. Era la persona che frequentavo di meno all'interno del gruppo. 

cowabongas.
Era ora che facevo una storia con Liam, con l'amore mio. *lotoflove*
Beh che ne dite? Se non vi piace la elimino così facciamo prima, yeee.
Si sono quella deficiente che ha iniziato la quinta ff #proud :')
No vabbè, recensite okay? Questo è solo l'inizio e spero vi piaccia. Accetto critiche e consigli. 
shamalayas.