Capitolo 5
Sorpresa! Vi posto anche il capitolo 5! Veloce vero?
Grazie per i complimenti Infinity!!!! E grazie per la recensione albicoccacida!! In effetti, sono veloce ad aggiornare perchè scrivo di getto... Per la paura di scordarmi le idee... Eheh...Lo so... Ho inserito un casino di ragazzi... Ma Josh mi serviva come imput per Sirius... Per il resto non c'è più nessuno...Eheh
Accetto consigli e critiche d’ogni tipo, e poi... state capendo qualcosa della trama?? Qualcuno ha già intuito qualcosa?
Questo capitolo è molto importante... Leggete con attenzione... S’inizia a delineare un filone della trama che fino ad ora ho solo accennato... Gli indizi credo siano ben nascosti... AH... Mi raccomando... Recensite! E' vero non ve ne do il tempo, postando capitoli a raffica... Però... Daidaidaiiiii!! Enjoy!!
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Una mattina come tante, durante la colazione, i ragazzi furono informati che il prossimo sabato ci sarebbe stata la prima gita ad Hogsmeade dell'anno.
"Finalmente... Ci voleva propio..." disse Gin, spalmandosi del burro di arachidi sul pane tostato.
La settimana precedente c'era stata la prima partita di Quiddich del Campionato, Grifondoro contro Tassorosso, e Ginevra era rimasta in panchina, con grande stupore di tutti.
"Già... Sai che spasso... Dovrò stare quasi tutta la mattinata con Gazza a controllare chi va ad Hogsmeade..." commentò Lily abbattuta
"Lily, cavolo! Chiedi a qualcuno di sostituirti... Un prefetto di Tassorosso, per esempio... Non ti negherà mai il favore.." disse Gin
"Ci ho provato... Ma da quando li abbiamo stracciati alla partita... Ops! Scusa..." Lily sapeva di non dover toccare l'argomento. I Grifondoro avevano vinto contro i Tassorosso anche senza Gin, e lei in parte era adirata per questo.
Gin si fiondò sul porridge, senza più proferire parola.
"Bhè, ragazze, io verrò con voi ad Hogsmeade! Ho litigato con Peter!" sbottò Alice
"Lily... Potresti chiedere a Remus... Potrebbe dirti di si..." disse Sal
"Proverò... Ma dubito..."
In quell'istante, Remus e gli altri Malandrini entrarono in Sala Grande.
"Bhè, chiediglielo ora!" disse Gin, con la bocca piena, troncando il suo silenzio.
"Ecco... Veramente..."
"Daiiii!" dissero Gin, Sal e Ally in coro
"Ok... Remus...??" Lily lo chiamò incerta
"Dimmi tutto Lily..." Remus si era avvicinato alle ragazze, seguito da un James piuttosto arcigno
"Ehm... Potresti sostituirmi ad affiancare Gazza... Il giorno della gita? O magari possiamo fare dei turni..." esordì la rossa, diventando cremisi
James diede una gomitata a Remus, che lo ignorò
"Ma certo! Nessun problema!" Remus non poteva rifiutare un favore a Lily, se non altro per tutte le volte che lei non aveva fatto rapporto al Preside sull'indulgenza di Remus verso Sirius e James.
"Anche questo è risolto!" Gin si era rallegrata un pò all'idea di passare una giornata tra ragazze.
Il giorno della gita, tutto il castello era sovraeccitato.
Le ragazze si svegliarono di buon'ora.
"Cavoli! Il tempo è nuvoloso..." constatò una Alice in pigiama e con la chioma arruffata.
"Naaaaaaaaa... Sicuramente non piove..." disse Gin, correndo in bagno per fare per prima la doccia.
Lily, Sal e Alice, colte alla sprovvista, tentarono inutilmente di raggiungere il bagno, ma si trovarono dinanzi solo una porta chiusa a chiave.
"Ginevra Sabbiadoro... Sei una sleale di prima categoria... Sembri una Serpeverde... Anzi, sembri Gabrielle Parkinson!" disse Lily, provocando una risata generale.
Gin, dal canto suo, urlò dal bagno
"Ma come ti permetti? Io somigliare a quella faccia da carlino? Non esiste propio... E poi... Non sono così troia!"
Le ragazze risero.
Ally iniziò a frugare negli armadi delle amiche, cercando qualcosa da mettere
"Questo?No... Questo qui vi piace?No orrido..."
Gin uscì dal bagno, con i capelli bagnati
"Ally, se vuoi puoi metterti la mia gonna blu..."
"Davvero? Sarebbe perfetta con questo golfino..." disse Alice entusiasta
Gin sorrise. Bastava poco per rendere l'amica felice.
Quando andavano in gita, Ginevra era particolarmente felice del fatto che potevano non mettere la divisa e potevano invece indossare abiti babbani.
"Tu cosa metterai, Gin?" chiese Lily curiosa.
Gin si frizionò delicatamente i capelli con l'asciugamano "Bhè... Non saprei... Penso di mettere il jeans chiaro, la camicia bianca a righini azzurri e il maglioncino scollato azzurro... Poi il mantello bianco e i guanti di pelle di drago... Quelli azzurro-argentati..." disse distrattamente
"Ma come fai ad avere sempre le idee così chiare?" sbottò Alice.
Una volta che si furono preparate, le ragazze si avviarono verso il sentiero che portava ad Hogsmeade.
Passarono una bella mattinata, facendo shopping sfrenato, fino a quando non iniziò a diluviare
"Non piove eh, Gin?" disse Lily, correndo con le altre verso i Tre Manici di Scopa.
"Piccolo errore di calcolo, tutto qui..." disse la ragazza, entrando nel locale, tutta zuppa.
La maggior parte degli studenti di Hogwarts aveva pensato bene di rifugiarsi lì, vista la pioggia.
Le ragazze si sedettero al bancone e ordinarono delle Burrobirre fumanti.
La pioggia non accennava a smettere.
Ad un tratto, si avvicinò Peter
"Salve ragazze! Alice... Sei bellissima... Potrei parlarti?"
La ragazza era in estasi, si alzò come una piuma e lo seguì.
"Wow... C'avevo sperato che si erano davvero lasciati!" disse Gin, tra un sorso e l'altro
"Dai! Cattiva!" commentò Lily, con la sua voce da bimba piccola.
"Ehy, ragazze... Ma Remus dov'è?" disse Sal, osservando James e Sirius da soli ad un tavolo.
Lily si rabbuiò: si sentiva in colpa per aver chiesto a Remus di restare buona parte della mattinata al castello
"Dai! Può darsi che sia da qualche parte!" esclamò Gin, intuendo il dispiacere dell'amica
"Già... Potremmo andare a chiederlo a loro.." disse Lily, indicando James e Sirius
"Non se ne parla... Io con quell'essere che mi ha lasciato in panchina non ci voglio parlare"
"Tipregotipregotipregoooo!!"
"Va bene... Ma parli tu..." Gin e Lily si alzarono
"Approposito, come vanno le ripetizioni con Black?" chiese Lily
"Una FAVOLA...Da sballo... Comunque o è stupido oppure lo fa apposta..." rispose Ginevra sarcastica
Arrivate di fronte ai due, Gin diede una spintarella a Lily
"Ehm... Ciao James, ciao Sirius..." li salutò la rossa, imbarazzata.
"C-ciao Evans" disse James *Evans?Ma sono cretino?* e fece un cenno a Gin.
Gin, di tutta risposta, girò la faccia.
"Ciao bellez...." Sirius si interruppe, notando lo sguardo elettrico di Gin " Volevo dire... Ciao ragazze! Cosa possiamo fare per voi?" *Sarà pure bella... Ma che palle...*
"Avete visto Remus?" chiese Lily
James parve un pò deluso e rispose asciutto "No, non è ancora venuto"
Lily si dispiacque tantissimo e disse sottovoce a Gin "Io vado a dargli il cambio... Ci vediamo dopo..."
"Ragazzi, io vado...
Ciao" e fuggì via.
Gin restò lì impalata “Si… aveva
una cosa da fare urgente… Bhè io torno al bancone… CIAO SIRIUS!” sottolineò
particolarmente le ultime due parole, prima di andarsene
sculettando.
“Ce l’ha ancora con te per via
della partita James… Certo che hai rischiato grosso a non metterla in campo… E’
un fenomeno..” disse Sirius, tracannando un’altra
Burrobirra
“Ma che rischiato e rischiato! E
poi non è questo granchè…” rispose James
“Seeeeeeee… Vabbè…”
Sirius lasciò perdere, si era reso conto che James ci era rimasto male per
Lily corse verso il castello,
coprendosi la testa con la borsa, per non bagnarsi.
Trovò Remus all’ingresso, sotto
il porticato
“Remmy, ma che fai ancora qui?”
chiese Lily
“Nulla, ora vengo, aspetta…”
Remus aveva l’affanno ed era pallidissimo
Lily gli si avvicinò, tentò di
sostenerlo
“Remus, devi andare in
Infermeria!! Sei pallido!”
“No, sto
bene…”
“Ma…” Lily non ebbe il tempo di
ribattere, Remus era svenuto e le era caduto
addosso.
Con una magia, Lily fece
apparire una barella e lo portò in Infermeria da Madama
Clung.
La ragazza era preoccupatissima
e si sentiva in colpa, ma mantenne ugualmente il sangue
freddo.
Madama Clung somministrò al
ragazzo una pozione rossastra e lo fece stendere sul
lettino.
Lily aveva l’impressione che
soffrisse molto.
Ad un certo punto, Remus iniziò
a delirare
“R-ramoso… Felpato…
C-codaliscia… Dove siete?”
Lily non capiva una parola di
quello che stava biascicando l’amico, ma decise di spedire una lettera a Gin,
per farla venire al castello con gli altri
Malandrini.
Spedito il gufo, tornò vicino a
Remus e gli prese la mano, sussurrandogli
“Remmy, fatti forza… Adesso
arrivano gli altri… Dai…”.
Ginevra stava chiacchierando
allegramente con Josh Garrett e con Sal, quando una civetta tutta bagnata
picchiettò alla finestra dei Tre Manici di Scopa.
Gin riconobbe il gufo di Lily e
prese la lettera. Appena la lesse, impallidì.
Si congedò da Sal e Josh e si
diresse spedita verso Sirius e James
I due la guardarono,
sorpresi.
“L-lily… R-remus… sta male…” Gin
riuscì a balbettare a malapena queste parole e gli porse il breve biglietto di
Lily a James.
James e Sirius si lanciarono uno
sguardo d’intesa
“Noi li raggiungiamo” disse
James, alzandosi dal tavolo
“Vengo anche io!” disse Gin
decisa, con gli occhi lucidi.
I tre corsero a perdifiato fino
al castello e raggiunsero l’Infermeria stremati.
Sirius entrò violentemente e lui
e James iniziarono a parlare sottovoce con Madama
Clugg.
Gin si avvicinò al letto di
Remus e abbracciò Lily
“L’ho trovato pallido… Ad un
certo punto… Non so… Mi è crollato addosso..” disse la rossa, ancora
sconvolta.
Ginevra sfiorò con la mano la
guancia fredda di Remus
“Dovevo accorgermene… Dovevo…”
la ragazza aveva il viso rigato di lacrime.
Non sopportava vedere le persone
stare male, soprattutto un suo amico poi.
Dopo circa dieci minuti, Sirius
e James congedarono le ragazze
“Ce ne occupiamo noi adesso… Sta
bene, non vi preoccupate…”
Ginevra e Lily andarono in Sala
Comune e dopo aver parlato dell’accaduto, andarono a dormire, senza nemmeno
cenare.
Quella notte, Ginevra si
svegliò, sentendo un ululato.
Aprì la finestra e lasciò che i
capelli si scompigliassero con il vento.
Dopo poco, lanciò un’occhiata al
Lago Nero.
C’erano di nuovo delle sagome
*Scoprirò chi siete… Accidenti!*.
Lanciò un’occhiata alle amiche
profondamente addormentate, si vestì velocemente ed uscì di soppiatto attraverso
il buco del ritratto.
Uscì dal castello con molta
cautela, imboccando alcuni passaggi segreti, scoperti durante i sei anni
trascorsi ad Hogwarts.
Le tremavano le mani, sia dalla
paura di essere scoperta che dal freddo.
Raggiunse le sponde del
Lago.
Non c’era
nessuno.
Si guardò intorno attentamente e
notò un’ombra indistinta
“Chi c’è? Vieni fuori… Chiunque
tu sia…”
Prese la bacchetta magica e la
strinse tra le mani.
Dopo alcuni minuti, una figura
confusa avanzò nel buio.
Piano piano, la figura prese forma,
illuminata dalla luce della luna piena.
Gin rimase a bocca
aperta.
Un cervo argenteo, stupendo,
avanzava fiero verso di lei.
Aveva delle corna imponenti e
bianchissime.
“Ah… Allora eri tu… Sai… Ti ho
visto due o tre volte…” disse dolcemente la ragazza, provando ad
avvicinarsi.
Il cervo si
ritrasse.
“Non avere paura… Non ti mangio
mica! Come sei bello…”
Sfiorò la testa del
cervo.
L’animale sembrò convincersi e
si avvicinò a Gin.
La ragazza accarezzandolo disse
“Sai… Sapessi che periodo schifo sto passando… ODDIO…Sto parlando ad un animale…
Non farci caso… Ogni tanto svalvolo completamente…”
L’animale sbattè le
palpebre
“Ho l’impressione di averti già
visto da qualche parte… Ma che dico… Sei un cervo…”
Poi si sentì un
ruggito.
Gin si spaventò non poco, ma
rimase ferma.
Il cervo si agitò ed iniziò a
spingere Ginevra verso il castello, con le corna,
lievemente.
“Ma che diavolo succede? Oh… Va
bene… Me ne vado… Spero di rivederti sai… Vedere un cervo magico alle tre di
notte non è cosa comune” Gin sorrise all’animale e sgattaiolò nel castello. La
ragazza si fermò solo quando si trovò di nuovo nella Sala Comune di
Grifondoro.
Al limitare della Foresta
Proibita, un ragazzo dagli occhi nocciola e i capelli arruffati raggiunse di
corsa i suoi amici.
“Dove diavolo eri, Ramoso?
Lunastorta ci è sfuggito… E non trovo più
Codaliscia…”
Disse un ragazzo dai capelli
corvini.
“Da nessuna parte… Proprio da
nessuna parte” rispose pensieroso l’amico.
“Vabbè… Andiamo adesso… La notte
è ancora lunga…”
Ci fu uno scintillio e al posto
dei sue ragazzi, c’erano un cervo argenteo ed un enorme cane nero, che si
inoltrarono nella Foresta Proibita.
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