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Autore: Accadoppiaelleennezeta    19/09/2012    2 recensioni
Non possono avvicinarsi due persone di due mondi diversi. Lui è Harry,io sono Sofia. Lui è destinato ad essere famoso, io sono una qualunque. Devo mettermelo in testa. E' solo che..che quando guardo i suoi occhi verdi non riesco a farmi forza e a lasciarlo andare.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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''Signorina, può passare avanti'' mi disse una gentilissima hostess.
Mi ero soffermata a guardare nel vuoto. Avevo le palle piene, non mi andava di prendere un altro aereo.
Passai avanti e feci il check-in.
Mi poggiai su una sedia e aspettai per circa mezz'oretta, prima di potermi imbarcare sul volo.
Fila 24 posto b. Ovviamente, mi misi dal lato del finestrino, non capita tutti i giorni di prendere un aereo per Londra.
Presi dalla tasca dello zaino l'ipod e misi riproduzione casuale. I due posti accanto a me, erano ancora vuoti.
Amo viaggiare da sola in aereo, ogni tanto, accanto, ti capitano persone simpatiche, vecchietti che ti raccontano la loro vita,bimbi che ti raccontano della loro scuola, delle bambole.
I giovani sono quelli antipatici, le ragazze si vantano solo dei ragazzi che hanno conquistato al college, i ragazzi viceversa.
Chi sa chi avrei beccato oggi.
Il volo era quasi pieno, ma accanto a me ancora nessuno.
Forse ero sola, già, mi sarei dovuta abituare alla solitudine, insomma, ricominciare in una nuova città senza conoscere nessuno è un pò difficile.
Sentì le hostess lamentarsi tra di loro.
''Manca un certo Styles'' disse arrabbiata la mora
''Siamo obbligati ad aspettarlo'' replicò la biondina con aria annoiata
Pff,se fossi stato io quel pilota sarei partito ugualmente, con o senza quello..stal..style..styles, si Styles.
Vidi la gente alzarsi all'improvviso e urlare.
''Ma state zitti Cristo'' dissi nella mia testa.
Vidi un ragazzo arrivare e posare il suo pesante borsone nel ripiano sopra la mia testa, per poi sedersi accanto a me.
Occhi verdi, un ammasso di capelli scombinati e l'aria di chi ne aveva fin sopra la testa di tutto.
Non mi faceva per niente simpatia, per colpa sua il volo aveva anche ritardato quindi, sarei anche arrivata in ritardo.
Disse qualche parola in inglese tra se e se, ma per via della musica non riuscì a capire niente.
Poi si girò e mi disse qualcosa. Non capendo niente mi tolsi le cuffie. Che cazzo voleva?
''Piacere Harry, Harry Styles'' disse in inglese porgendomi la mano.
''Sofia'' sussurrai.
Mi girai a guardare fuori dal finestrino, l'aereo si stava già muovendo in pista per partire.
Nell'aria era evidente l'imbarazzo. Nè io nè lui sapevamo cosa dire..
''Cioè...ho fatto ritardare l'aereo, scusami, ma non ne posso più di questa vita, i fans, i concerti,sono rimasto bloccato all'entrata perchè un gruppo di fans mi aveva bloccato'' disse incerto.
''Nah, tranquillo, arriverò solo in ritardo il mio primo giorno di lavoro, ma dai, niente.'' dissi ironica.''Ma poi scusa..fans?''
Non  feci in tempo a finire la frase che due ragazze si avvicinarono urlando tra di loro, chiedendogli una foto o un autografo. Rimasero cinque minuti rompendo le palle a quel povero ragazzo,
cercando di mostrare le tette e atteggiandosi come ochette. Per fortuna un hostess le fece tornare a posto, a quanto pare durante il volo non si ci poteva alzare.
''Scusami..comunque si, sono un cantante, faccio parte di una band.'' rispose sorridendo.
Uuuuuau, aveva le fossette e un sorriso bellissimo, insomma, non era niente male come ragazzo.
''Davvero? No, perdonami, non ti conoscevo. In che band sei?'' chiesi
''One direction.''
Si e ora a questo chi glielo diceva che non mi piacevano?
''Ah, in realtà non ho mai ascoltato niente di vostro, diciamo che non fate per i miei gusti'' si dai, come risposta poteva andare bene.
Un'altra ochetta venne a interrompere il discorso. Sapete quelle alte 1.90 bionde platino che parlano come dei personaggi dei cartoni animati? Quelle che sculettano e si atteggiano?
Con le unghie che sembrano artigli e tutto rosa? Mi girai a guardarla facendo una smorfia di disgusto.
Passati venti minuti mi girai e le urlai:
''Scusami barbie, ci stavo parlando io con lui.''
Mi guardò in cagnesco salutò Harry e se ne andò.
''E' la presenza di ragazze come queste che rovina il genere femminile, non sapeva mettere due parole insieme''
''Ma aveva un bel culo'' disse Harry ridendo.
''La superficialità in questa società fotte le persone. Io stessa sono la prima a guardare l'aspetto estetico di un ragazzo, ma se poi è stupido non me ne faccio niente''
''Il suo culo rimane comunque bello''
Madonna mia che ragazzo antipatico, superficiale e..antipatico, si due volte antipatico.
Rimisi le cuffie alle orecchie. Dopo 10 minuti Harry me ne tolse una, e ne mise una, con della musica che veniva dal suo telefono.
''Now that you can't have me, you suddenly want me, now that i'm whit somebody else, you tell me you love me......''
Uh, davvero una bella canzone.
''Bella, di chi è?''
''Di cinque ragazzi:Niall Horan, Zayn Malik, Louis Tomlinson, Liam Payne e..Harry Styles''
''Non facevi prima a dire: mia?''
''Così fa più effetto''
Mha, che ragazzo strano. Abbastanza egocentrico, pensai.
Finalmente, ero arrivata a destinazione. Ho aspettato anni prima di varcare definitivamente la soglia Italiana per stabilirmi altrove. Cominciava una nuova vita.
C'era più freddo di quanto mi aspettavo. Cominciai a tremare non appena scesa dall'aereo.
Insieme agli altri passeggeri aspettavo il pullman che ci avrebbe portato all'entrata dell'areoporto.
Fu in quel momento, che accadde una cosa assurda. Mi sentì cingere le spalle, era la giacca di Harry, che mi aveva poggiato per farmi riparare dal freddo.
''No davvero, appena prendo la valigia tiro fuori un cappotto, ripendi la giacca che poi muori dal freddo'' dissi quasi vergognata.
''Tranquilla, ho un maglione che mi copre abbastanza.''
Arrivò il pullman. Arrivata in areoporto presi la valigia, cercai Harry per ridargli il cappotto, ma era scomparso. Frugai tra le tasche e trovai un telefono, un preservativo e delle gomme.
Feci un altro giro sperando di trovarlo. Ma niente.
Fuori mi aspettava un autobus che mi avrebbe portato al centro della città, così prima sarei andata a lavoro e poi, trascinandomi, sarei tornata nel mio nuovo buco chiamato casa.
Avevo preso lavoro in uno Starbucks,ma, il ritardo al primo giorno era una cosa che non mi avrebbe fatto cominciare bene.
Mi precipitai dentro.
''Ritardo il primo giorno..'' disse incazzato il titolare.
''Mi scusi, l'aereo è partito in ritardo per colpa di un ragazzo.''
Mi diede una maglietta e mi fece segno di andarmi a cambiare. Wow che bello passare il pomeriggio a fare frullati e a offrire dolci a gente in vacanza o che magari si diverte, consapevole
che la tua vità sarà solo studio e lavoro.
Finito il mio turno presi la valigia, e la giacca. Guardai il telefono, c'erano circa 10 chiamate perse e 8 sms, ma, non avendo il codice di sblocco non potevo nè chiamare nè vedere i messaggi,
potevo solo aspettare che qualcuno chiamasse per prendere la chiamata e spiegare la situazione. In realtà 5 minuti dopo chiamò un numero, segnato come ''Zayn'', risposi.
''Pronto, non sono Harry''dissi
''Si lo so, sono io che sto chiamando con questo telefono'' rispose
''Dovrei ridarti giacca..telefono..gomme...e..preservativo'' dissi ridendo
''Dove lavori?'' disse
''Starbucks, dalle 4 alle 8 di sera.''
''Alle 8 domani sono lì.''
Chiuse la chiamata.
  
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