Prima
di iniziare, vi
consiglio di passare da Ele05
e Betty97.
Personalmente
adoro le loro storie, e sono sicura che piacerebbero anche a voi ;)
Una
cena (im)perfetta
-sta sera
è perfetto!- confermò l’uomo al
telefono.
-allora a stasera!- trillò Kurt, felice - e salutami Nick!-
aggiunse prima di
chiudere la chiamata.
Kyle ormai era a con loro da 8 mesi, badare a lui portava via molto
tempo. non
che Kurt e Blaine non fossero felici di occuparsene, ma la loro vita
sociale
era diminuita visibilmente.
-allora, che hanno detto?- chiese Blaine entrando in cucina, carico di
aspettative.
Per questo avevano deciso di contattare i loro vecchi amici della
Dalton, che
avevano trascurato per le loro responsabilità da genitori.
Sebastian e Thad erano in vacanza in Messico, David e la sua ragazza
avevano
una conferenza quella settimana, Trent era troppo preso dalla sua
pasticceria,
Wes aveva una settimana piena di udienze a cui doveva fare da giudice,
e alla
fine la scelta era solo una.
-Nick e Jeff verranno - gli annunciò allegro Kurt.
Tra loro quattro c’era un legame speciale. I
“Niff” (come li chiamavano
scherzosamente al liceo) erano sempre stati molto vicini a Kurt e
Blaine: li avevano
consigliati, spalleggiati, aiutati, e soprattutto erano stati i primi a
vedere
che bella coppia sarebbero stati insieme.
Ed era stato proprio quando si univano per aiutare i due ragazzi nel
loro
rapporto, che era nato qualcosa anche tra Nick e Jeff.
E quando Kurt e Blaine lo avevano capito, si erano adoperati per
ricambiare
tutto ciò che avevano fatto per loro.
Si, tra quei quattro c’era uno speciale rapporto di amicizia,
che nessuno
poteva intaccare, nemmeno dei mesi di lontananza.
Blaine sospirò felice- che bello, sono così
contento di vederli!- esclamò lui,
abbracciando il marito.
Tuttavia, la loro lontananza non era dovuta solo al figlio di Blaine e
Kurt, ma
anche alla piccola Sterling-Duvall.
Perché anche loro avevano una figlia, fatta nascere 5 anni
prima grazie
all’aiuto di Katie, donna che si era offerta di tenere in
grembo la loro figlia
per nove mesi.
Purtroppo Angie (così si chiamava la bambina), soffriva
d’asma. Non era una
forma grave, ma in quei mesi aveva avuto molti attacchi, e i genitori
superprotettivi la tenevano sotto costante sorveglianza, rinunciando
alle loro
abituali uscite con gli amici.
-a
chi lo dici!- esclamò allegro –dobbiamo fare la
spesa, mancano
solo poche ore, e non so ancora che preparare!-
-certo tesoro- ridacchiò Blaine, vedendo che Kurt era
già andato in modalità
“prepariamo una cena perfetta”.
-andiamo a fare la spesa?- esclamò Kyle, affacciandosi in
cucina.
Kurt e Blaine lo guardarono, sorpresi per la milionesima volta
dall’udito
incredibile del piccolo.
-quelle!-
disse Kyle, indicando una pila di mele rosse, gialle e
verdi.
-tesoro abbiamo già delle mele a casa- gli fece notare
Blaine- e non le hai
nemmeno volute mangiare sta mattina!-
-ma queste sono belle!- protestò il piccolo afferrandone una
rossa e una gialla.
-Kyle, rimettile a posto, non ci servono- gli disse Kurt, mentre il
piccolo
sbuffava e le poggiava insieme alle altre.
Una delle cose che avevano scoperto in quei mesi di convivenza, era la
felicità
che provava Kyle quando andavano a fare la spesa.
Di solito i bambini non amavano molto i supermercati: non potevano
correre con
i carrelli, prendere le loro caramelle preferite, o giocare in generale.
Ma questo non valeva per Kyle: lui vedeva la spesa come un gioco.
Inizialmente Kurt e Blaine avevano apprezzato molto quel lato del loro
figlioletto, finchè non avevano realizzato quanto fosse
più un “male” che un
bene: stavano chiusi dentro quelle quattro mura il doppio del tempo, e
stando
sempre dietro al figlio, si stancavano moltissimo.
Avevano tentato di nascondere al figlio quando andavano a fare la
spesa, ma non
sapevano come, Kyle riusciva sempre a beccarli.
-questo!- trillo Kyle, prendendo una scatola di caffè
azzurra.
-Kyle, rimettila a posto, non ci serve il caffè!- gli disse
Blaine.
-ma è un bel colore…- obbiettò il
piccolo.
-niente ma. Tesoro rimettila apposto, da bravo- gli disse pazientemente
Kurt.
Si avviarono verso la zona dei surgelati, con Kyle che li seguiva a
testa
bassa. C’erano così tante cose colorate in quel
posto, perché Kurt e Blaine non
volevano che lui le prendesse?
Diede un’occhiata veloce in giro, poi un reparto in
particolare catturò la sua
attenzione, così decise di avvicinarsi.
Nello scaffale davanti a lui c’erano ogni sorta di matita,
pennarello,
pastello, gessetto e tempera colorata.
Fu abbagliato dalla bellezza di quei colori. Tanto che rimase li a
fissarli,
studiarli, prendendone uno di tanto i tanto e confrontandolo con un
altro.
Alla fine decise di prendere la grande scatola con 24 pastelli,
sperando che
Kurt e Blaine glieli lasciassero comprare.
Si voltò a destra, ma non li vide. Guardò a
sinistra, ma non erano nemmeno li.
Il piccolo sentì una spiacevole sensazione allo stomaco, e
uscì dalla corsia
per cercarli dove li aveva lasciati prima, ma non c’erano.
Dov’erano Kurt e Blaine? Lo avevano lasciato li
perché aveva fatto il bambino
cattivo?
Si guardò intorno, sperando di incrociare gli occhi azzurri
di Kurt, o la
chioma ribelle di Blaine, ma non vide nessuno.
Allora iniziò a piangere. Era solo, Kurt e Blaine non erano
li, e lui era un
bambino cattivo perché continuava a prendere le cose dagli
scaffali anche se
loro non volevano.
Dopo non sapeva quanto, sentì qualcuno prenderlo tra le
braccia e stringerlo
forte. Per un attimo ebbe paura, perché con gli occhi
annebbiati dal pianto non
riusciva a capire chi fosse, e lui voleva solo Kurt e Blaine.
-Kyle- disse Kurt rincuorato, tenendolo tra le sue braccia. E fu allora
che il
piccolo si rilassò, e si strinse forte a collo del suo
papà, piangendo più
forte.
-shhh, piccolo ci sono io adesso, non piangere- gli disse Kurt- Blaine,
l’ho
trovato, è qui- si rivolse poi a suo marito, che gli
andò subito in contro.
Kurt, sollevò Kyle da terra, e Blaine si affiancò
a loro, tirando un sospiro
sollevato.
-Kyle, non devi allontanarti in quel modo, senza avvisare- lo
rimproverò con
tono severo, Blaine-quante volte te lo abbiamo detto? ci hai fatto
spaventare
tantissimo. Non farlo più-
E Kyle annuì, piangendo più forte, dispiaciuto.
Fu allora che Blaine lo prese
tra le sue braccia, cullandolo dolcemente.
-va tutto bene, Kyle. Ma non farlo più-
Arrivati
a casa, Kyle si fiondò in camera per usare i pastelli che
gli avevano comprato i suoi papà, mentre Kurt preparava la
cena.
Blaine fece per aiutarlo, ma il mal di testa, che aveva da quella
mattina, che
era aumentato, lo fece desistere dal proposito.
-tesoro, va tutto bene?- gli chiese Kurt preoccupato, mentre riponeva
la spesa
nelle mensole della cucina.
-certo, ho solo un po’ di mal di testa, meglio che vada a
sdraiarmi- mormorò
massaggiandosi le tempie.
-quando ti è venuto?- gli chiese Kurt.
-sta mattina…-
-e perché non mi hai detto nulla? e se è qualcosa
di grave? Se hai la febbre?
Dovrò chiamare il med…- staparlò Kurt.
-non è nulla, calmati- gli disse Blaine, afferrando le sue
mani, che
gesticolavano senza controllo- adesso mi sdraio un po’ e
vedrai che mi passa-
mormorò, dandogli un bacio sulla guancia.
Quando
sentì il campanello suonare, Kyle diede per scontato che o
Kurt o Blaine andassero ad aprire la porta. Ma quando il campanello
suonò una
seconda volta, decise di uscire dalla sua cameretta e andare lui stesso.
I suoi genitori gli avevano detto un milione di volte di non aprire a
degli
sconosciuti, per cui chiese a voce alta chi fossero.
-Siamo Nick, Jeff e Angie- disse la persona dietro la porta, e il
piccolo si
affrettò ad aprire. Kurt lo aveva avvisato che sarebbero
arrivati.
-buonasera- esclamò l’uomo alto e biondo alla
porta, sorridendogli- tu sei
Kyle, dico bene?-
Il bambino si limitò ad annuire, timido. Si
spostò per farli entrare, poi
chiuse la porta.
-dove sono i tuoi papà?- chiese l’altro uomo,
più basso e con i capelli scuri.
Kyle non sapeva che rispondere, quindi fece per andare a cercarli, ma
Kurt
entrò nel salotto, salutando calorosamente Nick e Jeff.
-tesoro- chiamò poi suo figlio- perché non vai in
cameretta a giocare con
Angie?-
-okay…- mormorò timidamente.
Jeff accompagnò i due in camera e, dopo aver lasciato un
bacio tra i capelli
della figlia, li lasciò soli.
Entrambi i bambini erano in imbarazzo, ma Kyle ebbe la geniale idea di
proporle
di usare i suoi nuovi pastelli. Così poco dopo erano seduti
sul tappeto con dei
fogli davanti e stavano disegnando.
Angie aveva appena finito di disegnare la sua principessa preferita,
che buttò
un occhio sul disegno di Kyle.
Il bambino aveva disegnato tre persone, due più grandi e una
più piccola.
-cosa hai disegnato?- chiese Angie, indicando le tre figure.
-questa è la mia famiglia- gli spiegò Kyle-
questo sono io. Questo è Kurt,
mentre lui è Blaine-.
-chi sono Kurt e Blaine?- chiese la piccola, confusa.
-i miei genitori- disse Kyle, con ovvietà.
-e perché li chiami “Kurt” e
“Blaine”?- chiese allora la piccola.
-perché è il loro nome- rispose Kyle. tutte
quelle domande iniziavano ad
irritarlo.
-ma io i miei li chiamo “papà” e
“daddy”! perché tu non li chiami
così?-
Kyle fece per rispondere, ma si bloccò, perché
non sapeva che dire. Lui non
aveva mai pensato di chiamarli “papà”.
Sapeva che loro lo erano, ma non ne
aveva mai sentito il bisogno. Erano sempre stati “Kurt e
Blaine” per lui. Aveva
notato all’asilo i bambini che chiamavano i loro genitori
“mamma” o “papà”, ma
non gli aveva dato peso.
-non lo so- rispose infine.
-ti
avevo detto che ti sarebbe venuta la febbre- lo rimproverò
dolcemente
Kurt, accarezzandogli i capelli. Blaine era sdraiato a letto in uno
stato
pietoso: sudava freddo, aveva delle orribili occhiaie e scottava
più di un
termosifone.
-nono sono messo così male- cercò di
rassicurarlo, ma dopo tossì, peggiorando
la situazione.
-certo, come no- disse Kurt- ho anche lasciato Nick e Jeff in salotto-
riflettè
poi.
-allora devi andare da loro!- gli disse Blaine, preoccupato.
-non posso, hai bisogno di me adesso- ribattè Kurt risoluto.
Non avrebbe
lasciato suo marito in quelle condizioni per nulla al mondo.
-ma Jeff e Nick…-
-sono degli amici meravigliosi e capiranno che questa è
un’emergenza-
E alla fine Blaine si arrese e si fece aiutare da Kurt. Gli
misurò la temperatura,
gli sbottonò la camicia per farlo respirare meglio, e gli
diede una tisana per rilassarlo.
-oggi ci ha fatto prendere un colpo…- iniziò
Blaine.
-già, quando mi sono voltato dietro e non c’era,
è stato…-
-orribile- concluse Blaine per lui.
-è pensare che fino a pochi mesi fa nemmeno lo conoscevamo,
adesso non potremo
vivere senza di lui-
-non riuscirei mai ad immaginare la nostra vita senza quel piccoletto
che gira
per casa-
-anche se ti ha pasticciato tutta la ricerca che avevi fatto la scorsa
settimana?- gli domandò Kurt divertito.
-certo. Anche se ha rotto uno dei tuoi vasi preferiti con la palla, due
settimane fa?- domandò Blaine rimando.
-anche se avesse rotto tutti i miei vasi preferiti-.
Jeff
socchiuse la porta leggermente, e tornò in salotto.
-allora?- gli chiese Nick, alzandosi dal divano.
-come ai tempi del liceo: spruzzano arcobaleni e cuoricini da tutti i
pori- gli
rispose il marito sorridendo.
-quindi: Blaine ha al febbre, la cena non è nemmeno avviata,
sono le 10 e a
momenti ci assaliranno due bambini super affamati. Che propone signor
Sterling?-
-tagliamo la corda?- chiese teatralmente, fingendo di avviarsi verso la
porta.
-pizza e minestra per Blaine?-
-come farei se non ci fossi tu con i tuoi piani diabolici*?-
*Dulia
(che leggerà solo questo pezzo) mi ha capito perfettamente xD
ANGOLO
MIKY
I’m
back! :D
avevo avvisato che non sapevo quando avrei riaggiornato, ma non riesco
a non
CHIEDERE SCUSA per averci messo tanto q.q
a chiunque di voi interessi ho passato l’esame di latino con
un bellissimo
sette :D a voi come è andato il rientro?
veniamo al capitolo. Di cui sono abbastanza soddisfatta. Spero che vi
sia
piaciuto.
Questa volta ho voluto parlare un po’ più di Kyle
e farvelo conoscere meglio :)
ricordate beni questi aspetti della sua personalità,
perché li ritroveremo in
futuro u.u
non so se tra di voi c’è qualche fan della Niff,
ma è una coppia che personalmente
adoro :) e per chi non li conosce, spero comunque che vi siano piaciuti.
che mi dite della conversazione tra Angie e Kyle? voglio sapere che ne
pensate,
su!
Bhè
adesso vado. Grazie mille per chi è passato a leggere, ma
sopratutto grazie a voi anime buone che spendete un po' del vosto tempo
per dirmi che ne pensate, lo apprezzo davvero molto <3
Miky
Contatti