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Autore: makeDreamlast    25/09/2012    3 recensioni
[...]Esco dalla mia camera seguita da Bella, per giungere a quella di mio cugino. Busso, ma nessuno mi risponde. Busso ancora, più forte. Busso fino a che non apre la porta.
«Che vuoi?» E’ talmente fatto di chi sa quale strana sostanza che se gli chiedo qualsiasi cosa, non sa nemmeno di cosa parlo. È già successo.
«Ehm…volevo chiederti un favore.»
«Il portafogli è lì, sulla scrivania.» Biascica. Glieli ho già chiesti tantissime altre volte, dato che i suoi genitori non mi contano, che ormai ci è abituato a questi miei favori.
«Quanti posso prenderne?» Lo guardo, collassato sul letto, gli occhi chiusi a due fessure, il loro contorno di un violaceo scuro, i capelli scompigliati, la pelle bianchissima. La stanza è coperta da un nube di fumo.
«Quelli che vuoi.»
Apro il suo portafogli, han ben cinquecento euro tutti in banconote! Mi ero fermata ai duecento, non gliene avevo mai visti così tanti, sicuramente mi sono persa qualche pezzo mentre ero intenta a spiare qualcun altro.
Estraggo due banconote da cento, sicuramente per due ore nella piscina più prestigiosa di tutta Berlino sarebbero bastati. Ringrazio Jörg che mugola un «prego» per tutta risposta e raggiungo Bella ancora in corridoio.[...]
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5


*
 

«Allora, com’è andata ieri pomeriggio?» mi chiede Bella mentre siamo in ricreazione.
«Tutto sommato, non male! Poverino, è rimasto sconvolto dalla mia apparizione improvvisa e credo si stia ancora chiedendo come faccio a sapere dove abita e che si è baciato la bionda. Comunque ha detto che lei è convinta che lui sia innamorato di questa, ma non è vero. Gli ho chiesto se in piscina mi stava prendendo in giro e, insomma, ha detto che non mi stava prendendo in giro perché l’avevo colpito subito e francamente sperava di rivedermi.»
«Ma daaai!! Ma è bellissimo no? Ora devi solo toglierti di mezzo quella bionda!»
«Non sarà facile, ma qualche idea mi verrà in mente!»
«Beh, non mi chiedi come va con Kristian?»
«Come va con Kristian?»
«Se me lo chiedi così, non te lo racconto!»
La guardo e sorridendo le ripeto «Dai, allora come va con Kristian?»
«Ieri l’ho incontrato al supermercato! Mi ha chiesto il numero di telefono e oggi pomeriggio usciamo!»
«Ma daai! Veramente? Che cosa favolosa! Poi voglio tutti i dettagli, lo sai!»
«Non importa, ti concedo di spiarci!»
«Ma grazie!!» le cingo le spalle e le stampo un bacio sulla guancia.
Mentre lei è fuori a divertirsi con il suo nuovo potrei dire fidanzato, io me ne sto accovacciata sul letto con le gambe tra le braccia, il libro di geografia davanti a me e tanta voglia di spiare sia loro che lui.
Ho appena chiuso gli occhi, quando sento bussare alla porta. Mio zio non può essere, tanto meno mia zia, figuriamoci poi se può essere mio cugino.
«Avanti.»
La porta si apre e ne entra Seb sorridente «Ciao! Ti disturbo?»
«No, vieni pure.» Chiudo il libro e lo appoggio sul comodino lasciandogli il posto. «Come hai fatto a trovarmi?» Più che altro, come ho fatto a non vedere che stava arrivando?
Ride. Ecco il primo capogiro alla vista di quelle sue labbra così perfette.
«Ho chiesto a Bella, poi mi ha aperto tua zia, le ho chiesto di te e…»
«…Ti ha detto che ero quassù, già.»
«Già.»
«Allora, a cosa devo questa tua visita?»
«Niente, volevo solo dirti che ho sistemato le cose con la "bionda"» gesticola con le dita mentre pronuncia quella parola «E poi, beh si, volevo rivederti e non sapevo quando sarebbe successo, quindi diciamo che ho approfittato di Bella in quei cinque minuti che ha aspettato in casa.» Non mi sta dicendo nulla di nuovo, avevo seguito tutto in diretta.
«Ok.» Mi guardo intorno, come se non conoscessi camera mia.
«Posso restare?»
«Si, nessun problema.» Mi volto. Ora è veramente ad un palmo di mano dal mio viso. Il suo respiro caldo accarezza il mio naso.
«Se vuoi, possiamo fare scena muta.»
«Come?»
«Così.»
Si avvicina ancora di più fino a sfiorare le mie labbra con le sue. Quel piercing mi fa girare la testa. Non posso non apprezzare il gesto, ma so già cosa comporterà questo. Eppure lo lascio continuare. Lascio che schiuda le sue labbra e mentre tutto ciò sta avvenendo, non posso fare a meno di non guardare. Sento la punta della sua lingua sfiorare la mia, nel frattempo vedo i nostri visi vicini. I nasi che si sfiorarono, gli occhi chiusi. Vedo il suo braccio che si alza fino a che non sento la sua mano sfiorare il mio fianco. Mi alzo inginocchiandomi e poso la mia mano sulla sua gamba, mentre lo faccio mi vedo agire. Il sangue inizia a scaldarsi, la testa gira sempre più forte. Seb mi sta succhiando tutte le forze dal corpo eppure non lo fermo. Voglio dimostrargli quanto lo amo. Inizio a sospirare e a farmi forza nel continuare. Cerco di auto-convincermi che non succederà nulla, che se ci penso è peggio, ma è inutile. So che prima o poi mi troverò nuovamente sdraiata sulle sue gambe. Il che non è molto lontano dal succedere. Le tempie mi pulsano sempre più forte, sto resistendo più a lungo delle altre volte. Non ho più la forza di baciarlo. Le mie labbra sono un pezzo di marmo ghiacciato e per quanto fredda possa essere la mia pelle, ho caldo e sto sudando.
«Sicura di star bene?» mi sussurra ancora appoggiato alle mie labbra.
«Si. Non smettere, ti prego.» a costo di stare male di nuovo.
Riprende a baciarmi, non riesco più ad aprire gli occhi, sono immobilizzata. Senza più forza alcuna. Lascio cadere la mia mano dalla sua gamba al letto, inarco leggermente la schiena fino ad accasciarmi sulla spalla di Seb.
Con le mani sulla mia schiena mi fa sdraiare, la testa è alta sul cuscino. Stringe le mie caviglie per appoggiarsi le gambe sulle sue. Cerca di farmi aria con le mani, mi asciuga il sudore con un fazzolettino di carta che avevo sul comodino ma forse sa già che dopo cinque minuti sarò di nuovo sveglia. Per sicurezza, inizia ad accarezzarmi la guancia.
Lentamente riapro gli occhi abituandomi alla luce. Lui è ancora di fianco a me, la sua mano è ancora sul mio viso. I miei occhi scuri si riflettono nei suoi, azzurro cielo.
«Ancora?» Gli chiedo in un sussurro.
Annuisce.
«Che scatole!» Roteo gli occhi.
«Forse non sono venuto qui solo per vederti e stare con te.» Abbassa lo sguardo «Penso di essere venuto qui soprattutto per chiederti spiegazioni.»
«Riguardo?»
«Prima dici di conoscere il mio nome, poi ti catapulti in casa mia e mi parli di una ragazza bionda che solo io conosco, ogni volta che sei accanto a me svieni, Bella dice che è un effetto collaterale di un qualcosa di cui io non credo. Che ti succede?»
«Che dovrebbe succedermi?»
«Sei forse una ragazza con qualche strano potere? Perché è tutta notte che ci penso e non riesco a trovare altra soluzione.»
«Tu sei superstizioso? Credi nella magia? Nelle cose soprannaturali? In qualche strana formula in qualche strana lingua? Nelle pozioni magiche?»
«No, niente di questo.»
«E allora perché dovrei avere qualche strano potere?» fatico a sostenere questa conversazione.
«Come me lo spieghi il fatto di conoscere il mio nome ancor prima che te lo dicessi?»
«Verità?»
«Te ne sarei grato.»
«Beh, la verità è che sono una vostra fan da ormai due anni. Da sempre, potrei dire. Per questo conosco il tuo nome.»
«Come mai non me lo hai detto?»
«Non volevo che pensassi che io voglia stare con te solo perché sei famoso. Non è assolutamente vero!»
«E come me lo spieghi che conosci dove abito?»
«L’ho letto su internet.» Quando?
«Ci sono foto di casa mia su internet?»
«No. Ma basta cercare nome e cognome e salta fuori!»
«Vuoi dire che in tutta Berlino io sono l’unico con questi nome e cognome.»
«A quanto pare.»
«E come facevi a sapere della tipa bionda? Mi stavi per caso spiando quella mattina?»
«Più o meno.» sussurro «Cioè, NO! Come potevo spiarti se ero a scuola?»
«Allora dimmi come fai a conoscerla.»
«L’avrò vista in giro da qualche parte.»
«Guarda caso proprio lei.»
«Beh è possibile.»
«E come hai fatto a sapere che ci siamo baciati?»
Rimango immobile, spiazzata. Non ho più scuse. Non so più come difendermi.
Lui però continua «E perché ogni volta che sei al mio fianco svieni? Solitamente una persona non sviene tutti i giorni.»
«Io si.»
«Strano. È un effetto collaterale di quale potere?» Tanto vale vuotare il sacco, ormai ha capito.
«Senti, sicuramente non mi parlerai più e nemmeno vorrai più vedermi ma… Se chiudo gli occhi e mi concentro su una determinata persona per almeno venti secondi riesco a vedere cosa sta facendo in quel preciso istante.»
«Come faccio ad esserne certo?»
«Come ho fatto a vedere la bionda se no? Scommettiamo che ti indovino dove sono Kristian e Bella?»
«Dai. Prima tu, poi gli mando un messaggio.»
Allora chiudo gli occhi e cerco di immaginarmi Bella e Kristian insieme. Pian piano il luogo prende vita.
«Sono appena usciti dal Stahlwinkel Bar.»
«Vediamo.» Scrive un messaggio a Kristian "Ciao, allora come sta andando l’uscita? Che fate di bello?" Poco dopo risponde e Seb legge ad alta voce «Molto bene, siamo appena usciti dal Stahlwinkel! Oh mio Dio avevi ragione!» mi guarda.
«Visto?»
«Ma come è possibile?»
«Chiudo gli occhi…E via!»
«Quindi tu…»
«Si, ti spiavo così. Ogni giorno. Ogni notte. Finché non ho visto che eravate al Carlton.»
«Quindi non eravate lì per caso!»
«No.»
«E come mai…Perché svieni?»
«La prima volta è successo in piscina. Ci sono stata molto tempo su e credo di essere arrivata alla conclusione che questo mi succede solo quando sono con te. Ti penso intensamente, penso a quello che stiamo facendo, mi si materializza davanti agli occhi quindi non solo lo sento, ma lo vedo anche ed è proprio questo che mi toglie tutte le forze.»
«Perciò…Non dovremo più vederci?»
«Assolutamente no! Credo anche che, ora che ho la certezza che non mi lascerai potrò venire a spiarti di meno il che vuol dire che avrò più forze per quando saremo insieme.»
«Una domanda…Mi spiavi anche mentre ero in bagno?»
Rido, imbarazzata «Ti confesso che certe volte l’idea mi è balzata in mente ma, no, non l’ho mai fatto!»
Si avvicina abbracciandomi, poi sussurra «Non importa quanto siamo diversi, importa solo quello che ci lega. Quindi non devi aver paura, non pensare che dopo ciò ti abbandonerò. Non lo farò mai! Ti amo, Alice.»
«Ti amo anche io Seb, ti ho sempre amato!»

 
*
 

Bene, ora che la storia è finita, posso parlare con voi. Non ho voluto farlo negli altri capitoli per non interrompere la storia, dato che all'inizio era nata come una One Shot. Vedendo poi che veniva fuori troppo lunga, ho deciso di "tagliarla" in cinque parti creandone una mini Fan Fiction.
Ora, che tutto è finito, posso svelarvi anche un piccolo segreto legato ad essa.
Ho sviluppato questa storia dopo averla sognata una notte.
Ahah, esattamente. Avevo sognato di spiare i cinque ragazzi dopo un'intervista e di raggiungerli in piscina, così mi son detta "Beh, perché non scriverci su qualcosa, così da non dimenticarmi del sogno?". E questo ne è il risultato.
Spero che vi sia piaciuta, comunque.
E, per concludere, se volete rimanere aggiornati su tutte le mie Fan Fiction e One Shot, potete trovarmi su
Cornelian; EFP per anticipazioni, spoiler e domande!!
Un abbraccio a tutti,
Cornelian.
   
 
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