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Autore: beth97    25/09/2012    4 recensioni
ciao a tutti sono Beth e questa è la mia prima fanfiction sui fantastici One Direction...
sono una loro grandissima fan e mi hanno diciamo "cambiata"... questo cambiamento avverrà anche alla protagonista Charlotte una ragazza altezzosa e sgarbata che non ha mai provato il vero amore nella sua vita.. i ragazzi le faranno provare diverse e nuove emozioni con episodi divertenti e con le loro splendidi voci.. spero di aver solleticato la vostra curiosità :) baci B.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao a tutti :) questa è la mia prima fan fiction quindi siate buoni XD
ecco il primo vero capitolo spero che vi piaccia...
lasciatemi recensioni e critiche perchè ne ho davvero bisogno :D



Mi svegliai grazie alla luce che filtrava dalle grandi tende rosso sangue che avrebbero dovuto nascondere o non far passare i raggi solari della mia grande finestra, che dava sul lato Est della tenuta londinese di mio padre. Avevo sempre odiato quella stanza, quella tenuta e anche quella vita. Una vita fatta di bugie e sorrisi forzati per lasciare che le persone estranee alla mia famiglia potessero pensare che ero una figlia perfetta in una famiglia perfetta.
Aprii gli occhi e sorrisi al soffitto dipinto con affreschi ottocenteschi.
"Che giornata di merda.." dissi guardando quel fottuto angelo bianco che con la mano cercava di raggiungere uno stupido uomo senza abiti. Sbuffai e scostai le pesanti lenzuola rosse che ricoprivano metà del mio corpo. Subito il freddo settembrino mi raggelò il sangue grazie alla mini camicia da notte che indossavo. Chiamarla camicia da notte era un eufemismo. Certo la collezione di Victoria’s Secret rispettava i canoni di desiderio per un uomo ma non era adatta ai primi giorni settembrini inglesi. Mi strofinai le mani e presi la mia vestaglia abbinata. La mia mente viaggiava ancora ai ricordi estivi.. al mare, al sole, alla West Coast.
Le vacanze a Malibu erano passate troppo velocemente per i miei gusti.
Ricordavo ancora i raggi solari che mi riscaldavano la pelle o il sapore del sale che rimaneva sulla mia pelle dopo un bagno.
Ritornai con la mente al presente, con molto rammarico, scesi dall’imponente letto a baldacchino e mi diressi nella Toilette della mia stanza. Inizia a riempire la grande vasca da bagno in marmo e sorrisi al ricordo di tempi felici.
Come ogni adolescente su questa terra odiavo settembre. Come avrei potuto tornare in quell’orribile scuola?! Come avrei potuto sopportare gli odiosi professori e le interminabili ore di lezione?!
Feci un sorriso forzato allo specchio di fronte a me e mi diressi fuori dalla mia stanza. Erano le nove e per fortuna nessuno della mia famiglia si trovava in casa.
Contro voglia presi la lista del materiale scolastico e uscii di casa.
L’aria mi congelò il sangue nelle vene, si congelava ma non avevo voglia di prendere un cappotto così uscii e mi ritrovai in Knightsbridge. Il mio odioso quartiere pieno di ricconi scansafatiche. Già a quell’ora c’erano le casalinghe con i passeggini che si vantavano del nuovo regalo del marito con le “amiche”. Sbuffai e mi diressi verso una cartoleria. Quando aprii la porta uno stupido campanellino annunciò il mio arrivo.
Dorian apparve dietro a uno scaffale con in mano diverse copie di Harry Potter.
"Buondì Chérie.." Dorian mi salutò con il suo accento britannico.
Dorian alto, magro, capelli scuri e occhi color dell’oceano. Lo conoscevo da troppo tempo.. e lui purtroppo mi conosceva da troppo tempo. Sapevamo tutto l’uno dell’altra, eravamo delle anime gemelle senza affinità.
Gli sorrisi cordiale e lo salutai con un gesto della mano mentre osservavo dei braccialetti esposti in vetrina. Erano d’argento con delle scritte in latino: nox, amor, forma, lux, sanctitas.
"Cosa ci fai da queste parti?" mi chiese Dorian, con un sorriso che avrebbe fatto svenire qualsiasi ragazza ma non me. Dorian era uno sciupa femmine, di nome e di fatto. La madre, Mrs. Wood, l’aveva chiamato come il suo personaggio classico preferito: Dorian Gray.
"Devo prendere della roba per scuola.." dissi distogliendo lo sguardo dalla vetrina e puntando i miei occhi in quelli blu del mio migliore amico.
"Ahahaahah sfigata!!!" mi rise contro e mi fece la linguaccia.
"Solo perché hai finito la scuola l’anno scorso non ti sentire figo Dorian Wood!!"
"Scusa" mi disse Dorian avvicinandosi colpevole.
"Non so se ti perdonerò sai.. " gli dissi ridendo sotto i baffi.
Dorian mi guardò e sorrise, sapeva che lo stavo prendendo in giro.
"Guarda cosa sono arrivati.." disse e mi posò in mano dei bellissimi quadernoni con la statua della libertà, la bandiera americana, la casa bianca e altre bellezze americane. La mia bellissima patria.
Venni risvegliata da una voce che urlò "Guarda questo braccialetto sarebbe perfetto per Baby Lux!!"
Mi voltai e vidi due ragazzi che guardavano con ammirazione la vetrina della cartoleria. Dorian era già arrivato alle spalle dei clienti e stava dicendo alcune caratteristiche sul bracciale.
Mi voltai e continuai a osservare i quadernoni quando un rumore mi fece voltare. Uno dei due ragazzi aveva fatto cadere una serie di diversi quaderni che ora giacevano sul pavimento. Mi diressi verso di lui e mi inginocchiai aiutandolo a raccogliere i quaderni.
Indossava dei pantaloni neri, un Moncler, un cappello di lana da cui uscivano dei capelli scuri e ricci e dei rayban altrettanto scuri. Fatto insolito per un londinese soprattutto a inizio settembre.
Continuava a raccogliere i quaderni facendo finta di non avermi notata. Mi alzai dopo aver raggruppato i miei quaderni e lui alzò lo sguardo su di me. Sapevo che effetto facevo ai ragazzi. Ero bellissima, stupenda, affascinante, perfetta e una miriade di altri aggettivi. Alcuni mi avevano anche definita un angelo. Avevo l’altezza e la magrezza che solo una modella poteva vantare, i miei capelli ricci e scuri mi arrivavano ai fianchi e i miei occhioni grigi sotto le luci della cartoleria potevano sembrare verdi. Capii che l’avevo colpito con la mia bellezza dato che non sentiva il suo amico che lo chiamava dall’altra parte della sala.
Sorrisi genuinamente e dissi "Il tuo amico ti cerca.."
Blaterò qualcosa che assomigliava a un grazie e poi si diresse verso l’amico che aveva già acquistato il braccialetto.
"Ma a cosa diavolo stavi pensando amico? Ti ho chiamato almeno una decina di volte" gli chiese il ragazzo sempre urlando.
"Abbassa la voce Louis. E comunque stavo pensando solo a quanto sono rincoglionito per aver fatto cadere un intero scaffale di quaderni."
Il ragazzo di nome Louis gli sorrise come se fosse suo complice.
Uscirono salutando, uno urlando e l’altro con un sussurro.
Dorian si diresse verso di me "Ebbene il tuo fascino colpisce ancora Chérie. Sarebbe potuta andare a fuoco la cartoleria e lui si sarebbe perso guardandoti" mi sorrise maliziosamente e io lo lascia fare.

angolo autrice
ecco qua! ho notato che è estremamente corto quindi perdonatemi :) continuerò con 3 recensioni baci Beth.
  
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