27/09/2012
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Chapter 2.
'OH, PRINCIPE HORAN!'
Jazmine canticchiava davanti all'enorme specchio, contornato da una cornice in legno di mogano, dipinto da una mano professionale, rosa perla, esattamente come il suo vestito, senza far mancare i grandi diamanti, che rendevano ancor piu' bello il lavoro. Era seduta su una sedia reale, dello stesso colore dello specchio, con la coroncina della principessa appesa ad un angolo, la stessa che avrebbe dovuto indossare la sera, per la cerimonia. Si pettinava i lunghi capelli scuri, mentre intonava dei versetti di canzoni in latino, oh, le piaceva così tanto il latino. La sua voce melodiosa si faceva spazio solo nella sua stanza da letto, nessun'altro poteva sentirla. Erano poco piu' delle 14:00. Era distratta, quando per un secondo pose lo sguardo sullo specchio. Gemette di paura, e immediatamente si alzò dalla sedia.
'Chi è lei? Come ha fatto ad entrare?' la principessa era preoccupata.
'Mi scusi principessa' e fece un inchino, mentre le sue guance rosee divennero immediatamente rosse.
'Sono il conte, o meglio, principe Horan, e sono davvero dispiaciuto di averla spaventata.' disse velocemente, con un velo di imbarazzo nella sua voce.
Jazmine sorrise, e delicatamente si girò per posare la spazzola dorata, sul comodino. Sapeva che tutto cio' era stato fatto per comprarla, così come il conte Malik. Era disgustata da tutto cio'.
'Come mai è qui?' chiese gentilmente Jazmine, voltandosi verso di lui.
'Oh, ecco, dovevo solo dirle una cosa' e la fissava dritto negli occhi scuri della principessa. Era uno sguardo innamorato, si notava, no? I suoi occhi azzurri brillavano.
'Mi dica' e regalmente la principessa si avvicinò a lui, che stringeva il suo cappellino tra le mani, segno di notevole nervoso. Sorrise, per tranquillizzarlo. Non dava risposta, e continuava a fissarla. Pensava fosse davvero bella. Jazmine poggiò una mano sulla sua spalla, avvicinandosi ancora di piu' a lui. Erano piu' o meno della stessa altezza.
'avanti, non faccia il timido principe!' e fece un risolino soffocato.
Horan si gustò ogni singolo secondo di quella scena, nell'eventuale caso di non potere averla accanto tutta la vita. Pensava che il suo profumo era adorabile, le sue mani erano adorabili, lei era adorabile.
'Emh.. ecco, vede.. umh. Lei è davvero bella. ' disse, confondendo il profondo discorso che aveva costruito precedentemente nella sua mente con le parole che gli erano appena venute in testa.
La principessa sorrise, ma lo sciolse subito, girandosi, e tornando a pettinarsi i capelli, con la sedia leggermente girata verso il principe.
'vorrei che tutti voi foste sinceri con me. Se sceglierò, sceglierò in basea quello che provo, non in base a quello che mi dite..' e passò una mano tra i suoi lunghi capelli
Il principe non rispose, ma si avvicinò lentamente alle principessa, facendola girare verso di lui. Le prese delicatamente la mano, la delicata mano così curata e rosea, e la portò alle sue labbra, posandole un dolce bacio, e guardandola nel mentre. La principessa rimase davvero sorpresa, nessuno le aveva mai fatto questo. Il principe Horan si alzò, e sorrise.
'Spero che questo le basti come risposta' e fece per allontanarsi verso la porta.
'Aspetti, principe' la interruppe la principessa. Si alzò, e corse verso di lui, prendendolo per un braccio, e facendolo voltare.
'Mi scusi per il meschino gesto, ma devo dirle una cosa importante' e si porta ancora regalmente le mani al suo punto vita. Il principe sorrise, ascoltandola attentamente.
'Anche io penso che lei sia davvero bello' e sorrise la principessa.
Entrambi sorridevano, entrambi erano felici, quanto imbarazzati. Voi vi chiederete "ma con questo accaduto, sarà piu' facile scegliere, no?". Ebbene no, lei deve ancora conoscere, per legge, gli altri contendenti.
Il principe avrebbe voluto toccare le sue labbra, anche solo sfiorarle. Ma non poteva, no.
'La ringrazio, vedo che i sentimenti sono ricambiati.. e veri.' fece un inchino, e uscì dalla fantastica camera della principessa, senza voler ricevere risosta. Pensava che la situazione si era fatta già abbastanza imbarazzante. Jazmine lo guardò andarsene, sulla soglia della porta, e pensava che fosse davvero bello. Pensava fosse quello perfetto. Quello giusto. Rientrò nella sua camera, chiudendo la porta, e si buttò a peso morto sul letto, sbuffando.
'Perchè non sono nata plebea. Loro almeno se li possono scegliere per se i futuri sposi' e voltò il viso verso la porta, che si apriva lentamente.
'Principessa, posso?' era Abbie.
'Certo, entra, devo raccontarti una cosa' e la principessa, sorridente, si sedette sul letto, picchiettando con la mano lo spazio di letto accanto a lei, invitandola a sedersi.
'Certo, sono tutta orecchi' e velocemente Abbie si sedette accanto, sorridendo eccitata.
'A me..' mise suspance la principessa, fermandosi.
'Piace il principe Horan, AAAAAAAH!' e si alzò, saltellando. E dopo si aggiunse Abbie. Saltellavano come due perfette bambine amiche del cuore. Ne avevate una anche voi, non potete negare. Erano felici, entrambe.
'Principessa, è successo qualcosa?!' una guardia si precipitò nella stanza della principessa, mentre loro saltellavano. E scoppiarono in una rumorosa risata. Era felice.
spazio autrice : è corto perchèèèèèèèèèèèè devo farne cinque, ognuno per un conte/principe ehehehheheheh. oh, si, un'altra cosa. Mi dispiace per la lunga attesa, ma frequentando il liceo classico, e avendo, tipo, 40 pagine di greco e latino da studiare, mi riesce difficile dedicare del tempo alla scrittura. ma quando lo faccio, lo faccio col cuore. Grazie per le prime 5 recensioni, siete fantastiche, davvero. E vi lascio con la SUSPAAANSSS. Al prossimo! c':
-Robbie.xx