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Autore: Free_Soul    27/09/2012    5 recensioni
Avete presente tutte quelle belle storie a lieto fine, del tipo" E tutti vissero per sempre felici e contenti"?
Ecco, non è proprio questo il genere di storia.
Qual'è la sua parola chiave? La follia.
Può davvero un sogno portare alla follia? E' possibile che i nostri desideri più profondi, siano anche i nostri peggiori incubi?
****
Da precisare: ogni capitolo è una storia a se, ambientata tuttavia in uno scenario comune che porterà alla fine della storia.
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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--------> Power of Fire

“Allora, hai sentito di quella ragazza che si è suicidata?”

“Non ci posso credere, era una così brava ragazza!”
“Chissà perché l’ha fatto … “
“Avrà avuto i suoi buoni motivi per fare una cosa del genere, credo … “
Kendal Thomps.
A scuola non si parlava d’altro.
Ovunque ti girassi, vedevi gruppi di ragazzini che bisbigliavano tra di loro, con volti corrucciati, scioccati da quell’evento che aveva scosso l’intero istituto.
Io, sinceramente, non capivo il motivo di tanta confusione.
Ultimamente sui giornali erano riportati sempre più frequentemente notizie di suicidi, storie sempre più assurde prive di alcuna logica.
Perché la storia di questa ragazza, doveva essere messa in risalto rispetto alle altre?
Solo perché il suicidio era avvenuto in un’istituzione scolastica, bisognava darle maggiore importanza?
Che società di merda. Società, che ha come base assoluta il conformismo.
Mi accesi una sigaretta, ignorando spudoratamente le regole che vietavano di fumare in giro per i corridoi. Mi fiondai in bagno, giusto per non avere rogne da parte dei professori, passando davanti uno specchio che stava cadendo a pezzi.
Vidi un ragazzo dai capelli color mogano, occhi azzurri che spruzzavano rabbia, la sua aria già dava l’idea di una persona che non era in pace con se stessa.
Sprizzava ira e pericolo da tutti i pori.
Quand’è che ero diventato così … ?
Ed ecco che nello specchio, appare un’altra persona.
Una tappetta occhialuta con una folta coda di cavallo bionda, che mi fissava in attesa che mi accorgessi della sua presenza.
-Lo sai che questo è il bagno dei maschi, vero?
-So ancora leggere, grazie per l’interessamento – mi rispose fredda lei.
Mi voltai, notando solo guardandola bene in faccia quanto fosse incazzata.
-Allora?-
-Allora cosa?- risposi, facendo finta di niente.
-Daniel, la tua situazione già in questo momento non è delle migliori, vedi di non farmi incazzare ancora di più-
-Andiamo Sally, è stata solo una piccola svista … -
-Piccola svista? Darmi buca per la terza sarebbe solo una piccola svista!? Hai idea di quanto ti abbia aspettato in quella casa abbandonata del cazzo ieri sera?!-
-E se cercassi di farmi perdonare in qualche modo ..? – domandai malizioso, giocando con in bottoni della sua camicetta rosa.
-Non dire stronzate, se ci beccano siamo morti-
-Oh andiamo, da quand’è che ti preoccupi di una visitina dal preside ..?- cominciai a dirle sussurrando, slacciando i primi bottoni.
Fece una piccola risata, forse ero riuscito a calmarla almeno un po’.
-Ho dovuto aspettare sotto la pioggia per più di un’ora … - sussurrò lei, rompendo sempre di più la vicinanza tra i nostri corpi.
-Povera cucciola … -
Slacciai tutti i bottini della camicia.
-Nel buio, in una casa abbandonata … -
Le sue mani, ora erano tra i miei capelli.
-Deve essere stato terribile … -
 Le mie mani, correvano su tutta la sua schiena, cercando di slacciare anche il reggiseno.
-Tutta sola, avevo tanta paura … -
Le sue labbra, presero a mordicchiarmi ovunque sul collo.
-Una come te che ha paura? Non dire cazzate! – le urlai praticamente contro ridendo come un pazzo.
-Ecco, solo tu potevi rovinare un momento tanto romantico! Mi hai fatto passare tutta la voglia!-
Si staccò bruscamente dalla mia presa, dandomi le spalle e rimettendosi quel poco che ero riuscito a toglierle.
-Oh, e andiamo, non farti reggere come una princip …! – cominciai a sbroccare, ma venni interrotto da un suo dito poggiato sulle mie labbra, mentre mi guardava con un sorrisino diabolico.
-Facciamo così: stasera, stesso posto, stesso orario, porta torce e accendini, diamo fuoco alla casa e … Lo facciamo davanti la casa in fiamme! –
Gli occhi brillavano dall’emozione, era eccitata almeno quanto me a quel pensiero.
Quella ragazza sapeva stuzzicarmi come nessun’altra era stata in grado di fare.
-Sai, è per questo che ti amo … - le dissi provando a rubarle un bacio, ma, come sempre, lei fu pronta a schivarlo.
-Eh no, sono ancora molto arrabbiata, niente zucchero fino a stasera!-
-Neanche un piccolo aperitivo?-
-No, è la giusta punizione per avermi dato buca per tre volte di fila! E ora vado a lezione, se entro in ritardo un’altra volta la prof mi squarta viva!-
Quanto amavo quella ragazza.
Era l’unico motivo per cui andavo ancora a scuola, l’unico che non mi spingesse alla depressione assoluta.
Con lei, era come se il mondo fosse … Completo.
Non saprei in che altro modo spiegarlo.
 
Se tutto il resto perisse, tranne lei, continuerei a esistere; e se tutto il resto rimanesse e lei fosse annientata, l'universo mi sarebbe estraneo.*
 
Ero arrivato con quasi mezz’ora di anticipo.
La serata sembrava promettere bene, il cielo era privo di nuvole, e si poteva vedere la luce della luna piena che illuminava i resti di quella casa abbandonata.
Peccato che per lei quella sarebbe stata la sua ultima notte.
-Daniel!-
Sentii la voce di Sally, che mi chiamava da pochi metri di distanza.
Quando arrivò vicino a me, si piegò leggermente per riprendere fiato, dicendo solo:
-Hai portato tutto?-
Le mostrai fiero un sacco pieno di tutto l’occorrente per dire addio a quella casa.
-Stasera ci divertiamo-
 
Tonight my head is spinning
I need something to pick me up
I've tried but nothing is working
I won't stop, I won't say I've had enough
 
Tonight We start the fire
Tonight We break away
 
Lei con un martello, io con una mazza, cominciammo a spaccare tutto: finestre, mobili, muri … Qualsiasi cosa ci capitasse a tiro.
A ridevamo come pazzi, alla vista di quello scenario di distruzione.
Non era la prima volta, quella.
Ogni tanto, sfogavamo la nostra frustrazione in quel modo, distruggendo cose che ormai erano state dimenticate dal mondo e da tutti.
Pezzi di vetro che andavano in frantumi, legno che volava da tutte le parti, la calce delle pareti che ci ricadeva addosso.
Era tutto così fottutamente fantastico.
Quella sensazione di potenza che ti scorreva nel sangue fino al cervello, ne volevo sempre di più. E poi … Con lei vicino era tutto ancora più magico.
Quello scenario di distruzione, per noi, poteva essere paragonato allo scenario romantico di due piccioncini sulla spiaggia nel momento del tramonto.
Quella, era la nostra vera essenza.
Quando non ci fu più nulla da distruggere, tirai fuori dalla sacca l’accendino con le torce.
-Sei sicuro di volerlo fare?- le chiesi. Non volevo obbligarla a fare nulla, se non se la sentiva.
-Smettila di fare il cacasotto e accendimi la mazza!- rispose lei frenetica, eccitata almeno quanto me.
 
Break, away from everybody
Break, away from everything
If you can't stand the way this place is
Take yourself to higher places
 
Fuoco.
Fuoco ovunque.
Fuoco intorno a noi, e fuoco tra di noi.
I nostri corpi erano diventati una cosa sola, le lingue che si cercavano tra di loro con rabbia, le mani che esploravano con bramosia il corpo dell’altro.
Scottava, faceva male, ma non importava.
Eravamo solo io e lei.
Avrei anche potuto morire in quel momento tra quelle fiamme.
Sally a un certo punto, però, decise di staccarsi.
-Non credi che dovremmo incominciare ad uscire?-
-No, restiamo ancora un po’- le dissi cercando di riprendere da dove mi aveva interrotto, ma non me lo permise.
-Qui la casa sta andando letteralmente a fuoco, se non ci sbrighiamo faremo la stessa fine!-
Provò a sciogliere l’abbraccio in cui la trattenevo.
Perché? Perché voleva andarsene?
Non era forse un momento perfetto quello?
-Tu non andrai proprio da nessuna parte … -
-No, Daniel così finiremo abbrustoliti … ! –
Accadde tutto in un attimo.
Per la forza di tenerla e non lasciarla andare, per errore la spinsi via per terra.
Andò a sbattere contro il muro, facendo cascare un pezzo di soffitto già pericolante.
-SALLY!!-
 
Accidenti, non avrei dovuto fare tutto quel ritardo!
E pensare che sono quel pomeriggio l’avevo assillato che arrivasse puntuale … !
Arrivai davanti il portone della casa, ma non vidi nessuno.
Possibile che quell’incapace mi avesse dato di nuovo buca .. ?
Provai a chiamarlo sul cellulare, ma non rispondeva nessuno.
Domani gliene avrei date di santa ragione …
-SALLY!!-
Un urlo proveniente all’interno della casa.
Daniel!
Mi precipitai dentro, cercandolo disperatamente.
E infine eccolo lì, per terra, a contorcersi e ad urlare il mio nome.
-Sally, non morire, NON MORIRE CAZZO!-
-Daniel sono, qui, guardami, sono qui!-
Ma lui non mi ascoltava.
O meglio, non riusciva ad ascoltarmi. O a vedermi.
Continuava a urlare cose senza senso, io che cercavo invano di calmarlo.
Poi, la disperazione dal suo volto, fu sostituita dal terrore.
-T-tu chi sei … ? Non ti avvicinare a lei! NON TI AVVICINARE A LEI!-
Non fece in tempo a concludere la frase, che le pulsazioni sul suo polso, cessarono di punto in bianco.
 
 
Daniel … Che bel nome!
E che nobile cuore!
Morto per salvare la sua morosa … Com'è che si chiamva? Sally?
Forse dovrei fare qualcosa per ripagare quel gesto eroico …
Si, ma cosa?

Ci sono! Farò in modo che si possa ricongiungere con la sua Sally!

Così potranno vivere per sempre felici e contenti!
 

 
N/A:
Terzo capitolo di Madness of Your Dream!
Vorrei sottolineare una cosa, la fine di questo capitolo potrà ricordare il film “Nightmare”, ma vi assicuro che in realtà ciò che è accaduto nella mente di Daniel è completamente diverso da ciò che invece accade nel film, come spiegherò nel prossimo capitolo.
Non vi anticiperò niente, quindi purtroppo vi toccherà aspettare ^^
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e messo la storia tra i preferiti, più recensioni ricevo più sono spronata ad andare avanti, quindi grazie veramente di cuore :3
 
*citazione presa da “Cime Tempestose” cambiata al maschile.
*La canzone è Break dei Three Days Grace.
  
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