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Autore: marikkachan    30/09/2012    3 recensioni
Ciao! Anche se sono impegnata con un altra storia ho deciso di scrivere un altra ff. Questa volta la coppia è Amu/Ikuto.
Spero vi piaccia!!
P.S. siate clementi ... Vi prego!! :)
Estratto cap 10:
-Aspetta ancora qualche anno…Allora avrò i requisiti…- Disse Ikuto accarezzandole la guancia.
-I requisiti per cosa?- Chiese Amu, con le gote rosse.
-Per poterti avere per sempre firmando un solo foglio…(Cioè di sposarti).-
-Oooh-
E sotto un albero di ciliegio, i due si abbracciarono e si baciarono.
-O meglio si vedevano solo due sagome nere che si abbracciavano, poiché il signorino non mi ha fatto fare l’inquadratura, perché mi ha svegliato…- Disse Amu con le lacrime agli occhi e il sangue che le usciva dal naso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Allora, professor Nikaido, è riuscito a sistemare la questione?- Chiese il direttore della  scuola superiore  Seyo Academy. Un professore dai capelli tutti spettinati e dalla cravatta stropicciata, rispose con un ghigno:- Non si preoccupi… Ho già pensato a tutto.-
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-Amu!! Buongiorno!- Esclamò Yaya, sprizzando energia da tutti i pori. La ragazza non era dell’umore giusto e, con due profonde occhiaie e l’aria assonnata, riuscì a dire:- Buongiorno…-
- è successo qualcosa?- Le chiese Yaya. Amu mise su un’aria afflitta.
- Ieri notte non ho chiuso occhio…Non so se riuscirò a seguire le lezioni…-
- E perché?-
-Ma quanto sei curiosa!!- Disse Amu, quasi con fare scocciato. Se la notte non dormiva, il giorno era intrattabile. Yaya iniziò a piangere. –Bhuaaa!! Perché sei così cattiva con meee?!?!-  La rosa si accorse di aver combinato un bel guaio. “Quando Yaya inizia a piangere  chi riesce più a farla smettere?”
-Su, su …- Cercò di consolarla, senza ottenere un qualche risultato. – Essere curiosi è una cosa bellissima, davvero!-
-Davvero, davvero !?-
-Ehm…Sì.- Rispose Amu, poco convinta.
-Evviva!- Yaya fece i salti di gioia e , se avesse avuto la coda, si sarebbe messa a scodinzolare e fare le feste alla ragazza.
Attraversato il cortile, si diressero verso la loro aula e videro Rima che parlava con un bel ragazzo, dai capelli lunghi e viola. Sembrava essere imbarazzata e al suono della campanella si salutarono. Lui le schioccò un bacio sulla guancia e Rima sorrise, arrossendo ancora di più.
“Se non sbaglio, quel ragazzo va in classe con Ikuto…” Pensò Amu, mettendosi  una  mano  sul  mento. Le due si piombarono da Rima per farsi raccontare tutto, dall’inizio, ma la ragazza tagliò corto:- Mi sa che mi sono innamorata…Si chiama Nagihiko… - Confidò alle amiche, con un sorrisino da ebete. – Evviva!- Esclamò Yaya (E chi voleva essere?!) mentre Amu bisbigliò all’orecchio dell’amica:- Conta pure su di me!-
-Grazie mille, Amu!- Si sorrisero e poi , tutte e tre, andarono verso i rispettivi posti.
Iniziò l’inferno, ovvero la lezione. In quel momento Amu  aveva cose più importanti a cui pensare, invece dei problemi di geometria (Mio grande, grandissimo incubo…n.d.a.me). Quella sera, dopo aver letto il biglietto, i due, non capendoci niente, decisero che  avrebbero chiesto spiegazioni al professor Nikaido.
“In effetti , io e Ikuto, potremo andare da lui durante la pausa pranzo…Sì, buona idea!” Si congratulò con se stessa e ritornò ai problemi.
-Allora ragazzi, io vi propongo il problema numero 17 di pagina 153.-
Dopo aver preso la pagina, gli studenti  iniziarono a trascrivere i dati e a disegnare la figura. Dopo 5 minuti la prof. chiese:- Chi mi vuole aiutare a risolvere questo problema?- Silenzio.” Di solito la nostra classe è la più rumorosa del piano, ma ogni volta che succede così il gatto ci morde la lingua…”
La professoressa guardò uno ad uno  gli alunni, per decidere chi mandare alla lavagna. Il cuore di Amu battè all’impazzata. È sempre stato così nell’ora di matematica e geometria. Le mani le iniziarono  a sudare, ma cercò di concentrare lo sguardo sul quaderno. – Hinamori, che ne dici, vieni  tu a risolvere questo problema?-
 “Ma certo che no!! Chiami qualcun altro!!” –Sì… Eccomi.- Disse Amu, in un fil di voce. “Possibile che capitano sempre tutte a meeee !?!?!”
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Pausa pranzo, finalmente…Che velocità!
-Ikuto?- Chiese la rosa, affacciandosi alla porta dell’aula del ragazzo, beccandosi  tante frecciatine da parte delle ragazze.
-Dimmi.- Rispose lui.
-Senti, andiamo a chiedere al professor Nikaido delle spiegazioni riguardo quella cosa ??-
-Ok!- Sorrise lui. – Per te, questo ed altro, mia principessa.- Le prese la mano e gliela baciò. Amu avvampò, tolse rapidissima la mano dalle labbra di Ikuto e gli urlò contro, tutta imbarazzata:- C-c-c-cosa ti viene in mente g-g-gattaccio pervertito!- Lui rise a crepapelle, suscitando a quelle ochette, più invidia ed odio di quanto già ne provassero.
-Sei un’idiota!- Aggiunse infine, ancora tutta rossa, incrociando le braccia.
-Lo so!- Lui le accarezzò la testa, scompigliandole i morbidi e lucenti capelli rosa.
-Ti vuoi sbrigare!?- Fece scocciata, prendendolo per la manica della camicia. Ikuto , a quel gesto, sorrise.
Arrivati in sala docenti, a quell’ora stranamente deserta, trovarono Nikaido seduto sulla sua poltroncina a sgranocchiare dei Mikado. ;P
-Ragazzi miei! Cosa vi porta qui?- Disse in tono allegro e socievole. I due, coi volti scuri, lo presero per il colletto :- Adesso ci dice cosa significa il contenuto di quella lettera.-
-Oh...l’avete letta? Sono felic…- 
- Parli!- Lo minacciarono, stringendo i pugni.
-Hahaha!!- Rise il professore. A quel punto Amu sbottò, batté i pugni sopra il tavolo e gridò:- Adesso la pianti! Ci dica cosa significa!-
- Ve lo dico, sì, ma adesso stai calma…Vuoi una camomilla?- Le domandò, con tono pacato.
 – Non mi provochi che…!- Non finì la frase che si ritrovò tra le mani una tazza di cioccolata calda fumante e ,sul tavolo, dei biscottini.
-Li ho preparati con affetto per voi, siete contenti?-
-Sìììì.- Risposero i due, facendo un sorso di cioccolata calda, alternato ai biscotti.
E così il prof. iniziò a spiiegare….
-Come sapete, in questo momento, la scuola sta passando un periodo di crisi…e quindi le vostre classi saranno esentate dal partecipare alla gita scolastica di metà anno scolastico…-
-Nooo!!- Piagnucolò Amu – E io che desideravo tanto andarci!!-
-A me invece non importa affatto se la gita non si farà!- Intervenne Ikuto, ricevendo un bel cazzotto da parte della ragazza.
-Ahi! Mi hai fatto molto male, sai?- Esclamò lui, massaggiandosi il naso.
- Fatto bene! Così la prossima volta, impari a non dire cavolate!-
-Tsk!-
-Cos’hai detto?!?!- Tuonò Amu, alzandosi di colpo dalla sedia.
-…Niente…-
La rosa decise di lasciar perdere e si rivolse al professore.- Professor Nikaido, mi dica, c’è un modo per far sì che la gita si faccia?- Chiese, con fare supplicante.
-Ma certo ed è a questo punto che entrato in scena voi, ragazzi!- Esclamò, alzando un dito.
-Come? Noi?- Ripeté Amu, sbalordita.
-Hehehe…Sul messaggio che vi ho dato ho allegato un biglietto di un concorso di teatro … Voi parteciperete, vincerete e porterete a scuola il premio…Ovvero 3 giorni in una località a scelta fra quelle proposte per 50 persone!!! La classe di Amu e quella di Ikuto + 4 professori!!-Spiegò trionfante.
-Che splendida  idea!- Disse Amu, con le mani incrociate e gli occhi luccicanti.
-Aspetti un secondo…Quindi noi dovremo recitare…?- Domandò Ikuto.
-Proprio così!-
I due lo guardarono ancora più scioccati di prima…
-Quand’è questa rappresentazione?-
-Tra 3 settimane!-
-Come?!!?! Abbiamo così poco tempo!?!?!- Esclamò Amu, con le mani sopra la testa.
-Ovviamente non farete tutto da soli…Le due classi vi aiuteranno e sarò io in persona a fargliene parola… Quindi state tranquilli e imparate bene le parti, che voglio voi due come protagonisti!-
*Grido muto di Amu e Ikuto*
-Ma perché proprio noi due!?-
-Perché siete perfetti per interpretare Romeo e Giulietta!-
-Romeo…- Iniziò Ikuto.
-…E Giulietta..?- Concluse Amu.- Ma è fantastico!! Accetto! Accetto!-
-Sono felice Amu…E tu Ikuto…?- Chiese Nikaido.
Il ragazzo scrollò le spalle:- Se recita Amu, recito anch’io…-
-Sììì, siamo fortii!!!- Gridarono come pazzi, il professore e la studentessa.
DIN DON *Campanella fine pausa pranzo*
-Va bene! Ci vediamo dopo! BYE-BYE!- Li salutò la rosa. Poi anche Ikuto ritornò nella propria classe.
L’ultima ora, gli studenti delle classi interessate, furono chiamati nella sala delle riunioni. (Appena inventata ;P n.d.a.me) e il professor Nikaido spiegò tutto agli alunni.
-Se non avete capito qualcosa o avete idee da proporre alzate pure  la mano!-
Una ragazza con i capelli tutti boccolati e le labbra rosse e carnose la alzò:- Professore mi dice perché deve essere proprio quella Hinamori a fare il ruolo di Giulietta ??? Non mi pare giusto!-
-È vero!- Fece un’altra.- Voglio essere io la protagonista!-
-No! Io sono la più adatta!!- S’intromise una bionda.
” Sicuramente tutte quelle ragazze maleducate faranno parte della classe di Ikuto” Pensò Amu.
In meno di un minuto si scatenò un putiferio, perché tutte le ragazze volevano recitare la parte di Giulietta.
-Un momento di attenzione!- Urlò il professor Nikaido. Nessuno lo ascoltava, così fu costretto ad usare un auto parlante. Il casino cessò come d’incanto.
 – Visto che tutti non sono d’accordo su questo , faremo un’estrazione. Adesso è accettabile come proposta??-
Si sentì un debole “sì” e tutti ritornarono nelle proprie classi.
“Uffa !” Pensò la rosa. “E io che volevo interpretare Giulietta con Ikuto  nelle vesti di Romeo…Sigh”
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-Ehi, Amu!- La richiamò Ikuto.
-Cosa c’è?- Chiese lei, pensierosa.
Le lezioni erano finite e loro erano tornati a casa. Amu se ne stava in camera degli ospiti e, invece di fare i compiti, se ne stava sdraiata sul letto, intenta a disegnare  su un quaderno , un omino dell’impiccato con un vestito largo e i capelli lunghi e sciolti , con un grande fiocco dietro,  e un altro con i pantaloni e giacca. Erano Giulietta e Romeo che si tenevano per mano e sembravano molto felici. Amu però non lo era, perché non avrebbe potuto recitare con Ikuto.
-Sei triste?-  Aveva colto nel segno, come sempre. –Certo che no!- Rispose secca la ragazza, girando la testa dal lato opposto. Lui sorrise comprensivo, e si mise a sedere sul letto. – Posso?-
-Ti sei già seduto! È inutile che me lo chiedi!- Fece Amu. Rimasero alcuni minuti in silenzio, poi Ikuto le domandò nuovamente:- Ti dispiace non andare in gita?-
Lei abbassò lo sguardo. -No.- Poi si avvicinò al ragazzo e gli strinse la maglietta:- Non è così importante, dirai tu…Ma io volevo fare quella parte insieme a te.-
-Amu…-
Si abbracciarono e, quando si staccarono,  Ikuto, guardandola dritta negli occhi le disse dolcemente: –Anche se non farai quella parte, tu sarai sempre la mia Giulietta!-
Quell’atmosfera era perfetta. Mancavano solo i brillantini ad incorniciare i loro volti, che si stavano avvicinando sempre di più. Le loro labbra si sfiorarono e finirono per darsi baci su baci. Il cuore di Amu batteva fortissimo e quel momento che da sempre sperava, finalmente era giunto. Non gli pareva vero. Ora doveva dirglielo:- Ikuto…- Tutta rossa, gli accarezzò i capelli. - …Io…-
Ad un tratto la porta si spalancò :- Amu, Ikuto c’è una telefonata…- Appena Soko  vide le loro facce, domandò:- Cos’è successo ? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- Amu si alzò e andò a sbattere la testa contro il muro, invece Ikuto sospirò, scocciato.
-Amu, cara…- La richiamò Soko.- Dimmi…- Disse lei con un enorme bernoccolo in fronte e le lacrime agli occhi.- Ecco…C’è Utau al telefono…- Aggiunse, porgendole il cellulare.
Gli occhi di Amu brillarono.- Utau!? Che bello!!- Tolse il telefono dalle mani d Soko e iniziò a parlare, tutta eccitata:- Ciao Utau! Come va!? Dove alloggi!? Avete già iniziato le riprese!?Blabla…-
E così se ne passò un’ora buona….
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*Il giorno dopo a scuola…*
-Bene ragazzi…Ora  faremo  l’estrazione dei ruoli…Siete pronti!?!-
-Sììì!!! –
 
 
Angolo  non so più cosa dire autrice:
Ciao!! Allora come vi è sembrato questo capitolo?? Come sempre spero vi sia piaciuto!! Soprattutto il kissss <3<3  tra Amu e Ikuto…
Spero che il contenuto della lettera non vi abbia deluso e aspettatevi dei colpi si scena per il prossimo capitolo perché non sarà come vi aspettate voi !! :D
Non vedo l’ora che ritorni sabato/domenica così potrò scrivere il continuo e pubblicarlo…. : )
Ci rivedremo, ci rivedremo!!
Bye-bye and Kiss kiss
 
  
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