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Autore: ciaomils    30/09/2012    2 recensioni
Lei era nessuno. Non aveva ricordi, non aveva nome, non aveva niente.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll remember you but, please, Stay.
-Eyes..Mad eyes.


L’indomani si svegliarono molto presto. Lei indossò la camicia bianca che Justin le aveva pregato di mettere, per non sporcare le sue nuove maglie. Lui indossò una vecchia t-shirt, ormai rovinata.

Hailey prese un pennello. Dovevano finire solo una parete. Il colore che lui aveva scelto era il blu scuro.

Ad Hailey piaceva molto il blu. Appena entrarono nella stanza le venne l’ispirazione.

-Justin. Posso provare a fare una cosa?- gli chiese guardando il muro bianco.

-Dipende. Cosa devi fare?-

-Voglio fare un affresco. Su tutta la parete. Ti fidi?-

-…Okay. Nel garage ci sono altri colori, andiamo.-

Perché ormai tra loro era un fatto di fiducia. Lei non sapeva niente su di lui. E lui non sapeva niente su di lei. Be’ nessuno sapeva niente su di lei.

Hailey studiò i colori a loro disposizione: un lilla, un verde, nero e poi un bianco. Erano perfetti.


Si fece aiutare da Justin a portare su la roba e poi si fece lasciare sola nella sua futura camera.

Guardò per un attimo la parete bianca e poi con un piccolo pennello dipinse una sottile linea nera.

 
Uscì due ore dopo dalla porta nera della stanza. Era stanca ma sembrava soddisfatta del lavoro.

Scese al piano di sotto e trovò Justin seduto sul divano. Proprio in quel momento lui posò il telefono.

-Ho ordinato del cinese. Va bene?- le chiese quando lei si fermò vicino alla tv.

-Certo. Io di sopra ho finito. Vuoi dare un’occhiata?-

-Sicuro!-

Tornarono davanti alla porta nera.

-Non per vantarmi, ma è davvero bella-

-Sì, prima però voglio vederla!- le rispose lui stuzzicandola.

Hailey fece un finto broncio e poi aprì la porta, rivelando la stanza.

Su una parete erano dipinte alcune grandi piume di pavone. Il ragazzo strabuzzò gli occhi.

Lei aveva ragione, la stanza aveva un tocco in più.

-Hai fatto tutto tu?-

-E secondo te chi mi avrebbe dovuto aiutare?- disse la ragazza, ridendo –Allora, che ne pensi?-

-E’ molto bella. Davvero. Facevi la cuoca o la pittrice?-

-E chi lo sa!- risero entrambi.

 
Quella stessa sera Hailey sedeva sul letto nella sua nuova stanza. Guardava le stelle dalla finestra.

Prese l’agenda arancione dalla borsa.

Dei colori. La prima pagina.

Iniziò a tracciare linee, seguendo un’immagine già memorizzata nella sua mente.

Muoveva la matita e il disegno diventava più definito.

Occhi.

Neri, cattivi, con un guizzo di pazzia.

Cadde sul cuscino non appena ebbe sollevato la matita dal foglio.

Si trovò nella radura, con Justin. Le fece segno vi avvicinarsi e lei si mise seduta accanto a lui sul prato.

Le cinse una spalla e poi l’abbracciò, accarezzandole i capelli.

Fra le sue braccia lei si sentiva protetta, ed immensamente felice.

 
Aprì gli occhi al suono della porta d’ingresso che sbatteva.

Ti mise seduta, in ascolto. La lampada sul comodino emetteva una luce tremolante.

-Juustin.- la voce di un ragazzo.

-Credevamo fossi morto!- un’altra.

Hailey uscì silenziosa dalla stanza e si affacciò per vedere l’ingresso. C’erano due ragazzi, alti più meno come Justin.

-In realtà mi stavo facendo i cazzi mie, dovreste prendere esempio da me!- disse Justin chiudendo la porta.

-Be’ scusa tanto se volevo guardare la tv con il mio migliore amico!-

I due ragazzi si fecero strada nel soggiorno. Justin sbuffò rumorosamente e li seguì.

Hailey scese in punta di piedi al piano terra e li raggiunse. I due estranei erano seduti sul divano e si girarono di scatto vedendo la figura di Hailey comparire dalla porta.

-Ecco perché avevi da fare! Ora capisco!- urlò il ragazzo con la maglia rossa ridendo. L’altro fece lo stesso.

-Non è come pensate, lei è Hailey, loro sono Ryan e Chaz. Hailey non starli a sentire.- disse Justin notevolmente scocciato.

-Ciao bambola.- la salutò quello che lei ricordava fosse Chaz –dove l’hai incontrata? Discoteca?-

-Al bar, c’era anche Ryan quel giorno.- disse Justin girandosi vero l’amico.

Ryan era rimasto silenzioso. Ricordava la ragazza. Ricordava di averla vista correre sul marciapiede, nel suo vestito bianco e le scarpe in mano.

 -Di dove sei?- chiese Chaz senza curarsi delle parole di Justin.

-Ecco vedi non lo sappiamo. Non si sa niente su di lei. Ha una specie di amnesia- disse Justin prima di voltarsi verso di Hailey.

Lei si guardava i piedi scalzi, imbarazzata.

-Mi spiace..- era la prima volta che sentiva la voce di Ryan.

Alzò il capo e fece un lieve sorriso.

-Be’ allora, se non avete già cenato, io ho la pizza in auto.-

-Si mangia!- 

 
-Allora, che sapete su di te?- chiese Chaz prima di prendere un boccone della pizza ai peperoni.

-Che mi sono svegliata in una radura, con un braccio sporco di sangue..- Hailey bevve della coca-cola dalla lattina e trattenne un rutto.

Ryan per poco non sputò la birra.

-E che è una brava cuoca e una brava pittrice!- disse Justin cercando di mettere a posto la situazione.

-Bene, la prossima volta cucini tu.- disse Chaz, provocando la risata degli amici.

 
Il giorno dopo Hailey si svegliò di soprassalto.

Gli occhi.

Li sentiva puntati addosso, ma affacciandosi alla finestra non vide nessunoe la giornata era troppo assolata per rintanarsi fra le coperte e piangere per la paura.

Aprì il diario. Aggiunse un paio di goccioline al lato dell’occhio. Ma non erano lacrime.

Ho paura. Sento questi occhi addosso. Sono pericolosi, lo so. Ma mi sfugge il perché. Prima o poi ricorderò. Riuscirò a ripercorrere i miei passi.

Posò la penna e chiuse l’agenda, con l’inchiostro ancora fresco che formavano quelle parole sul lato della pagina.

Scese le scale e fece il suo ingresso in cucina.

Justin leggeva il giornale, sorseggiando il caffè nella tazza.

La ragazza prese il succo dal frigorifero e lo versò nel bicchiere.

-Non ti facevo il tipo da giornale.- disse Hailey, sedendosi difronte a lui.

-Non lo sono. Solo che c’è un articolo su di me.-

-Che si dice?-

-Niente.- Justin ripiegò il giornale e lo spostò.–Dormito bene?-

-Come un ghiro. Tu?-

-Idem. Oggi devo uscire ed andare in studio cinque minuti, te la senti di rimanere a casa da sola?-

-Torni per pranzo?-

-Sì.-

-Vai pure. Che cucino oggi?-

-Ordino del tailandese?-

-No, cucino io-

-Okay. Ora vado che faccio tardi, a dopo- disse lui schioccandole un bacio sulla guancia.

E uscì di casa.

Hailey mise la mano sulla gota.

Ma cosa sto facendo? Si disse spostando la mano. Non posso innamorarmi di lui. È una superstar. È solo un amico.

Si tranquillizzò e posò il bicchiere nel lavandino. Tornò di sopra e levò il pigiama, indossando una canotta bianca e dei pantaloncini azzurri da ginnastica. Si fece una coda e cercò su internet idee per il pranzo.

Senza accorgersene fece cadere il giornale. Si chinò per raccoglierlo e notò l’articolo su Justin.


Addio a Jelena, la cantante rivela i segreti.
Dopo parecchi anni, i due cantanti, Justin Bieber e Selena Gomez si sono detti addio, facendo rimanere a bocca aperta i fan della coppia, comunemente chiamata . La cantante spiega ‘Non andavamo più d’accordo, lui era sempre al lavoro, e io avevo altre necessità.’. E ancora ‘Siamo rimasti amici, ma chiaramente non è come prima.’ Non vedremo più la coppia sorridente per Los Angeles, ma Justin sembra già essersi ripreso dalla rottura.                                                                                                               (Di fianco alcuni scatti con la sua nuova presunta fiamma.)


Strabuzzò gli occhi vedendo le foto del giorno prima, di lei mentre saliva sull’auto di Justin.

 
Quando Justin, tornò a casa alle due, il pollo era pronto e in tutta casa si respirava un profumo di carne cotta.

-Mmh…è pronto. Pollo!- Disse entrando in cucina e notando il cibo nel piatto –Ti adoro!-

-Com’è andata?- gli chiese mentre lui le dava un bacio sulla guancia. Hailey si trattene per non urlare.

-Bene.-

La ragazza iniziò a tagliare la carne, con lo sguardo basso. Non sapeva se toccare l’argomento.

Si disse che se e quando lui avesse voluto, lei lo avrebbe ascoltato.
 
Dopo aver finito il pollo lavarono i piatti, lei insaponava e sciacquava, lui asciugava e metteva a posto.

-Che hai intenzione di fare..con la memoria?- le chiese prima che lei potesse lasciare la cucina.

-Devo ricordare.-

-I medici dicono che sarebbe meglio non sforzarti, il ricordi riaffioreranno col tempo-

-Sei stato da un dottore? Avevo detto niente dottori fino a quando…-

-Non sono stato in ospedale.-

-E allora come fai a saperlo?-

-Lo dicono sempre nei film.-

-Si ma questo non è un film, è la realtà.-

-Allora devi farti visitare per vedere se…-

-Sto bene, non sento dolore.-

-Lo so ma...-

-Discorso chiuso.-

-Okay…ti va se oggi ti porto in un posto?-

-Ho detto che non voglio andare in ospedale.-

-Non andiamo lì, lo giuro. Fidati però.-

Hailey ci pensò su. –Okay. Vado a prepararmi.-

 
Durante la doccia lei ebbe modo di pensare “Jelena”. Non che fosse gelosa, solo che si era accorta di non sapere niente su Justin, a parte che era un cantante di fama internazionale. Uscì bagnata dalla toilette, avvolta in un mini asciugamano, che le copriva fino a metà coscia.

Justin, vedendola per il corridoio, tornò nella sua camera senza farsi accorgere, per non spaventarla.

Era rimasto scosso dall’articolo. Aveva rotto da poco con Selena. Aveva passato un paio di giorni sul divano, completamente ubriaco. Ed era uscito per la prima volta dalla rottura con Ryan la stessa mattina in cui incontrò Hailey.

Sembrava un angelo mentre correva a piedi scalzi sull’asfalto. Ed era stato un po’ come aver visto la luce dopo giorni di buio: accecante, ma bellissima.

 
Si trovarono in macchina verso una meta che solo lui conosceva.

Lui era emozionato, la vedeva seduta accanto silenziosa, splendida nel suo cardigan rosa chiaro.

Hailey indossava una gonna bianca larga e corta, con una canotta e un cardigan. Delle calze trasparenti e delle semplici ballerine.

-Justin..- lo chiamò, scuotendolo dai suoi pensieri –Prima di incontrarmi, com’era la tua vita?-

Piena, ma mancavi tu. Vuota perciò. –Come la vedi-

-Avevi una ragazza?- la sua voce si incrinò.

-Hai letto l’articolo vero?-

La ragazza annuì, abbassando lo sguardo.

-Be’ è passato.-

-Potresti sentirti meglio-

-Non credo-

-Ma vorrei sapere di più su di te!-

-Be’, nemmeno io so molto su di te-

-Tu sai tutto ciò che so io su di me-

-E’ diverso..-

-Ma perché non me lo vuoi raccontare?-

-Perché non ti riguarda- le disse freddo.

Hailey tornò a guardare fuori dal finestrino.

-Io e Selena eravamo diversi- Justin iniziò a raccontare, Hailey si girò per ascoltarlo –Be’, eravamo famosi entrambi, con lo stesso passato, più o meno, e gli stessi sogni. Avevo sempre saputo che lei stava con me per la fama. Ma credevo che dopo un po’ anche lei si fosse accorta che c’era di più.
Un giorno la trovai mentre si baciava con un tizio. Be’ io le volevo bene, non l’amavo. Ma mi aveva fatto comunque male, perché diceva che mi amava. E sai è brutto quando ti accorgi che le persone a cui tieni ti hanno sempre mentito. Non ci siamo lasciati per gli impegni o per le altre stronzate che dice lei. Io ero infelice. E una parte di me era come morta.-

Rimasero in silenzio.

-Mi spiace, non avrei dovuto chiedertelo.-

-Ma poi ho incontrato te- disse lui senza ascoltarla -Hai perso tutto, ma non ti sei lamentata. E sei sempre così solare, nonostante il tuo passato buio-

-Justin, lo supererai. Non esiste che una ragazza ti porti via l’anima. Starai meglio.-

-Lo so. Sto già meglio...da quando sei arrivata tu.- il biondo distolse un secondo lo sguardo dalla strada e le rivolse un sorriso.

 
Parcheggiò l’auto in una piccola piazzetta deserta. Si incamminarono fra gli alberi fin a quando arrivarono davanti a una casetta.

-Justin, cos’è questo posto?- gli chiese Hailey stringendo ancora di più la mano del biondo.

-Ci venivo volta che litigavo con Selena. Nessuno conosce questo posto, a parte me. Ed ora anche te.-

-Sarà il nostro piccolo segreto.- disse la ragazza sorridendogli.

 
Stesero una tovaglia da picnic sulla riva di un laghetto vicino. Il tramonto si stava facendo posto nel cielo, già dipinto di rosa e arancione.

Justin tirò fuori il cibo dal cestino, mentre Hailey osservava l’acqua.

Lì era tutto così tranquillo. Un posto magico.

Lei aveva lasciato la borsa sul piccolo divanetto al centro dell’unica stanza della casetta.

-Sta arrivando. Brum brum!- disse il biondo avvicinando un pezzo di pane con burro d’arachidi alla bocca di Hailey.

-Justin è un aereo! Non fa brum brum! – rispose lei ridendo e scansando la mano del ragazzo.

-E come fanno gli aerei?-

-E che ne so io!-

-Allora facciamo che è una macchina. Così mangiamo e non dobbiamo preoccuparci del rumore degli aerei!-

Lei rise divertita.

 
Dopo aver riempito lo stomaco, si stesero sulla tovaglia, ad ammirare le stelle che avevano riempito la volta celeste.

Non si baciarono, perché a volte non c’è bisogno del tocco delle labbra per esprimere un amore, seppur giovane e inesperto, ma già così sincero.






Spazio autrice
Tadaaaa. Ecco il terzo. Be', che dire. Per me è venuto fhvbndjkz.
Lasciate delle recensioni, dato lo scarso successo che sta avendo la storia sto pensando di cancellarla :\
Be' fatemi sapere e se proprio ci tenete alla storia fatemi pubblicità.
Al quarto capitolo (se tutto va bene) :D

Twitter @seguaquellauto
  
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