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Autore: BokyR    30/09/2012    1 recensioni
“Il futuro è sparito. Il nulla ha preso il suo posto, forze misteriose e molto potenti sono in gioco.
Solo coloro che discendono dall’armonia hanno speranza di fermare tutto, prima che sia troppo tardi. Viaggiate per tutta Equestria e trovate i discendenti di coloro che controllavano gli elementi.
La vostra missione è molto importante: se fallirete, non sparirà solo Equestria, ma tutta la realtà che conosciamo.”
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sole.
A Cloudsdale è sempre stato molto forte, il cielo è cosparso di puntini, pegasi al lavoro sugli agenti atmosferici.
È brutto pensare che io non potrò mai volare.
Mi chiamo Cloudy Dash e sono il discendente di una famiglia di pony pegaso votati alla velocità.
Purtroppo io sono nato unicorno, con una capacità incredibile per la mia razza, sono in grado di camminare sulle nuvole.
Forse è da considerarsi una vera fortuna, così almeno non rischio di morire cadendo.
Comunque io non la trovo una grande abilità, per colpa sua sono costretto a rimanere in questa città non adatta a me.
A causa della mia "particolarità" non sono mai riuscito a socializzare con gli altri pegasi, non sono neanche riuscito ad andare in una vera scuola, ho avuto solo insegnanti privati.
Così, dopo le lezioni, vado alla alla nuvola del confinale, a guardare le evoluzioni dei pegasi al lavoro, aspettando che Flutterbolt finisca le sue lezioni di volo pomeridiane.
Flutterbolt è il mio unico amico, non sembra che gli importi della mia diversità. certo, non è il pony più normale del mondo. Da piccolo fu colpito da un fulmine che lo cambiò totalmente.
Acquisì velocità e abilità pari a quelle del fulmine a costo di avere occhi spiritati, capelli rosa
elettrostatici e un ghigno persistente stampato sul volto.
Stavo guardando una particolare azione di volo veramente difficile quando sentii la sua voce gracchiante chiamarmi da lontano:
"Wingless! Wingless!"

Wingless. Questo è da sempre stato il mio soprannome, nato come presa in giro è diventato un normale soprannome, perfino usato dai miei parenti.

"OGGI INFINITY LOOP HA TENTATO DI PICCHIARMI, CON LA SCUSA CHE, DURANTE LA LEZIONE, TUTTI GLI OCCHI ERANO RIVOLTI SU DI ME!"
Infinity Loop. Diciamo che è il classico bullo della scuola, noto anche per la sua scarsa acutezza mentale
"COSI', QUANDO MI HA SFIORATO LUI HA PRESO LA SCOSSA ED E' SVENUTO! GHIAHAHAAHAHA!"
“Ecco, appunto. Tutta Cloudsdale sa, che se sfiori Flutterbolt, ti becchi una carica elettrica pari a quella che si è preso lui da piccolo. Una volta gli solo inciampato addosso e sono rimasto in coma per tre giorni.
"Ma cosa hai fatto per attirare così tanta attenzione?" Gli risposi, cercando di capirne di più riguardo alla situazione.
"BEH, DURANTE LA MOSSA PICCO DEL FALCO MI SA CHE HO FATTO L'ELETTRIC VOLEE."
Strabuzzai gli occhi.
"Tu consideri più importante che Infinity Loop ti abbia colpito al fatto che oggi hai fatto l'Elettric Volee?!"
"SI', E' STATA FIGHISSIMA L'ESPRESSIONE CHE HA FATTO QUANDO E' CADUTO, MOSSO DALLE CONVULSIONI!"
Sospirai, con Flutterbolt non si ragiona.

Se consideriamo il Sonic Rainboom una leggenda, l'Elettric Volee è a un livello superiore. Il segreto sta nel corpo che si trasforma in elettricità pura e si teletrasporta in un posto differente. Lo spazio fra l'inizio e la fine del teletrasporto vengono poi invasi da una tempesta di fulmini azzurri, uno spettacolo semplicemente fantastico.
"Lo sai almeno che ora sei a un livello di volo superiore a quello degli Wonderbolts?"
"SI SI, CERTO.... HAI VISTO?! AL CINE-TEATRO HANNO MESSO UN NUOVO FILM HORROR?! SI CHIAMA CUPCAKES! DAI TI PREGO ANDIAMOCI!"
"Bello! Ok, va bene. Ma mia mamma non lo deve sapere!" Risposi eccitato.

Benedetto da Celestia sia il giorno in cui inventarono il Cine-Teatro, non riesco a immaginare in che modo si divertivano i pony quando a Cloudsdale c'erano ancora gli anfiteatri.
Il film poi fu un B-movie talmente pessimo da risultare grandioso, abbiamo riso per un'intera ora e mezza.
Poi arrivarono le guardie in cotta di maglia per buttarci fuori dal teatro:
"Dannazione Wingless, sempre a far casino!"
La guardia più grossa mi prese per i capelli color arcobaleno e mi trascino fuori con la forza, mentre quella più piccola sembrava avere qualche
difficoltà con Flutterbolt, visto che non lo poteva toccare.
"Dannato pony giallo e rosa! In nome di Celestia, esci subito da qui!"
Probabilmente Flutterbolt resistette cinque minuti in più, ma poi fu costretto a uscire dalla porta principale e ricongiungersi a me.
Appena usciti ci accorgemmo che stava iniziando il cambio della guardia serale, iniziava ad esser tardi perciò ci salutammo.
"DOMANI ANDIAMO ALLO SKATE PARK." Propose Fluterbolt.
"Certo, a domani"
Entrai in casa e incontrai subito mia mamma, intenta a stendere il bucato in bagno:
"Ciao mamma."
"Ciao Wingy, cosa hai fatto oggi?"
"Sono andato al cine-teatro con Flutterbolt."
"Non avrai visto un di quei brutti film horror spero..."
La faccia di mia madre era diventata seria, segno che una risposta sbagliata avrebbe fatto cambiare i toni del discorso.
"Uhm...No, siamo andati a vedere... Daring Do 6 - La morte di Daring Do"
La mamma sembro allora rilassarsi
"Ok vai a lavarti e scendi, che la cena è quasi pronta."
"Cosa c'è stasera?"
"Carote al vapore con zucchine ripiene"
"Mhh, buone." Detto questo iniziai a salire le scale per dirigermi al bagno superiore, munito di doccia. A metà delle scale sentii la voce di mia mamma riprendere il discorso.
"Ah, Wingy un'altra cosa. Domani il tuo tutore ha un impegno, perciò avrai il giorno libero"
"Wow, credo che allora mi andrò ad allenare con la magia al solito posto."
Dopo aver fatto il bagno e mangiato decisi di andare in camera mia e finire di leggere il nuovo numero del fumetto di Mare Do Well.
Quando riemersi dalla lettura notai che si era fatto molto tardi, perciò decisi di andare a letto. Dal mio letto, guardando fuori dalla finestra ,
notai una tempesta di fulmini blu che non emettevano alcun rumore.
"Strano." pensai, "Le previsioni dicevano che non avrebbe piovuto fino a dopodomani."
Così mi sdraiai e iniziai subito a dormire.




Mi svegliai di soprassalto appena sentii qualcosa cadere sopra di me.
Non potevo muovermi, la cosa mi teneva fermo per le zampe. Ci fu un lampo e allora vidi che la cosa era una creatura, un pegaso grigio con gli occhi storti.
Lanciai un urlo: "Ti prego, non mi uccidere, non vivo a Ponyville perciò non ho il numero, NON HO IL NUMERO!!" gridai.
"Amico, cosa stai dicendo?" Mi rispose la pony, apparentemente più smarrita di me.
Quando riacquistai lucidità mi vergognai in una maniera smisurata per aver reagito in quel modo. “Quello stupido film mi aveva influenzato più di quanto credevo.” Pensai.

Con la luce del comodino accesa, riuscii a inquadrare meglio la pony che era con me.
Era una pegaso femmina, bionda con gli occhi storti e gialli.
Superata la confusione iniziale generata dai suoi occhi gli chiesi:
"Insomma, tu chi saresti?"
"Derpy. Derpy Hooves." Mi rispose, puntando per un attimo tutte e due gli occhi verso di me.
"Io mi chiamo Cloudy Rainbow. Cosa ci fai in camera mia? Di notte?”
Per un attimo vidi un'ombra di incertezza coprire il suo volto, come se stesse valutando se poteva dirmi qualcosa.
"Beh insomma è difficile da spiegare. Eravamo dentro il TARDIS io e il Dottore, dopo essere andati nel passato a vedere la prima Festa del Sole d'Estate. Durante il viaggio nel tunnel temporale, il Dottore iniziò a guardare gli schermi del TARDIS e a preoccuparsi:..."
Detto ciò si spettinò e cambiò voce, probabilmente il suo obiettivo era imitare il "Dottore".
"... <>. Così decisi di aprire la porta della cabina e di guardare fuori, per vedere cosa sta succedendo. Solo che il TARDIS ebbe una forte scossa e caddi
nel tunnel temporale. Appena entrai nei nuvoloni neri venni lanciata nella tua stanza."
"Ecco spiegato il buco nelle nuvole del muro." pensai. Era una storia assurda, non riuscivo a crederci. Però decisi di non controbattere:
"Ascolta, puoi dormire nella mia stanza. Di certo non ti caccio fuori alle 2 di notte. Però evita di far rumore, i miei genitori non devono sapere che tu sei qui dentro." Mi rispose con un grazie sorridente.

Decisi che potevo condividere parte del mio letto con lei, quando mai, russava come una locomotiva e scalciava come una puledra indemoniata.
Mi risvegliai, all'alba, con il muso sul pavimento.
"Ascolta" gli dissi, svegliandola "Ora non puoi scendere a fare colazione con me e la mia famiglia. Scendi dalla finestra e aspettami fuori, ok?".
Lei annuì, raggiunse la finestra e balzò fuori. Scesi perciò a far colazione, frullato alla fragola e 2 brioches con la marmellata delle zap apples.
Nascosi una delle due brioches in modo da portarla poi a Derpy. Finita la colazione mi preparai e uscii per andare ad allenarmi con la magia.
Derpy era fuori dalla porta ad aspettarmi, gli diedi la brioches e la salutai, sperando che quella fosse l'ultima volta che avevo a che fare con lei.
"Beh, allora ci vediamo." Gli dissi. Ma evidentemente non mi stava ascoltando, forse perchè quando parlavo era più concentrata sulla brioches.
"Buona, anche se preferisco i muffin." Mi rispose.
Cercai di allontanarmi velocemente: "Gli ho dato un letto su cui dormire, una brioches con cui sfamarsi. Il mio compito di aiutarla finisce qui, d'altronde neanche la conosco" pensai.

Arrivato alla nuvola del confinale iniziai ad allenarmi, come esercizio avevo deciso di prendere le nuvole e di modellarle in forme precise. Utile per aumentare la concentrazione e la precisione della magia lanciata.
Come modello scelsi di creare una copia di Rainbow Dash, mia antenata, faceva parte degli Wonderbolts ed era l'unica in grado di fare il Sonic Rainbow.
Il mio corno si illuminò dei colori dell'arcobaleno e iniziai a modellare la nuvola.

Quando stavo dando i ritocchi finali una voce mi urlò alle spalle: "Uao! Ma quella è Dashie!".
Sobbalzai in avanti lanciando un lampo arcobaleno contro Rainbow Dash, decapitandola e facendo sparire la testa. Probabilmente l'avevo teletrasporta in un'altra dimensione.
Mi girai di scatto, chiaramente adirato, per ritrovarmi davanti due occhi storti che mi fissavano sorpresi.
"Tu... sia usare la magia?"
"S... Sì, sono un unicorno." Risposi, dopo essermi ripreso dallo stato di confusione generato dai suoi occhi.
"Un unicorno?! E come fai a rimanere sulle nuvole senza cadere?"
"Non lo so. Questa abilita ce l'ho dalla nascita."
"E quindi hai un cutiemark che ha a che fare con la magia?"
"No, sono ancora un blank flank." Dissi cercando di mascherare il mio abbattimento con un tono atono.
"Ohhh..." Rispose dispiaciuta. "Faccio schifo come attore." pensai.
"E tu invece? Hai un cutiemark?" Dissi, cercando di riavviare la conversazione
"Oh sì, guarda!" Mi mostrò il fianco con delle bolle azzurre.
"E cosa dovrebbe significare?"
"Non ne ho idea."
Ero senza parole, era la prima volta che incontravo una puledra del genere.
"EHI WINGLESS, WINGLESS!"
Era Flutterbolt. Si poteva vedere che stava volando a tutta velocità verso di noi, era ora dell'appuntamento per andare allo skate park.
"E QUESTA CHI SAREBBE?" Chiese Flutterbolt, chiaramente sorpreso dalla vista di un pegaso, per giunta femmina che stava parlando con me.
"Questa è Derpy, ci siamo conosciuti... emh... per caso." Non volevo mentirgli, ma avrei preferito non rivelargli il fatto che l'ho vista per la prima volta urlando e pregandola di non uccidermi.
"Ciao, tu come ti chiami?" Chiese Derpy.
Flutterbolt per un momento sembrò confuso, anche lui era caduto nella trappola degli occhi di Derpy. Ritornò comunque fra noi rapidamente.
"FLUTTERBOLT. NON MI SEMBRA DI AVERTI MAI VISTO QUI A CLOUDSDALE, DA DOVE VIENI?."
Qui Derpy ricominciò a raccontare del TARDIS, del Dottore, di viaggi del tempo ed altre cose folli. Poi, fulmineo, un pensiero mi passo per la testa: "Quando Derpy guardava la mia scultura di nuvole ha subito capito che era Rainbow Dash, anzi, l'ha chiamata con un diminutivo, come se fosse una sua amica." Ma subito accantonai questo ragionamento. "Impossibile." pensai "I viaggi nel tempo non esistono, inoltre chiunque potrebbe conosce la mia antenata, era famosa."
Flutterbolt invece la pensava diversamente: "UOH! VIAGGI NEL TEMPO? CABINE TELEFONICHE? VORTICI TEMPORALI? AMICA MA E' FORTISSIMO! NON E' VERO WINGLESS?"
Annuii evitando di ridergli in faccia.
"Ma scusate che giorno è oggi?" chiese Derpy.
"Martedì." risposi.
"Non intendevo quello, quanto tempo è passato dalla caduta di Nightmare Moon?"
"Umh, quasi tre generazioni."
"Uao, sono nel futuro!" Rispose Derpy gongolando "Devo assolutamente vedere come è fatta Ponyville!"
"PONYVILLE?! TU VIVEVI A PONYVILLE?!" Gridò stupito Flutterbolt.
In effetti nessuno di noi due aveva mai visto Ponyville, io perchè non sapevo volare e Flutterbolt perchè era considerato pericoloso a causa della sua elettricità.
"E come ci si arriva?" Chiesi
"Guardate. Così" disse Derpy. Prese la rincorsa e mi diede un ruzzolone.


Impiegai qualche secondo per capire cosa stava succedendo, il vento mi sfregava la faccia e la terra sotto di me si stava avvicinando a una velocità mostruosa.
"Razza di puledra ritardata" pensai " E te l'avevo anche detto che ero un unicorno."
Parli del minotauro ed ecco che spuntano le corna, Derpy planò dolcemente di fianco a me, mantenendo la mia stessa altezza in modo da parlarmi.
"Scusami se ti ho fatto cadere, non mi ricordavo che eri un unicorno," gridò.
"Figurati!" Urlai sarcasticamente "Ora ti dispiacerebbe prendermi? Così magari evitiamo la mia morte per caduta!"
"Giusto! mi sembra una buona idea!" Detto questo Derpy riprese quota per prendermi per la coda.
Intanto Flutterbolt stava volando giù in picchiata per cercare di aiutare Derpy. La sua velocità fù tale da permettergli di riuscire a fare l'Elettric Volee. Purtroppo calcolò male i tempi del teletrasporto e si schiantò contro me e Derpy, folgorandoci.
"Sono una calamita per gli idioti." pensai, prima di perdere i sensi.



La luna splendeva alta nel cielo di Canterlot e Celestia si stava preparando per riposare nelle sue stanze private.
Luna entrò di corsa, spalancando sonoramente la porta. Era visibilmente agitata.
"Luna, che succede? Mi hai spaventata"
"Sorella, è terribile!" Luna non era agitata, era terrorizzata.
"Dimmi, che succede?" anche Celestia stava iniziando a preoccuparsi.
"Stanotte, durante il turno di guardia, ho consultato le stelle per vedere il futuro, come faccio di solito e..."
"E?" ripete Celestia, chiaramente sulle spine.
"Non ho visto niente." disse Luna con un filo di voce. "Il nulla, solo buio."
"Magari la tua visione è semplicemente errata." Osservò la principessa del sole.
"Le mie visioni non sbagliano mai! Non hanno sbagliato quando si riferivano al mio esilio e non hanno sbagliato riguardo alle resurrezione di Discord!"
"Allora è meglio indagare più a fondo, è probabile che qualcuno stia cospirando contro tutta Equestria.".
  
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