Capitolo 1     

“I fell the love but I don’t feel that way…”
 

Erano passati due mesi da quel fatidico evento e la vita a casa Styles sembrava essere ritornata a scorrere normalmente.
I due individui stavano facendo tranquillamente colazione, quando Harry, alzatosi per prendere il latte, ebbe un capogiro e Zayn, prontamente lo sorresse, capendo che non si
sentisse bene.
- Harry che ti prende?- chiese il moro preoccupato ed il riccio, forse per non farlo preoccupare, gli disse:
- No, tutto a posto- cercando di mantenere  dentro di se l'aria da afflitto. E Zayn stava per controbattere quando, improvvisamente, i due videro passarsi davanti un ragazzino, il figlio della vicina precisamente, e , come se nulla fosse, si misero a discutere su chi dei due avesse lasciato la porta aperta, dimenticandosi totalmente che poco prima il signorino Styles stesse per svenire.
Ed avrebbero continuato ancora a lungo se il piccolo Rocco, di appena tre anni, non fosse scoppiato in un pianto senza precedenti.
Fu allora che Zayn, vedendo che non accennava a smettere, per evitare che gli fracassasse oltre i timpani,  o almeno questo è il mio parere, provvide a farlo smettere,cercando in tutti i modi di essere accondiscendente e gentile.
Styles, invece, stava li a guardarli con le braccia incrociate al petto ed un'espressione altamente corrucciata.
-Guardalo! É così carino e coccoloso. Poi è riccio e biondo ed ha gli occhi verdi!- disse Zayn ad Harry,  ma ,vedendo che l'altro non aveva ancora detto nulla, gli porse una domanda che forse non avrebbe mai dovuto fare:
-Cos'è , sei geloso?-Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso e che fece scoppiare definitivamente Harry:
- 1 anche io sono carino e coccoloso;
2 anche io da piccolo ero riccio e biondo, con gli occhi verdi;
3 Sono molto meglio io del bambino;-
il tutto fu accompagnato da un movimento oscillatorio del collo e del dito indice, a destra e sinistra, da parte del riccio, cosa che divertì alquanto Zayn che, ridendo, corse ad abbracciarlo, sotto lo sguardo curioso del bambino che se ne stava in silenzio.
L'abbraccio durò poco tempo, giusto l'istante in cui Zayn calmò la risata e gli donò un piccolo bacio sulla mascella destra , che qualcuno bussò alla porta.
- Eccoci arriviamo- disse subito Zayn , andando ad aprire.
- Salve sono la mamma di Rocco, un bambino di circa tre anni. Occhi verdi e riccio. Lo ha visto per caso?- chiese la signora a Zyan, mentre Harry si trovava ancora in cucina con il pargolo.
- Si. É qui.- rispose il moro.
Nel frattempo Harry sopraggiunse con il bambino e lo porse alla madre.
- Eccolo signora- disse quest'ultimo, infatti, porgendoglielo.
- Grazie mille. Quando vuole signor ...-
- Malik- disse Zayn
- può venire a farci visita. Sembra molto simpatico al bambino.- disse lei ,snobbando l'altro alla grande,  ma il giovane di Bradford non se ne curò più di tanto e rispose con un cordiale e liquidatorio:
-Mi scusi, ma di bambini con cui avere a che fare ne ho fin troppi.-
Al che ella se ne andò con aria di sconfitta , in completo contrasto con il sorrisetto beffardo sul volto di Harry.
Dopo quell'episodio, i due ragazzi ritornarono tranquilli alla loro vita, in attesa dell'arrivo dei genitori di Zayn nel primo pomeriggio.
A volte andavano a trovare il loro figliolo e poi gli faceva anche piacere visto che erano affezionati moltissimo anche ad Harry.
Erano all'incirca le cinque quando arrivarono. Giusto in tempo per il thè che Harry stava preparando loro.
Quando, tuttavia, lo stava per portare in tavola, dove Zayn era seduto con i suoi,qualcosa andò storto ed il vassoio gli cadde di mano, finendo per terra .
Il giovane vide davanti a se sgretolarsi tutto il suo lavoro, mentre Zayn, alquanto preoccupato per il rumore di stoviglie in frantumi, sopraggiunse istantaneamente in cucina, lasciando un attimo soli i suoi ospiti.
Lo spettacolo che si ritrovò  di fronte faceva a dir poco paura: una parte di un servizio costosissimo, in porcellana, era in pezzi ed Harry lo stava fissando con uno sguardo vuoto.
Poi, chinatosi per prenderne i cocci, si era anche tagliato e Zayn, a quel punto, con aria comprensiva gli aveva detto:
- Lascia stare. Non è successo nulla. Qui faccio io- lo aveva medicato, aveva ripulito a terra e salvato il salvabile. Poi aveva preparato in fretta dell'altro thè ed aveva tirato fuori un altro  servizio.
Per il resto la visita dei suoi scorse veloce, tra una chiacchera e l'altra e le solite domande che i genitori premurosi sono soliti porre ai figli.
- Ma Harry , invece, come sta?- aveva chiesto la madre ad un tratto al figlio, riferendosi ad Harry che era andato a stendersi sul letto.
- Sembrerebbe bene- gli rispose lui.
- E come va con "quella questione"?- chiese ancora lei
- Per Harry sembrerebbe andare bene - rispose nuovamente Zayn ed il padre ,che se ne era stato in silenzio per tutto il tempo ,si aggiunse alla conversazione dicendo:
- Guarda che lo abbiamo capito che Harry è ancora profondamente innamorato di te, ma noi vogliamo sapere come va per te?- Zayn abbassò il capo a quell'affermazione, per poi rispondere a bassa voce:
-Non lo so....io seriamente......non lo so- e l'argomento morì lì, facendo vertere la conversazioni verso altri orizzonti più sereni per tutti, sopratutto per Zayn.
Quando se ne erano andati via, era ormai sera, così i due ragazzi, stanchi, si erano ricongiunti ed erano andati a fare uno dei loro consueti bagni ,insieme.
La loro toilette era immensa e la vasca completa di idromassaggio , permetteva benissimo a due persone di entrarci insieme. Per cui che problema c'era se ,anche dopo quel fatidico giorno ,continuassero il loro rito del bagno?
Assolutamente nessuno....
Quindi , come loro solito, si erano immersi nell'acqua bollente , fino al collo,dimenticandosi di ogni problema che li colpiva.
Il silenzio calato tra loro era assolutamente bellissimo, come non mai, ma ad un tratto un fruscio lo smosse: era Harry che si era alzato per prendere lo sciampo nel lato in cui si trovava Zayn.
Che poi, dico io, perchè cavolo non lo ha chiesto all'altro se poi è finito per inciampare e cadergli addosso?
Neanche il tempo di dire :
- Zayn che stai facendo?- che alla parola "stai", Harry, si era ritrovato con la schiena contro il petto dell'amico e le mani di quest'ultimo a cingergli la pancia.
Harry, allora, rassegnatosi, si era accoccolato per bene su di lui, poggiandosi con la testa tra il  suo collo e la sua  spalla sinistra .
-Harry?- lo richiamò il moro.
-Mmm...- rispose, invece, un Harry quasi mezzo addormentato.
- Perchè ti sei innamorato di me?- gli chiese ad un tratto quest'ultimo ed Harry, dopo essersi irrigidito qualche istante, rispose:
- Non lo so. So solo che ti amo così tanto- e a questa dichiarazione Harry si sentì stringere  più forte , anche se non ne capiva il motivo.
Poi calò nuovamente il silenzio e per alcuni minuti si sentirono solo i loro respiri, infrangersi contro l'aria, fin chè Harry non squarciò quel silenzio con le sue parole:
- rimaniamo così per sempre?- disse e
- Va bene- ricevette in risposta, prima che la situazione ritornasse ad essere quella di prima ed il giogo del silenzio li avvolgesse nuovamente, cullando il dolce sonno in cui il riccio cadde addormentato, un silenzio che non desiderava altro che rimanere perfetto, un silenzio in cui solo l'alzarsi e l'abbassarsi silenzioso dei loro toraci, dettava il ritmo alla perfezione ed un silenzio che sapeva semplicemente di sonno..
 

My corner  :

Buona sera! Allora scusate per il ritardo, ma la storia la inventa mia sorella ed io per scrivere devo aspettare che lei me la racconti ^.^

Detto questo spero  che il capitolo sia di vostro gradimento.

 Il capitolo 2 è già pronto prima o poi lo posteremo lol 

Ora scappo

Un bacione

Cilyan