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Autore: Miyu.    03/10/2012    2 recensioni
”Sorridi, Sharon, perché sai che questa volta la posta è alta.
Sorridi fino alla fine, Sharon.“

Ai è in pericolo: è stata rapita da i MIB.
Ce la farà Shinichi a salvarla da un destino terribile?
[ShinRan, HeiKazu, HaiMitsu, KatOko]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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IET- these words were never easier to say for him                                             

                         It Ends Tonight.
                      pain is just a simple compromise.








«Ran, non ho più voglia di vederti.»
Un muro freddo scese trai due ragazzi, dividendoli irreparabilmente; Shinichi sentì qualcosa spezzarsi dentro di sè, ma non lo diede per niente a vedere. Avrebbe fatto male solo di più a Ran.
Quest'ultima, congelata sul posto, aveva un'espressione di terrore misto a sorpresa, con gli occhi spalancati: il ragazzo notò quanto fossero blu e grandi e gli si spezzò definitivamente il cuore quando vide che si stavano riempiendo di lacrime.
«C-che cosa? Shinichi, se è uno scherzo, n-non è divertente, sappi-» disse Ran dopo qualche minuto di silenzio, ma fu interrotta da un gemito uscito dalle sue labbra, seguito dalle lacrime.
«E' vero, Ran. E da domani mi trasferirò anche in America, così riuscirò a diventare un detective famoso senza che tu debba intralciarmi.» disse Shinichi, cercando di mantenere più calma possibile. Spostò il suo sguardo verso il cielo e notò i nuvoloni che si stavano avvicinando, minacciando un imminente temporale.
Strinse i pugni lungo i fianchi, facendoli quasi sparire nella giacca blu scuro; si disse che era quasi finito tutto e fra poco l'avrebbe potuta consolare da Conan. Se ne fosse rimasto sempre qualcosa di lui, certamente: era certo che la fitta che sentiva nel petto non era data dal fatto che si stava esaurendo l'antidoto.
Quelle parole avevano ucciso anche lui, ma sapeva che, ovviamente, Ran era quella che stava soffrendo di più: era come se l'avesse ferita con una lama molto affilata ed ora la stesse fissando mentre moriva.
Le diede la schiena, iniziando ad aumentare la distanza, sentendo anche il peso sul suo cuore farsi sempre più pesante; contò mentalmente i passi che lo dividevano da lei, prima di sentire due braccia stringerlo da dietro. Esitò per la prima volta.
Ran lo stringeva convulsamente, il viso affondato nella schiena del ragazzo, e trai singhiozzi mormorava parole di scuse: Shinichi avrebbe voluto tanto chiederle di che cosa si stesse scusando, ma avrebbe solo peggiorato la situazione.
Così si concesse un'unica debolezza: prima di levare le mani della liceale da sè, le strinse nelle sue solo pochi secondi. Sperò che Ran non avesse notato quella sua esitazione e camminò con decisione.
Non si voltò nemmeno una volta indietro.

Ran rimase lì, con la mano destra protesa in avanti come per riprendersi quel ragazzo che le era scivolato così velocemente dalle mani; strinse la mancina in un pugno, per poi far ricadere la destra lungo il fianco.
Voleva pronunciare un'ultima volta il suo nome, perchè sembrava così definitivo, così finale. Le lacrime ricominciarono a rigare le guance scarlatte della ragazza e non riuscì a reprimere un singhiozzo dalle sue labbra. Nella sua mente c'erano solo immagini di Shinichi.
Shinichi da piccolo, Shinichi che studia, Shinichi che le guardava sotto la gonna, Shinichi che correva via da lei.
Iniziò a camminare senza meta lasciandosi alle spalle quel triste luogo; i passanti andavano di fretta come al solito, alcuni la urtarono anche, ma lei non ci fece caso. Continuava a mantenere gli occhi bassi, mentre limitava le lacrime. I pugni stretti erano tenuti lungo i fianchi e non le importava affatto se avesse urtato qualcuno. Shinichi se ne era andato dalla sua vita. Di scelta propria, a quanto pare. A volte, sin dal momento in cui divenne un detective conosciuto nel giappone, si ritrovava a pensare che probabilmente sarebbe finito nei guai e si sarebbe allontanato da lei, perchè costretto.
Ma in questo momento non era affatto così.
L'aveva abbandonata di sua spontanea volontà; solo il pensiero di quelle parole la rifacevano piangere, non curante degli sguardi dei passanti. Si rese conto di essere vicina a casa e s'incamminò ancora una volta, con il cuore spezzato, verso un luogo che era anch'esso pieno di ricordi con Shinichi, ma lì avrebbe trovato conforto.
Il suo pensiero andò subito al bambino occhialuto che assomigliava così tanto al detective; anche nei comportamenti aveva dimostrato di essere simile al suo amico d'infanzia e la somigliava iniziava ad uccidere Ran. Come avrebbe potuto affrontare il bambino con un sorriso sul volto, se gli assomigliava così tanto?
Guardò a sinistra e si ritrovò davanti alla vetrina specchiata del Cafe Poirot: vide nel vetro una ragazza estremamente stanca, i capelli che le ricadevano sul viso in una maniera disordinata, dandole un'aria ancora più triste. Salì le scale, passando accanto alla porta dell'ufficio del padre, e infilò la chiave nella serratura: esitò qualche secondo prima di aprire, ma fu accolta da una casa completamente vuota.
Sul tavolo del soggiorno c'era un bigliettino di Conan con su scritto che avrebbe passato il pomeriggio da Agasa per un nuovo videogioco. Ran sospirò pesantemente e si lasciò finalmente andare. Le lacrime esplosero come un fiume in piena e riuscì a malapena ad arrivare in camera sua per buttarsi sul letto e piangere. Non cercò nemmeno di non singhiozzare, perchè non le importava più niente.
In un posto leggermente più lontano, una donna bionda osservava la bambina nel laboratorio. Indossava una tuta aderente di pelle nera, che le faceva risaltare le curve ancora di più, mentre la bambina aveva indosso una sporca tunica nera che sottolineava il pallore del suo viso.
«Tsk, volgare come al solito, Vermouth.» disse Shiho con la voce schifata. Nascose perfettamente la paura che provava nei confronti di quella donna.
Vermouth sospirò, inclinò il capo e riprese a fissarla.«Sherry cara, non sei nella posizione di dirmi questo. Hai rovinato tutti i piani del Silver Bullet e hai messo in pericolo lui ed Angel. Se ti uccidessi ora, probabilmente, li salverei, ma sono sicura che poi Cool Kid ucciderebbe me, quindi ritieniti fortunata che sono io a controllarti e non Gin.» le rispose con severità la donna.
Al suono di quel nome, Shiho tremò. Com'era possibile che avesse così tanto potere su di lei? Secondo Vermouth, dovrebbe essere al sicuro da lui. Ma, ovviamente, la bambina non si fidava per niente della bionda.
«....Come sei riuscita a convincerli di tenermi in vita?» chiese con voce bassa Shiho. Era qualcosa che si era chiesta dall'inizio ed era convinta che il merito fosse dell'attrice.
Vermouth sorrise sardonicamente. «Purtroppo, un prezzo devi pagarlo, signorina. Ho convinto che come punizione sarebbe stato abbastanza provare i nuovi veleni su di te. Non è troppo ironico? La creatrice che viene uccisa dalla creazione. Don't worry, mi occuperò io di controllare le dosi così che non ti uccidano, ma non posso assicurare che sarà un'esperienza piacevole. Mi piacerebbe sentire le tue urla di dolore, my dear Sherry~» disse assottigliando gli occhi.
Shiho fece qualche passo indietro, spaventata. Non sapeva se avrebbe dovuto ringraziare la donna oppure maledirla; dopo tutto, le stava salvando la vita, ma a che costo? La tortura?
E se il suo corpo non avesse retto a quei veleni? Cosa le sarebbe successo?
Vermouth, deliziata dal dolore che appariva sul volto della bambina, continuò a parlare: «La durata di questo dipenderà dall'arrivo del Silver Bullet e questo non dipende da me. Avremo un po' di tempo da passare noi due da sole! Non sei contenta, Sherry?» rise, gettando la testa indietro.
Shiho pensò di non aver mai sentito suono più spaventoso di quella risata.











SCUSATEMI ç_____________ç
E' passato un mese dal mio ultimo aggiornamento, SONO TROPPO IN RITARDO.
Gli ultimi giorni di vacanza li ho usati per fare i compiti che non avevo proprio iniziato T______T
Questo capitolo,poi, è stato veramente più difficile (si, più dell'altro!) perchè mi si spezzava il cuore ogni volta che dovevo ricominciare a scrivere i sentimenti di Ran; mi dispiace veramente e la cosa brutta è che Shinichi lo farebbe veramente per salvarla ç_____ç
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nonostante sia così corto e poco felice ç___ç
Il prossimo aggiornamento è fra due settimane (altrimenti me la prendo troppo lunga e le idee se ne vanno çAç)!
XXX
miyu.


   
 
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