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Autore: heytherereds    03/10/2012    0 recensioni
"Raccolse la sua valigia e ci dirigemmo fuori dall’aereoporto. Rabbrividii a contatto con quell’aria gelida. Justin, questo era il suo nome, se ne accorse all’istante, così mi cinse le spalle con un braccio e mi strinse forte a sé."
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I'm losin' my mind, boy 'cause I'm goin' crazy.."

 



“Due cappuccini, grazie” Ordinò gentilmente alla cameriera appena arrivata al nostro tavolo.
“Credi davvero che con un cappuccino migliorerai il mio umore?” Imbronciai il viso e cominciai a guardare tutte le persone che correvano di fretta fuori dal locale.
“Hayley, ascoltami! Ti avrò detto milioni di volte che mi è piaciuta Katie dal primo giorno che sono arrivato a Londra..”
“Perché devi continuare a soffrire per lei? Non ti merita affatto, ricordi? Eri stesso tu a dirmelo! Quante volte ti ha dato buca per uscire con quelli della squadra di rugby, e tu ora mi vieni a dire che state insieme?” Alzai di poco la voce, attirando l’attenzione degli altri clienti.
“E’ complicato” Rispose freddo. 
“Certo, è tutto complicato da far capire ad Hayley” Sorrisi ironicamente bevendo il cappuccino che mi avevano appena messo davanti.
“Dovevo distrarmi.. sai bene cos’ho dovuto passare dopo la morte di mia madre. Cerca di capirmi..avevo bisogno di distrarmi in qualche modo, e quel modo era innamorarmi di una ragazza..” Mi guardò con degli occhi imploranti e lucidi.
“Non riesco ancora a perdonarmi il fatto che tu sia stato solo quando avevi bisogno di me..scusa”
“Ci sei sempre stata, come io per te.. anche se non fisicamente, tu eri lì con me e le tue parole erano mille volte più sincere di coloro che ho conosciuto a Londra” Fece un sorriso sforzato, subito mi alzai dal mio posto e corsi ad abbracciarlo. Ricambiò stringendomi sempre più forte a lui. Mi staccai di malavoglia e rimasi a fissare il bracciale al suo polso. Era azzurro, con su scritto “BELIEVE” in bianco.
“Hai..hai ancora il bracciale che ti regalai alla tua prima esibizione a quel concorso di canto?”
“Non riesco più a separarmene, sai? Mi è servito molto in questi anni”

[…]
“Mi rifiuto di studiare il giorno della Vigilia!” Urlai buttando a terra quegli inutili appunti di biologia e corsi giù in cucina.
"Giustinoo, dove sei?" Dissi imitando la voce di un maniaco in cerca della sua preda.
“Mi fai paura, stai lontana da me!” Non capii se si riferiva al fatto che avevo i capelli arruffati peggio della criniera di un cavallo o al fatto che giravo con un calzino verde e uno rosso, un pantalone alzato solo da una gamba e alla maglia sporca di evidenziatore rosso.
“So che vai pazzo per il mio look. Domani tutto ciò che vede sarà in offerta, colga al volo questa occasione! Chiami subito al 444-555-6666, in omaggio una bellissima ragazza dai bellissimi capelli verdi” Presi il telecomando della TV e cominciai a parlare come uno di quei tizi delle prevendite.
“Ti ho già detto che mi fai paura? Però ripensandoci, è un’offerta invitante.. soprattutto l’omaggio” Mi guardò con una faccia da maniaco, ma subito scoppiò in una fragorosa risata.
“Spedizione immediata, sappilo”
“Non mi fido, di ‘ste cose però.. spedizione immediata un corno! Ho ancora una psicopatica davanti e non la bellissima ragazza dai capelli verdi” Corsi nella camera di mio fratello al piano di sopra e cominciai a frugare tra i suoi cassetti. Avrei giurato di aver visto qualche giorno prima una parrucca verde… ECCOLA!
L’aggiustai in testa e tornai da Justin.
“Soddisfatto o NON rimborsato, caro” Feci una mini sfilata partendo dalla cucina all’ingresso.
“Tutto questo è certamente meglio della bellissima ragazza dai capelli verdi” Rideva come un matto, tanto che cadde dal divano e andò a sbattere contro il tavolino.
“Stai per caso insinuando che non sono la bellissima ragazza dai capelli verdi?” Sottolineai il colore dei capelli arricciandomi quella pagliosa parrucca.
“Beh….diciamo che tu sei una falsa ragazza dai capelli verdi, per quanto riguarda la bellezza… preferisco i tuoi calzini multi color” Gli tirai in tutta risposta uno..poi due e infine tre cuscini in faccia.
L’avevo stordito completamente, così gli presi un braccio e glielo misi dietro la schiena.
“Chiedi umilmente perdono, Giustino” Forzai sempre più la presa per fargli dire quelle parole.
“Preferisco vestirmi come te, piuttosto che chiederti scusa, Madison” Rideva anche se infondo stava soffrendo, ma il suo orgoglio idiota non gli permetteva di scusarsi. Ma aspetta…come mi aveva chiamata?
“Nemmeno a mia madre concedo di chiamarmi per il mio secondo nome. Questa è guerra, Drew.” Gli tirai l’ennesima cuscinata, ma dopo aver opposto resistenza per una decina di minuti, riuscì a liberarsi dalla mia presa. Adesso era lui sopra di me che mi teneva inchiodata al divano per il polsi. Proprio in quel momento nella stanza entrò mia madre, donna bionda, abbastanza alta e formosa. Aveva gli occhi color del cielo e una pelle rosea. “Proprio niente da lei avevo preso” pensai tra me.
“Attacca Justin, attacca! Tiragli un destro, poi un sinistro! Non essere fifone, attacca!”
Io e Justin ci guardammo straniti, quella donna era pazza.
“Ma mamma! Invece di difendermi da questo essere, pensi a incoraggiarlo?” Mi dimenai ancora una volta per liberarmi dalla sua presa, ma di nuovo non ci riuscii.
“Non hai messo a posto la tua camera, sulla tua sedia c’è una montagna di vestiti sporchi di un mese fa, non mi dici che hai preso un 2 in Religione e pretendi anche che io ti difenda? Attacca, Justin!”
“E’ tutta colpa di Justin. E’ stato lui a dirmi di non sistemare perché a lui piace il disordine! E poi stai parlando di Religione, mà.. ragiona! Ora aiutami, razza di madre indegna” In tutta risposta Justin ancora su di me e intento a tenermi ferma sul divano, mi diede un doloroso morso sul collo.
“Sapevo non fossi un ragazzo normale, ma non avrei mai immaginato fossi un vampiro” Mia madre si godeva la scena dalla cucina mentre addentava una mela.
Ero stanca di essere ferma in quella posizione, così con forza lo spinsi via da me.
“Yoyo, abbiamo una Hulk Girl!” Mi prese in giro mentre raggiungeva mia madre in cucina.
“Sei tu che sei un rammollito che si fa battere da una bellissima ragazza dai capelli verdi” Gli sorrisi maliziosamente, mentre mia madre si chiedeva perché indossavo la parrucca di mio fratello Robert.
“Hayley, alle 20 arrivano gli ospiti! Cerca di vestirti meno da pagliaccio e renditi presentabile, te ne prego..” Mi guardava con aria implorante.. ma cos’aveva di male il mio modo di vestire di quel pomeriggio? Era tutta colpa dello studio, non mia.


Spazio autrice
Sono contenta di aver ricevuto già due recensioni al primo capitolo, è davvero una soddisfazione vedere che qualcuno segue la mia nuova storia c:
Spero davvero continuiate a seguirla e di ricevere sempre più recensioni! :)
-Antons
  
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