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Autore: _claire_    16/04/2007    2 recensioni
Di sicuro ho qualche problema agli occhi. Eppure porto le lenti. Che mi sia calata improvvisamente la vista? No, ne sono certa. I problemi non li ho io, ma la mente bacata che mi ha inviato la lettera che in questo momento mi sto rigirando per le mani. È una busta pesante, di spessa pergamena giallastra. Sul fronte c’è scritto con un bell’inchiostro vermiglio e con una calligrafia tutta svolazzi “Sig.na Claire Delovre, via dell’Amba Aradam n°71, 00178 Roma (RM), Italy”. Sono io. E non ci piove. Non ci sono molte ragazze di nome Claire Delovre in questa via. Poi il mio nome è inconfondibile. È francesce. Come mio padre. Quindi fun qui nulla di strano. I dubbi sulla sanità mentale del mittente sorgono quando si gira la lettera. Si, perché sul retro c’è un bel gocciolone di ceralacca, anch’essa rossa, con incisa una grande “H” contornata da un corvo, un tasso, un serpente, e un grifone. Lo avete riconosciuto? Si, è proprio quel simbolo. NON TIENE CONTO DEL 6° LIBRO.
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: TUTTA COLPA DEL SALE.

 

 

 

 

Vieni Cloe sediamoci in soggiorno. Abbiamo delle cose da dirti”.

Mia madre si alza e ci segue, con lo sguardo tetro, come se avesse paura di qualcosa. Possibile che non ridano neanche per uno scherzo così ben congeniato? Non ridono mai da qualche anno a questa parte.

“ che cosa è successo?” chiedo “è lo scherzo che vi irrira, o c’è qualcos’altro?”

“c’è qualcos’altro. E non è uno scherzo” dice mia madre “quella lettera è vera!”.

Li guardo con un sopracciglio alzato e lo sguardo scettico. Poi realizzo.

“Oh…allora non è stata Lucrezia. Lo scherzo è un’idea vostra! Che matti! Allora non avete perso il senso dell’umorismo”.

“No Cloe. Questo non è uno scherzo. Questa lettera viene veramente da Hogwarts”.

“Si, vabbè. Mamma lo scherzo è bello quando dura poco. Poi se me lo fate con quelle facce da funerale non fa ridere per niente” gli rispondo un po’ stizzita.

Faccio per andarmene. Ma la porta che divide il soggiorno dalla zona notte sbatte chiudendosi. Mi volto nuovamente verso i miei.

“Chiudete una finestra. Qui sbatte tutto!”.

Poi però realizzo che le finestre sono tutte chiuse, perché ci sono i condizionatori, e la mamma dice che almeno non entra il caldo. Che poi non ho mai capito come sia possibile. Comunque…

Fisso mio padre con uno sguardo che è un poema. Che razza di congegno hai costruito questa volta per mettere su questa pagliacciata? Mio padre è fissato con la tecnologia. Avrà inventato qualche strano congegno col comando a distanza.

Poi però mi rendo conto di una cosa parecchio strana. Mia madre ha una bacchetta in mano. No, non una di quele cinesi che tiu danno quando vai a mangiare al ristornate. No. È un bastoncino lungo e sottile, e dal colore scuro. Ha anche la parte iniziale un po’ più larga modellata a forma di manico. Hanno pensato proprio a tutto! Sorrido e mi avvicino nuovamente al divano.

“Siete proprio due matti! Che altro avete architettato? Qualche oggetto che vola?”

“Nulla. Claire sii seria e ascoltaci. Questo non è un gioco. Io sono una strega e –no, non interrompermi- tuo padre è un babbano. Ha insistito perché tu frequentassi almeno fino allo scorso anno, una scuola babbana, perché tu instaurassi delle amicizie sincere qui, in questo mondo, in modo da potertici rifugiare qualsiasi cosa succeda. Ora leggi questo”.

Decido di stare al gioco e prendo la lettera che mi sta porgendo. La riconosco, è quella che non avevo notato all’inizio. È anch’essa di pergamena, ma leggermente più fina. Sembra più pregiata. È piegata in modo impeccabile. La apro. Questa volta l’inchiostro è blu cobalto. E in una scrittura elegantee regale vi era scritto:

 

       “Gentile Sig.na Claire Delovre,

            

             la informo che data la sua ammissione posticipata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, le è stato concesso un permesso speciale dal Ministro della Magia Cornelius Caramell di particare le Arti Magiche nell’appartamento nel quale vive. Le è inoltre concesso di praticare le suddette Arti Magiche in presenza di babbani fidati quali suo padre e le sue amiche, fino ad un massimo di 10 persone. La attendiamo con anzi il primo settembre per lo smistamento. Con i più sentiti auguri di buona fortuna,

                                                      Il Preside, 

  Albus Silente”.

 

Basta. Finiva così. Breve e concisa. Ero esterrefatta. Cosa vuole significare tutto questo? Mamma una strega? Io una strega?

“Ma non era solo un libro?” riesco infine a formulare con un filo di voce e gli occhi sbarrati.

“No. Quei libri sono stati scritti sotto pseudonimo da Hermione Granger stessa per poter informare tutto il mondo magico e non di ciò che sta accadendo in Inghilterra”dice mio padre. Poi aggiunge “Lo so che può essere uno shock, e so anche che sarà difficile e pesante recuperare i 5 anni di scuola persi. Entrerai direttamente al sesto anno. Ma sei informata e tua madre può aiutarti”

Silenzio. Poi gli sorrido raggiante.

“Uno shock? Ma se è la cosa più bella che mi sia mai capitata… Ma ci pensate? Devo dirlo alle mie amiche”.

Mi alzo e abbraccio i miei genitori. Finalmente sorridono contenti. Poi mia madre mi dice:

“Chiama Lucrezia e dille che vi vedete domani pomeriggio. Domani mattina facciamo un salto a Diagon Alley!”.

Allora mi rendo conto di una cosa.

“Papà, mamma. Ma Hogwarts è in scozia. Parleranno tutti in inglese. E poi è lontanissimo. Anche Londra è lontana. Come possiamo essere domani mattina li e il pomeriggio tornare qui? Non abbiamo neanche un camino per la polvere volante, e poi non so se funziona essendo così lontani. Funziona? Eh?”

Per fortuna mio padre mi interrompe o avrei continuato così per ore.

“tua madre è una strega. Vi smaterializzerete. Mi dispiace di non poter venire, ma devo assolutamente lavorare domani. Per ciò che riguarda la lingua, tu sai molto bene l’inglese. Te la caverai benissimo. E poi il Preside parla anche l’italiano. Puoi chiedere aiuto a lui”.

“ok, ricevuto. Però… un ultima cosa. La magia spontanea? Avrei dovuto manifestare qualche cosa in tutti questi anni…”

Mia madre si sciolse in un sorriso dolce.

“Il sale, tesoro. Con un pizzico di magisoppressore!”

 

 

 

 

 

 

E anche questo capitolo è andato!!! Grazie Pantofolaia e Leo Miao per aver recensito! siete due tesori e spero che continuerete a leggere! ^//^  grazie mille ancora! e mi raccomando recensite quando passate di qui, così io sn contenta! BESOS!

  
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