Serie TV > I Cesaroni
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Autore: ziarocky    07/10/2012    1 recensioni
Marco ed Eva alla fine della seconda serie.
La decisione di Eva e la reazione di Marco; vedremo come continueranno le loro vite dopo questa decisione e come sarà perdersi e ritrovarsi.
L'amore è anche sofferenza e per Marco ed Eva ce ne sarà molta.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 25 anni dopo… Marco finisce di preparare le valigie cercando di non dimenticarsi niente mentre rifà di nuovo il giro della casa fermandosi davanti alla camera da letto dove qualcun altro sta preparando le valigie – ehi tesoro hai finito?- un sorriso di ricambio fa tranquillizzare Marco – quasi tranquillo non facciamo tardi- sorride e torna alle valigie mentre Marco riguarda i biglietti del treno Milano - Roma solo andata; aveva deciso che era ora di tornare a casa e di rimanerci di più di una settimana stavolta tornava e sarebbe rimasto lì per un po’ a sbrigare vecchie faccende in sospeso e ad assistere al funerale dello zio Cesare che dopo anni di lavoro il suo cuore è crollato dopo un infarto inaspettato, Marco non torna a casa da 4 anni e le uniche volte che l’ha fatto è perché c’era il matrimonio di qualcuno ma adesso c’era un funerale quello del suo unico zio che l’ha cresciuto come un figlio mentre Giulio soffriva la morte di Marta. i suoi fratelli si sono sposati dopo Walter e Carlotta mentre Marco era all’ accademia, è rimasto solo un giorno ed è ripartito subito, mentre Rudi si è sposato dopo l’università con Alice che adesso fa la segretaria nello studio a Roma di suo padre mentre Rudi è diventato insegnate di italiano, con sorpresa generale ovviamente; Mimmo si è sposato al 3° anno di università con Matilde; Mimmo un cardiochirurgo, sapevano tutti che sarebbe stato uno importante da grande infatti dopo tanti sacrifici ha una famiglia; Rudi invece dopo un po’ di confusione ha capito di amare Alice e dopo la storia di Eva e Marco loro hanno deciso di scappare insieme e fare in modo che tutti accettassero il loro amore, hanno una bellissima bambina che hanno chiamato Martina in onore di Marta, mentre Mimmo ha avuto un maschio e l’ha chiamato Giulio, papà è stato fiero dei suoi due figli mentre Marco è stato diverso dagli altri e nonostante Giulio si fosse opposto più volte alle scelte di Marco adesso è fiero di lui per ciò che ha costruito. Marco non torna a casa da quasi 4 anni e il solo pensiero di tornarci per vedere una bara con un parente caro lo fa star male, quelle scelte fatte per amore lo hanno allontanato giorno dopo giorno dalla sua famiglia e adesso doveva recuperare e se avesse incontrato Eva l’avrebbe affrontata a testa alta perché adesso lui ha realizzato i suoi sogni e spera che anche lei l’abbia fatto; - possiamo andare, tutto ok?- Marco si gira e sorride poi annuisce distratto –tutto ok andiamo che non voglio arrivare tardi- entrambi si sorridono e escono di casa. Arrivati alla Garbatella Marco non ha fatto altro che guardarsi intorno riconoscendo vecchi amici e compagni, era tutto come prima niente era stato spostato o chiuso, ogni negozio era identico a 25 anni prima quando è partito. -mi piace questo posto….nasconde le tue origini e ciò che sei stato è un bellissimo posto dove crescere mi chiedo perché non siamo rimasti qui- Marco si volta e guarda la persona al suo fianco – è una storia molto lunga e noiosa da raccontare magari un giorno lo scoprirai- sorride e si ferma in un punto della strada dove la banderuola impazzita sembrava puntare ancora dalla parte sbagliata del vento; quanti ricordi quella strada, quelle strade di Roma a lui familiari. È vero niente era cambiato ma una cosa mancava da 25 anni ormai, la persona che con lui aveva percorso quelle strade lasciando in ognuna un ricordo tangibile nel suo cuore. -ma sta puntando dalla parte sbagliata perché la guardi?- Marco abbassa la testa –niente ricordi, basta farmi tante domande- ridono entrambi quando una voce familiare lo chiama Marco si gira e rivede finalmente i suoi due migliori amici che in questi anni lo hanno sostenuto per telefono ma non sono mai scomparsi – papà chi sono quei due che ti chiamano?- Marco si volta verso il ragazzo sorridendo –sono i miei migliori amici del liceo vedrai ti piaceranno- Walter arriva di corsa abbracciando Marco sempre più alto di qualche centimetro rispetto a lui, mentre Carlotta arriva subito dietro di lui con le lacrime agli occhi abbracciando Marco –pisellone ci sei mancato- Marco con gli occhi lucidi saluta i due amici che non vede da 20 anni, ma che sono sempre identici. –hey chi è questo bel giovanotto?- Carlotta indica il ragazzo di fianco a Marco –ragazzi lui è mio figlio Andrea – Andrea sorride ai due porgendogli la mano –molto piacere finalmente vi conosco papà non fa altro che parlare di voi- Carlotta scosta la mano e lo abbraccia – molto piacere io sono Carlotta lui è Walter mio marito- Marco sorride a quelle parole ancora con l’immagine dei due amici innamoratissimi a 19 anni; - Marco ci siamo persi qualcosa?- Walter guarda Marco stupito lui gli dà una pacca sulla spalla –dai andiamo a casa che vi racconto tutto-. Casa Cesaroni era in un silenzio totale Rudi era seduto sul divano con Alice tra le braccia mentre Martina dormiva al piano di sopra, Mimmo e il piccolo Giulio stavano leggendo un libro; Marco entra dalla porta e ritrova la casa della sua infanzia e adolescenza identica a quando era tornato, nonostante la triste occasione appena Mimmo lo vide gli corse incontro abbracciandolo seguito da Rudi e Alice –fratellone ci sei mancato tantissimo – Marco stringe forte i fratelli –peccato per questa triste occasione ma stavolta rimarremo a Roma per qualche mese o forse di più vedremo- Mimmo va ad abbracciare Andrea che sorride agli zii –mi siete mancati tutti – Alice lo squadra – ma guarda quanto sei cresciuto io a 18 anni non ero mica così alta sei diventato proprio un bel ragazzo- Marco sorride al figlio mentre saluta il piccolo Giulio che gli è corso incontro. Dopo tutti i saluti e i racconti generali Giulio è rientrato a casa stupito di rivedere il figlio che ha tenuto stretto per un po’ mentre piangeva dalla tristezza e dalla felicità. La casa era ritornata silenziosa Marco e Andrea si stavano sistemando nella sua vecchia camera visto che Mimmo e Rudi non dormivano più lì. Andrea guardava bene ogni singolo elemento presente in quella stanza voleva sapere tutto sulle loro origini era molto curioso; Marco non riusciva a guardare quella stanza che aveva ospitato momenti importanti della sua vita; poi guardò dall’ altra parte del corridoio e andò nell’ altra stanza anche quella uguale a prima la bacheca piena di foto e i muri pieni di poster nonostante nessuno ci abitasse più molto ormai; si sedette su quel letto che molte volte aveva ospitato il loro amore nelle notti d’autunno, quando nessuno poteva scoprirli. Sorrise di quei ricordi è stato il periodo più bello della sua vita. –papà che ci fai qui?- Andrea si siede affianco al padre –questa stanza era mia prima che arrivassero Lucia e le ragazze è stato uno shock spostarmi con i tuoi zii in camera all’ epoca erano poco più che bambini e io ero in una fase dell’adolescenza in cui volevo un po’ di pace ma dopo tutto quello che ho passato in questa stanza con il loro arrivo sono felice che papà abbia sposato Lucia sono stati gli anni più importanti della mia crescita quelli con loro- Andrea guarda il padre sorridere tra sé mentre osserva la stanza, viene catturato da una foto, ci sono Marco ed Eva con la chitarra in spiaggia; -papà chi è questa ragazza?- Andrea non aveva mai visto Eva e Marco non gli ha mai detto niente se non che fosse la figlia di Lucia, non poteva rivelare al figlio la loro storia sarebbe stato un colpo per lui –quella è Eva avevamo 18 anni lì- Andrea guarda la foto eri così un bel fusto prima eh?!- Marco ride e gli tira un pugno sulla spalla –perché adesso sono brutto?- Andrea ride con lui poi ritorna serio –anche lei è molto bella- Marco annuisce a testa bassa “la più bella del mondo” pensava lui –che fine ha fatto?- Marco si gira e lo guarda negli occhi verdi e profondi – è andata a studiare alla Columbia a New York voleva diventare giornalista poi non l’ho più sentita- Andrea annuisce avendo capito che il padre non vuole parlarne, si alza e ritorna nella sua stanza lasciandolo ancora solo con i suoi pensieri. La sera si svolge tranquilla Ezio e Stefania sono rimasti lì un po’ a salutare Marco e Andrea, mentre Lucia cercava di consolare Giulio ancora molto scosso per la recente perdita e i preparativi del funerale che sarebbe avvenuto tra 2 giorni; Andrea si addormenta presto visto il trambusto della giornata mentre Marco ritrova le sue vecchie cose ricordando ogni momento legato a quegli oggetti ormai vecchi e impolverati come l’album di foto che parla della famiglia Cesaroni dall’ arrivo delle ragazze; foto di Giulio e Lucia, Rudi e Gabriella, Rudi e Alice, al matrimonio e al parco, Marco ed Eva al matrimonio e Lucia che abbraccia Marco con le chiavi della macchina, Marco e Eva con la chitarra in soggiorno le estati in giardino con il barbecue e molte altre in cui marco sorrideva e si commuoveva di quando ancora tutto era normale, di quando era pienamente felice. La mattina Marco è il primo a svegliarsi essendo abituato agli orari di lavoro nella casa discografica; era diventato in poco tempo famoso, subito dopo l’accademia andò in America grazie ad una borsa di studio e decise di rimanere a vivere a Los Angeles dove la sua carriera è decollata al massimo, tutti lo riconoscevano per strada e molti lo chiamavano nelle trasmissioni; poi è tornato in Italia per aprire una casa discografica e nonostante faccia ancora molti concerti adesso preferisce scoprire nuovi talenti per ragazzi che come lui amavano quel lavoro; Andrea è stato felice in Italia ma ogni tanto voleva tornare a Los Angeles in estate per divertirsi con i suoi amici di quando era piccolo e nonostante vivano da 7 anni in Italia non perdono occasione di ritornare in America dove tutto è cominciato. Marco inizia a preparare la colazione per sé e gli altri nonostante fossero le 8 di mattina di una calda estate presto tutti si sarebbero svegliati. Marco legge il giornale seduto sulla solita sedia al solito posto, si tiene aggiornato sull’ andamento dei suoi cantanti e della concorrenza; ogni tanto trova anche qualche articolo su di lui e sui suoi successi che anche in Italia avevano spopolato; quando sente la serratura della porta, si alza stupito che qualcuno sia uscito così presto di mattina, zio Cesare non poteva più essere ormai, Gabriella non sarebbe arrivata così presto allora chi era? Marco arriva davanti alla porta che si apre in contemporanea, capelli castani e lunghi gli si parano davanti, la ragazza alza la testa dalla valigia e incrocia il suo sguardo.
  
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