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Autore: Airborne    09/10/2012    7 recensioni
Settembre 1978. Claire Rashbaum, quattordici anni, è innamorata del sedicenne John Bongiovi, il cosiddetto “Casanova del New Jersey”, ed è decisa a farsi notare imparando a suonare le tastiere con l'aiuto del fratello David. Peccato che David sia assolutamente contrario all'idea che sua sorella esca con l'amico, e per impedirlo entra nella sua band in veste di tastierista. Se poi si mette in mezzo anche Dave Sabo, peggior nemico di Claire e braccio destro di John, come andrà avanti la faccenda?
Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.
[INTERROTTA]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1

Fratello e sorella

You give love a bad name

 

 

«E perchè vuoi che ti insegni a suonare la tastiera?»
Non lo sopportavo quando faceva così. Cosa gli costava fare le cose senza porre domande? Io non gli facevo mica un interrogatorio quando mi chiedeva di prestargli qualche dollaro!
Non potevo fare a meno di dirgli il motivo. Conoscevo mio fratello: sarebbe stato capace di non insegnarmi proprio un bel niente. E, in ogni caso, se non gli avessi risposto si sarebbe insospettito, ed era l'ultima cosa che volevo. Tuttavia non potevo assolutamente dirgli la verità. Avevo bisogno di una scusa.
«Perchè...Perchè...» Non sono mai stata brava ad inventare scuse.
«Oh, no. No, Claire, no, per favore, tutto ma non questo!»
«Questo cosa?» domandai con aria stupita e innocente. Falsa speranza: sapevo benissimo che David aveva già capito.
«Ti sei innamorata anche tu di John! Perfino tu! Claire, io...io...Io ti proibisco di essere innamorata di John!»
Quell'idiota di David aveva urlato così forte che di sicuro lo aveva sentito tutto il vicinato, compresi quell'antipatico di Sabo e il diretto interessato.
«Non mi sono innamorata di John!» dissi io, a voce ancora più alta. «E non gridare» aggiunsi poi, per prevenire altri disastri.
David aveva fatto centro per l'ennesima volta. Ma come avrei fatto io a non innamorarmene? Avrei potuto girare tutti gli Stati Uniti, Hawaii e Alaska comprese, e non trovare un ragazzo come John Bongiovi. Di capelloni biondi rockettari ce n'erano tanti in giro, ma pochi avevano degli occhi azzurri così belli. Un sorriso come il suo, poi, non lo si sarebbe trovato su nessun altro viso. Era così bello che non mi sarei sorpresa se anche qualche ragazzo etero avesse cominciato a sbavargli dietro. Come si poteva non innamorarsi di lui?
Però, a David e tanti altri il fatto che io avessi una cotta per John non doveva interessare e andava negato con veemenza.
«Certo che te ne sei innamorata».
«Assolutamente no!» Dovevo convincerlo. Non avrei mai sopportato le sue premure, e ancor meno le sue frecciatine. Sul suo volto leggevo già un'espressione a metà tra il divertimento e la preoccupazione. Non poteva essere altrimenti: per quattordici anni non avevo fatto altro che ripetere che non mi sarei mai innamorata, e, in quanto fratello maggiore, era impensabile che non me lo rinfacciasse. E se da una parte aveva questo atteggiamento canzonatorio, dall'altra si augurava di non doverlo mai mostrare. Sono sicura che David aveva sempre sperato che non succedesse, ma alla fine anche sua sorella era caduta nell'incantesimo di John Bongiovi, come tutte le adolescenti di Sayreville avevano fatto prima di lei. Ormai era diventato un cliché, nonostante a tutti fosse noto l'atteggiamento che quel sedicenne dal volto perfetto aveva nei confronti delle ragazze.
John era il più grande sciupafemmine che avesse mai camminato sulla Terra. Tutti lo sapevano; c'era gente che addirittura lo chiamava “il Casanova del New Jersey”. Nonostante questo e nonostante tutte le storie scabrose che Sabo, il suo braccio destro, aveva messo in giro sul suo conto (e quando si trattava di storie scabrose, Sabo raccontava sempre tutta la verità con dovizia di particolari, manco stesse testimoniando in tribunale), John trovava sempre qualche ragazza che non desiderava altro che infilare la lingua tra quei denti perfetti.
Quelle che ci riuscivano non le sopportavo. Non aveva niente a che fare con la gelosia: ero refrattaria alle ragazze che andavano in giro con minigonne inguinali e scollature da record, e lo sarei stata anche se non avessi avuto una cotta per il ragazzo a cui si appiccicavano come cozze a uno scoglio. Erano le ragazze che avevano fatto della popolarità l'unico scopo di vita, e ormai, dopo tre anni che John era entrato al liceo, per essere al top della popolarità bisognava quantomeno averci limonato. Essere state con lui era diventato uno status symbol, e poco ci mancava che lo mettessero nel curriculum per trovare lavoro.
Tenendo conto del fatto che solo le sgualdrinelle entravano nelle sue grazie, avrei dovuto odiare pure lui; eppure non ero riuscita a non innamorarmene. Era una cosa totalmente illogica, ma non potevo farci niente. Non avevo saputo resistere al suo fascino, e adesso ne pagavo le conseguenze. Era per evitare queste situazioni che avevo continuato a ripetere che non mi sarei mai innamorata, ma alla fine quel momento era arrivato anche per me.
Non potevo biasimare David se non voleva che io fossi innamorata di lui.
«Ti sei innamorata di John e vuoi imparare a suonare la tastiera per entrare nella sua band». Rimasi immobile e impassibile. «Ma guarda te».
Si voltò e guardò fuori dalla finestra. Era stato un errore chiederlo a lui. Avrei dovuto aspettare ancora un po' ed entrare in qualche club scolastico di musica, ma ormai era troppo tardi.
«Guarda che John non c'entra niente! E dai, David, cosa ti costa insegnarmi a suonare? Non sei contenta che tua sorella voglia seguire le tue orme?» chiesi, usando la carta dell'adulazione. Di solito con lui funzionava.
«Guarda che ho capito che c'entra John, è inutile che lo neghi». La situazione era grave, se non accettava nemmeno le lusinghe. «Se ti insegnassi avresti la strada spianata per metterti nei guai con lui, e io non voglio. Tu non hai idea di cosa vuol dire stare con lui».
«Ti ho detto che non c'entra!» esclamai, con sempre minor convinzione.
«Hai presente Samantha Green, la mia vecchia compagna del corso di inglese?» continuò imperterrito. «Ti ricordi che brava ragazza era, eh? Anche lei si è innamorata di John. L'hai più vista? Hai idea di cosa sia diventata?»
«Oh, ma la finisci? Non sono affari tuoi se mi piace John Bongiovi, ed è ora che tu la smetta di preoccuparti per me! Tra due settimane comincio il liceo. Non sono più una bambina! Io ti ho chiesto di insegnarmi a suonare la tastiera, non la tua opinione su John e sulle sue conquiste!»
«In ogni caso non avresti speranza. Non si è mai interessato a ragazze più piccole di lui».
Il più grande difetto di mio fratello era l'ingenuità.
«E allora dove sta il problema? Che motivo hai per non insegnarmi a suonare?»
David mi squadrò con aria poco convinta, rendendosi conto di essersi sconfitto da solo. Tacque per qualche secondo, poi, voltandosi per uscire dalla stanza, pronunciò un «Ci penserò» poco convinto.
E un “ci penserò” di David, convinto o meno, equivaleva sempre a un sì.





Note

Ciao a tutti!!
Prima di tutto vi ringrazio per essere arrivati in fondo al capitolo :) Questa è la prima fanfiction che pubblico...Spero che l'inizio vi sia piaciuto :)
Ho cominciato a scrivere questa fic un po' di tempo fa, e devo tutta la mia ispirazione alle storie (massì, facciamo un po' di pubblicità XDD) di _lullaby, e colgo l'occasione per ringraziarla ancora di averle pubblicate :)
Ho già scritto qualche altro capitolo di questa fic, ma sono in costante revisione, e scommetto che c'è lo stesso qualche incoerenza...Mi perdonate?? *.* Viste le continue modifiche, se un miracolo farà sì che la storia vi piaccia e vogliate continuare a leggerla, vi informo che non so quando pubblicherò il prossimo capitolo...Però vi posso dire che sia il primo che il secondo sono perlopiù introduttivi, e la storia entrerà nel vivo con il terzo...Vi ho incuriositi?? Va bene, va bene, smetto subito di persuadervi a leggere il seguito XD
Ah, un'altra cosa...Ho messo OOC per sicurezza, ma mi piace pensare che da giovani i nostri amati Jovi avessero un carattere simile a questo :)
Che altro dire?? Grazie di nuovo e...Recensite!!

  
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