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Autore: theladyhadacat    09/10/2012    2 recensioni
"Passi l’infanzia ad aver paura dei demoni,quando cresci capisci che i veri demoni non sono sotto il letto,ma dentro di te,nello spazio che c’è tra un polmone e l’altro."
Alla mia Silvia,che non mi ha mai abbandonato.
A Licia,che non sono stata in grado di capire.
A una ragazza qualunque.
A te.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No place for demons.


La pioggia cade insistente sulla ringhiera del balcone.
Lei è lì,stesa accanto a me.
La guardo. La guardo e capisco che la perfezione esiste. I suoi capelli scendono morbidi sulle spalle. Respira,il suo respiro è dolce,quasi impercettibile. Piano. Si muove sotto le coperte,lentamente,ancora. Tra noi non c’è nulla. Non stiamo insieme,siamo solo amici. Migliori amici da quando avevamo cinque anni. Da quando tutti si divertivano a prenderla in giro,alle elementari. Io la difendevo,a costo di mettermi contro “tutti”. Quei “tutti” divennero “niente” per noi. Non abbiamo mai provato mai nulla l’uno per l’altro,solo un bacio in terza media. Mi sembra di rivedere la scena.

-Ho paura che nessuno mi bacerà mai.
-Succederà,vedrai Angelica.
-Voglio che il mio primo bacio sia a qualcuno di importante,che non dimenticherò mai.
-Arriverà anche per te…
-E se non fosse così? Io credo che il primo bacio si debba dare al migliore amico,perché sarà importante per sempre. Quelli che vengono dopo sono solo baci e basta.

Seguì un lungo silenzio e poi alzò di nuovo la testa.

-Gli altri non mi baciano perché sono brutta,vero?
-Angelica,tu sei la ragazza più bella che abbia mai visto…

Mi avvicinai lentamente a lei,avevo intenzione di provarglielo.

-E se non fosse come prima?
-Non lo so…-mi fermai a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Che facciamo?
-Facciamolo,poi si vede.
-Okay…-tornò il silenzio.

Le mie labbra sulle sue,perfettamente appiccicate. Sembrano fatte per essere incastrate l’una con l’altra. Sentii le sue guance diventare sempre più calde e mi staccai lentamente. Non sapevo che baciare la mia migliore amica mi sarebbe piaciuto così tanto.

-Grazie Will…

Il telefono squilla improvvisamente,è un messaggio dalla mia fidanzata. Se lei sapesse che dormo nel letto della mia migliore amica,mi lascerebbe. Ma noi non facciamo nulla,stiamo solo insieme,come quando eravamo bambini e avevamo paura del buio. Passi l’infanzia ad aver paura dei demoni,quando cresci capisci che i veri demoni non sono sotto il letto,ma dentro di te,nello spazio che c’è tra un polmone e l’altro.
Tranne Angelica,lei non ha dei demoni dentro. Lei ha gli angeli. Lo dice anche il suo nome.
Come può avere dei demoni se si chiama Angelica? Non ha senso. Lei non ha spazio tra un polmone e l’altro,perché il suo cuore è talmente grande che lo spazio per i demoni non c’è.
Apre i suoi occhi verdi.

-Buongiorno Angie..

Lei si limita a sorridere e a chiudere gli occhi. Si volta verso la sveglia.

-Le otto? Non dovevi andare a prendere Adrienne alla stazione?
-Sì,me ne sono scordato,ero impegnato a fare altro.

Troppo impegnato a guardarla dormire. Penso e improvvisamente sono confuso. Forse Angelica significa molto di più per me.
Impegnato con il mio lavoro,impegnata la mia fidanzata con il suo lavoro. E’ troppo impegnativo  stare insieme. Tutto è un impegno. Tranne Angelica. Ogni impegno con lei non lo è,e ti senti a casa ogni volta.
Cosa significa? Non è possibile. Rifletterò.
La sua voce si fa spazio tra i miei pensieri.

-Devo andare all’università e tu devi andare alla stazione. Faremo colazione un’altra volta.

Si alza e mi lascia lì,così. La vedo sorridere ed uscire,pronta per una giornata di lavoro.
Sono pronto anche io,punto alla stazione di Londra,intanto accendo la radio.

-Good moring,London! Pronti per una nuova giornata di lavoro?

La sua voce è piena di allegria. Ma come fa? Tante,troppe domande e così poche risposte.
Lei è la donna che amo? Non è più la mia migliore amica? E chi è quella che sto andando a prendere dalla stazione,sotto la pioggia? Perché ho amato lei fino ad ora?

La canzone parte. Dalla cassa escono le note e raggiungono in poco tempo il mio cervello.
Ooooh,Angelica. Cosa mi stai facendo?
  
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