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Autore: zmarz    10/10/2012    1 recensioni
Lee Jordan conosce molto bene i Weasley, visto che li frequenta da quando aveva undici anni, essendo il migliore amico di due di loro: sa che la signora Weasley prepara ottime torte, il signor Weasley adora i motori babbani, Percy è un rompiscatole, Charlie è spassoso quasi quanto i gemelli, Bill è il più ragionevole, Ron è un piagnucolone e Ginny.. come sarà la piccola Weasley agli occhi di Lee, assiduo frequentatore della Tana?
Lee e Ginny sviluppano un legame particolare, che durerà per molto tempo e si evolverà negli anni..
Se vi ho incuriosito, cominciate a leggere!
Dedicata soprattutto a xproudofthem, che voleva sapere di più di questa coppia, già accennata nella mia storia precedente "La Storia che tutti conosciamo".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Harry Potter


Quell'estate, alla Tana molte cose erano diverse dal solito:

Bill era in Egitto, e la sua assenza si faceva notare.

Charlie aveva finito la scuola ed era partito per la Romania, per approfondire i suoi studi in Cura delle Creature Magiche.

Percy era diventato Prefetto, e lo faceva notare a chiunque e più volte al giorno.

Ron sarebbe andato presto ad Hogwarts, ed era emozionatissimo.

In tutto quel trambusto, Lee Jordan era comunque venuto per godersi la sua solita settimana estiva in compagnia dei suoi migliori amici.

Come al solito era stato accolto con allegria.

"Lee caro, ho preparato lo sformato che ti piace tanto"

"Grazie mille, signora Weasley"

La piccola Ginny gli era corsa incontro con la solita energia.

"Ciao Lee, come stai?" gli chiese allegra.

In un anno non era cresciuta tanto di altezza ed era rimasta il solito scricciolo. I capelli, però erano un po' più lunghi, il volto più affilato e nel complesso sembrava più grande. Ma gli occhi erano gli stessi che aveva lasciato un anno prima.

"Ehi piccola, ciao! Sto benissimo" le scompigliò i capelli. Aveva sempre desiderato una sorellina minore e Ginny la trattava come se lo fosse.

Passò tutto il pomeriggio con Fred e George a studiare quella fantastica mappa che i due avevano rubato qualche mese prima a Gazza. Imparati a memoria tutti i nuovi passaggi segreti, chiusero la pergamena e la nascosero da qualche parte, lontano dagli occhi della signora Weasley.

La sera, prima di andare a dormire, si imbattè davanti alla porta chiusa della cameretta di Ginny, sulla quale era attaccato un foglio con scritto a caratteri cubitali:


Camera di Ginny

BUSSARE PRIMA DI ENTRARE!


Lee sorrise tra sè e sè e bussò.

Ginny aprì subito.

"Oh.. dovevo immaginarmelo che eri tu" disse.

"Perchè?" chiese Lee.

"Sei il primo che ha bussato. Gli altri entrano e basta" spiegò lei.

I due rimasero fermi sulla porta.

"Vuoi entrare?" chiese Ginny.

"Io.."

"Dai, entra un attimo"

Lee entrò nella cameretta. Era più piccola delle altre, ma più ordinata.

"Carina" disse.

"Grazie"

Ginny si sedette sul letto.

"Allora, quando faremo qualche volo insieme? Mi manca tanto volare con qualcuno.."

Lee non sapeva dirle di no. E neanche voleva.

"Uno di questi giorni, sicuramente" rispose il ragazzo.

Ginny gli regalò un altro dei suoi sorrisi luminosi.

Lee si guardò intorno e i suoi occhi si poggiarono sulla scrivania. C'era un diario, aperto. Lee non lo fece apposta e vide una pagina piena di cuoricini di tanti colori e un nome.

"Harry Potter?" chiese lui.

"Oh, sì" disse lei, con aria sognante "mi piace!"

"Ma se nemmeno lo hai mai visto!" replicò Lee.

"Ma immagino che sia molto carino!" rispose Ginny "Andrà ad Hogwarts quest'anno, come Ron! Magari si conosceranno, diventeranno amici e.."

"Ci sono tante persone ad Hogwarts"

".. e potrò conoscerlo!"

"Magari è anche antipatico"

"Come può essere antipatico? Ha sconfitto Tu-Sai-Chi!"

Lee sorrise.

"Dai, se sei fortunata lo conoscerai il primo settembre, al Binario Nove e Tre Quarti!"disse, sedendosi accanto a lei.

"Lo spero tanto" rispose lei "meno male che ci sei tu, ogni tanto"

"Perchè?"

"Perchè sei l'unico che mi ascolta"

Lee non sapeva cosa dire "non è vero, Ginny.."

"Ho provato a parlare di Harry a mamma ma si è arrabbiata" disse la ragazzina "dice che se ho intenzione di inseguire tutti i ragazzini di undici anni per vedere se hanno una cicatrice sulla fronte non mi ci porta a King's Cross"

"E ha ragione, sembreresti pazza"

"E i miei fratelli mi prendono in giro" esclamò lei "tanto, sai che novità, loro mi prendono sempre in giro"

"Ma ti vogliono tutti bene" rispose Lee.

"Mmmmm"

La porta si spalancò all'improvviso.

"Oh eccoti Lee" esclamò Fred.

"Pettini le bambole con Ginny?" sghignazzò George.

"Sulla porta c'è scritto 'bussare'" strillò Ginny.

"Guarda Fred, il diario di Ginny.."

"Fermatevi!"

"Caro diario, io amo Harry Potter.."

"Non è vero, non c'è scritto quello!" esclamò Ginny, rossa come non mai.

"E tutti questi cuoricini?"

"IO TI AMMAZZO!"

"Ooooh, la piccola Ginny si è arrabbiata"

"Scappiamo, che paura"

"Andatevene via, tutti quanti!" urlò inferocita Ginny.

Lee recuperò il diario e lo diede a Ginny, che glielo strappò di mano.

"FUORI!" urlò la ragazzina, con quanto fiato aveva in gola. I tre ragazzi scapparono dalla stanza e Ginny sbattè la porta con rabbia.

"Che cos'è tutta questa confusione?" urlò la mamma, dalla cucina "Fred, George, volete lasciare in pace vostra sorella?"

Fred, George e Lee andarono in camera loro.

"Il momento che vostra sorella avrà una bacchetta tra le mani ve la farà pagare cara" disse Lee.

"Infatti ne approfittiamo ora, che è piccola e indifesa" ghignò George.

Indifesa non direi, riflettè Lee.

  
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