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Autore: mangakagirl    12/10/2012    9 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa è successo quella giornata a Tropical Land?
Cosa sarebbe successo se Shinichi non avesse seguito Vodka?
Come sarebbero andate le cose da quel momento in poi?
Dal capitolo 3:
-Scusami Ran! Va’ verso casa… ti raggiungo subito- le dico correndo nella direzione del tizio e alzando una mano in segno di saluto. Sento che posso risolvere un altro caso ma, non appena sto per entrare nel vicolo, una mano mi afferra saldamente il polso. Mi volto sorpreso e vedo Ran in lacrime che stringe di più la presa.
-Ran…?- domando sorpreso cercando di liberarmi ma lei scuote la testa col capo rivolto verso il basso.
-Non andare- dice piano facendomi sbarrare gli occhi -Non lasciarmi sola, Shinichi…- alza lo sguardo: è disperata -Ti prego non farlo… Ti supplico Shinichi, non andare!- singhiozza senza lasciarmi andare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2.

Sbaglio o avevo detto puntuale?
Sono le 10.20 e di Ran nemmeno l’ombra!
Sbuffo appoggiato alle colonne che segnano le entrate del parco, fissandomi le Converse rosse imbronciato. Sto indossando il mio giubotto verde, quello che Ran trova tanto ridicolo: come se fosse colpa mia se mia madre ha il gusto dell’orrido in fatto di abiti maschili! Ma è un regalo del mio 16° compleanno e me lo devo tenere…
L’aria fredda autunnale mi scompiglia la frangetta corvina fastidiosamente e io mi stringo nel giubotto per non soffrire troppo il freddo.
Non smetterò mai di ripeterlo: odio l’autunno.
-SHINICHIIIIIII- alzo lo sguardo e vedo Ran, in pantaloncini corti e giubotto azzurro, corrermi in contro agitando una mano per aria.
 Ma non ha freddo?!
-Sbaglio o avevo detto alle 10? E poi ti sembra normale venire vestita in quel modo!? Fa freddo!- esclamo mentre lei alza gli occhi al cielo.
-Hai detto le stesse cose di mio padre… Papino!- mi canzona ridendo mentre io estraggo fuori dalla mia tasca un biglietto e glielo porgo.
-Tieni- le dico e lei tira fuori il portafogli, ma io la fermo subito -Ho detto che offro tutto io, quindi metti via i soldi o me ne vado!-
Lei ride, mi ringrazia e, inserendo il biglietto nelle macchinette dell’ingresso, sorpassiamo la sbarra ed entriamo nel parco.
È stracolmo! Dopotutto, che si può pretendere di domenica?
Ran si guarda attorno emozionatissima e subito batte le mani davanti al petto non sapendo da dove iniziare. Io prendo dalla cassa una mappa del parco e ci ragiono sopra: è immenso! http://www.detectiveconanworld.com/wiki/images/5/55/Tropicallandmap0.png
-Ok.. emm… direi di iniziare dalla ruota panor…- ma Ran si è già avviata -Ran aspetta!- dico inseguendola.
Arriviamo in prossimità della ruota, so che la adora, e già la vedo in fila con la mani dietro la schiena mentre aspetta il suo turno.
-Dai Shinichi!- mi incita a raggiungerla con un sorriso e torna a fissare estasiata la ruota enorme che ci sovrasta.
Oggi la giornata non è delle migliori, ma spero comunque che non ci becchi la pioggia.
-Tocca a noi!- esclama qualche minuto dopo afferrandomi per il giubotto ed entrando nella cabina che ci si piazza davanti, che è di un terribile rosa principessa. -.-
Guardando schifato i sedili rosa shocking su cui sono seduto, nemmeno mi accorgo che la porta si è chiusa e che già stiamo salendo in alto, nel cielo grigio di questa domenica autunnale.
-Wow! È fantastica la vista da quassù!- Ran ha i pugni davanti al petto e guarda con il viso praticamente appiccicato al vetro della porta il panorama. Mi sporgo un po’ anche io, ma non per osservare il parco, che tra parentesi ho già visitato un paio di anni fa con mio padre, ma per osservare lei.
Oggi i suoi occhi sono di un azzurro-lilla più unico che raro: non li avevo mai visti così brillanti. Le sue iridi sono dilatate dall’emozione e il colore è più visibile del solito. Temo di averla osservata per troppo tempo e troppo intensamente, perché si gira un po’ imbarazzata e mi domanda un “Che c’è?” decisamente a disagio. Si ritrae sul sedile e appoggia le mani sopra di esso rossa in volto, lanciandomi occhiate in tralice mentre osserva il parco.
-Niente… scusa- dico io scivolando verso lo schienale a mia volta e chiedendomi tra quanto scenderemo: non pensavo che stare chiuso in una cabina con Ran mi facesse sentire così agitato come ora.
-Nulla- risponde lei chiedendosi sicuramente a sua volta quanto ancora durerà il giro.
Finalmente la porta si apre e lei scatta dal sedile uscendo quasi di corsa, per poi voltarsi verso di me rivolgendomi comunque un sorriso come se nulla fosse.
È stupenda.
-Ho visto che c’è una montagna nella zona della foresta dove si possono osservare i dinosauri- si, al Tropical Land hanno montato dei robot meccanici con le sembianze di dinosauri* -Andiamo lassù?-
-Ok- rispondo io rendendomi conto di essere un baka patentato: non c’era bisogno di agitarsi così nella cabina.
Attraversiamo i lunghi ponticelli che collegano le varie zone del parco e sbarchiamo nella zona della foresta; raggiungiamo la montagna e saliamo le scale che ci portano sino in cima. Ran addocchia un binocolo e ci si fionda elettrizzata.
Ne approfitto per assentarmi un attimo: ho visto una macchinetta delle bibite e dopo tutte queste scale sono certo che anche lei sia assetata come me.
Scendo qualche scalino, tiro fuori due monete avvicinandomi alla macchinetta e le infilo nella fessura, premo due volte il tasto della Coca Cola e, con un tonfo tremendo, due lattine scarlatte atterrano sul fondo della macchinetta.
Le prendo in mano, sono ghiacciate ovviamente, e torno da Ran. La vedo ancora intenta al binocolo, forse non si è accorta che sono andto via. Qualche secondo dopo mi chiama con una mano, ma non trovandomi si gira e mi cerca con lo sguardo; fortunatamente non mi vede e torna sbuffando al binocolo borbottando qualcosa. Io mi avvicino furtivo a lei e le premo la lattina ghiacciata contro la guancia. Sobbalza e si volta sorpresa verso di me, rimanendo ancora più stupita quando le porgo la lattina.
-Scommetto che hai sete!- le dico e lei, incerta, mi ringrazia con un sussurro. Per un momento intravedo l’ora sul mio orologio e mi faccio prendere dal panico: se non mi sbrigo faremo tardi!
-Vieni!- dico agitato afferrandola per un polso. Corriamo giù per le scale non investendo per un pelo una coppieta che si sbaciucchia in mezzo ai gradini, e corro verso la zona della ruota panoramica.
-Shinichi, dove stiamo andando?!- mi domanda stupita lei con il polso ancora arpionato dalla mia mano.
-Aspetta e vedrai!- rido io vedendo il mio obbiettivo vuoto. La trascino in mezzo a quello che è un cerchio di mosaico azzurro e fisso prima l’orologio sulla parete, poi il mio.
-10, 9, 8, 7, 6 - inizio il conto alla rovescia -5, 4, 3, 2, 1…!- alzo in alto il braccio che regge la lattina ridendo -0!-
Attorno a noi fiotti di acqua zampillano ad altezza d’uomo e ci troviamo intrappolati dentro una gabbia cristallina, mentre comincia un gioco di schizzi che ci intrattiene come una magia.
Ran si guarda attorno incantata, con gli occhi che brillano, e io posso godermi ogni sua espressione senza che se ne accorga: è troppo presa!
-Guarda- dico io alzando gli occhi verso il cielo mentre sopra di noi un arco di colori ci protegge come una bolla di sapone dai mille riflessi.
-L’arcobaleno!- esclama Ran con gli occhi sempre più emozionati.
Rido: è così bello vederla sorpresa come una bambina.
-Questo è il mio regalo per te visto che hai vinto il torneo nazionale, spero lo accetti volentieri…- dico con tono da duca inglese tirandomela. Lei ride, poi propongo un brindisi ed entrambi apriamo le nostre lattine. Contemporaneamente due fiotti di schiuma e cola ci schizzano in viso lavandoci.
Ran mi guarda e, notando la mia espressione sconvolta, scoppia a ridere. Io la imito divertito mentre mi gratto la testa e intorno a noi gli zampilli si abbassano gradualmente. Le prendo una mano indicandole la panchina che c’è di fronte alla fontana per evitare che scivoli sul bagnato e, stranamente, lei non si sottrae alla presa. Ci sediamo e buttiamo giù la bibita fredda in pochi sorsi, getto la mia lattina nel cestino accanto alla mia panchina senza alzarmi e Ran mi porge la sua per fare lo stesso ringraziandomi.
-Che ne dici di andare a pattinare?- propongo alzandomi e trascinandomela dietro senza nemmeno avere una risposta.
-Ah, io non…!- tenta di dirmi imbarazzata ma non la ascolto.
Sono troppo felice oggi!
Mi dirigo alla zona ghiaccio e mi avvicino alla cassa in cui danno i pattini.
-Salve, ha i numeri 38 e 44?- domando senza chiedere il numero a Ran: la conosco troppo bene,
-Certo- mi risponde gentile la ragazza passandomeli mentre lei tenta di dirmi qualcosa.
-Grazie- dico io tenendola sempre per un polso e avviandomi ad una panchina libera. Mi siedo e mi tolgo le Converse per infilarmi i pattini, che sulla lama hanno la protezione di gomma per evitare di farsi male. Con la coda dell’occhio vedo Ran che imita tutti i movimenti che faccio io per infilarmeli e sorrido tra me e me: vuoi vedere che…
Mi alzo, sfilo la gomma dai pattini e la poso sulla panchina, Ran lo fa da seduta e poi si alza lentamente mentre io mi giro per avviarmi alla pista.
-Aspettami!- mi supplica seguendomi a tentoni e tenendosi al bordo esterno della pista. Io metto i piedi sul ghiaccio, mi volto verso di lei e le sorrido.
-Non sai pattinare, vero?- le domando sapendo già la risposta. Lei diventa fucsia e scuote piano la testa mentre le porgo le mani -Ti insegno io, tranquilla, non è così difficile…-
Annuisce, incerta, ma annuisce e afferra le mie mani; mi allontano un po’ e lei mette per la prima volta piedi sul ghiaccio scivolando subito in avanti.
-Aaaaaaaaaaaaa- dice agitata fissandosi i pattini tremanti mentre rido.
-Ma come si fa a non saper pattinare?!- la prendo in giro e lei mette il broncio.
-Ringrazia che mi tieni le mani, altrimenti ti menerei!- sbuffa e mette male il piede, tanto che scivola in avanti. La prendo al volo afferrandola per i fianchi, ristabilendo il suo equilibrio.
-Ora non hai le mani occupate, menami, dai- le dico per smorzare la tensione notando che è viola in viso. Ma è troppo occupata a fissare il ghiaccio che nemmeno mi risponde, così decido di smettere di stuzzicarla.
-Allora, devi rimanere un po’ piegata in avanti per avere l'equilibrio...- la piego in avanti tenendola sempre per la vita, poi tolgo le mani dal bacino e vedo per un attimo i suoi occhi farsi prendere dal panico.
-NON AZZARDARTI A LASCIARMI ANDARE!- mi urla nel panico più totale mentre rido riafferrandole le mani.
-Non ti lascio fifona!- la sfotto mentre mi lancio un’occhiata alle spalle per non investire nessuno, poi comincio a muovermi e le spiego come posizionare le gambe per non cadere.
Dopo 10 minuti, Ran ha preso sicurezza: lo noto da come mi sorride e guarda i pattini che scivolano sul ghiaccio, così decido di lasciarle una mano e in questo modo sembriamo proprio una coppietta.
Arrossisco, ma lei non lo nota, così comincio a fare passi un po’ più lunghi mentre giriamo attorno alla pista. Decido di lasciarle anche l’altra mano e lo faccio senza avvisarla.
Mi guarda nel panico più totale mentre scivola in modo scordinato.
-SHINICHI!- urla mentre prende velocità senza controllo e io rido.
-Stai andando bene!- le dico per incoraggiarla, ma non ne è convinta, tanto che invece, per raggiungermi, si butta in avanti, prende ancor più velocità e mi cade addosso prendendomi in pieno.
SBAM!
-Ahio!- dico io mentre lei, sdraiata su di me, non osa alzare lo sguardo troppo imbarazzata. Mi alzo sui gomiti e, mentre attorno a noi qualche cretino ride, cerco di attirare la sua attenzione.
-Ti sei fatta male?-
-Baro! Non dovevi lasciarmi!- sbuffa guardandomi rossa mentre ridacchio per la sua espressione.
-Stavi andando bene- la incoraggio ancora mentre si allontana dal mio petto, su cui è rimasta appoggiata fin’ora, e rimane in ginocchio sul ghiaccio. Mi alzo e le porgo una mano per aiutarla a mettersi in piedi ma, praticamente, la tiro su di peso perché continua a scivolare.
-Dai riprendiamo-
-Non vuoi smettere?- domanda come se mi fossi offeso per la colpa che mi ha appioppato, ma scuoto la testa.
-Quando inizi a prenderci la mano diventa ancora più divertente!- le rispondo e lei mi sorride qualche secondo dopo, annuendo.
-Hai ragione- dice mentre riprendiamo a scivolare sul ghiaccio delicatamente.
Dopo un’ora decidiamo di uscire dalla pista: Ran è pur sempre in pantaloncini e comincia ad avere freddo. Ci avviamo alla zona dell’orrore.
-Ascolta Ran, sai una cosa?- le chiedo mentre questo dettaglio mi viene in mente così, dal nulla -Il proiettile di un fucile viaggia alla velocità di 1000m/s, invece la pallottola sparata da una pistola viaggia a un terzo di quella velocità, praticamente a 350m/s*-
-Mh, interessante- mi dice sorridendo,nonostante sappia benissimo che la cosa non le importa molto.
 Finalmente vediamo una nuova giostra: il Treno dei Misteri.

*Nell’anime di Kaito Kid, episodio 2 se non erro, Kaito e Aoko vanno a Tropical Land e facendo un giro x il parco vedono i dinosauri meccanici.
*Film 13, quando Ran rischia di essere ferita da Matsumoto, ovvero Irish travestito, ricorda questo dialogo che ha avuto con Shinichi a Tropical Land.


Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwa ^^
allora eccomi tornata col secondo chappy di questa storia!
che ve ne pare? ^^
sono davvero curiosa di sapere le vostre opinioni,
specie sul momento della coca cola, della fontana e della pista di pattinaggio!
vabbè su tutto in poke parole -.-"
li ho descritti bene?
rispecchiano i momenti dell'anime da dove li ho ripescati?
è fondamentale saperlo x me! ><
ammetto che mi sono scervellata ripensando a tutti i momenti in cui Ran ripensa alla giornata a Tropical Land
e ho ricucito tutto insieme come un enorme ragnatela ^^
(mi fanno schifo i ragni, nn so da dove mi è venuto il paragone -.-)
Cooomunque, per l'idea della pista di pattinaggio ho visto una ending dove c'era una foto di Ran che stava per volare sul ghiaccio e inoltre nel manga n°25 c'è proprio un capitolo dove lei torna a Tropical Lndn e dice a Sonoko che Shinichi le ha insegnato a pattinare e l'ha presa in giro per tutto il tempo...
^^
Allora, basta con qst Corner che è una OS ormai, e passo ai ringraziamenti:
grazie alle mie vecchie lettrici che hanno scritto delle recensioni lunghissime che mi
hanno fatto un piacere enorme! v.v
grazie alle mie nuove lettrici che mi hanno dato una grande soddisfazione! v.v
e Grazie a coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite e le preferite già dal primo chappy!
Arigatò Gozaimasu v.v
al prossimo
mangakagirl ^^
  
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