II)
L’orfanotrofio
Questa biforcazione mi
spiazza del tutto, non so che via prendere perciò scelgo il metodo più facile:
testa o croce. Esce testa e mi reco a destra… un buco nell’acqua, ci sono solo
un capanno sgangherato, un pozzo ed un carretto. Però il bambino potrebbe
essersi nascosto nel capanno, meglio controllare. Niente, non si trova qui, c’è
solo un collare e quella che sembra una carta d’imbarco scritta con un pastello
rosso. Improvvisamente sento un cane abbaiare e vedo finalmente il bambino che
stava sul bus. Lo seguo per la seconda via finché non entra in una casa dopo
aver chiuso il cancello. Il bambino si nasconde dentro e noto due bambine
incappucciate all’ingresso che colpiscono con un bastone un sacco… la cosa non
mi piace per niente. Vicino al muro c’è scritto in bronzo “Orfanotrofio Giardino
della Rosa”, possibile che sia quello del libro che ho con me? Non mi pare una
buona idea entrare dal cancello principale, perciò mi infiltro nella macchia
d’alberi che circondano la struttura e cerco un’entrata secondaria. Il fatto di
essere vestito totalmente di nero mi aiuta, anche se la maggior parte dell’opera
di quella sorta di invisibilità la fa la mai abilità nel muovermi senza fare il
benché minimo rumore. E dire che tra chi mi conosce c’è ancora chi mi chiede
perché mi faccio chiamare Shadow, quale soprannome migliore c’è per qualcuno che
prima non sai dove sia e poi arriva al tuo fianco senza che te ne accorga? Mi
fermo e vedo alcune manine che si arrampicano sul muro di cinta, per poi
scorgere le testoline insacchettate delle bambine che
dicono.
?1: Hai sentito? Damian ha
portato un adulto con se.
?2: Si, dobbiamo preparare
le prove, solo così sapremo se è adatto a stare con noi.
?1: Senti Rose, ma ti sembra
giusto quello che abbiamo fatto?
Rose: Lo sai che era quello
che dovevamo fare, non c’erano alternative.
È incredibile, tra tutti i
posti esistenti in Inghilterra dovevo proprio capitare nell’unico orfanotrofio i
cui unici inquilini sono dei bambini che mi paiono tutto tranne che
dolci&carini? È inutile, sono predisposto per natura a cacciarmi nei guai,
ma sono sempre riuscito anche ad uscirne intero, in un modo o nell’altro.
Continuo la mia ricerca finché non vedo una porta con un foro che dice “ingresso
consentito solo ai possessori della carta d’imbarco”… non so perché ma qualcosa
mi dice che questi bambini mi stavano aspettando. Continuo ad avanzare e
scavalco il muretto, non ci sono porte ma al primo piano c’è una finestra aperta
ed a terra una corda… ho trovato il modo di entrare. Lego la corda all’estremità
di un kunai e lo lancio verso la finestra, a quanto pare fa presa e mi
arrampico. Entro senza che nessuno si accorga di me, ma le tavole di legno
scricchiolano non poco, non sarà facile passare inosservati. Ho una pessima
sensazione, come se dovesse succedere qualcosa… il pavimento stà crollando!
Quanto detesto aver ragione in questi frangenti.. Riesco ad appendermi ad una
delle poche tavole sane della struttura, ma il fagotto con le armi non è di
certo molto confortevole in questo caso e come se non bastasse la cinghia che le
tiene ancorate alla mia spalla si slaccia, facendole finire al piano di sotto.
Beh, almeno posso alzarmi e contemplare il disastro: mi trovo al primo piano, le
mie armi sono sotto di me e l’unica opzione decente è la porta dietro di me. Di
certo non posso saltare giù, non tanto per l’altezza, cinque metri scarsi, ma
perché non so se le tavole reggerebbero, già le armi sono pesanti e se il
pavimento ha la stessa resistenza di questo e sotto c’è un piano sotterraneo non
credo proprio reggerebbe la mia caduta da quest’altezza, quindi devo per forza
prendere la porta dietro di me. Con me ho solo Fenrir e MiniMune nello zaino, ma
non le prendo. Varcata la soglia sento dei passetti frettolosi avvicinarsi e
vedo due bambini incappucciati salire le scale con dei coltelli in mano. Li
schivo facilmente e li neutralizzo colpendoli alla bocca dello stomaco con due
dita tese, quindi scendo a rotta di collo le scale, ma quando apro la porta che
mi conduce dove dovrebbero esserci le mie cose ho una bruciante delusione: le
armi sono scomparse.
Fine capitolo
NDA: Il nuovo capitolo è
pronto. Ringrazio Serenity per il commento, sempre bene accetti^^. D’ora in poi
la storia subirà i mutamenti di cui vi ho accennato, ma non vi preoccupate,
dovrebbe essere lo stesso molto piacevole da leggere, anche se in certe parti la
storia sarà un po’ dura. A presto!