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Autore: MartinaGaladriel98    13/10/2012    1 recensioni
Dal secondo capitolo: " Non è che Mycroft Holmes odiasse particolarmente i cappelli, ma il problema era che gli ricordavano due gambe grasse, un largo vestito di plastica mascherata da seta, e profumo di dolcetti al limone stantii: sua zia Proud"
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mycroft Holmes , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MYCROFT AND THE MAID TOO PART 2
FAIRY TALES AND CURLERS

Ed ora eccoci, ad osservare un bel tramonto sul bosco autunnale, e sbavare a tutto sbavare come cani alla vista di un pallone da calcio. C’incamminiamo lungo la linea dell’orizzonte, aldilà delle nostre scarpe puzzolenti di fango, del giorno e della notte, per ritrovare noi stessi e ciò che siamo.
Aaaaaaaaaaah come ci sentiamo romantici! Freschi come rose in un bel giardino a primavera! Facciamo piroette, sorridiamo e ci prepariamo a portare la torta di mele alla nonna raccogliendo fiori con le manine con….aspetta. C’è qualcosa che non quadra.
Nella nostra bella strada dipinta di fresco….c’è qualcosa che non torna.
Una casa bianca, duel lampioni stile barocco. Bello, se non fosse per tre figure che rovinano la scena.
Un bambino che sembra appena uscito da sotto uno di quei caschi per la permanente, un ragazzino con un vistoso quanto orripilante apparecchio per i denti ed una megera con un grembiule a quadretti ed almeno 500 tipi diversi di bigodini in testa, il rossetto rosso sbavato sui denti, ed un mestolo di legno che le spunta dalla tasca.
Ora dimentichiamoci le nostre rose, i nostri dolcetti ed i sorrisini mielosi. Buttiamo via il bel vestitino color confetto con i diademi a forma di cuore e le scarpette di stoffa sporche, ahimè, di fango.
Perché ? Ma perché ci troviamo al cospetto di Millicent Swan, Sherlock e Mycroft Holmes, destinati a stracciare il più roseo e normale e tranquillo sogno di pace che un essere buono e gentile abbia mai fatto…

I love playing tennis!!! “No Mycroft,
you love breaking up with fantastic ideas worthy of the most brilliant of the idiots ’’

L’ idea era stata di Mycroft . Una noiosissima Domenica di fine Ottobre Mycroft aveva avuto un’ idea di cui si sarebbe pentito molto presto. Ovvio, era qualcosa di normale che di certo non poteva durare, sarebbe accaduto sicuramente qualcosa: vuoi i nani di porcellana sull’erba che si rompono, o il gatto randagio che scappando dalla fifa viene investito con grande gioia di Mycky, oppure Sherlock che cade da un albero. Insomma, qualcosa giocando allegramente e tranquillamente a tennis in cortile sarebbe successa sicuramente.
E’ per questo che alla domanda del tredicenne, Millicent era rimasta con il mestolo della minestra sospeso a mezz’aria come  avesse visto che un verme ci strisciava sopra, e Freaklock aveva interrotto improvvisamente  di spegnere ad accendere la luce del soggiorno per vedere quanto dura in media una lampadina.
<< Ho sssolo fatto una proposssta >> disse con un’alzata di spalle Mycky, che da quando si era dovuto mettere l’apparecchio era tale ed uguale ad un serpente a sonagli (perché gli suonava il portachiavi che si ostinava ad appendere ai pantaloni e su cui aveva attaccato un pacchetto di filo interdentale).
Millicent ricacciò il mestolo nella pentola fumante, mentre con l’altra mano tastava i bigodini che con meticolosa attenzione aveva fissato sulla sua testa da Morticia.
<< Cosa ne pensi Sherly ? >> ( era talmente coraggiosa da chiamarlo così, nonostante una volta avesse rispettosamente ricevuto fantastiche letture di vita così incantevoli e dettagliate da far intenerire una dispettosa ed imbecille scimmia antropomorfa che se la ride per tutto).
Il bimbo dagli occhioni grigio-azzurri fece una smorfia da far venire la pelle d’oca.
<< Oh…>>, grattò il pomo della spada da pirata accasciata sul divano beige.
<< I compagni di Mycroft  hanno detto che è un idiota… voglio averne la doppia conferma, perciò gioco >> e s’incamminò verso lo sgabuzzino per recuperare le racchette e rovinare il bel lavoro dei ragnetti ingegnosi che avevano operato sulla rete.
I bei dentoni da castoro millicentiani rilucevano alla luce del sole così come l’apparecchio di Mycroft  e la consapevolezza di Sherlock di avere davanti due babbei …
L’erba era verde e gli uccelli cinguettavano rilasciando profumatissimi ricordi sul tetto, che bellezza! Anche i nani del giardino facevano  parte di quella  cantilena allegra che sembrava levarsi intorno come il coro di mille canarini rauchi  e con la tosse!
Ma torniamo ai nostri…
Eccolo Mycroft: impugna la racchetta, fa strani versi, la prova mettendosi in posizione ed esulta come un esaurito, raccontando aneddoti di politici che dello sport ne hanno fatto la loro passione e sono finiti in sedia rotelle.
Eccola Millicent: ridacchia, si mette in posizione, si gratta il naso e la bocca sbavando un po’ di rossetto “ sono pronta piccolini “
Eccolo Sherlock : non esulta, non si mette in posizione, non racconta nulla,
“ Mycroft, sembri il pollo che se la ride nel forno insieme al rosmarino ‘’.
La partita comincia: la pallina di un bel giallo senape taglia l’aria come un razzo, lanciata dalla Millicent, Mycky la prende sentendosi Zeus…anzi no, il sergente maggiore dei servizi segreti.
E…. la tragedia.
Il cagnolino dei Poppers ( i vecchi rimbambiti che quando litigano si prendono a camomille bollenti e boccioni di vino in faccia della casa di fronte ) con il giornale in bocca, sembra vedere  un miracolo : una bella, formosa ,pallina.
Ma quella lì gli da il due di picche picchiandolo sul muso, cagnolino  bellino si capovolge e rotola, finendo nel tombino aperto davanti al giardino Holmes.
Il giornale vola nella pozzanghera fangosa: in prima pagina c’è l’arresto di un politico corrotto.
Mycky se ne accorge solo all’ultimo momento, buttandosi a capofitto nel fango e non riuscendo a salvarlo, si da alle più sfrenate ridicolaggini ed agli epiteti più fantasiosi diretti alla racchetta.
Ora si vedono i mutandoni di Milli che, chinata, da una mano a Sherlock che recupera il cagnolino che molto intelligentemente ha cercato di addentare un oggetto indefinito scambiandolo per chissà cosa e si è incastrato in mezzo ai tubi sudici.
Ora lo so che tutto ciò può sembrare fantasioso, si vabbè, ma non aggiungerete mica anormale? In cuor mio vi auguro che non siate arrivati a pensarlo : allora siete proprio dei cagnolini Poppers ( sa di marca di pannolini questo nome…), perché’ sapete già  e vi ripeto che niente potrà mai essere normale e serio qui….
Riportando il cane ad un’allegra vecchietta Poppers…..
<< Il suo cane, signora Poppers  >> annunciò Mycroft con una faccia da funerale e vestito perfettamente elegante ( era stato restio a tenersi il fango addosso per presentarsi “ ad una rispettabile anziana ’’).
<< Ah! Cromwell, come mi sei mancato! Oliverino mio, pensavo che ti avessero rapito quei brutti alieni con la scopa…ma ora sei qui e ci facciamo una bella camomilla…o ma dai, i resti di giornale nei dentini! No, no, un sostenitore del parlamento dev’essere impeccabile, oh ma li puliamo… >> e sparì dietro la porta con il suo cane bavoso spiccicato contro le braccia.
<< Dai bimbi, la mamma dev’essere tornata! >> Millicent applaudì, sparendo dietro la siepe.
<< Odio i cani >>, Mycky si passò con finta nonchalance una mano tra i capelli cioccolato  di cui amava ravvivare i riflessi ambrati.
<< Anche io odio un cane, è idiota, ciccione e puzzolente di bagnoschiuma, e si ostina a vestirsi come un bigotto illudendosi di sembrare affascinante >> saltò Sherlock, i riccioli impazziti nel vento.
Certo, è lecito che Mycky a volte avesse istinti omicidi verso il freak, ma cosa poteva farci? Se lo avesse picchiato, l’indomani non vi dico le brutte sorprese che avrebbe potuto trovare…. Ma cosa? Spazzolino cosparso di polvere di peperoncino, canottiere ritagliate a forma di cuore, le sciccose scarpe di vernice appese al soffitto ed altre diavolerie….è poco, credetemi.
Il problema più grosso tuttavia, si presentava quando la scoiattolona Swan , decideva di mettersi in comune accordo con il freaklock (non che fosse tanto difficile visto che Sherlock le ricordava “ un piccolo ed indifeso cerbiattino del bosco ’’ , come se in qualche modo ci dovessimo credere)  ogni volta che in casa Holmes si presentava a fare i compiti il compagno di tennis e di classe ….. no, non fate quelle facce! Si, si è il tipo dell’ombretto verde, ma ciò lo  racconterò nel prossimo capitolo….




Angolo autrice: ecco il nuovo capitolo! Vi ringrazio tutti per recensioni e ammirazioni!
Devo ammettere che questo capitolo non mi convince tanto, ma questo è quello che penso io e anche se sarà, forse, un fallimento non lo rimpiango :D è che con la scuola non ho molto tempo per trovate ed elaborazioni e tutto si fa più in fretta e, purtroppo, con meno cura. E siccome il prossimo capitolo lo voglio fare alla perfezione, lo inizierò in anticipo! A presto
MartinaGaladriel98
P.s. per chi non lo avesse notato, il repentino cambiamento dal passato al presente è fatto apposta per rendere meglio la scena, nessuna mancanza :)

 
 
 
 

 
 
 
 
 
  
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