Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Pezzodipayne    13/10/2012    1 recensioni
Lei è una diciannovenne di nome Rebecca ed è una Romana de Roma. Vive con sua sorella e sua madre mentre suo padre gira il mondo per lavoro. Questa ragazza si troverà a vivere il sogno che ogni Directioner vorrebbe a sua volta vivere: incontrare quei cinque interdetti mentali. Non penso ci sia bisogno di dire chi sono, vero? u.u
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Sexy speaker-



 

-Guarda che la macchina non si accende da sola eh! Devi girare le chiavi, imbranata- Urlò mia sorella, seduta di fianco a me in macchina. Cazzo è la prima volta che guido la macchina dopo aver preso la patente e sono un pò troppo nervosa. Acciminchia.
-Senti minchiona,lo so! Dammi solo il tempo di rilassarmi..- Le urlai contro, andando a girare la chiave molto velocemente. Troppo velocemente.
-Oh oh- Dissi, cercando di non farmi sentire da quella testa di minchia.
-"Oh oh" cosa?- Gridò, guardandomi storta. Echecazzo, una ora non può nemmeno bloccare la chiave nel quadro, che subito viene aggredita. Ma io non so, pff.
-Eh niente, la chiave non gira..- Dico, evitando il suo sguardo. 
 


Ok, one moment. Non mi sono presentata. Che minchiona. Il mio nome è Rebecca Smith, ho 19 anni. Quella rimbambita che ho di fianco è mia sorella Margherita, 16. Sono più grande ma, da come ci comportiamo, sembra l'opposto. Abitiamo quasi nel centro di Roma con nostra madre da quando siamo nate. Quel culo d'oro di mio padre,invece, è sempre in giro per l'Europa per lavoro. L'anno scorso, per esempio, si è fatto nove mesi in Irlanda. Poi è tornato qui, e dopo manco sei giorni è ripartito. Lo invidio da morire. Non sò cosa darei per andare nove mesi in Irlanda. E invece? Invece mi ritrovo sul sedile di sta cippa di auto, con quella testa di cazzo di mia sorella che canta come una minchiona stonata e con la macchina bloccata davanti al colosseo. Più sfigata di cosi si muore.

 

-Eureka! Dillo che sono un genio sorellina- Urlai, mettendo in moto la macchina e guardandola con aria di superiorità.
-Botta di culo.- Disse,iniziando a ridere. Che te ridi!? Vuoi un pugno in faccia quindi.
-Non è "botta di culo" ma bravura!- Finì di dire, fiera di me stessa. Ok, è stata una botta di culo piena. 110%.
Lasciammo in pochi minuti il Colosseo e quel fantastico prato verde che lo circondava e ci dirigemmo verso casa.
-Rebbè, sto accendendo la radio- Mi avvisò mia sorella, mentre si allungava verso lo stereo. Musica, l'unica via di fuga per questa vita di minchia che sembra ce l'abbia con me.
-Okkè.- Le dissi, continuando a guardare la strada. Mentre lei cercava una radio che trasmettesse una canzone decente.. Ma niente di niente. 
-Allora!? Vuoi lasciare una cazzo di radio o stai facendo un mix?- Le dissi innervosita, stringendo le mani sul volante. Mi guardò in cagnesco.
-Eh non cacare le palle, non trovo una radio che trasmette musica decente, diamine!- Mi rispose, continuando a premere con l'indice quel cazzo di tasto dello stereo.
-Se non smetti di premere quel minchia di tasto, te ficco su per il culo quel dito!- Continuai ad urlarle, stringendo ancora di più il volante. Così si allontanò dallo stereo e lasciò una radio a caso dove un ragazzo stava parlando dei vari concerti in Italia.
-Bene, iniziamo col dire che quest'anno l'Italia ospiterà molte star internazionali per alcune tappe dei loro fantastici Tour..- Iniziò a dire lo speaker. Aveva una voce altamente sensuale. Sexy speaker, oh yeah. Ok, stop.
-..Iniziamo ad elencarne un pò. Allora avremo: Justin Bieber, che sappiamo ha fatto visita alle italiane recentemente; La grandissima Taylor Swif..- Quel ragazzo iniziò ad elencare nomi su nomi, non avevo mai sentito cosi tanti cantanti stranieri venire tutti insieme in Italia. Dev'essere successo davvero qualcosa, altrimenti non me la spiego sta cosa. Iniziai a pensare, continuando a guardare la strada e la fila di macchine che si trovava davanti alla mia. 
-..E infine in Italia, quest'anno per la prima volta, avremo in tre città italiane i ragazzi che stanno spopolando in tutto il mondo, i ragazzi che si sono fatti conoscere per le loro fantastiche voci, i ragazzi che hanno vinto un'infinità di premi in questi due anni..- Lo speaker si stava iniziando a scaldare, man mano che parlava alzava sempre di più la voce. -..I fantastici e grandiosi One Direction!- A quelle parole inchiodai la macchina, facendo arrivare la testa di mia sorella contro il cruscotto. I ONE DIRECTION? SIAMO SICURI? 
-Proprio cosi, i cinque fantastici ragazzi che hanno fatto emozionare milioni e milioni di persone in tutto il mondo saranno in Italia per tre tappe!- Urlò il ragazzo della radio. 
Bene, posso iniziare ad appendere per tutta Roma i manifesti personalizzati con scritto "I One Direction hanno scoperto Narnia!". Finalmente hanno capito dov'è l'Italia. Cioè non ci vuole molto a capire eh.. Ma si sà che sono dei ritardati.
-Rebbè hai sentito?- Mi grida contro quell'altra ritardata mentale. 
-Ma secondo te sono sorda? Si che ho sentito!- Le dico, riaccendendo la macchina.
-Vabbè ma dove sono le tappe?- Mi chiede. Ma secondo lei che sono, una veggente? Ma vedi te oh.
-Ma che minchia ne sò Marghe, mica leggo nella mente dello speaker dalla voce sexy!- Le dico, sbuffando. 
-Sto minchione non l'ha detto!- Continua mia sorella, sbuffando anche lei.
-Ma ddai!? GIURA!- Le dico, con una faccia da Capitan Ovvio. Mi guarda male e inizia a guardare la strada.
Tempo due minuti e siamo finalmente nelle mura di casa. "Home sweet home." Devo abituarmi a parlare inglese per quando i One Direction saranno in Italia. 
Salgo le scale ed entro in camera. Ammiro i miei fantastici poster, uno piu bello dell'altro, li sfioro con la mano e poi mi butto sul letto con le cuffie alle orecchie. 'So Good' di B.o.B, canzone fantastica.
 

 

-Rebbè corri!- Urla mia sorella dalla cucina. Che minchia vuole ora? Mi ero messa a fare Matematica da circa cinque minuti e, giustamente, quella deve scassare la minchia.
-Margherita che cazzo vuoi? Sto finendo alcuni problemi di Algebra!- Le urlo dallo studio, continuando a risolvere quella cazzo di equazione che si ostinava a non uscire.
-Innanzi tutto: GIRATI MEGLIO!- Mi grida contro, spalancando la porta della stanza. Faccio un salto sulla sedia. Ma è cogliona?
-Mi scusi. Margherita cosa minchia vuoi?- Le dico con voce piu calma, tipo quella di Biancaneve,Cenerentola o qualsiasi altra principessina del cazzo.
-Sono uscite le date del Tour e, indovina un pò? Fanno tappa a Roma!- Mi dice tutta eccitata e iniziando a saltellare come una demente per tutto lo studio. OH MIO DIO, VENGONO A ROMA. QUELLE CINQUE MERAVIGLIE VENGONO A ROMA. 
Mi alzo di scatto dalla sedia e mi avvio verso la porta d'ingresso.
-Dove stai andando ora, scusa?- Mi chiede con faccia interrogativa. Ma saranno pure cazzi miei,no?
-Cazzi miei.- Le dico, indossando la giacca.
-Parla minchiona!- Mi urla. Ohu!
-Sorellina queste brutte parole.. Non si dicono! la persona che te le ha insegnate..- Non riesco a dire altro che lei aggiunge:-Dovrebbe dirmi dove cazzo sta andando!- Ma sta nervosa? Ma io non so.
-Sto andando ad appendere i manifesti!- Le urlo tutta felice.
-Che manifesti scusa!?- Mi chiede dubbiosa.
-CAZZO MARGHERITA NON FARMI MURO! QUEI CINQUE STANNO VENENDO A ROMA, DEVO ANDARE A STAMPARE I MIEI MANIFESTI PERSONALIZZATI! DEVONO SAPERE CHI E' 'REBECCA SMITH'.- Dico tutta elettrizzata.
-Tu non stai bene sorella..- Mi guarda male e se ne torna in cucina.

 


-Mi scusi signorina, potrebbe aiutarmi?- Sono arrivata in una cartoleria nel centro di Roma. E' deserta. Ovvio, mi sono scelta proprio quella piu scandente tra mille. Complimenti per la scelta Rebbè.
-Certo, dimmi- La ragazza alla cassa mi risponde, sfoggiandomi un sorriso impeccabile.
-Per caso qui fate manifesti?- Chiedo, guardandola con gli occhi che brillano. Mi guarda storta.
-In che senso scusa?- Cazzo, sei ritardata.
-Hai presente i manifesti dei circhi? Ecco, ne stampate di simili?- La guardo, cercando di farle capire cosa cazzo volessi.
-Non facciamo manifesti per il circo.- Mi rispose, confusa come non mai.
-Non voglio un manifesto per il circo! Voglio un manifesto personalizzato. E' possibile averlo?- Le chiedo, stremata.
-Ehm si.. Cosa vuoi che ci scriva?- Mi chiede, prendendo carta e penna.
-"REBECCA SMITH ANNUNCIA L'ARRIVO A ROMA DEI ONE DIRECTION."- Dico con voce seria e fiera.
La ragazza mi guarda male. -Ma sei seria?- chiede.
-Ti sembra che io stia scherzando?- Dico, guardandola male.
-Comunque non facciamo manifesti!- Dice, abbassando lo sguardo.
-Ma mi hai appena detto il contrario!- Le dico, urlando.
-Mi sarò sbagliata amore.- Mi dice, coglionandomi. Ma guarda tu questa putroccola.
-Amore chiami tua nonna, stronza- Grido, uscendo dalla cartoleria.
-Tu sei pazza- Sentii dire, mentre sbattevo la porta del negozio.


 
 
 


Yeah Buddy.
Oddio non posso credere di aver iniziato una seconda storia, cioè con quale coraggio? Il danno è fatto.
Mentre sfogliavo alcune Fan Fiction ho notato che sono quasi tutte ambientate a Londra o in qualche altra città straniera e MAI in Italia. Quindi mi sono detta "Perchè non far venire loro per una volta?" Cioè sempre noi dobbiamo scomodarci? Ma io non sò.. E poi prima o poi dovranno venire in Italia, giusto? Quindi ho deciso di creare questa tanto carina storia che si movimenterà moooltissimo nel prossimo capitolo e.e
 
Bene, non ho nient'altro da dire se non: RECENSITE E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.
Ciao belliffimi. :)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Pezzodipayne