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Autore: Sallivergron    14/10/2012    4 recensioni
Will Schuester si svegliò, erano le 7.30 del mattino. Guardò al suo fianco e sorrise guardando sua moglie. Aveva tutto quello che un uomo poteva desiderare, una bella casa, il portafogli bello pieno, due figli piccoli e un lavoro che adorava. Ignaro dell'incontro che avrebbe fatto quel giorno si diresse al liceo William McKinley di Lima Heights, un quartiere malfamato di Lima, Ohio.
Volevo avvisare i lettori che Kurt in questa FF non è gay, anzi, è il capobranco e al McKinley è uno dei più rispettati. Artie non è sulla sedia a rotelle.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Santana e Puck continuavano a baciarsi molto appassionatamente sul divano di casa Jones, lo stesso facevano Quinn e Sam, Finn sembrava volersi mangiare la povera e piccola Rachel dal mondo in cui la baciava, Mike e Tina non erano da meno e di certo Artie e Brittany non erano i più casti. Lei indossava una minigonna ed era seduta su di lui, con le gambe aperte. Gli unici che si giravano i pollici erano Mercedes e Kurt.
-Sam non vorrai metterla incinta di nuovo vero?- domandò ironico Kurt
-Ah ah ah spiritoso- rispose Quinn
-Finn se non raffreddi i bollenti spiriti te la mangerai quella poverina- esclamò il latticino
-Fatti gli affari tuoi Kurt!- rispose il ragazzo
-Artie vorrei ricordarti che non stiamo girando un filmino porno- continuò Hummel
-Fottiti Hummel- esclamò il ragazzo
-Tina se non lo fai smettere adesso ti ritroverai presto con una pagnotta nel forno- esclamò il ragazzo con gli occhi azzurri mettendo una mano sulla spalla dell’orientale
-Puck, Santana quanta saliva vi siete già passati? Quindici litri? Siete li a limonare da almeno un’ora!- affermò il latticino
-Kurt chiudi la bocca e datti da fare, lo sappiamo tutti che vuoi Mercedes- esclamò Santana zittendolo. Il ragazzo diventò di colpo rosso in volto e abbassò lo sguardo. Poi si avvicinò alla ragazza corpulenta e le mise una mano sulla spalla.
-Leva la tua lurida mano dalla mia spalla- esclamò lei
-E se non volessi?- domandò  lui
-Te le spezzerei- rispose Mercedes
-Tutti si aspettano che ci baciamo- disse Kurt
-Beh mi spiace ma andranno via delusi- continuò Mercedes. Detto questo Kurt uscì da casa Jones e si sedette sulle scale. Lei lo raggiunse.
-Che vuoi?- domandò lui
-Fa freddo, entra, non voglio averti sulla coscienza- rispose lei
-Non entro. A quanto pare non sono il benvenuto in casa tua- esclamò Hummel
-Certo che sei il benvenuto, ma solo come amico- puntualizzò la Jones
-Ma che ti ho fatto di male, perché mi detesti così tanto? Insomma ti sto praticamente facendo la corte da mesi se non anni, ma continui a snobbarmi- affermò il latticino
-Kurt non ti detesto affatto. Anche se non ci crederai, ti voglio bene. Sei mio amico, sei divertente e anche carino. Solo che non sarai mai il ragazzo che fa per me. Non sei una persona seria, pensi solo a giocare a cambiare ragazza ogni giorno. Io non voglio essere una delle tante. Non mi avrai mai mettitelo bene in testa. Io non sono la tipica ragazza da una botta e via. Io sono la tipica ragazza da scopa e coccola, non da scopa e vai via prima che si svegli, capisci?- domandò lei -Sono impegnativa. Tu vuoi solo entrare nelle mie mutande, niente di più, io non voglio questo- disse la ragazza di colore
-Se pensi davvero che io sia quel tipo di ragazzo, beh non mi conosci affatto. È vero in passato sono stato uno stronzo con le ragazze, ma è da quando ho capito che tu sei la ragazza giusta per me, sono cambiato. Non vado a letto con nessuna da mesi ormai, solo perché aspettavo te, solo perché l’unica ragazza con cui vorrei farlo mi tratta da schifo. Tu non sei una delle tante, tu sei l’unica fra tante. L’unica che voglio e l’unica che amo. Sai quanto è difficile per me dire una cosa del genere- affermò Kurt
-Scusa come?- domandò Mercedes
-Hai capito bene- rispose lui
-Mi ami?- chiese ancora lei incredula.
-Si- rispose lui abbassando il volto
-Mi spiace, non potremmo stare insieme comunque, ho paura, non ho certezze- puntualizzò la ragazza corpulenta
-Ma almeno mi ami?- domandò lui
-Amare è una parola importante Kurt- disse lei. Sentendo quelle parole, lui scosse la testa amareggiato e si incamminò. -Kurt aspetta, non mi hai fatto finire di parlare- disse lei
-Non ce n’è bisogno, ho già capito- rispose lui mettendo le mani in tasca
-Kurt aspetta- disse lei seguendole e fermandolo -Io ho detto che amare è una parola importante ma non ho detto di non amarti-
-Quindi mi ami?- domandò lui guardandola negli occhi
-Si, ti amo- rispose lei abbassando lo sguardo. Lui sorrise. Le mise una mano sul volto e cercò di baciarla, ma lei si scansò.
-Mi spiace, con me devi penare, non penserai mica che mi lascio baciare così facilmente- disse lei ridendo e tornò in casa. Lui più felice che mai la seguì. Quando tornarono dentro, gli amici erano tutti seduti a posti diversi, Santana era vicino a Finn, Rachel vicino a Mike, Tina vicino a Puck, Quinn vicino ad Artie e Brittany vicino a Sam.
-Ragazzi ci stavate spiando?- domandò Kurt
-Chi noi?- domandò Artie indicandosi -No, per niente, cosa te lo fa pensare?- domandò
-Ma dai, guardate non avete fatto in tempo neanche a sedervi ai posti di prima. Che stupidi- disse Mercedes lanciando dei cuscini in faccia ai suoi amici. Da quell’azione cominciò una vera e propria guerra. Era da tanto che non lo facevano, divertirsi intendo. Erano cresciuti troppo in fretta e in quegli ultimi mesi, anzi in quell’ultimo anno e mezzo la loro vita era stata stravolta. Un uomo saggio era entrato nella loro vita e gli aveva insegnato come affrontarla. Gli aveva fatto da padre, fratello e amico. Non aveva mai smesso di credere in loro e aveva sempre cercato di tirar fuori la parte migliore che ognuno aveva da offrire. Will Schuerster non aveva mollato. Li aveva istruiti, amati, odiati (quanto gli facevano i dispetti e non lo ascoltavano), ma alla fine gli voleva bene come fossero tutti figli suoi. Era un uomo con il cuore puro, buono. Un uomo il cui scopo nella vita era aiutare il prossimo, aiutare coloro che sono in difficoltà e che non riescono a camminare con le proprie gambe. Lui era lì a dargli una spinta. Ad aprirgli una nuova visone del mondo, a spronarli per dare sempre il meglio, per loro e per gli altri. Quello che quell’uomo aveva fatto era davvero ammirevole. Era un uomo forte e senza paura. Un uomo che era andato oltre le apparenze e che aveva saputo riconoscere la vera essenza di quei ragazzi, aveva saputo arricchire il loro animo e ampliare i loro orizzonti. Era una delle persone a cui “i ragazzi della punizione volevano più bene”. Se non ci fosse stato lui, probabilmente questa storia non si sarebbe conclusa così. Probabilmente Puck e Santana si odierebbero ancora, Sam avrebbe ancora paura di chiedere a Quinn di uscire, Rachel non si sarebbe mai sentita bella e Finn mai sentito amato. Artie avrebbe perso Brittany e Mike e Tina non avrebbero scoperto di essere innamorati. Kurt avrebbe continuato ad essere il solito playboy e non avrebbe mai rivelato il suo amore a Mercedes, la quale ugualmente innamorata avrebbe per sempre sofferto per le azioni del latticino.
Passarono le settimane, passarono i mesi, i ragazzi crescevano e maturavano sempre di più, adesso avevano degli ideali, dei progetti. Cose che avrebbero solo potuto sognarsi prima dell’arrivo di Schuester. Puck e Santana stavano ancora insieme, innamorati più che mai. Avevano deciso di andare al college, ovviamente insieme, erano inseparabili. Quinn e Sam erano più felici che mai. Avevano una bellissima storia d’amore, una bellissima bambina e una vita invidiabile. Sam era riuscito ad entrare alla facoltà di legge, presto sarebbe diventato un avvocato per garantire un futuro dignitoso alla sua famiglia. Aveva chiesto la mano di Quinn, e subito dopo la laurea sarebbero convolati a nozze. Più i giorni passavano e più Finn e Rachel si amavano. Avevano deciso anche loro di andare al college, avevano puntato ad un’accademia delle arti, lei aveva una voce bellissima e anche lui. Sicuramente sarebbero stati presi. Mike e Tina come da previsione a breve sarebbero diventati tre. L’orientale infatti, aspettava un bambino. Un maschietto, lo avrebbero chiamato William in onore del grande uomo che li aveva aiutati. Brittany e Artie avevano aperto un negozio d’arte e d’animali che erano le cose che più amavano. Erano felici e super innamorati, una coppia invidiabile. Lo stesso si può dire di Kurt e Mercedes. Lui aveva dovuto penare tantissimo, ma alla fine era riuscito a diventare il suo fidanzato. Si amavano, si amavano davvero tanto. Lui era diventato una persona diversa, una persona migliore. La amava più di ogni altra cosa al mondo, lo stesso si può dire di lei. Hummel lavorava nell’officina di suo padre e assieme alla Jones stava per comprare casa. Si può dire che le loro vite ormai erano fantastiche, erano state stravolte. Niente più problemi con la legge, niente più problemi di cuore, certo, i litigi non mancavano, ma erano litigi banali e stupidi che di certo non avrebbero compromesso il forte legame che c’era tra le coppie.
Una mattina tutti insieme andarono sotto casa di Schuester e dopo aver attaccato le casse ad un generatore cominciarono a cantare We Found Love di Rihanna.
Grazie a Will loro avevano – come recita la canzone – trovato l’amore in un posto senza speranza. Era per loro giunto l’inizio di un’altra vita.
Lima Heights era anche questo gente. Quei ragazzi erano riusciti, grazie all’aiuto di quel grand’uomo a trovare la luce nell’oscurità. Perché ricorda caro lettore: “When you’re sad, you’re not sad. You are merely oblivious to the good things in your life. There is always a crack of light in the darkness. Find it!” “Quando sei triste, non sei triste. Sei semplicemente ingaro delle cose buone nella tua vita. C’è sempre uno spiraglio di luce nell’oscurità. Cercalo!”
[Cit. Dianna Agron]







 (Prima)
 (Dopo)









 (Ashley Evans)



































L'angolo della scrittrice di Fabiana
Ok, siamo arrivati alla fine di questa storia. Mi spiace finira, devo essere sincere, ma tutte le cose prima o poi finiscono. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito la mia storia. Vorrei ringraziare tutti quelli che l'hanno recensita, in particolar modo Marta che mi supporta sempre e che legge tutte le mie FF. Poi vorrei ringraziare quelli che l'hanno inserita tra le storie preferite, seguite. Chi mi ha inserito negli autori preferiti e anche coloro che "anonimamente" mi hanno seguita. Mi fa davveor piacere sapere che c'è qualcuno che legge ed apprezza le mie storie. Ancora un grazie infinito a tutti voi e alla prossima Fan Fiction... :DD 
P.S. mi spiace se ho deluso le aspettative di qualcuno. 

Fabiana
  
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