Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lustfulness    15/10/2012    1 recensioni
Lui.
Lei.
L'università.
Una cotta epocale, che si sviluppa giorno dopo giorno... Come un diario.
Una storia vera, una storia su quello che davvero succede quando si sentono le farfalle nello stomaco e si vorrebbe ucciderle con l'acido.
E invece ci si ritrova a scrivere qualcosa di romantico, anche se romantici non lo si è mai stati.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Strano, potrei dire precisamente quando hai iniziato a piacermi.

Domenica notte, quando sono andata a letto e non riuscivo a dormire perché continuavo a pensare a quando ridevi.

A quando mi hai stretto la mano presentandosi, con quella strette forti che mi piacciono tanto.

Quando non riuscivo a smettere di sussurrare il tuo nome, ripeterlo senza dargli veramente voce, ma solo per sentire come si muovevano le labbra...

Quando se chiudevo gli occhi vedevo i tuoi, il tuo profilo.

 

E sono terrorizzata, sai?

Non mi sentivo così da tanto, tanto tempo.

Tutti questi castelli in aria e la musica di Taylor Swift come sottofondo.

Il bisogno di scrivere come ora per sfogarmi, perché parlarne con gli altri non è abbastanza... Perché dovrei solo dirlo a te, non ho mai pazienza da niente, mi ci butto a pesce in queste cose, anche se so che ne uscirò tutta rotta e malconcia.

 

Federico, Fede.

La fede che non ho mai avuto in vita mia, sembra uno scherzo che adesso debba volere te così intensamente.

Ti conosco da neanche due settimane, ma Dio solo sa come hai fatto a finire così dentro la mia pancia.

Sì, ancora non me la sento di dire che mi sei finito nel cuore, perché lì ci finiscono le persone che amo... Eppure innegabilmente sei nella mia pancia, altrimenti cos'è quel peso nuovo che ci sento dentro? Cosa sono quelle famose farfalle che mi ero quasi dimenticata esistessero e che provano a soffocarmi ogni volta che ti vedo?

Sarebbe davvero il caso di bere dell'acido e farle fuori tutte, prima che succeda qualcosa di sgradevole come piegarmi a metà per vomitartele tutte davanti.

 

Siamo solo all'inizio e quanto male mi stai già facendo, Fede.

Mi stai costringendo a scrivere per liberarmi di tutto, mi fai perdere il sonno, mi impedisci di vedere tutto quello che ti sta intorno... Sembra tutto sfocato quando ci sei tu, per non parlare della scossa che sento ogni volta che mi tocchi, rischio di rimanerci secca ogni volta.

Come puoi non accorgerti di niente?

Sto esagerando, eccome, posso appena dire che mi piaci e già sono presa male.

Tutti mi ricordano giustamente che devo dare tempo al tempo, ma io sono fatta così... Mille castelli in aria, fin da subito, sempre.

Immagino come sarebbe averti a fianco, come sarebbe andare in moto insieme, come potrei preoccuparmi quando sei in giro a fare volontariato e qualche pazzo potrebbe farti qualcosa.

Ma poi, come si potrebbe toccarti se non per stringerti e non lasciarti andare via?
Come si potrebbe pensare di farti male, quando il solo pensiero di rovinare qualcosa di così bello mi fa girare la testa?

 

Ok, esagero di nuovo.

Ma te l'ho detto (e anche tu me l'hai detto), sono pazza.

Non di te, non ancora.

Di un'idea, di un segnale, di una canzone.

Dell'idea di amore forse, non lo so.

Dell'idea delle tue spalle che mi abbracciano, non lo so...

Non so niente, potresti essere tutto o nulla.

Potresti rimanere quell'alito di voce che mi perseguita la notte e in qualche modo lo spero, perché l'idea di avere qualcosa di più che mi sfuggirà (di nuovo) mi fa venire voglia di urlare.

 

E ora sto per pubblicare tutto questo per tanti sconosciuti che non ti (ci) conoscono, che si faranno due risate pensando alle paranoie e alle illusioni di una ragazzina che non dovrebbe più esserlo, una ragazzina.

Però qualcuno potrebbe riconoscere la sua situazione e sentirsi sollevato per 5 minuti, oppure anche quelle semplici risate faranno bene.

 

Potrebbe essere una storia a cui nessuno si appassionerà o che invece avrà tanti sostenitori... Tranne noi.

Noi, ignari di tutto, non saremo mai i sostenitori di noi stessi.

 

E allora andiamo, Fede.

Stai con me, senti come parlo e scrivo di te, senti come vomito le mie farfalle.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lustfulness