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Autore: kakashina93    28/04/2007    4 recensioni
Un destino diverso per Kakashi. Una verità chiusa nel suo cuore da 5 anni. La morte di una ragazza che ha cambiato tutto... Una ragazza, Shinami. La Sua ragazza. Una verità troppo scomoda da accettare e un nemico che trama nell'ombra.
Se vi piacciono le storie romantiche questo è l'ideale. Il copia-ninja non è mai stato solo in verità.[KakashixShinami] brevi accenni di altri paring [AsumaxKurenai]
FICTION SOSPESA FINO A DATA DA DESTINARSI
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Tutte le volte che vi si recava si diceva fra sé e sé

"Questa è l’ultima visita che vi faccio."

Non era mai così.

La pietra miliare risplendeva sotto i cocenti raggi dorati.

Lui era ancora una volta lì, davanti, a guardare i nomi delle persone morte in battaglie, missioni, guerre…

In quei giorni aveva più tempo per andare a trovarli.

Obito e Shinami.

Non doveva allenare i sui allievi.

Ora i ragazzi se la dovevano cavare da soli, senza maestro.

La seconda prova di ammissione agli esami dei genin stava per giungere al termine.

"Ce l’avranno fatta?"

La domanda lo tormentava da quasi cinque giorni.

Era sicuro di sì. In fondo erano i primi ragazzi che riuscivano a superare la sfida dei campanelli.

Ma un minimo di timore c’era lo stesso.

La prova non era facile, per niente.

L’ora si avvicinava.

Doveva andare a vedere chi era passato, chi ce l’aveva fatta.

"Ancora cinque minuti." pensò mentre fissava la Pietra Miliare.

Il tempo scorreva veloce.

Non furono cinque, ma venti i minuti che rimase fermo sullo spiazzo.

Decise che per quel giorno sarebbe bastata così.

Girò i tacchi e scese la collinetta.

Non poteva fare a meno di andare a trovarli tutti i giorni.

Con il passare del tempo quello era diventato un vero e proprio rito.

Quella era la causa dei suoi interminabili ritardi.

Passò per il villaggio con passo lento, tenendo le mani in tasca. Non aveva neanche voglia di leggere il suo libro.

La preoccupazione era tanta.

L’edificio della prova ora si stagliava davanti a lui. Si fermò.

Ricordava la prima volta che aveva passato il cancello. Con lui c’erano Obito, Rin e in una delle altre formazioni, Shinami.

La ragazza era arrivata sola. I suoi compagni non ce l’avevano fatta. Avevano aperto i rotoli prima del dovuto. Lei li aveva richiusi senza leggervi dentro e aveva continuato, arrivando alla fine senza nessuna persona su cui contare.

Le eliminatorie per la terza prova le aveva passate tranquillamente, proprio come lui.

Dopo il mese di tempo per allenarsi, erano tornati e avevano ottenuto di diritto il titolo di chunin e, in seguito, quello di jonin.

All’epoca lei aveva quattordici anni e Kakashi sedici.

La prima missione di livello A la portarono avanti insieme.

Lui era estremamente scosso per la perdita di Obito e Rin, lei per quella dei suoi compagni di squadra, ma nonostante tutto ce l’avevano fatta.

Con il passare del tempo si erano innamorati, dimenticando il dolore.

Ora Kakashi attraversava il cancello.

Questa volta però completamente solo.

Le persone più importanti della sua vita erano andate via tutte quante presto.

Il padre era un suicida, la madre morta per il dolore, Obito e Rin quando avevano sedici anni e Shinami a diciannove.

Riprese a camminare ed entrò nel grande androne.

Girò a destra e si diresse verso la stanza dove tutti i maestri aspettavano il responso della prova.

Quando aprì la porta ventitre teste si girarono a fissarlo.

Era arrivato in ritardo.

Davanti alle persone sedute, c’erano il Terzo Hokaghe e gli esaminatori.

“Scusate.” disse lui inchinandosi un poco.

Guardò la stanza in cerca di un posto libero e si andò a sedere vicino a Gai.

Il Quarto Hokaghe parlò. “Ora che ci siete tutti vi comunichiamo i risultati. Alzatevi e andiamo nell’altra stanza dove ci attendono i ragazzi che hanno passato la prova entro il tempo prestabilito.”

La folla si alzò all’unisono e si diresse verso la porta posta in fondo alla stanza.

Entrarono nell’immensa sala adiacente.

Una schiera di ragazzi si trovava davanti a loro.

Kakashi riconobbe i volti stanchi di Naruto, Sasuke e Sakura.

Ce l’avevano fatta, tutti e tre.

I maestri che avevano ancora qualche ragazzo in gara si disposero dietro al Terzo Hokaghe, gli altri uscirono dalla stessa porta da cui erano entrati.

Dopo aver spiegato le regole per le eliminatorie, l’uomo chiese se c’era qualcuno tra gli sfidanti che si voleva ritirare dalla prova.

Tra i ragazzi uno alzò la mano.

“Io mi ritiro.” disse.

Kakashi notò Naruto agitarsi nel parlare con lui, cercando in vano di farlo rimanere.

Niente fu efficace.

Il ragazzo girò sui tacchi e sparì dall’ingresso principale.

*******

Proprio fuori l’arena, una figura camminava svelta e decisa verso il cancello.

Il mantello verde scuro ondeggiava ad ogni passo che faceva.

Si accertò che il volto fosse interamente coperto dal cappuccio prima di passare la porta.

“Quanti ricordi.” Pensò con tristezza nel rivedere quel vecchio stabilimento.

“Adesso basta. Devo concentrarmi sul mio obbiettivo. Era troppo tempo che attendevo questo momento.”

La guardia fuori dal cancello guardò la persona da capo a piedi.

“Dove credi di andare?” disse subito.

Il tono che usò pareva quasi una minaccia. Ma era spaventato.

Una cosa che lo innervosiva erano le persone che non intendevano mostrare il viso.

“Proprio come quel Kakashi.” pensò.

La figura sinuosa si bloccò e girò la testa verso di lui.

Qualcosa nel movimento lento che fece, lo spaventò a morte.

“A trovare una persona.”

La frase venne detta senza inflessioni, con tono freddo e asciutto, ma la guardia non aveva intenzione di desistere.

“Io finche non ti vedo in volto non ti faccio passare.”

Con un rapido movimento una mano uscì da sotto il mantello.

Tra le dita stringeva forte uno spiedo che venne scagliato con infinita precisione sul collo della guardia che si accasciò a terra profondamente addormentata.

“Non ti preoccupare,” disse rivolto verso la persona sdraiata ai suoi piedi “dormirai solo per un po’. Non mi hai lasciato scelta, non voglio intralci nel mio piano.”

Riprese a camminare verso il cancello.

Lo varcò senza altri intoppi.

“La parte facile l’ho passata.” si disse tra sé e sé.

“Ora viene il difficile.”

CIAUUX! SONO TORNATA! SONO RIUSCITA A SCRIVERE QUESTO CHAP IN POCO TEMPO E SPERO SIA VENUTO FUORI ABBASTANZA BENE. VOGLIO RINGRAZIARE TUTTE LE PERSONE CHE MI HANNO LASCIATO UNA RECENSIONE. RISPONDO A TUTTI INMANIERA SBRIGATIVA PERCHè NON HO MOLTO TEMPO.

SHINAMI è UN PERSONAGGIO CHE VIENE FUORI DALLA MIA FANTASIA E NON CENTRA NIENTE CON RIN...

GAI RISPUNTERà FUORI...

KAKASHI è MIO...

UN BACIONE A TUTTI... RECENSITE APPENA POTETE ANCHE IN MANIERA CATTIVA (MA NON TROPPO PER FAVORE O IL MIO CERVELLO VA IN TILT...) cIaUXxXx E BACIONI DA kakashina93

  
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