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Autore: Regine    16/10/2012    1 recensioni
Quante volte, attratti dalla copertina avete comprato un libro che si è dimostrato una storia da quattro soldi?
Quante volte avete visto il trailer fantastico di un film che poi vi ha delusi?
E quante volte avete pensato male di una persone che poi si è rivelata la migliore del mondo?
Quante volte vi siete fatti ingannare da ciò che appare?
Questa storia parla proprio di questo, degli errori di giudizio di una ragazza fragile...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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4° Capitolo
La ragazza scocciata mise il broncio, pronta a lamentarsi finché non avesse ottenuto la sua colazione. Mark riconobbe la situazione e si arrese mostrando bandiera bianca conscio di aver perso in partenza. Così andarono in cucina e si concessero un’abbondante colazione. Mentre Christie si imburrava una fetta biscottata Mark la guardava in modo strano.
-Ho della cioccolata sulla faccia?
Il ragazzo come ripresosi da uno stato di semi-trans la fissò stranito.
-No, è solo che ti vedo un po’ pallida, dovresti uscire un po’!
La ragazza gli rivolse uno dei suoi bellissimi sorrisi, e con tranquillità gli disse:
-Avevo intenzione di andare al mercato più tardi, così tu puoi andare a recuperare la tua roba senza preoccuparti!
Mark si stupì di quanto quella ragazza sapesse sempre intuire le occasioni e il modo di comportarsi.
Dopo una decina di minuti Christie si alzò e dopo essersi sparecchiata si avviò verso il bagno per prepararsi. Mark sospettava che ci sarebbe voluto un po’ prima che quella ragazza uscisse dal bagno, così si accese la tv e cominciò a vedersi un film.
Più o meno un’ora dopo Christie usci dal bagno trovando un Mark addormentato profondamente sul divano. La ragazza pensò che era proprio carino quando dormiva e un dolce sorriso sbocciò ad illuminare il suo volto. Christie si andò a vestire permettendo al ragazzo di riposare un altro po’. Quando era ormai pronta ad uscire gli si avvicinò all’orecchio e lentamente, sussurrando gli disse:
-E’ ora di alzarsi!
Il ragazzo lentamente aprì gli occhi e guardandola confuso e un po’ intontito le chiese:
-Che succede?
-Succede che ti sei addormentato aspettandomi!
Gli rispose sorridente la ragazza. Così dopo averlo aiutato ad alzarsi si avviò all’uscita e con un mezzo saluto e la lista della spesa si dileguò.
XXX
Drake stava passeggiando tranquillamente per il parco quando una figura femminile, vestita molto semplicemente con un jeans chiaro aderente ed una t-shirt bianca, attirò la sua attenzione. Aveva lunghi capelli neri, occhi di un intenso blu e labbra sottili ed eleganti. Era da tanto che non la vedeva, le si avvicinò lentamente e un ricordo lo assalì violentemente.
“-Drake!
Christie lo guardava sconvolta mentre lo vedeva arretrare spaventato, ricoperto di sangue e con un coltello insanguinato in mano.
-Che cosa hai fatto?!
Il ragazzo avrebbe voluto dirle che non era come sembrava, che era innocente, che non c’era nessun reato. Ma sapeva bene che non poteva, che non sarebbe servito a niente, forse solo a peggiorare le cose.
-Tu non hai visto niente, perché non è successo niente!
La sua voce era così tranquilla che spaventò ancora di più la ragazza che fuggì terrorizzata dopo avergli urlato contro:
-Drake, sei un mostro!
Il ragazzo si era guardato le mani sconsolato, non avrebbe mai potuto dirle che era stato tutto un equivoco, non poteva spiegarle che aveva solo aiutato suo cugino e che non c’entrava niente. Lei non avrebbe mai saputo che quello era sangue finto…. Lei non avrebbe mai saputo niente, perché aveva promesso al cugino che nessuno avrebbe dovuto sapere niente.
-Christie……
Solo un sussurro, una silenziosa preghiera di perdono e comprensione che il vento rubò alle sue labbra e portò via.”
Si riscosse presto dai suoi ricordi quando si accorse che la ragazza lo stava fissando con astio e in tono acido gli aveva chiesto:
-Che vuoi da me? Non puoi ricattarmi in nessun modo perché mi cerchi ancora?
Christie era spaventata, non tanto dalla sua apparizione ma dai ricordi che tale apparizione aveva rievocato.
Le lacrime cominciarono a rigarle il volto, presto raggiunte da silenziosi singhiozzi. Christie odiava mostrare la propria debolezza e presa dalla necessità di nascondere le proprie lacrime era scappata via.
Si asciugò le lacrime riprendendo il suo solito contegno e, con l’espressione di Drake di quella sera in mente, ritornò alla sua spesa.

Spazio Autrice
Salveeeee <3
Mi scuso con chiunque stesse aspettando questo capitolo, ma ho avuto una piccola crisi, non riuscivo a scrivere! XD
Comunque so che il capitolo non è granché ma era necessario per spiegare un po' di cose!
Spero continuerete a seguire la storia!! XD
SangueFolletto
  
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