Storie originali > Soprannaturale > Maghi e Streghe
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Autore: BlueBerries98    20/10/2012    2 recensioni
Dal capitolo 1
Basta, chiusi gli occhi e sentii una lacrima scendermi sulla guancia , sul mento e poi per terra.
Plik.
Quello che sarebbe successo sarebbe successo. Mi maledissi per la mia insolita debolezza e mi acovacciai per terra con la testa china sulle mie gambe e le braccia nascoste sotto la pancia. Sentivo la tristezza farsi sempre più grade ma oltre a lei sentivo anche un certo brivido piacevole unito a una senzazione di energia, la potevo sentire crescere come un palloncino che man mano si gonfiava per farsi sempre più grande e potente,ma sentivo anche i loro passi farsi sempre più vicini e le loro risatine maligne.L'energia cresceva e la sentì esplodere. Il palloncino si era scoppiato. Aprii gli occhi giusto in tempo per vedere i loro occhi spalancarsi per poi essere spazzati via da un onda dorata.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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«Sai che ore sono?» chiese mia madre
«Si »
«
TI SEMBRA ORA DI TORNARE A CASA? »
Se solo sapessi cosa mi è successo mamma..
«Non è colpa mia.. »
«
Cosa?» disse leggermente accigliata
«Alcuni ragazzi mi hanno dato fastidio»
strabuzzò gli occhi poi mi abbracciò
«Perché non eri con Kevin o con Cloe?»
«
La professoressa mi ha messa in punizione perché avevo i jeans mentre oggi dovevamo fare ginnastica »
«
Ti hanno toccata? »
«
No »
«
Okay vai in bagno e controlla la ferita »
E così feci.Salì le scale e girai a sinistra,prima porta a sinitra all'inizio del corridoio.
Mi guardai allo specchio,le mie iridi quasi nere brillavano di una strana luce violetta..la mamma non se ne era accorta... . Mi tolsi delicatamente la fascia e mi sciacquai, alzai la testa per controllarmi il collo e rimasi ancora più sbalordita di quella mattina: niente cicatrici,diente sangue,niente croste solo uno strano tatuaggio che andava dalla mandibola alla clavicola una specie di stella a cinque punte ma più marcata e con in cento una piccola “o” . Gli passai una mano sopra ma questa a contatto con la mia pelle brillò di una luce dorata per poi tornare nera.
«Che succede? » dissi ancora un po' stupita (okay diciamo molto stupita)
Scesi sotto e presi un biscotto al cioccolato.
«Finirai per diventare una balena»
disse mia mamma mentre tagliava dei pomodori
«Me ne farò una ragione e ,comunque, se non li mangio io poi scadono perché tu non ne mangi»
«
Infatti io li compro per te»
«
Appunto quindi tu mi farai diventare una balena» conclusi io
Si girò con una faccia che diceva “allora bellina mettiamo in chiaro una cosa...”(si mia mamma è molto espressiva, si legge come un libro aperto)
Ma prima di parlare si tappò la bocca e con un dito indicò il mio collo, ci passai una mano sopra facendo diventare la stella dorata e poi di nuovo nera, allora lei si coprì la bocca anche con l'altra mano e poi disse
«Devo chiamare una persona»
Cosa? No aspetta, a chi doveva chiamare? La seguì in salone e mi accomodai affianco a lei sul divano mentre lei compose un numerò e poi parlò.
«Pronto? Si... precisamente...dorata....e io che ne so?..... un insalato con i pomodori e pasta con il pesto.....okay ciao»

Si girò verso di me
«Sta arrivando la Zia Eleonor»
«
Chi sarebbe...???»
«
La conoscerai presto»
Pochi minuti dopo suonarono al campanello
Din Don
«Vado io!!»dissi a mamma
Aprì la porta e mi ritrovai davanti una signora sui 40 capelli riccissimi neri e occhi castano chiaro
«Ciao nipotina come va?» Disse abbracciandomi
«Ciao … ehm bene....almeno credo...»
«
Meno male che sono arrivata presto non credi? “Chi ha tempo non aspetti tempo!”»
Disse entrando di corsa e posando la sua borsa di pelle nera sul divano, poi ci si accomodò di fianco
«Allora...»
«
Gwen
»feci io
«Allora Gwen ti è arivata la prova?»
La prova? Quale prova?
Come se mi avesse letto nella mente rispose
«Hai già usato i tuoi poteri?»
Che?? Poteri quali poteri??
«Okay a quanto pare non sai un...»
«
Eleonor!!»La rimproverò mia madre dalla cucina
«Non sai un fatto molto importante: tua nonna e sua madre prima di lei erano delle streghe e così lo sono io e doveva esserlo anche tua madre ma lei non ha avuto “Il Dono” e tuo padre è un comune mortale quindi in teoria anche tu dovevi esserlo...»
«
E in pratica?»
«
Bhe in pratica sei una strega invece.Oggi hai ricevuto la prova se non sbaglio»
«
In che senso?»
«
Oggi perché hai usato i tuoi poteri? Hai creato qualche fiamma, getti d'acqua, venti fortissimi , cose che possano entrarci con la terra?»
Forse intendeva quella specie di onda che avevo si era creata intorno a me
«Si è creata una spece di onda dorata attorno a me che ha buttato a terra tutto quello che incontrava»
Rimase un attimo zitta rimuginando le mie parole
«Questo non era previsto..vabbè piccola in ogni caso capisci fino ad ora che quell'onda non si è creata dal nulla, l'hai creata tu»
Alzai un sopracciglio, se era venuta fin qui per prendermi in giro poteva tornarsene a casa. Da piccola avevo sognato di diventare una fata, strega una maghetta tipo Harry Potter ma piano piano il mio desiderio scemò facendomi rendere conto che avevo 14 anni e che ormai dovevo crescere. Ora invece era arrivata una signora che diceva di essere mia zia , anche se io non l'avevo mai vista, e aveva cominciato a parlare di poteri e streghe e ora che avrebbe fatto? Si sarebbe messa a volare su una scopa con un merlo sulla spalla e avrebbe iniziato a ridere malignamente?
«Piccola smettila di pensare alle cose viste nei film e poi io non ho un merlo»
Spalancai gli occhi
«Ho scusa se l'ho detto ad alta voce!!»
«
No piccola leggo nella mente quindi non ti preoccupare»....
«Vabbè in ogni caso ho già chiamato la scuola Cigam Ciwth da dopo domani frequenterai quella scuola»
Cosa?Perché? Nononono non se ne parla proprio
«Si invece. La scuola C&C ti offrirà l'opportunità di migliorarti come strega e magari farti trovare qualche bel purosangue» disse in risposta ai miei pensieri e dandomi delle piccole gomitate per quanto riguardava l'ultima parte di quello che aveva detto. Smettila.Alzò le braccia in segno di arresa.
Mia mamma tornò dalla cucina e si appoggiò al muro con le braccia incrociate sul petto.
«Gwen ti conviene andare in quella scuola, a me sarebbe piaciuto un mondo andarci magari poi....»
Eleonor alzò una mano per fare silenzio
«Shh»
Si alzò di corsa e uscì fuori«Oddio...»
La raggiunsi e vidi enormi ombre scure aggirarsi per il giardino, sembravano enormi chiazze di inchiostro. Mi voltai verso di lei, era impassibile osservava quelle macchie nere senza tradire nessuna emozione. Alzò il braccio, vidi la sua stella sul gomito risplendere di una luce celeste
«Arcum magicus evoco!»
Una specie di arco trasparente si materializzo nella sua mano , si vedevano piccole scintille celesti volteggiare attorno all'arco. Alzò l'altro braccio ponendo il palmo della mano verso l'alto
«Arrae incantatem!»
Ed ecco una freccia comparsa nello stesso modo dell'arco, la posizionò e poi tirando la coda fece partire la freccia, tutte le ombre colpite da quell freccia scomparivano in un piccolo vortice, fiché il gardino non tornò come prima: popolato solo dai fiori accuratamente cresciuti dalla mamma e da i due alberi posizionati ai lati.
«Sono morti?»
Chiese da dietro di noi mia mamma. La zie sospirò e fece n piccolo sorriso
«Ci vuole ben altro per eliminarli del tutto»
«
Per esempio?» chiesi io
Lei si girò , il suo sorriso si era allargato
«Per scoprirlo dovresti andare alla scuola di magia»

  
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