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Autore: Dear M    20/10/2012    4 recensioni
“ Viviamo finchè siamo giovani.” ecco cosa mi ha insegnato la vita.
Ciao a tutti, io mi chiamo Alexis, ma tutti mi chiamano Alex. Ho compiuto da poco 18 anni e da poco sono uscita da un istituto per ragazzi orfani, insieme al mio migliore amico Zayn, che, sfortunatamente, è in carrozzina, a causa di un'incidente stradale , che ha avuto anni fa con la madre.
Lui ha perso la madre in quell'incidente e del padre non si hanno tracce da quasi 5 anni. Invece per quanto riguarda i miei genitori, beh mio padre è un tossico dipendente, mentre mia madre è morta quando io ero piccola.
Appena siamo usciti da quell'istituto, abbiamo deciso di realizzare il nostro più grande sogno : aprire il nostro Atelier che vende abiti da sposa.
Adesso siamo qui. Io. Lui. E questo bellissimo negozio da gestire nel bel mezzo del centro di Londra.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.Capitolo.

 

https://www.youtube.com/watch?v=KRAMNWzfjcg

 

-Buon Giorno Atelier Zayex.- dissi rispondendo al telefono del negozio. -Si certo che può ordinare un vestito, ma sarebbe meglio che la signora lo venga a provare o almeno a scegliere il modello!- dissi spiegando al ragazzo che mi stava parlando dall'altra parte. -Perfetto allora facciamo oggi pomeriggio alle 5? Le va bene?- chiesi.- Ok d'accordo. A oggi. Arrivederci e grazie. Aspetti mi lasci il suo numero di telefono- dissi sperando che non avesse di già abbassato. - Come scusi non ho capito bene!- chiesi gentilmente. - Ok. Perfetto. Allora oggi pomeriggio alle 5. Arrivederci.- dissi abbassando. E poi dalla stanchezza , appoggiai la testa sulla scrivania e grazie a Zayn mi svegliai.

 

-Buon Giorno Alex!- disse Zayn entrando in negozio.

-Oi ciaooo! Aspetta... Aspetta che ti aiuto!- dissi strofinandomi gli occhi e andando ad aiutarlo a aprire la porta.

-Grazie!- dissi entrando e dirigendosi nel suo studio.

-Come è andata ieri la visita?- gli urlai dalla Hall del negozio.

-Bene. Mi hanno detto solamente quello che mi dicono sempre.- disse tornando nella Hall.

-Ma com'è possibile? Ti dicono sempre la stessa cosa?- chiesi stranita.

-Quando devono nascondermi il fatto che io non tornerò più a camminare, beh sì è così!- disse mettendosi davanti alla scrivania delle prenotazioni.

-Come sei pessimista!- dissi sbadigliando.

-E tu invece? Che hai fatto ieri sera per esserti ridotta così!- disse ridendo.

-Che fai sfotti!- dissi ridendoci sopra.- No, ho solo fatto tardi. Grande errore, Grande errore.- dissi appoggiando di nuovo la mia tesa sulla scrivania.

-Allora ha già chiamato qualcuno per gli abiti?- disse girando le pagine del quaderno degli appuntamenti.

-Sì... un ragazzo. Non mi ricordo neanche il cognome!.- dissi sbadigliando di nuovo.

-Ehm Alex....- disse lui fissando il registro.

-Che c'è Zayn?- chiesi

-Non ti ricordi il cognome, perchè forse non gliel'hai chiesto!- disse lui iniziando a ridere.

-Ohhh cavolo!- dissi mettendomi le mani davanti alla bocca.- E adesso?- ma Zayn continuava a ridere, senza preoccupazioni.

-Ma che ti ridi, volevo vedere se capitava a te!- dissi iniziando a ridere insieme a lui.

-Dai cavolo passami il telefono!- dissi indicandogli dov'era.

-Tieni!- disse trattenendosi dalla risata.

-Ah, ah, ah! Sisi carino!- dissi facendo finta di essere arrabbiata.

 

Amavo quel ragazzo. Era il mio migliore amico. Ed era come un fratello per me. Non avrei voluto altra sofferenza per lui, quindi qualsiasi cosa succedeva , la prendevamo con il sorriso. Perchè lui ripete sempre che ridere è l'arma dei più forti. E devo dire che ha pienamente ragione. Ridere fa bene a te, in prima persona, e chi ti sta intorno.

 

Quando Zayn iniziò a disegnare nel suo studio, io cercai di aggiustare il casino che avevo combinato.

 

-Pronto?- mi ripose il ragazzo.

-Pronto, mi scusi la chiamo dall' Atelier Zayex.- dissi un po' preoccupata di come avrebbe reagito.

-Ah sì, Buon giorno mi dica.- disse tranquillamente.

-Senta prima mi sono dimenticata di chiederle il cognome. Sa serve a noi per segnare l'appuntamento nel registro.- dissi spiegando un po' la situazione.

-Ah certamente. Le do il cognome di mia Madre o il mio?- chiese.

-Quello che vuole. A me non cambia niente.- spiegai.

-Ok , allora le do il mio. Stjrngvs!- disse il ragazzo, ma io non riuscì a capire.

-Come mi scusi, non ho capito bene?- chiesi un po' imbarazzata.

-S-T-Y-L-E-S.- disse facendo lo spelling.

-Ok. Grazie Sign. Styles a oggi pomeriggio. Arrivederci.- dissi abbassando.

 

 


 

   
 
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