Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: darkkparadise    21/10/2012    1 recensioni
Eccomi qui in ospedale accanto ad una persona speciale per me!
Si trova qui al seguito di un incidente e…*siasciugalelacrime* scusatemi!
Ed è in fin di vita! I dottori dicono che potrebbe non farcela! … Ed io voglio che tutti sappiano la sua storia e quanto questa persona sia speciale ed unica!
Dato che sicuramente non starete capendo niente, inizio il racconto dal principio.
Genere: Comico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2

“Hey! …Te l’hanno mai detto che sei bellissima?” una voce dolce e soave le aveva detto una frase che l’aveva fatta arrossire come un peperone.
Era Zayn! Che in quel preciso momento le stava sfiorando delicatamente i capelli; con la mano sinistra le spostava i capelli che le coprivano la fronte e parte del viso. Dopo quel movimento Noemi divenne sempre più rossa e incominciò ad emettere una risatina, mentre le sue labbra si facevano sempre più vicine…quasi si sfioravano…a quelle di lui, così perfette! E per l’emozione socchiuse gli occhi lasciandosi andare e trasportare da quell’istante quasi irreale…
 
“Ohhh!” urlò Noemi. Le era appena arrivata una scaricata d’acqua gelida addosso. “Zia ma sei impazzita?!”
“A mali estremi…estremi rimedi! Dice una mia amica.” le raccontò la zia.
“Si ma ora sono tutta bagnata fradicia!” si lamentò.
“Ehh! E che sarà mai un po’ d’acqua?!” disse per scusarsi.
“Siamo già arrivate a casa?” chiese loro.
“Si! Ho disfatto anche le tue valigie mentre tu dormivi. Li ci sono i tuoi vestiti se vuoi cambiarti.” le disse la madre.
“Ok.” rispose facendo cenno col capo di aver capito. Così una volta che la zia e la madre se ne andarono, corse in bagno ad asciugarsi i capelli. Prese una asciugamano ed iniziò a strofinarci i capelli con forza. I suoi capelli divennero ancora più mossi del solito. Poi aprì l’armadio e lì vi erano tutti i suoi vestiti. Aveva deciso che dopo avrebbe fatto un po’ di shopping per aggiornare il suo vestiario e renderlo più Londinese!
Poi accese il pc, mise Give Your Heart A Break di Demi Lovato ed iniziò a scatenarsi mentre provava i vestiti. Prendeva un vestitino o una maglietta con dei jeans o pantaloncini e se li poggiava addosso per vedere come le stavano davanti allo specchio, faceva un giro su se stessa e dopo li buttava sul letto. Ad un certo punto si provò una maglia a spalline bianca col segno della pace in viola, celeste e rosa e degli shorts jeansati stracciati. E si mise delle Superga verde mela. Poi si mise addosso anche una felpina anch’essa verde mela (E’ il suo colore preferito) dato che lì faceva un po’ freschetto. Prese la carta di credito che si trovava sulla scrivania accanto al pc. All’improvviso iniziò a suonare Tell Me A Lie poiché era attivata la riproduzione casuale e quando arrivò l’assolo di Zayn, Noemi provò una sensazione di sollievo all’ascoltare il suono della sua voce; si sentiva in pace, protetta, come se nessuno potesse farle del male in quel momento.
“Noemii!” la madre la stava chiamando.
Allora Noemi uscì da quel stato di “incoscienza”. “Che c’è mamma?” chiese mentre stava chiudendo tutto e spegnendo il pc.
“Quando pensi di tornare poi?” le domandò sull’uscio della camera, appoggiata alla porta.
Noemi si voltò verso di lei. “Per l’ora di pranzo penso.”
“Ok allora…buon shopping!”
“Grazie mamma.” prese la sua borsa, mise la carta di credito dentro e si avviò fuori casa. “Ciaoo!” salutò sua madre.
Quando aprì la porta si ritrovò una ragazza dinanzi. “Ciao.” disse la ragazza.
“Ciao.” rispose Noemi con un tono come per dire “Ma chi ca… è questa?” (?)
“Io sono Martina, ma tu puoi chiamarmi Mar. Sono la tua vicina, così appena ho saputo che ti sei trasferita temporaneamente qui, ho fatto questa torta per darti il benvenuto.”
“Aww. Grazie, non dovevi! Comunque piacere io sono Noemi.” l’abbracciò e prese la torta. “Entra!”
La ragazza aveva i capelli lisci (piastrati), la carnagione un po’ scura a tipo brasiliana(?), gli occhi di un intenso color…cacca (AHAHAH), la bocca abbastanza grande e scura, il naso retto e le guanciotte merdose(?). Indossava una canotta nera, sopra una camicetta a quadretti verde, dei jeans chiari stretti e le converse basse verde acqua.
“Ok, grazie.” rispose.
“Già di ritorno?” chiese la madre.
“No, è che ho incontrato Mar la nostra vicina che ci ha portato una torta alle mele.”
“Oh, grazie! L’hai fatta tu con le tue mani?” (No, con le mani di tua sorella(?))
“Si, spero che vi piaccia!”
“Senz’altro!” rispose la madre di Noemi.
“Senti-” si rivolse Noemi verso Mar “-io stavo per andare a fare shopping…vuoi venire con me?”
“Certo! Lascia solo che vada a prendere le mie cose.” le rispose molto felice.
“Ti accompagno.” disse Noemi.
“Arrivederci signora.”
“Oh puoi chiamarmi Loredana e darmi del tu.”
“Ok allora…Ciao Loredana! E’ stato un piacere conoscerti!”
“Tutto mio!”
“Ok bene andiamo!” le interruppe Noemi. “Ciao mamma!” urlò all’uscio della casa.
Attraversarono la strada; lei abitava proprio difronte. La casa era molto bella: grande, a forma rettangolare, di mattone, quindi aveva un colore marroncino e davanti di essa vi erano delle aiuole con dei fiori di tutti i colori; dai gialli ai viola. Era di due piani, il tetto era triangolare e la parte frontale era ricoperta per maggior parte fa finestre rettangolari trasparenti.
Arrivate all’entrata Mar prese le chiavi ed aprì la porta. “Ciao mamma! Ho portato una mia nuova amica!”
“Buongiorno!” disse Noemi un po’ imbarazzata.
“Ciao Martina! E ciao piacere io sono la madre di Martina, Olga!”
“Piacere io sono Noemi, abito qui di fronte.”
“Mamma, stiamo andando al centro commerciale a fare un po’ di compere. Torno verso l’orario di pranzo.” e prese la borsa di pelle che si trovava sul tavolo del soggiorno.
“Ok, divertitevi!”
“Grazie, arrivederci!” disse Noemi mentre uscivano dalla casa.
“Aspetta…ma dove si trova il centro commerciale?” chiese Noemi mentre scoppiò a ridere.
Mar iniziò anche lei a ridere e rispose “Segui me!”
Mentre erano in tragitto sul marciapiede, chiacchieravano gesticolando e ridendo ogni tanto. Si stavano facendo domande per conoscersi meglio; tipo “Quale canzone ti piace di più di Up All Night?”
“Ma sono tutte asdfghjkl <3” rispose Mar.
“Siamo gemelle!” e riiniziarono a ridersela LOL. “E qual è il tuo preferito dei 1D?”
“Beh, io li amo tutti! Ma il mio preferito è…” Noemi non riusciva più a pronunciare quel nome. Eppure l’aveva nominato un sacco di volte…prima del loro incontro però.
“E’?” chiese Mar incuriosita. Vedendo che Noemi non rispondeva rispose lei. “Comunque anch’io li amo tutti! Ma Niall è così picciuloo c:” toccandosi le guance da sola.
Allora Noemi decise di raccontarle tutto. “E’ solo che questa mattina l’ho incontrato.”
“Chi?”
“Z…Zayn!” disse quasi esitando.
“Wattafakka?!” esclamò Mar sconvolta.
“Si, stavo portando le valige, ero fuori dall’aereo porto e all’improvviso sono inciampata e mi sono ritrovata tra le sue braccia. …Era così caldo…e la sua voce così soave.”
“Qualcuna si è innamorata! Uuuuu!” ed iniziò a ridere.
“Smettila!” disse Noemi sfiorandole il braccio e ridendo.
“E poi che è successo?”
“Ecco…sono svenuta.” girò lo sguardo di qua e di là mentre si strofinava la mano sinistra sul braccio destro, poiché era imbarazzata.
“Pff…” e scoppiò un’altra volta a ridere quando… “Ok, ti prometto che da adesso in poi non riderò più!”
“Vorrei solo poterlo incontrare di nuovo…e questa volta senza svenire.”
Mar stava già per iniziare a ridere ancora, ma Noemi le lanciò un occhiata malefica(?). E lei sollevò le mani come per dire “Mi scusi mia padrona.” (?)
“Oh! Eccoci arrivate…il Westfield London! Il centro commerciale più grande d’Europa!” esclamò Mar spalancando le braccia.
“Oh…mio…dio! E’ spettacolare!” Noemi rimase a bocca aperta. Era come un sogno divenuto realtà.
“Dai entriamo!” le disse Mar spronandola.
Così si addentrarono in quell’edificio grande 150,000m². Vi erano ben 280 negozi, 50 ristoranti, una spa, un cinema con 14 sale, una palestra, banche e una biblioteca.
“Andiamo a visitare i negozi! Voglio comprarmi assolutamente nuovi vestiti!” disse Noemi tutta elettrizzata.
Così andarono girando per tutti i negozi…quando in uno di essi vi trovarono delle T-Shirt dei 1D.
“Oh mio dio! Ma sono stupende!” disse Noemi mentre le prendeva in mano. “Voglio provarle tutte!” si infilò in un camerino e si cambiò. Usciva fuori ogni tanto per farsi dare dei consigli da Mar, mentre anche lei si provava degli abiti…praticamente si scambiavano opinioni. Dopo un’ora di shopping sfrenato, uscirono dal negozio immerse da centinaia di buste. Sembravano delle vips. Entrambe indossavano delle Ray-Ban, uno scialle tigrato, dei tacconi di 10 cm e dei vestitini; quello di Noemi era verde, mentre quello di Mar era arancione. Quasi come se fosse una scena di un film a rallentatore e con la musica di sottofondo tipo “Call Me Maybe.” E qui le due si voltarono verso due ragazzi girando su se stesse, in modo da far volteggiare le loro gonne e poi fecero segno con la mano come per dire appunto “Call Me Maybe” ed i due le fischiarono come per dire “Ammazza che gn…” Allora le due scoppiarono a ridere guardandosi a vicenda, mentre completavano il giro e continuavano a camminare. Finalmente arrivarono all’uscita del centro commerciale.
Mar fischio a un taxi, con la delicatezza di una scaricatrice di porto, per farlo fermare. “Dopo di lei.” le disse mentre le apriva la portiera e faceva segno col braccio di entrare.
“Grazie Madame.” le rispose con un sorrisino dolce come solo lei sapeva fare.
Così entrarono e Mar spiegò al tassista la via per il loro quartiere.
Intanto durante il tragitto discutevano di tutte le cretinate che avevano fatto.
“E quando ci siamo messe a ballare mezze nude nei camerini?!” e ridevano come delle babbee…ed il tassista che le guardava dallo specchietto retrovisore che “Ma queste ci sono o ci fanno?”
Arrivate al capolinea, scesero dal taxi e pagarono il tassista.
“Arrivederci.” dissero all’unisono.
“A mai più vorreste dire!” il tassista premette sull’acceleratore e scappò a tutto gas.
“Che tipo!” esclamò sconvolta Mar.
“Già! …Allora ci vediamo!”
“Certo! Ciao.” si abbracciarono e si divisero, andando l’una nella strada opposta dell’altra.
Mentre stava attraversando il vialetto, Noemi prese le chiavi di casa dalla borsa ed una volta arrivata alla porta, inserì le chiavi nella serratura, le girò ed entrò chiudendosi la porta dietro le spalle e rimettendo le chiavi in borsa.
“Mamma sono a casa!”
“Ciao tesoro. Com’è andata?” le chiese la madre mentre si trovava in cucina a preparare qualcosa per pranzo.
“Bene. Mi sono divertita un sacco! …Ehm, mamma vado in camera a cambiarmi vengo subito!”
“Ok! Fai presto che è quasi pronto.”
“Si.” le rispose mentre entrava in camera.
Posò la borsa sul letto, si sfilò i tacchi dal piede mantenendosi col braccio sulla sedia accanto alla scrivania ed incurvando la schiena. Alzò la testa e si ritrovò a guardare il poster fisso alla parete; sapeva che qualcosa era cambiato dopo quell’incontro, che tutto non era come prima, che aveva incontrato uno dei suoi idoli di persona, anche se per pochi secondi. Poi distolse lo sguardo e continuò a svestirsi. Si tolse il vestitino e buttò anch’esso sul letto, rimanendo solo in mutande e reggiseno. Aprì l’armadio e prese una felpa nera col cappuccio, una tuta blu scuro e delle scarpe da ginnastica bianche. Se le mise e si recò in cucine per pranzare.
“Come mai ti sei messa in tenuta sportiva?” le chiese la madre incuriosita ed anche stranita.
“Niente, dopo voglio andare a fare un po’ di jogging al parco.” e si sedette al tavolo.
“Ah, ok!”
“Ma dov’è zia Lucy?”
“E’ dovuta andare a fare un servizio con la sua amica.” le rispose mentre metteva i piatti in tavola.
“Quale amica?” le chiese incuriosita mentre prendeva un bicchiere d’acqua.
“Mi sembra si chiamasse Perrie Edwards.”
Allora all’ascoltar quel nome Noemi sputò tutta l’acqua che stava bevendo. “Perrie Edwars?! La cantante delle Little Mix?” e prese un tovagliolo per asciugarsi le labbra.
“Si, si conoscevano prima che lei diventasse famosa e continuano a frequentarsi. Sono grandi amiche!” ed ora si sedette anche lei.
“Mia zia è amica di quell’odiosa bastarda figlia di una carota?”
“Perché tanto amore verso di lei?” le chiese la madre quasi scoppiando a ridere.
“Ehm niente! Mangiamo!...Buon appetito!” disse cambiando discorso ed afferrando una forchetta in mano.
“Buon appetito anche a te.”
Questo era il loro primo pranzo da sole. Era così strano per loro pranzare senza il padre e la sorella di Noemi.
Comunque mangiarono pasta con la salsa e pollo al forno con patate come secondo e, verso le 3:00, Noemi uscì di casa con le cuffie alle orecchie ascoltando un po’ di musica. Iniziò a correre sul marciapiede verso il parco. A Noemi piaceva molto correre; la rilassava, la faceva sentire libera, col vento che le soffiava tra i capelli. Era una sensazione stupenda. Così finalmente arrivò al parco. Si fermo lì, si tolse le cuffie dalle orecchie e guardava stupefatta; era un posto meraviglioso: pieno di verde e colori, panchine dove anziani e bambini vi erano seduti, venditori di palloncini, gente che potava a spasso il proprio cane, gente che correva, gente in bici, coi pattini, skateboard, ecc… Dopo avvistò una fontanella, le era venuta sete così si avvicinò correndo. Ma il pavimento accanto alla fontanella era tutto bagnato così ci scivolò col piede sopra. Stava per cadere, allora chiuse gli occhi per il panico.
“Presa!”
Quella voce le pareva familiare…aprì gli occhi e…
“Perché dobbiamo incontrarci sempre in questo modo?”
Il battito cardiaco di Noemi divenne sempre più forte e veloce…cercava in tutti i modi di non svenire un’altra volta.

-Angolo dell'autore-

Ed eccoci qua col secondo capitolo...
lo so è un po' scocciante,
ma vi prometto che i successivi saranno
molto più interessanti :D
Alla prossima!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: darkkparadise