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Autore: LH2    22/10/2012    9 recensioni
-voi donne siete tutte strane. Siete peggio di un rebus, non si e' mai sicuri di avere la risposta esatta- -se conoscessi le regole ci metteresti due secondi a trovare la risposta esatta Malik- dissi, frugando tra la borsa e aprendo il pacchetto di Marlboro. -Harry e' stato in grado di risolvere il rebus?- esclamo' curioso continuando a guardare la strada. -Harry sapeva fin troppo bene le regole- sussurrai inspirando la sigaretta.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Girl On Fire - Alicia Keys

She’s just a girl, and she’s on fire
Hotter than a fantasy, longer like a highway.
She’s living in a world, and it’s on fire
Feeling the catastrophe, but she knows she can fly away.
Oh, she got both feet on the ground
And she’s burning it down
Oh, she got her head in the clouds
And she’s not backing down
This girl is on fire

Alzai la cornetta del telefono componendo il numero di Zayn; dopo neanche due squilli rispose sorpreso. -ehi..- sentivo la sua voce ancora assonnata. -dormivi?- -gia..- mormoro' accompagnato da uno sbadiglio. -ah..allora ti chiamo domani dai..- risposi tirando su con il naso, inconsapevolmente. -che succede Ellis?- chiese interrogativo. Cosa potevo rispondergli? Che ero dalle nove di quella mattina che piangevo come una stupida, per aver visto il loro video in televisione? e per di più' dopo che una ragazzina di chissà quanti anni mi aveva fatto la morale, facendomi sentire ancora più confusa di quanto non lo fossi già? -niente Zayn..volevo solo sentire la tua voce- sorrisi lasciandomi cadere sul divano, mentre arrotolavo una ciocca di capelli tra le dita. -bugiarda- rispose fermo. -non mi chiami mai. Sono sempre io a farlo ultimamente- mi morsi il labbro sentendomi in colpa. Il moro sapeva bene il perché non lo facessi; perché evitassi di vederlo tutte le sante volte. Ero una codarda che invece di affrontare la situazione ed ammettere quanto lui mi ricordasse il riccio, preferiva reprimere tutto ed inventare scuse ormai prevedibili. -scusa- mi limitai a rispondere. Che razza di amica ero? che chiamava solo quando ne aveva bisogno. Ma Zayn fu più svelto di me a captare i miei stessi pensieri -vuoi parlarne?- -ho bisogno di te Zayn- esclamai quasi implorante, senza aspettare che finisse. La mia dignità mi aveva abbandonato già da un pezzo, ma a lui non era mai importato nulla. Perché bastava che mi guardasse negli occhi per capire come stessi davvero; i sorrisi non lo ingannavano, tanto meno i "va tutto bene". La mia mano si era mossa automaticamente componendo il suo numero; e per quanto il mio cervello si stesse rifiutando di permetterglielo, il mio cuore aveva fatto di testa sua. -arrivo- disse prima di attaccare. Rimasi per qualche istante con il "tu tu tu" della chiamata terminata all'orecchio, prima di attaccare e rifugiarmi in cucina alla ricerca della cioccolata, nascosta nell'angolo della credenza. Mi sedetti sul bancone, accanto al lavello e iniziai a scartare cioccolatino su cioccolatino quasi con fame nervosa. Saranno state le due di notte, e stavo considerando quelle deliziose calorie come un pasto normale; ma tanto per quello che avevo mangiato, ovvero nulla, potevo permettermelo.
Dopo quindici minuti, tirai fuori anche il gelato per farlo sciogliere un po', quando il campanello di casa suono'. Sistemandomi la coda di cavallo, andai ad aprire titubante. Feci un grande respiro e mi preparai ad affrontare il viso moralista di Zayn. Girai la chiave due volte e me lo ritrovai davanti bello come sempre; con la sua pelle ambrata nascosta da una grossa felpa grigia e dei jeans scuri. Rimasi immobile a guardarlo, prima di rifugiarmi tra le sue braccia in singhiozzi. Mi accarezzo' la testa senza dire nulla, perché non c'erano bisogno di parole, lo sapeva bene.
Non so per quanto tempo rimanemmo fuori al portone, con l'aria gelida di Londra a farci compagnia, ma quando finalmente aprii gli occhi mi ritrovai stesa sul divano, in braccio al mio migliore amico, con la testa appoggiata sull'incavo del suo collo. Continuava ad accarezzarmi le guance aspettando che dicessi qualcosa, che gli confidassi tutto, che aprissi finalmente il mio cuore. -ti conosco da troppo tempo..sei trasparente ai miei occhi El- rise guardandomi. -riesco a capire tutto, forse ti capisco meglio di quanto tu non faccia con te stessa. Con me non puoi avere segreti..- continuo' alzandomi il mento e permettendomi di perdermi nei suoi occhi scuri. -perche' e' come se ce li avessi con te stessa. Come se ti nascondessi da te stessa- sussurro' lasciandomi un morbido bacio sul naso. Con le guance ancora bagnate dal sale mi sistemai meglio accanto a lui, infilando le mani nelle tasche della sua felpa. -stamattina ho visto il vostro video..- iniziai tremante. -non volevo vederlo- abbassai gli occhi arrabbiata. -ma l'hai fatto..- termino' lui. Annuii riprendendo il discorso -e' molto bella la canzone Zayn. Si vede quanto vi siate divertiti..e lasciatelo dire, sei un fico con quella maglietta bagnata- risi tirando su con il naso. Sorrise senza aggiungere altro. -Niall finalmente ha suonato con la sua amata chitarra, e Lou con quel microfono gonfiabile..- continuai a ridere fragorosamente contagiando anche lui. -Liam si e' quasi slogato una caviglia facendo tutte quelle capriole- continuo' lui, passando un dito sotto il mio occhio, asciugando le lacrime. Tornammo seri, per volontà del moro che quasi mi costrinse con lo sguardo a tirare fuori quel dannato nome. -ma…- sussurrai torturandomi le unghie -Harry mi ha ucciso- esclamai affranta. -guardarlo da uno schermo e pensare che tutto quello un tempo era mio, che lui apparteneva a me, che quei occhi vedevano solo me, che quella bocca potevo assaporarla solo io..- abbassai lo sguardo lasciando cadere un'altra lacrima. -mi ha fatto morire dentro, lo giuro. Perché continuo ad amarlo e contemporaneamente ad odiarlo-
Zayn si passo' la mano sulla bocca, stava per mormorare qualcosa ma lo bloccai. -allora sai cosa ho fatto?- dissi, alzandomi dal divano e posizionandomi davanti a lui. -sono salita in camera mia, ho preso tutte le sue cose: le sue felpe, le nostre foto, tutto ciò che mi aveva regalato. Perfino ciò che avevamo comprato insieme- scandivo le parole impossessata dall'amarezza. -le ho raggruppate e messe tutte in una cesta. Sono scesa giù, ho aperto la porta, e ho aperto il cassonetto dell'immondizia, proprio quello davanti casa mia..- camminavo avanti e indietro nervosa. Feci una pausa mordendomi il labbro inferiore; lui mi guardo' perplesso. -le hai buttate Ellis?- chiese autoritario. -no Zayn, non l'ho fatto. Ma probabilmente non l'avrei fatto neanche se una ragazzina di dodici anni o chissà quanti non mi avesse fermato e riempito di tutte le sue stupide teorie su di noi..- alzo' un sopracciglio continuando a non capire. Mi spiegai meglio.
-una ragazza che passava di la' mi ha riconosciuto..non so, sarà' stata una vostra fan perché' ha iniziato a dirmi quanto Harry fosse cambiato, quanto fosse diverso e triste. E poi ha tirato fuori una delle tante cazzate sul perdono- -cioe'?- mi interruppe lui. -del tipo che e' molto più difficile perdonare che lasciare andare ma..- -ha capito tutto dalla vita quella..- rispose convinto. -si ma non e' questo il punto- sbuffai sciogliendomi la coda. -il punto e' che mi ha confuso ancora di più. Sono tornata in casa, con in mano quella cesta piena di ricordi, e mi sono messa a piangere. E' tutto il giorno che piango..e sai quanto odio farlo Zayn- lui annui' facendo segno di continuare. -odio mostrarmi debole, odio ancora di più sentirmi debole per colpa di qualcun'altro. E' logorante. Lui mi sta logorando sempre di più. Ed e' inutile tirare fuori la stronzata del "passera'" perché' un mese e' passato, ma io sto sempre allo stesso punto, con lo stesso odio, con lo stesso amore- risposi sfinita. Mi accovacciai a terra nascondendomi la testa con le mani. Zayn si tiro' su raggiungendomi; mi abbraccio' lasciando che mi sfogassi ancora. -lo sai che quello che potrei dirti ora non sarà' ciò che vorresti ascoltare vero?- non risposi continuando a rimanere tra le sue braccia. -esci da questa situazione Ellis. Esci da questa casa e va da lui. Parlate, urlatevi contro se e' necessario. Ma fatelo. Perché' stare rinchiusa qua non aggiusterà' nulla, anzi la renderà' giorno per giorno più pesante. Stai arrivando ad odiare la tua stessa vita El, ed io non permetterò' che succeda. Sei la persona più importante della mia vita e vederti così, essere costretto a sentirti singhiozzare dall'altra parte della cornetta e non potere fare..- sorrise, tenendomi stretta a lui. -questo..- alzai gli occhi anche io mostrando una leggera smorfia si acconsentimento. Mi sfioro' le labbra con il dito e non potei che lasciarglielo fare, assaporando quel momento così perfetto, mischiato al suo odore afrodisiaco. Ispirai la sua felpa e lasciai che le mie braccia si incrociassero sul suo collo. -sei qui..- gli sussurrai all'orecchio. -adesso sei qui- ripetei lasciandogli un bacio salato sul collo. Lo sentii rabbrividire al contatto delle mie labbra bagnate dalle lacrime; si volto' verso di me sfiorandomi il naso. Lo guardai ringraziando l'universo di averlo li, tra le mie braccia; l'unica persona che poteva ancora salvarmi; la mia ancora che si rifiutava di farmi affondare. Chiusi gli occhi, lasciando che due piccole gocce colassero sulle guance, e istintivamente poggiai delicatamente le mie labbra sulle sue. Non so perché' l'avessi fatto, o forse si; ma non volevo fermarmi perché' lui me lo ricordava così tanto. Lascio' che approfondissi il bacio, e così le nostre lingue iniziarono a giocare divertite, cercandosi e intrecciandosi. Affondai le mani nei suoi capelli, che improvvisamente si mischiarono con quelli ricci di Harry. La mia mente era appannata dal sapore di Harry, dalla bocca di Harry, dalla sua pelle liscia. Senza staccarmi dalle sue labbra lo trascinai verso il muro, iniziando ad alzargli la felpa e lasciandolo con una canottiera bianca, che sicuramente era quella con cui dormiva tutti i giorni. Le mie dita si inoltrarono sotto di essa, sfiorando la sua pelle ambrata. La pelle di Zayn, quella di Harry; gli addominali poco scolpiti di Zayn, quelli di Harry. Harry, Zayn, Harry, Harry..
-Ellis ferma ferma- cerco' con le mani di allontanarmi delicatamente, mentre io, avida di lui, continuavo imperterrita a baciarlo e torturarlo. Mi prese il volto tra le mani -e' sbagliato El. Stai facendo qualcosa di cui ti pentirai tra pochi minuti- continuo' fermo lui improntando i suoi occhi nei miei. Scossi la testa cercando di nuovo le sue labbra. Mi scanso' di nuovo -guardami El. Guardami un secondo- ripete'. Ubbidii e per un attimo, il mio cuore perse un battito. Cosa avevo fatto? Cosa stavo facendo? Mi vergognai di me stessa, ma soprattutto del modo in cui pensavo ad un altro mentre baciavo lui. I loro sapori si erano fusi insieme e a me sembrava così reale. Riscoppiai a piangere come una bambina -mi dispiace Zayn. Mi dispiace così tanto..- singhiozzai coprendomi il volto. -shhhh- fece lui riabbracciandomi. -va tutto bene, tranquilla. Lo so, lo so- si limito' a sussurrare accarezzandomi la testa. Lo guardai con gli occhi appannati -e' che mi ricordi così tanto lui..- dissi in un sussurro. Annui' cingendomi le spalle. -lo so, lo so- ripete' abbassando lo sguardo. -mi sento una stupida..- -ma non lo sei. Sei solo confusa..e innamorata- -vorrei non esserlo..- risposi calmandomi. -ma non sta a te controllarlo..-
Mi fece stendere sul divano, dandomi il tempo di riprendere fiato tra un singhiozzo e l'altro. Mi osservava tranquillo mentre io ancora stentavo a credere a ciò che fosse appena successo. Tamburellai le dita sulle ginocchia, tenendo lo sguardo basso. -dimmi che non e' cambiato nulla tra di noi ti prego..- sussurrai. -anche se e' una bugia..fammelo credere. Ora..- continuai nascondendomi nella mia felpa. Ero distante da lui, temevo seriamente che qualsiasi mossa avessi compiuto sarebbe stata fraintesa. Sorrise avvicinandosi a me e sfiorandomi una guancia. -non e' cambiato niente..e non sto mentendo- disse prendendomi la mano. Non so perché non credetti subito alle sue parole; forse perché, per quanto non volessi ammetterlo, mi stavo nervosamente domandando perché mai avesse ricambiato il bacio se davvero diceva di non provare nulla di più. Capto' anche questa volta i miei pensieri. -non sono innamorato di te Ellis, se e' questo che ti stai chiedendo..- rise alzando un sopracciglio. Mi prese il viso tra le mani -ti voglio bene, come amica. Sei la persona più bella che conosca, ma no. Non sono attratto da te in quel senso..- esclamo' facendomi l'occhiolino. Tirai un sospiro di sollievo e chiusi gli occhi, felice di quelle parole. Ma le domande sembravano moltiplicarsi nella mia testa. -sono un uomo..pieno di ormoni- continuo' lui tranquillo. -e la carne e' carne..quindi scusami se non ho fermato tutto ancor prima che iniziasse- sussurro' grattandosi la testa. Sbarrai gli occhi trattenendo una risata -no Zayn..scusami tu! Visto che ti sono saltata addosso..- le mie guance avvamparono al sentire il suono delle mie stesse parole. Rise anche lui, allungando le braccia e permettendomi di rifugiarmici. -e' tutto così confuso nella mia testa..- sussurrai sincera. -vedo lui ovunque, l'ho visto in te..lo vedo in qualsiasi persona mi passi accanto- continuai accarezzandogli il braccio e delineando con le dita tutti i contorni dei suoi tatuaggi. Sospiro' -e per lui e' lo stesso El, credimi. Non sono solo io a dirlo..te l'e' venuto a dire una sconosciuta che lo ha capito attraverso uno schermo..- scossi la testa non volendo che andasse avanti con le parole. -e' così. E' così, e lo sai anche tu. Non può stare senza di te- mi sposto' una ciocca di capelli dal viso -e anche tu-
Mi alzai dal divano e tornai in cucina dove il gelato, ormai completamente sciolto, era rimasto sul bancone. Lo presi, insieme a due cucchiaini, e lo portai di nuovo in salotto. Porsi la posata a Zayn, che lo guardo' disgustato -domani abbiamo un intervista..- deglutì' -non vorrei rischiare di rimettere davanti a tutti- risi alzando le spalle e ne presi un po' incurante del suo giudizio. -non potrò stare peggio di quanto non lo sia già no?- risposi ironica io. -hai intenzione di non fare nulla quindi?- mi chiese, afferrandomi il cucchiaio dalle mani e affondandolo nella vaschetta quasi dimenticandosi delle parole pronunciate pochi secondi prima. Lo guardai, cercando  una risposta da lui. -non lo so Zayn. Potrei uscire da quella porta e correre da lui, urlandogli contro, baciandolo forse, e dirgli che lo amo più della mia stessa vita e che per quanto male mi abbia fatto, non e' riuscito a cancellare tutto ciò che di bello abbiamo vissuto- gli ripresi il cucchiaio dalla bocca -ma probabilmente mi fermerei a meta' strada perché sono troppo orgogliosa e perché, diciamocelo chiaramente, non viviamo in un film. Le cose non si aggiustano con lo schioccare delle dita, non si cancellano come un brutto sogno. Lui mi ha tradito. Lo ha fatto, e per quanto volessi davvero passarci oltre, non posso. Non ci riesco- mi voltai osservando i suoi grandi occhi scuri. Sorrise amaramente -allora rispondimi a questa- disse appoggiando il gelato sul tavolino di fronte. -e' più difficile ricominciare, nonostante tutto, e provare a ridargli fiducia..oppure lasciarlo andare, per sempre?- mi voltai verso il televisore spento. Gli occhi iniziarono a farsi pesanti, e i pensieri troppo affollati; appoggiai la testa sulla spalla del moro. -posso risponderti domani?- gli sussurrai all'orecchio. Le immagini si fecero più sfocate, così come la voce di Zayn sempre più lontana. -come se potessi rispondere diversamente- esclamo', prendendo la vaschetta dal tavolo e avvicinando il cucchiaio alla bocca.
Per colpa delle mie frustrazioni sentimentali non aveva più sonno. L'avevo svegliato, fatto correre a casa mia, baciato senza pudore e assillato con i problemi tra me e uno dei suoi migliori amici.
Ancora non riuscivo a comprendere come facesse a volermi così bene.

                                                                                                                     ***

La luce filtrata dalle serrande mi acceco' gli occhi; mi nascosi con la testa sotto il cuscino, sperando vivamente che qualcuno venisse ad abbassarle. Ma su che fantasticavo? vivevo da sola. Mi sarei dovuta alzare per forza io, ma a quel punto sarei stata troppo sveglia per rimettermi di nuovo a letto. In quel momento pero' mi ricordai di Zayn e della serata che avevamo trascorso. Mi maledissi ancora per quel bacio senza sentimento che gli avevo dato, o meglio, con il sentimento per un altro. Percio' mi venne ancora più spontaneo maledire Harry e il male che continuava a provocarmi ogni santo giorno inconsapevolmente. Grazie, grazie davvero. Grazie per rendermi la vita un inferno.
Lasciai scivolare la testa fuori e mi voltai dall'altra parte del letto; una figura scura si mise a fuoco davanti ai miei occhi. Zayn aveva probabilmente dormito li, anche perché l'ultima cosa che ricordavo eravamo noi due stesi sul divano; io con una voglia matta di dormire e non pensare, e lui con il gelato tra le mani e Made In Chelsea in televisione. Stropicciai gli occhi, appoggiandomi con la schiena sulla spalliera del letto; sospirai a fondo e mi voltai verso il moro accanto. Mi ci volle un secondo per realizzare che chi avevo al fianco era Harry e non Zayn. Il cuore inizio' a battere all'impazzata e, mentre il modo in cui stringevo le coperte diventata sempre più violento, cercai di fare mente locale e ricordare se non avessi fatto qualche stronzata la sera precedente. Iniziai a tremare; che cazzo ci faceva nel mio letto? avvicinai il volto al suo, che dormiva beatamente, per essere al cento per cento certa che non si trattasse di Zayn e che non lo avessi, un'altra volta, scambiato per il riccio.
Mi permisi di guardalo quei due secondi in più', prima di scuoterlo agitatissima. Mi alzai di scatto, aprendo con brutalità la serranda e permettendo al sole luminoso di entrare -che cazzo ci fai qui?- gli urlai nervosa, rimanendo all'angolo della stanza. Si sveglio' confuso rimanendo immobile dov'era; non gli diedi neanche il tempo di rispondere che mi avvicinai gridando -dov'e' Zayn?- mi misi le mani nei capelli non volendo credere ai miei occhi. Era da un mese che non lo vedevo, e sarei una bugiarda se dicessi che non mi avesse fatto lo stesso dannato effetto della prima volta. I ricci arruffati gli coprivano il volto angelico, lasciando intravedere gli occhi verdi. Il sorriso era spento pero', e non potei che gioire sperando fossi io la causa di quello. Tremavo al solo incrociare del suo sguardo, tremavo mentre si alzava dal letto avvicinandosi a me. -mi ha chiamato lui..- disse spostandosi un riccio dalla fronte. Si sistemo' la camicia celeste che indossava -e mi ha detto tutto..- continuo' fissandomi.
Tutto? Tutto cosa? le mie guance avvamparono al ricordo del nostro bacio. Non poteva avergli detto proprio tutto. Scesi in cucina, dandogli una spallata e superandolo. -tutto cosa Harry? Non me ne frega un cazzo di cosa ti abbia raccontato! Voglio che vai via ora da casa mia!- continuai in preda alla collera. Mi portai le mani nei capelli, continuando a camminare avanti e indietro, senza sapere davvero cosa fare. Mi raggiunse bloccandomi un polso. -El lo so che stai male. Ed io sto peggio di te- risi amaramente -oh no che non lo sei- lo interruppi puntando i miei occhi lucidi nei suoi. Mi prese il viso tra le sue grandi mani, senza darmi la possibilità di liberarmi. -sto una merda, e non faccio che colpevolizzarmi di tutto il male che ti ho fatto, di tutto quello che ho rovinato. Ti amo e mi odio. Odio quello che sono diventato, odio me senza di te. Odio svegliarmi la mattina e non trovarti accanto- prese fiato per poi continuare -non ho più voglia di fare un cazzo Ellis. Riesco solo a pensare a te e a quella dannata sera. Riesco solo a pensare di voler tornare con te e riviverti come una volta- stufa di tutte quelle bugie sbottai, spostandogli le mani dal mio viso. -lo volevi così tanto che hai aspettato che Zayn venisse a chiamarti?- mi alzai avvicinandomi alla porta d'ingresso. -dove cazzo sei stato in questo mese? perché io non ti ho visto..se non sulle copertine dei giornali! Non dirmi che ti sono mancata e tutta queste stronzate perché non hai mai fatto niente per recuperare. Sei sparito cazzo! Ed io stupida che ancora piango per te!- risi massaggiandomi le tempie. Eravamo arrivati al limite della follia. Mi stava di nuovo abbindolando con le sue belle parole, quando io dal giorno dell'aeroporto non l'avevo più visto ne' sentito. Mi cinse le spalle con forza -lasciami!- gli urlai furiosa. Ma la sua stretta era troppo forte -sono sparito solo perché' me lo hai chiesto tu! Volevo che ricominciassi, volevo che mi dimenticassi, che riuscissi a vivere senza di me. Non potevo negarti questa richiesta. Perché me lo hai detto tu, che se davvero ti amavo dovevo lasciarti andare- vidi due piccole lacrime scendere lungo le sue guance. -me l'hai detto tu..- continuo' a ripetere, alleggerendo la presa e sbattendo il pungno contro il muro. Mi sentii improvvisamente soffocare e senza volerlo, mi lasciai scivolare a terra. -io non so più che devo fare Harry..te lo dico sinceramente- alzai gli occhi per guardarlo. -mi fai male. Continui a farmelo. Sto male quando vedo una tua foto sul giornale o in televisione, quando sento nominare il tuo nome, quando cerco di buttare via le tue cose e finisco per rimetterle ognuna al suo posto- si lascio' cadere giù anche lui, con le lacrime che scorrevano silenziose. -ti prego dimmi che c'e' un "ma"..- sussurro' lui affranto. Mi avvicinai con gli occhi gonfi di pianto; gli accarezzai la guancia e spinta da una forza al di fuori della mia portata gli improntai un bacio a fior di labbra. Le nostre bocche erano così salate; eravamo stanchi di tutte quelle parole che sembravano solo peggiorare la situazione. Il bacio mette un punto a tutto. Lo sentii rispondere con foga, assaporando quel momento. Infilai le dita tra i suoi ricci e lo avvicinai a me.
Lo volevo così tanto, eppure quei maledetti flashback tornavano a farmi visita ogni secondo in più che passava.
Mi staccai da lui, lasciandogli un piccolo bacio sul naso.
E poi scossi la testa.









ce la faranno i nostri eroi a pubblicare questo capitolo?? mi sa che efp non vuole che lo faccia loool
forse non gli piace!
btw sempre che questa volta ci riesca...cosa ne pensate? io personalmente ci tengo molto a questa mini long. Sono (stranamente) soddisfatta del risultato e mi dispiace che il prossimo capitolo sia l'ultimo :c ma e' giusto cosi..
comunque vorrei ringraziare la mia amica Sara che mi ha aiutato con il capitolo (grazie amore!) perche' mi ero bloccata :s ma lei mi ha dato qualche consiglio e sono riuscita a finirlo <3
adesso pero' so che direzione deve prendere la storia (?) lol
spero di non avervi deluso..tanto amore, Ludo.

   
 
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