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Autore: __TheyAreNotYou    22/10/2012    0 recensioni
Serena era bellissima e quando rideva, con quella risata da bimba di due anni, lo era ancora di più. Gli occhi azzurri le brillavano come mai e i lunghi capelli biondi e scompigliati le coprivano le spalle, che tremavano assieme al resto del corpo. Quando rideva sembrava in preda a una qualche crisi epilettica perché tremava tutta. Era bellissima comunque.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Serena Van Der Woodsen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Prima dell'inizio
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Saranno state le nove di mattina passate, quando Georgina si svegliò in preda al panico. Si alzò in fretta dal letto, infilandosi la divisa dell’Hanover Accademy e prese a spazzolarsi i capelli con una certa frenesia, quando notò che ora erano.
- Ti vuoi svegliare? Abbiamo già perso le prime due lezioni e se mi azzardo a perdere di nuovo biologia, a detta di quella vecchia sessualmente insoddisfatta della prof., sono fuori e mi boccia a priori. – dicendolo Georgina lanciò una scarpa in direzione di Serena; quest’ultima, infatti, l’aveva totalmente ignorata.
- Cavolo, ma c’è bisogno di farsi venire una crisi di nervi? – sbadigliò e continuò dicendo – e poi io non ho problemi con quella rompi palle di Miss. Dawson, quindi penso che resterò a dormire. – Mentre lo diceva si tirò fin sotto la gola le coperte e sembrò che volesse realmente restare così per tutto il giorno.
- Tra l’altro sei strafatta.. faresti bene a non farti vedere, ma non credo che tu sia disposta a perderti la lezione della quarta ora. – ammiccò Georgina.
A quelle parole, Serena saltò giù dal letto. Georgina rise, godendosi la scena, tentò di ricomporsi e cercando inutilmente di non ridere farneticò – Allora?! Hai capito che è culturalmente utile seguire le stronzate che propina il prof. Donovan? –
- Sta’ zitta! –
- Ma lo sa che è reato? Da Ben Donovan non me lo sarei mai aspettata! – incapace di trattenersi ancora, Georgina scoppiò in una fragorosa risata e dopo le due amiche uscirono, lasciandosi i dormitori alle spalle, per recarsi a lezione. 

- Serena! Serena.. sveglia! –
- Cosa? –
- Stavi dormendo e credo che il prof. Donovan ti abbia visto. Non avrà detto nulla per non imbarazzarti, credo. Cosa avete combinato ieri tu e Georgie? -  
Serena ignorò quella domanda e tentò di recuperare l’attenzione. Per lei riuscire a rimanere attenta rappresentava una sorta di sfida perché la sua capacità di seguire un discorso dall’inizio alla fine era pari a quella di un bambino di due anni e, come se non bastasse, era stanchissima. Cosa normale dopo una notte del genere. Georgina e lei avevano girato di bar in bar e nel loro girovagare, avevano incontrato dei ragazzi, carini forse.. non se lo ricordava. Provò a mettere a fuoco qualcosa della serata appena trascorsa e si ricordò che uno di loro aveva della coca con sé, ricordò di aver cominciato a tirarsi qualche striscia, poi molte strisce. Erano girate anche delle pasticche, da lì i ricordi erano confusi. Considerando che aveva ancora i postumi della sbornia, sarebbe bastato aspettare che svanissero per ricordare. Ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Le dispiaceva essersi addormentata proprio durante quella lezione perché adorava il prof. Donovan, anzi aveva una vera e propria cotta per lui. Era ricambiata? Non sapeva dirlo con certezza, ma a causa delle lunghe chiacchierate che facevano, tutti quei caffè presi insieme, il vedersi spesso anche fuori l’orario delle lezioni e i suoi sguardi enigmatici, era piuttosto ottimista. Ben era sempre così gentile, a tratti addirittura dolce, con lei, che nonostante avesse dei brevi filtr con ragazzi del campus, lui occupava sempre un posto di riguardo nel suo cuore.
Persa in congetture e supposizioni, non si accorse della fine della lezione e fu la sua compagna di banco a riportarla alla realtà.
- Van der Woodsen, hai intenzione di marcire qui fino a domani? –
- No. –
L’aula era quasi vuota, fece per andarsene quando una voce che conosceva fin troppo bene, la chiamò. Naturalmente era Ben Donovan.
- Serena, hai un minuto? –
Desiderava così tanto qualche minuto con Ben, che subito colse l’occasione per invitarlo a bere un caffè. Le sue lezioni erano finite e Ben aveva la prossima due ore dopo.
Ben sorseggiò un po’ di caffè, Serena era distratta, così poso lo sguardo su quella ragazza bellissima, che gli stava facendo trasgredire ogni regola. Era totalmente perso in lei e sapeva quanto ciò fosse sbagliato: lei era una studentessa del secondo anno, lui il suo professore. Tra l’altro era minorenne e per questo avrebbe potuto cacciarsi in un brutto guaio, poteva perdere il posto ed essere addirittura sbattuto in galera. Si rassicurò ricordandosi che aveva sempre impedito che tra loro succedesse qualcosa e di fatto non c’era mai stato niente, nemmeno un bacio. Ad ogni modo, prendere un caffè con una studentessa non era di certo reato.
Quando Serena si voltò, distolse lo sguardo e cominciarono a chiacchierare, sorseggiando un caffè macchiato lui e un caffè con leche lei.
- Posso chiederti cosa avevi stamattina? Ti ho vista strana. –
- Sono solo stanca. Ieri ho fatto un po’ tardi ed ecco i risultati. – sfoderò uno dei suoi famosi sorrisi e al povero Ben fu necessario tutto il suo autocontrollo per non strozzarsi con il caffè.
- Mi dispiace d’essermi addormentata. –
- Non fa niente, può capitare. Credi che al liceo non mi sia mai successo? Ricordo che all’epoca non facevo altro che dormire e il professore di fisica si divertì a trascorrere quei cinque anni mandandomi in presidenza, praticamente ogni giorno! –
Risero entrambi. Serena era bellissima e quando rideva, con quella risata da bimba di due anni, lo era ancora di più. Gli occhi azzurri le brillavano come mai e i lunghi capelli biondi e scompigliati le coprivano le spalle, che tremavano assieme al resto del corpo. Quando rideva sembrava in preda a una qualche crisi epilettica perché tremava tutta. Era bellissima comunque.
Continuarono a scherzare e perdersi l’uno nell’altra finché Serena si ricordò di avere un appuntamento con Georgie per pranzo. Circa venti minuti fa.
   
 
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