eeeeeee..ciao ma quanto sono ritardataria!, è che ero indecisa su alcune cosa, ma tutto risolto, bene, o se va bene rinizierò a postare regolarmente

un bacio e buona lettura :)

Non capivo nulla, c'era un altra mia potenzialità che gli ha fatto pensare che potevo essergli utile? Quale è questa mia potenzialità? Perché?

Aro si alzò, girò intorno alla scrivania a passo umano, perché tutta questa lentezza?, si avvicinò alla mia sedia e si inginocchiò accanto a me

- Isabella, la conosci la storia di cappuccetto rosso? Invece di seguire ciò che gli dice la mamma fa di testa sua, e va nel bosco, esi scontra con il lupo, viene inghiottita, ma ce la fa, non so come tu abbia fatto, ma sei riuscita a rivoltarmi contro tutte le mie guardie più grandi, hai rischiato come cappuccetto rosso, avrei voglia di staccarti la testa di netto e farla finita qui seduta stante, ma non posso, te sei una vampira, una vampira potente, se non di più, mi dispiace ammetterlo, sei peggio di me; in fin dei conti sei mia nipote-

sbarrai gli occhi, sua nipote? Se mi stava prendendo in giro non era affatto simpatico

-prima che tu pensi male, ti voglio spiegare attentamente tutto, per filo e per segno- io annuì, incapace di fare altro

- tanti anni fa, ebbi come si può dire una scappatella con un umana, lei rimase incinta ed ebbe una bambina, la bambina era una mezza immortale, come tua figlia, si chiamava Giuseppina Mary lei si innamorò di un umano, dalla loro unione nacque una bambina, te, ti diedero in adozione per farti avere una vita normale, da umana, ti accolsero Charlie e Renee, Giuseppina pensava tu fossi interamente umana, invece in te erano attivi alcuni geni vampireschi, tutti pensavamo che tu fossi morta, non avevamo più tue notizie, quando avevamo chiesto a Renee di tenerci informati sulla tua salute,quando ti ho vista quella volta a Volterra non riuscivo a credere che tu fossi la nostra Isabella, sei la copia spiccicata di tua madre, se non fosse per i capelli e gli occhi, é per questo che ti abbiamo voluta, non solo per il tuo grandissimo potere, ma anche perché te sei sangue del mio sangue, e una Voltura non può vivere come un altro vampiro qualsiasi, volevo che lo sapessi e ora vai, torna da quelle scansafatiche di guardie, voglio che tu decida chi tenere e chi uccidere, da ora in poi tu siederai insieme a me e i miei fratelli, e avrai la nostra stessa importanza in questo mondo – e detto questo mi congedò dandomi una tunica del suo stesso colore, nero intenso.

Me la misi e tornai dalle guardie, ancora immersa nei miei pensieri apri i portoni, e mi sedetti su una poltrona a guardare quei deficienti che stavano finendo gli ultimi neonati.

Come è possibile che Charlie e Renee non siano i miei veri genitori? Loro me lo avrebbero detto, loro... ho un idea

-Carlisle?- lui si affacciò alla porta e mi venne incontro

-Bella cosa succede?-

-poi fare una cosa per me?- vidi che fissava la tunica si era accorto che non era la solita di prima, ma ora non importava questo

- certo, Bella dimmi- rispose

- fai delle ricerche, chiedi anche a Charlie se è necessario voglio sapere se sono davvero la figlia di Charlie e Renee- lui mi guardò con un sopracciglio alzato

- cosa ti fa dubitare di questo?- guardai i soldati che ero intenti a combattere ed ad origliare la conversazione

-te lo dirò stasera per telefono, per favore fammi questo piacere- lui annuì e andò verso Eduard.

I miei uomini stavano ormai dando fuoco agli ultimi pezzi

-bene, vedo che quasi nessuno di voi si è fatto toccare da uno di loro, ne sono felice, solamente, qui non va bene, molti di voi non sanno ancora combattere a corpo a corpo, e non va bene, ma non posso nemmeno farvi fuori tutti, sennò rimarremmo senza guardie, perciò io ora chiamerò dei nomi, chi chiamo si fa avanti- Alec e Jane erano accanto a me, sapevano tutto ciò che era successo con Aro e mi aiutarono a scegliere.