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Autore: deliriums    22/10/2012    10 recensioni
Sei come una macchia d'inchiostro, in qualsiasi modo io cerchi di farti sparire tu non hai intenzione di andartene.
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“Vuoi che ti faccia un disegnino?” “Forse è meglio.” sbuffai per poi prendere un foglio e una matita, “Questa sono io..” dissi disegnando un misto fra una scimmia con problemi di calvizia e un procione, “Non hai così tante tette.” “Taci.” ritornai al disegno, “E questo sei tu.” indicai uno stecchino con due braccia e due gambe, un nasone enorme e dei capelli fatti a cazzo, “Allora.. io trovo te in casa 'Oh merda, Rudy Cesaroni in casa mia!” imitai una vocina simpatica, “Chi minchia è Rudy Cesaroni?” “Lascia perdere.. poi ci sei tu 'No, sono Harry Styles, ho scopato con tua madre ed ho 23 anni.'” “Io non ho questa voce.” sbuffai roteando gli occhi, “Il giorno dopo mi vieni a prendere a scuola, il preside ci vede insieme 'Un maniaco sta rapendo una mia studente, chiamate la polizia!'” posai lo sguardo sugli occhi verdi del riccio che rimase per un secondo a fissarmi, “Morale della storia..?” lo incitai, aggrottò la fronte pensandoci su, “.. non avrai mai un futuro da disegnatrice.”.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

Corsi verso la porta di casa citofonando come una malata mentre la pioggia mi bagnava da capo a piedi.
Quella troia di mia madre non lasciava neanche per un attimo il suo ragazzino, neanche per aprire la porta a sua figlia.
Posai la cartella sulle scalette bagnandolo ancora di più, non immagino i libri dentro che fine abbiano fatto.
Presi le chiavi dalla tasca e cercai di infilare la chiave, “Merda, merda, merda..” sibilai finchè non riuscii a infilarla nel buco.
Spalancai la porta facendo un'entrata tipo film horror.
Buttai incazzata nera lo zaino fradicio sul divano e sbattei la porta per poi togliermi la felpa lasciandola cadere per terra e scuotere i capelli rossi come fanno i cani, facendoli gocciolare tutti a terra.
Che tempo cazzone.
“Mamma!” urlai guardando di sopra dove scese quella troia di mia madre con un accappatoio e una specie di serpente sui capelli.. o un'enorme spruzzata di panna?
“Tesoro, non ti ho sentito, sei fradicia.” disse scendendo le scale e guardandosi lo smalto rosso sulle unghie, “Non mi hai sentito, certo..” sibilai salendo le scale per andare in camera mia.
Mia madre, una troia di alto livello.
Avevo diciotto anni e lei trentasette, da questo si può intendere già molto.
Mio padre non l'avevo mai conosciuto, era stato uno dei tanti ragazzini dai venti ai trenta anni che si portava al letto ogni santa notte.
Mi buttai sul letto togliendomi sia la maglietta che i pantaloni completamente fradici ed afferrai i quaderni ed i libri infilandomi la matita fra le labbra e sfogliando a cazzo il libro di algebra.
Buttai la testa all'indietro, devo rompere le palle a Louis.
Mi allungai cercando di prendere il telefono nero fisso sul comodino con il risultato di una culata a terra.
“Louis?” dissi alzandomi dolorante da per terra, “Ehi, Drew.” sentii la voce metallica dall'altra parte del telefono, “Lou, mi servono i compiti di algebra.” buttai lì, “Sto bene, comunque.” “Si, si, i compiti?” lo sentii sbuffare dall'altra parte della cornetta, “Lo sai con chi stai parlando?” mmh.. in effetti, “Okay, chiamo Liam, grazie per niente, minchione.” “Figurati, scema” quanto ammore.
Composi un altro numero, “Che ti serve?” Oh.. “Come facevi a sapere che mi serve qualcosa?” chiesi spalancando gli occhi, “Perchè sono le due meno un quarto, ogni volta che torni a casa stai almeno cinque minuti fuori dalla porta perchè tua madre non viene ad aprirti, poi apri tu, salti il pranzo, prendi i libri, chiami Louis perchè non hai i compiti, lui ti dice che non li ha e poi chiami me.” wau.. sono così monotona? “Emh.. bene.” “Di algebra non c'è nulla, comunque.” feci un sospiro e buttai il libro per terra, “Liam, ho un'altra chiamata, aspetta.. pronto?” “Vi, dove cazzo sei?” rimasi un attimo in silenzio poi capii in che situazione mi trovavo, “Niall, ti hanno dato buca di nuovo?” silenzio, “Carter? .. merda, ho sbagliato numero.” “Già.” risi per poi agganciargli in faccia.

Mi scompigliai i capelli mossi e scalati per poi uscire dalla camera cercando di fare silenzio.
Mia madre, come ogni sera, era tornata tardi o era andata a casa di un tizio completamente ubriaca.
Entrai nella doccia ed aprii l'acqua per poi spargermi completamente di sapone.
Quando uscii spalmai la mano sul vetro per pulirlo dal tepore ma sentii un rumore ed un 'Merda' dall'altra parte della porta.
“Mamma?” chiamai dal bagno arrotolandomi l'asciugamano sulla vita e con ancora la spazzola in mano, “Mamma, sei sveglia?”.
Socchiusi la porta ma non vidi nessuno così camminai verso le scale e quasi non svenni vedendo un bonazzo in boxer davanti a me.
Il ragazzo mi squadrò da capo a piedi e notai qualcosa gonfiarsi nelle parti basse, gli lanciai la spazzola in quel punto facendolo piegare in due, “Michia, trattieniti.” commentai rossa in viso.
“Porca troia, ti sembrava opportuno?” chiese lanciandomi un'occhiata omicida mentre si teneva quella parte con le mani, “Mi ritrovo un maniaco sessuale in casa, che dovrei fare?” sbuffai, il riccio si ricompose continuando a fracassarsi il labbro e cercando di stare diritto, “Beh.. è stato un enorme piacere conoscerti.” aggiunse con un sorriso sfottente sul volto, “Sei un altro ragazzino che è andato a letto con mi madre?” “Non lo so, mi sono svegliato in un letto con una donna.. non che mi sia dispiaciuto.” sorrise scuotendo la testa mentre io mi limitai ad una smorfia, “Quanti anni hai?” chiesi guardandolo, mia madre se l'era trovato proprio bello stavolta, “Ventitré, perché?” scossi la testa per poi abbassarmi a riafferrare la spazzola, “Sei il più giovane che sia mai stato con mia madre.. per ora.” “Tua madre si porta al letto molto uomini?” “Molti ragazzi, già.” lo guardai un'ultima volta per poi dargli le spalle e camminare verso il bagno, “Ehi, comunque mi chiamo Harry.” mi rigirai forzando un sorriso, “Drew, ma non credo ci rivedremo mai più.” “Chi te l'ha detto?” “Beh, magari ti ritroverò nel letto di mia zia, chi lo sa.” feci spallucce osservando le labbra del ragazzo formare un sorriso e far spuntare dei denti bianchissimi e delle fossette adorabili, “Ciao ciao, Harry.” feci un cenno con la mano per poi rientrare in bagno.

“Merda, merda, merda.” “Smettila, Drew, pensa a correre!” urlò Liam strattonandomi il braccio e spingendomi dentro scuola.
La bidella ci squadrò da capo a piedi accigliata, minchia guaddi?
“Porca miseria, potevi arrivare un po' più presto, o era troppo impegnativo?” chiese sbuffando e continuando a correre, mentre lo zaino mi sbatteva sul culo.
Spalancai la porta attirando l'attenzione di tutta la classe.
Non sapevo chi guardare, se il professore che aveva preso a scrivere qualcosa sul registro senza dire niente o Louis che emetteva grugniti soffocati per trattenersi dal ridere.
Il prof puntò il dito sui banchi e mi diressi vicino a Louis mentre Liam si sedeva vicino ad Horan.
“Smettila, coglione.” sibilai sfilandogli il libro da sotto gli occhi per cercare il punto dove eravamo, “La faccia tua mescolata a quella di Liam e a quella del prof fanno un trio perfetto.” se la rise l'altro mettendosi una mano fra i capelli, alzai lo sguardo guardandolo mentre, continuando a sorridere, sfilava una penna dall'astuccio, pensare che in primo liceo avevo una cotta per lui e l'avevo anche baciato, a stampo, poi.. boh, è sparito tutto, e credo sia stata una delle poche cose fortunate che mi siano capitate nella vita.
“Ma tu la mattina ti lucidi gli occhi con la pezzetta degli occhiali?” esitai senza pensare riferendomi a quegli occhi verde-acqua, lui alzò un sopracciglio per poi tirarmi una guancia, “Si, piccola, proprio così.”

Louis spalancò la bocca facendo cadere una poltiglia che stava masticando sul tavolo, “Bella merda.” commentai facendo una smorfia, l'altro abbassò lo sguardo facendo una smorfia a sua volta e pulendo con il fazzoletto, “Vuoi dire che a casa tua c'era un figone e te ne sei andata senza chiedergli il numero di telefono? Oh. Mio. Dio.” disse facendo una vocina da ragazzina pettegola.
Avvicinai la bocca al suo orecchio e gli sussurrai, “Smettila, sembri gay.” lui roteò gli occhi al cielo con un sorrisino.
“E comunque non chiederei mai ad un tizio che è andato a letto di mia madre il suo numero..” rabbrividii, “Sarebbe strano.” continuai, “Già.” commentò Louis.
Al tavolo si sedette Liam seguito da Niall, “Victoria alla fine ha richiamato?” chiesi ridendo lanciando un'occhiata al biondo che mi fulminò con lo sguardo, “Taci, Carter.” sibilò mentre gli altri si scambiavano occhiate come chi non ha capito una minchia.
“Ti hanno dato buca di nuovo?” sussurrò il moro all'orecchio del biondo che parve quasi arrossire per un momento, “Oh, ma che cazzo.” sbraitò sbattendo un pugno sul tavolo, “Nervosetto..” commentai a bassa voce.
Non mi era mai andato a genio Horan, sinceramente mi dava tutto fastidio di lui, dai capelli biondi tinti, agli occhi troppo azzurri, a quel fastidioso accento irlandese, quei cappelletti e quell'egocentrismo.
“Comunque non mi ha dato buca, non si sentiva bene ed è rimasta a casa.” precisò, “In poche parole.. ti ha dato buca.” Liam diede una gomitata a Louis vedendo il biondo diventare sempre più rosso di rabbia, “Se vuoi esco io con te, Niall.” dissi sorridendo e con lo sguardo sul piatto, lui spalancò gli occhi, “Cosa?” “Si, dai, ci facciamo una passeggiata e magari ci facciamo un bagno al mare.” continuai ironica, “B-beh, d'accordo.” aspetta.. cosa? “Venerdì sera alle otto.” aggiunse per poi alzarsi, “M-ma.. io ero ironica.” balbettai cercando di capire cosa avevo combinato, Louis mi diede una pacca sulla spalla quasi facendomi sbattere con la faccia sul tavolo, “Forse non era proprio il momento di scherzare, non si sa cosa ci si può aspettare dagli irlandesi.” disse con un sorrisino.
Mi coprii il volto con le mani mugugnando qualcosa quando sentii Liam fischiettare cominciare a canticchiare “Niall e Drew, presto sposi, si scambiano effusioni amorose..” lo fulminai con lo sguardo mentre lui cercava di non ridere.
“Figli maschi.” sorrise soddisfatto Louis per poi alzarsi.
Merda, merda, merda.

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Moonlight.
Buooonciorno c:
Sono tornata, ve l'avevo promesso!
Allora, mi trovo meglio a scrivere questa storia, contiene maggior minchiate, ormai questo è il mio stile lol
Comunque, come sapete, ho sempre la mia serietà, minchiate fino ad un certo punto.
Diciamo che non è un capolavoro questo prologo, non so bene come andrà a finire la storia, volevo solo ritornare a scrivere, ma, dopotutto, io non ho mai scritto una storia precisa, tutte le mie storie sono finite diversamente da come dovevano finire all'inizio lol
Non ho molto da dirvi, solo che posterò forse settimanalmente, la scuola mi sta uccidendo, poi fra gli amici e gli impegni al di fuori della scuola non riesco a combinare un bel niente..
Finisco qui e cerco di scrivere al più presto il seguito, ditemi che ne pensate, spero vi piaccia c:
Sciao.

P.S: se vi state chiedendo perchè faccio sempre storie su Harry allora siete fottute perchè non ho una risposta uu'
E' una malattia, mi ispira di più.. forse dentro i capelli ha un radar.

  
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