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Autore: MidnightChaos    22/10/2012    6 recensioni
Questa non è la solita storia.
Non aspettatevi la solita storia frivola su una fan che incontra i suoi idoli.
Questa storia nasce da una tragedia. Finirà male, o forse no. Lo scoprirete solo continuando a leggere. Buona lettura.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Com’era possibile che me ne fossi dimentica?
Non potevo essermi dimenticata di una cosa così importante.
Così essenziale.
Tentai di concentrarmi per recuperare i ricordi che sembravano scivolare via come sabbia tra le dita.
Niente.
Era il vuoto.
-Che significa che non te lo ricordi? – mi chiese Harry, non capendo.
-Significa quello che ho detto – gli risposi secca.
Continuavo a tornare indietro con la mente ma proprio non riuscivo a ricordare.
Era davvero finita.
Anche se avevo scoperto che potevo parlare con Harry ormai era tutto inutile perché non ricordavo dov’era il mio corpo.
Mi sarei messa a piangere se solo avessi potuto.
Ma immaginai che non potesse succedere con questo corpo, visto che non c’era nessuna lacrima a rigarmi il viso.
E ora come avrei fatto?
Chissà tra quanto tempo sarebbero riusciti a trovarmi.
Il mio cuore non batteva più nel mio petto di fantasma, ma se lo avessi avuto avrebbe iniziato a martellarmi in testa e sarei svenuta.
Ma i fantasmi non potevano svenire.
La gente morta non poteva svenire.
Perché era morta, appunto.
Ero morta.
Io.
 
 
Harry continuava a guardarmi in silenzio non sapendo cosa fare.
Piuttosto comprensibile.
Avevo voglia di correre da lui e farmi abbracciare.
Avevo bisogno di sentirmi protetta.
Di sentirmi serena e al sicuro.
Anche solo per qualche minuto.
Chissà se sarei riuscita a toccarlo.
Ignorai le precauzioni che avevo preso prima per non spaventarlo e avanzai verso di lui.
Allungai una mano per toccarlo ma come temevo lo trapassai.
Era straziante.
-Ti sento – mi disse lui all’improvviso.
-Come? – chiesi confusa, senza togliere la mano.
-Ti sento. Sento qualcosa dove mi stai toccando. Come il tocco fresco del vento. Ma è molto lieve.
Non mi bastava questo contatto ma non potevo avere di più.
Allontanai la mano da lui.
-Ferma.
Bloccai la mano a mezz’aria col palmo rivolto verso di lui.
Lui “appoggiò” la sua mano alla mia, palmo contro palmo.
Sembrava la scena del classico film d’amore con uno dei due innamorati che è morto.
Ma ora capivo come mai. Ne capivo il senso.
Era il gesto più confortante che noi anime erranti potevamo permetterci.
Mi sorrise e io ricambiai.
Ma il mio era un sorriso carico di sofferenza.
Un sorriso per nascondere il dolore che provavo.
 
 
-Non puoi toccare nulla?
Mi sedetti per terra a gambe incrociate prendendomi del tempo per rispondere.
-L’unica cosa che sono riuscita a toccare è stato il mio corpo la prima volta e una sedia che ho scaraventato contro la vetrata della centrale di polizia.
Non batte ciglio.
-Come mai secondo te? –
-Cosa?
-Come mai certe cose riesci a toccarle e altre no? – mi chiese Harry, interessato.
-Non penso che dipenda dalle cose. Penso che dipenda dalle emozioni.
-In che senso?
-Il mio corpo l’ho toccato mentre ero spaventatissima e cercavo di aiutarmi…per quanto riguarda la sedia era sommersa dalla rabbia. Penso che dipenda dalle emozioni, più l’emozione che provo è forte, maggiori possibilità ho di toccare qualcosa.- conclusi
Harry annuiva, guardandosi intorno pensieroso.
- A cosa pensi? – gli chiesi
- Pensavo che magari potrebbero dipendere anche dalla forza di volontà.
Si fermò e gli feci cenno di continuare a spiegare.
- Cioè, magari potrebbe essere anche questione di allenamento.
-Dovrei provare…
Sorrise, felice di essermi stato d’aiuto.
-Quanti anni hai? – mi chiese il ragazzo.
- Ventuno
Era triste che la mia vita fosse finita così presto.
Avevo solo ventun anni.
Avevo tutta la vita davanti.
Una moltitudine di esperienze da vivere.
Non avevo ancora amato.
Non avevo ancora mai provato un amore vero.
Di quelli che ti lacerano l’anima, da quanto è amore.
Adesso non potevo più amare.
Sarebbe stato un dolore troppo intenso.
Innamorarsi di qualcuno che non avrei mai potuto avere.
Non potevo permettermi di provare più nulla.
 
-Dovevi essere bellissima…- era quasi un sussurro ma riuscii lo stesso a sentirlo.
Alzai lo sguardo verso di lui.
-Morgana?
-Si…
-Stai fluttuando…
 
 
Buonasera! :D
Che dire? Questa storia mi sta davvero dando moltissime soddisfazioni!
Grazie mille per i commenti, sia pubblici che privati, grazie a mi chi ha messo tra i preferiti, ricordati e seguiti e grazie anche alle lettrici silenziose.
Quando ho visto i commenti mi sono messa a fare il ballo della gioia xD
Anche perché a quanto pare sono riuscita ad incuriosire molte di voi ;)
Se vi va ho all’attivo un’altra ff di tutt’altro genere :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1302338&i=1
 
Va beh belle, vi saluto!
Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo che sono davvero interessata al vostro parere ;)
Beso :*
 
 
 
 
  
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