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Autore: Ginevra_Sabbiadoro    06/05/2007    3 recensioni
Ginevra, protagonista di questa fanfiction, è la migliore amica di Lily Evans. Settimo anno... Malandrini... L'amore che va e viene... Questo è un pezzo dell'8 chap... ...James guardò Gin "Qui porterò la ragazza della mia vita sai? Quella che amerò davvero davvero... E qui ci farò l'amore... Non sesso... Cioè... Puoi capirmi no?" Gin sorrise. "No, non posso capirti."...
Genere: Romantico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cariiisssimiiii!! Scusate se non avevo ancora postato il capitolo, ma sono state settimane d’inferno!!!Adesso vi lascio alla lettura… Nuovi colpi di scena… :D… Enjooooyy! Questo è un capitolo di transizione… Con il prossimo capirete tutto…Eheh…Non avete idea di quanto sia diabolica… Recensite mi raccomando… E ricordate… NULLA è COME SEMBRAAA!!

****************************************************************

 

Era ormai quasi un mese che Lily sfuggiva alle sue amiche, in tutto e per tutto.

Ginevra la sentiva distante e diversa, da quando era uscita con James.

Era quasi sicura che i due stessero insieme, ma che preferissero tenere la loro relazione più… Riparata…Ecco.

Gin però non si spiegava perché Lily non glielo confidasse ed era un po’ delusa dal suo comportamento.

“Mi passi del pane tostato?” chiese Lily un giorno a colazione.

“Non puoi prendertelo tu?” Gin si alzò veloce e andò in Dormitorio.

“Cosa le è preso?” chiese Lily interrogativa a Sal ed Ally.

“Nulla” dissero entrambe con un grugnito. Anche a loro non andava tanto a genio quella situazione.

Per Lily era tutto difficile, non voleva allontanarsi dalle sue amiche, specialmente da Gin, ma non era ancora arrivato il momento di confidarle il suo segreto.

Remus le sorrise sconsolato dall’altra parte del tavolo, cercando di non farsi vedere da James e Sirius. Peccato che a Sirius Black non sia mai sfuggito nulla.

“Rem, che ti prende?”

“Che mi deve prendere?” Remus faceva il vago, era l’unico modo per eludere le domande inquisitorie dei suoi amici.

James , non capendo, assunse un’aria interrogativa.

Sirius lasciò perdere, d'altronde sapeva tutto, ma era meglio stare zitto *Quando Rem vorrà confidarsi… Sa dove sono…*.

Oltre Remus e Lily, il clima era ugualmente teso.

Ora di Pozioni.

Gin e James erano fin troppo cordiali tra di loro

“Mi passi l’ Ungaspina?” James era il solito pasticcione incorreggibile.

“Certamente” Gin posò con un po’ più forza l’erba sul tavolo, ma fu un movimento impercettibile.

“Grazie mille”

“Non c’è di che”.

La stessa cosa accadeva agli allenamenti di Quiddich e ogni qualvolta mangiavano. In effetti era una situazione insostenibile.

James e Sirius invece, si tanto in tanto si guardavano con un’aria strana, ma apparentemente era tutto apposto.

James non aveva mai chiesto a Sirius se stesse con Gin, gli dava fastidio il solo pensiero.

Ma il bello era che non ne capiva il perché.

Inizi di aprile. Vacanze di Pasqua.

“Che strano, rimaniamo tutti qui!” esclamò Lily, passeggiando in Giardino con le amiche.

“Tutti? Non direi…” commentò Ally

“Bhè… James, Sirius e Remus e Peter… E noi quattro…” disse poi Gin * Non è possibile! Ce l’ho sempre in mente!* (MA CHI? N.d.A.)

“Già…” Lily e Gin si erano capite al volo. In fondo anche se apparentemente non parlavano, erano dei libri aperti l’una per l’altra

“Ehy, ragazzi! Venite anche voi qui!” Sal era la paciera del gruppo e cercava di portare tutti ad un chiarimento.

Eccoli lì, tutti e otto sotto la Grande Quercia, stretti stretti.

E gli sguardi languidi fioccavano, ve lo assicuro. Ma anche le occhiatacce non mancavano.

“Che cosa combiniamo stasera?” Gin aveva voglia di fare qualcosa di diverso dalla solita partita a scacchi magici “Siamo solo noi in tutto il dormitorio…”

“Diamo una festa!!” Sirius era in vena qual giorno

“SEEEEEEEEEEEEEE” tutti risposero all’unisono a quell’assurdità.

Li avrebbero scoperti sicuramente e non era il caso di ricevere una punizione durante le vacanze. Decisamente.

“Bhè… Potremmo andare tutti a nanna presto…” propose Peter, stringendo a sé Ally in modo allusivo.

“Per cortesiiiaaa!” Gin li spinse un po’ più in là.

“Bhè, io un’idea ce l’avrei…” iniziò timidamente Sal.

Tutti la  guardarono.

In genere le sue idee erano le migliori e le più originali.

“Forza, su… Dicci tutto!” la incalzò Lily.

“Ehm… Non vi dovete tirare indietro però… Vi fidate di me?” Sal sorrise maliziosamente *Ho qualcosa in mente… Di davvero diabolico…*

I ragazzi annuirono perplessi.

“Bene, allora dopo cena tutti in Dormitorio, ci divertiremo!” Sal corse via a preparare tutto l’occorrente.

I ragazzi non sapevano cosa aspettarsi, ma cercarono di non pensarci troppo.

Sal non scese a cena.

Le ragazze arrivarono per prime in Dormitorio, con dei panini per Sal.

“Ehilàà!! Ti abbiamo portato rifornimenti!” urlò Gin dal buco del ritratto della Signora Grassa.

“Mamma mia, c’ho una fame! Forza, entrate e fate silenzio!” Sal afferrò i panini e iniziò a mangiarli voracemente, continuando ad accendere candele qua e là.

“Ma che diavolo…” Lily era stupita: Sal aveva lasciato la stanza in penombra, con delle candele profumate accese, e sul tavolo c’erano dei bigliettini in un’ampolla trasparente, dei fogli e delle piume con l’inchiostro. Infine c’era del tè fumante.

I ragazzi sopraggiunsero in quel momento, portando del cibo e delle bibite.

“Avevamo pensato che….Ohhh…” Peter rimase a bocca aperta

“Complimentoni, Sà!” Sirius le strinse la mano vigorosamente, dandole un piccolo pizzicotto.

“Davvero ammirevole…” aggiunse Remus.

“Ora basta complimenti! Sedetevi e vi spiego cosa faremo stasera! Su su, niente storie!” Sal era eccitatissima.

*Quando è così felice ha in mente qualcosa di terribile…* Gin si sedette sul divano per prima. Seguita da tutti gli altri.

“Allora, stasera faremo il gioco della verità e dei pegni! Un classico gioco babbano a dircela tutta… Allora, io estrarrò due nomi dall’ampolla… Il primo nome è quello che decide la domanda o il pegno e il secondo è quello che dovrà scegliere se pegno o verità… Tutto chiaro?”

Tutti annuirono.

*Oh.. accidenti… Ci mancava questa!* fu il primo pensiero dei sette.

Sal estrasse il primo nome: Ally.

Poi estrasse il secondo: Peter *Che strano… Che coincidenza…*

Cosa ne potevano sapere quei poveri disgraziati che Sal aveva programmato tutto nei minimi dettagli? E che le scelte non erano assolutamente casuali?

“Verità o pegno?” chiese Ally esitante.

Peter ci pensò un attimo. Ally era buona, quindi non le avrebbe fatto una domanda intricata.

“Verità”

Ally, felicissima, chiese all’istante

“Mi ami?”

Gelo polare. Tutti gli altri erano in imbarazzo totale.

Peter ripensò su un attimo. L’amava, ma non gli andava di dirlo davanti a tutti *Non così…*

“Ehm…”

Ally mise il broncio. E quando Ally metteva il broncio erano guai seri.

“E va bene! Si, è vero!” Peter nascose il viso nel cuscino dalla vergogna, Ally gli saltò addosso e gli altri risero come matti.

“Andiamo avaaaanti…” Sal estrasse altri due bigliettini.

Peter e Sirius.

“Allora… Pegno o verità?” chiese Peter.

“Verità” Sirius non esitò un’istante.

Peter invece rimuginò a lungo.

“Cosa è successo tra te e Gin?”

La ragazza divenne di fuoco.

Sirius le sorrise, come per rassicurarla.

“Vabbhè, allora diciamo pegno…”

“Oh benone!” iniziò Peter “Baciala!”

“Ma chi?” Sirius fece il finto tonto.

“Ginevra ovviamente…”

“Io non sarei d’accordo…” iniziò Gin *Oh mio Dio, Oh MIO DIO!*

James strattonò Peter. Un gesto istintivo e senza un perché reale. O forse si.

“Vabbhè, ma un bacetto innocente… Che avevate capito?”

James divenne verde *Che cavolo mi prende?*

Sirius si avvicinò veloce a Gin e le stampò un bacetto innocuo, per tagliar la testa al toro

“Andiamo avanti…”

James stava per scoppiare.

Sal estrasse altri due bigliettini.

Sal e James.

“Bene bene…” cominciò la ragazza “Diciamo…. Verità o pegno?”

James, passandosi una mano tra i capelli disse “Verità…”

“Benooooneee… Allora… Come mai sei diventato viola quando Gin e Sirius si sono baciati?”

*Non le sfugge niente…* “Ehm… Ma non è vero…”

“Si che è vero”

“Bene, siccome non è vero… Farai pegno…”

“Ma…”

“Niente ma…. Adesso tu vai i quello stanzino… su su… tra 5 minuti ti mandiamo una persona…”

Sirius trascinò l’amico nello stanzino e chiuse la porta.

“Allora, con chi passerà 17 minuti?”

Sal li guardò con un sorriso “Ovvio no?”

“NO” dissero in coro.

“Bhè… Sono tre opportunità… O con Sirius… O con Lily… O con Gin… Voi che dite?”

Sal guardò Ally, Peter e Remus “Dobbiamo votare noi quattro”

Remus guardò Lily, che con un piccolo cenno del capo, indicò Gin.

“Io direi Gin” disse esitante Remus. Di certo non avrebbe MAI detto Lily.

Ally, guardando l’amica, disse “Si… Direi anche io…”

Peter allargò le braccia “Il mio voto è inutile… Comunque avrei detto anche io Gin… Almeno è sicuro che non finisce a botte…”.

Il ragazzo sapeva che tra Sirius e James c’era qualche problema, non ben identificato.

Ginevra era pietrificata. Il cuore le batteva a mille.

Lily sorrise alla grande e accompagnò l’amica vicino la porta dello stanzino

“Gin, stai tranquilla… Siete perfetti voi due…” sussurrò

Ginevra guardò l’amica, perplessa “Ma voi due….”

“Sciocca!!” Lily sorrise “Io sto con Remus!” *Ecco, ce l’ho fatta.. Al diavolo tutto…*

“Susu adesso vai dentro!” Lily spinse Gin nello stanzino.

La ragazza finì addosso a qualcosa, o meglio, finì tra le braccia di James.

“S-scusa..”

“Figurati..” James scostò piano Gin. All’improvviso si rese conto che averla tra le braccia non gli dispiaceva affatto.

“Ehhhm… Eccoci qui…” Gin si sentiva strana. Quella penombra e la vicinanza a James la mettevano a disagio.

“..Eccoci qui..” James la guardò per un po’: si soffermò prima sui suoi occhi grigi, poi sui lineamenti delicati del volto e infine su quelle labbra rosee che lei si mordicchiava sempre.

Lei moriva dal desiderio di fare QUELLA domanda a James. Ci pensò un po’ su, e poi disse esitante “James… Cioè… E’ vero che…” si bloccò e abbassò lo sguardo, tutta rossa in viso.

Il ragazzo la guardò dritta negli occhi *Oramai…*

“Si, se intendi dire che mi sono ingelosito prima… Per Sirius… Si” *Ma chi sono iO? Non è James Potter quello che sta parlando… Incredibile…”

Passarono alcuni minuti, così in silenzio.

James stava quasi per aprire la porta a suon di calci, pur di non trovarsi in quella situazione così imbarazzante.

Gin alzò lo sguardo e notò l’irrequietezza di James.

Senza pensarci troppo su, si alzò sulle punte dei piedi e gli sfiorò la guancia.

James prese il viso di Gin tra le mani, dolcemente e accostò le sue labbra a quelle della ragazza.

“RAGAZZIIII, TEMPO SCADUTOOO!!” Sal gridò da fuori la porta.

I due sussultarono e si allontanarono l’un dall’altra, lasciando quel bacio a metà.

Uscirono veloci dallo stanzino, molto impacciati e imbarazzati.

“Allora, tutto bene?” chiese Sal

“Sisi… Tutto bene…” disse Gin, sedendosi vicino a Sirius a testa bassa.

“Perché dovrebbe andare qualcosa male?” disse James, distogliendo gli occhi da Ginevra.

Peccato che c’era qualcuno che aveva capito tutto e non ne era troppo entusiasta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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