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Autore: bambi88    08/05/2007    10 recensioni
Lei è bellissima. Lei è famosa. Lei è semplicemente perfetta. Eppure anche la perfezione sa piangere. Soprattutto quando, per una semplice tazza di caffè nero (forse troppo nero, forse troppo amaro), inizia a ricordare il suo passato. Che sa di caffè nero e amaro..."come il rimorso Ino-chan". Una (credo) breve ficcy...spero vi abbia incuriosito.
INSERITO RIASSUNTO DELLE VICENDE FINO A QUESTO PUNTO...riassunto/spiegazione! XD baci!!
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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ino modella 1

Il sole era già alto e penetrava nella stanza dalle grandi vetrate.
La mano scattò verso la sveglia che non accennava a smettere di ronzare insistentemente.
- è presto…- sussurrò la ragazza, immergendo la testa nel morbido cuscino.
la sua stessa voce le rimbombò nelle orecchie. Quel dannato mal di testa la perseguitava come ogni mattina.
Scagliò il cuscino verso la sveglia che, cadendo a terra, riprese a trillare.
- le mie povere orecchie…- sibilò, tirandosi le coperte a coprire la testa.
Dall’enorme letto spuntava ora solamente qualche ciuffo dorato.
Passarono lenti secondi prima che la ragazza si decidesse ad alzarsi.
Sbadigliò rumorosamente, inorridendo del proprio alito, un misto di alcool e tartine al tartufo.
La festa della sera prima l’aveva davvero resa uno straccio.
Vita di stravizi.
Posò i piedi a terra, raccogliendo la sveglia, disattivandola con un gesto distratto.
Barcollò fino alla cucina, ondeggiando sulle gambe abbronzate e facendo frusciare il corto pigiama di raso.
Posò gli occhi sul piccolo tavolino di vetro dove vi era poggiata ancora la borsa dorata.
Si mise seduta su uno degli sgabelli, fissando la parete bianca davanti a sé.
Restò in uno stato catatonico-comatoso per diversi minuti, prima di avvicinarsi alla credenza ed afferrare la sua colazione.
La sua misera colazione, ammise, guardando la lista del dietista che la seguiva.
Un caffè nero. Bene questo le sarebbe servito, pensò, specchiando la sua immagine riflessa nella cappa metallica della cucina.
Cento grammi di mela verde. Tutto qui.
Fortunatamente non aveva molta fame,pensò, mentendo a se stessa.
Forse era vero quello che le aveva detto Sakura, doveva smetterla di torturarsi.
Parlava bene lei. In fondo non era altro che un medico.
Se fosse apparsa con un chilo in più nessuno le avrebbe fatto la ramanzina.
O meglio. Nessuno l’avrebbe licenziata.
Si sedette sullo sgabello, allontanando distrattamente con il dorso della mano la piccola borsa, che cadde a terra, in un tonfo soffocato.
- cazzo il cellulare!- urlò, rischiando di soffocare con un pezzo di mela verde.
Raccolse con ansia la borsa che, nel piccolo volo, si era aperta ed aveva sparso a terra il suo esiguo contenuto, un rossetto, un cellulare (forse rotto, dannazione!) e dei biglietti da visita spiegazzati.
Aprì e chiuse nervosamente il telefonino che, dopo un tentennamento iniziale, riprese ad illuminarsi di una pallida luce giallognola.
Sospirò di sollievo, riprendendo a mordere la mala acerba, posando il cellulare sul tavolo.
Fu allora che la sua attenzione fu attirata da quella rivista.
La ragazza che ne occupava la copertina sorrideva meravigliosamente, avvolta in un leggero abito nero, illuminata dalla cascata di capelli biondi che le ricadevano in fili sottili sulle spalle e dai grandi occhi lucidi, di uno splendido azzurro.
Bella. Non c’era altro da dire.
Eppure Ino Yamanaka, la famosa e ricca modella più in voga nell’alta moda, in quella foto non si piaceva affatto.
Voltò la rivista con un gesto scocciato, riprendendo a masticare rumorosamente.
Scandagliò la stanza con lo sguardo.
Sulla credenza, quasi e perennemente occupata da barrette dietetiche, frutta sempre troppo acerba e bibite ipocaloriche (l’unico vizio che le era concesso), vi erano attaccati alcuni post-it colorati.
Indirizzi di fotografi, appuntamenti e messaggi della massima importanza, come il "ricordati della tua amichetta dalla fronte spaziosa, maialina!".
Sakura.
Ino sorrise.
Avrebbe dovuto chiamarla.
Erano settimane che non si vedevano, oramai.
A dir la verità, erano mesi.

L’ultima volta che Sakura era entrata nella sua vita le aveva portato, come sempre, una ventata di vitalità. Strano da parte dell’"perenne depressa", pensò Ino, gettando il torsolo di mela nel secchio.
Era arrivata carica di bagagli direttamente dall’aeroporto, in testa l’eterna fascia rossa.
Ino non riusciva nemmeno più a ricordarla senza di quella.
- sapere dove abiti è più difficile che rubare codici missilistici alla CIA, lo sai Ino-pig?- le aveva detto, sorridendole, davanti la porta.
Un ottimo medico. Ecco cosa era diventata la sua vecchia rivale. La sua vecchia più cara amica.
Proprio la Sakura fifona, che ripeteva incessantemente che aveva paura del sangue.
Proprio la Sakura secchiona con cui lei, la bella e perfetta Ino, adorava litigare.
Proprio la Sakura dalla fronte spaziosa, che le aveva pianto sulle ginocchia dopo la prima e, più bruciante, delusione d’amore.
Ino si versò il caffè caldo nella tazza.
Era un caffè lungo, dal leggero retrogusto di bruciato.
Come le piaceva.
Perché era la cosa che più le ricordava il passato.
Nonostante Ino Yamanaka fosse una richiesta e famosa modella, Ino amava ricordare il passato.

 

 

  
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