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Autore: mrs_mckagan    26/10/2012    0 recensioni
Beth, è una normale ragazza di Londra. Il giorno del suo diciottesimo compleanno scappa di casa e parte per Los Angeles. Si ritrova quindi in una città sconosciuta, con pochi soldi e senza qualcuno che le possa dare una mano. Ma sarà un incontro con cinque strani ragazzi di L.A. a cambiarle la vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Segnerò con un altro asterisco gli eventuali cambi di “punto di vista”. Buona lettura! :)
 
Dopo lo show, erano rimasti tutti al Whiskey, e Beth aveva iniziato a bere un drink dopo l’altro … Aveva perso il conto dopo il quinto, quando si fermò un attimo. Che cosa stava facendo? Tutta questa storia le ricordava fin troppo suo padre. Si era presa la testa fra le mani, le girava tutto.
- Beth, va tutto bene?- Oltre la sua spalla, Duff la stava guardando un po’ preoccupato. –Dai, vieni a sederti.
Si era seduto accanto a lei, le aveva poggiato la mano sulla spalla. – Cosa c’è che non va, Beth?-
Si era presa di nuovo la testa tra le mani. Tra le lacrime gli aveva raccontato tutto. Di sua madre, di suo padre … Tutto quello che non aveva mai confidato a nessuno, lo aveva raccontato a un ragazzo che conosceva da appena qualche giorno.
Duff le aveva preso le mani, lei lo aveva guardato negli occhi, ed era stato come se li avesse visti per la prima volta. Erano di un verde stupefacente, non riusciva a smettere di fissarli.
Duff si stava avvicinando sempre di più, e lei non riusciva a fare niente, quegli occhi l’avevano catturata. Le aveva lasciato le mani per cingerle i fianchi, e l’aveva baciata.
Improvvisamente era sparito tutto, le voci, la folla, tutto il locale. Erano rimasti solo Beth e Duff, seduti su una poltroncina.
Finito il bacio, Beth era tornata improvvisamente con i piedi per terra. Aveva balbettato qualcosa, ma in pochi secondi era andata nel panico. Non trovava nulla di intelligente da dire. Si era alzata di colpo, ed era uscita dal Whiskey. Duff l’aveva seguita subito, e l’aveva trovata seduta su una panchina, la testa che ciondolava. Si era seduto accanto a lei, e in breve aveva perso i sensi anche lui. Avevano entrambi bevuto decisamente troppo quella notte.
 
- Oh, merda …
- Beth, che succede?
- Ehm … Mi è appena tornato in mente una parte di ieri sera che avevo dimenticato … Non so se hai fatto caso a quello che è successo ieri sera tra quelle poltroncine vicino al bancone …
- Intendi la rossa e il biondo di circa due metri che si guardavano negli occhi come due imbecilli?- Adriana ridacchiò.
- Esattamente.
- E cosa avresti intenzione di fare adesso?
- Non lo so! E’ questo il punto, non so cosa fare! Ho raccontato un sacco di cose che non avevo mai detto a nessuno a un tizio che conoscevo appena da un giorno, e poi l’ho baciato! Cosa dovrei fare?!- Beth era un po’ in crisi, e Adriana cercò di tranquillizzarla: - Dai, stai calma, adesso torniamo a casa e decidiamo sul da farsi.
 
*Duff*
 
Hell House era in fermento quella sera. Ormai gli show dei Guns N’ Roses erano molto frequentati, e quella sera al Roxy sarebbe venuta moltissima gente. Nel caos generale, Duff non riuscì a fermare Beth e a parlarle neanche una volta.
 - Duff, che c’hai?- Slash lo stava scrutando da sotto i capelli.
- Tutto apposto, stavo solo pensando a una cosa.
- Dai, cerca di essere concentrato, stasera potrebbe esserci Tom Zutaut, quello della Geffen, hai presente? Dai, che magari rimediamo anche un contratto.
Duff annuì distrattamente, stava guardando Beth che gli passava vicino di fretta. I suoi capelli rossi ondeggiavano ad ogni passo. I loro sguardi si incrociarono per una frazione di secondo.
- Duff, ci sei? Dobbiamo uscire!!
Izzy lo trascinò fuori di casa, e prima che potesse rendersene conto, furono al Roxy.
 
- Benvenuti al Roxy, e benvenuti nella Giungla!!
E avevano attaccato il primo pezzo.
Stava suonando, ma quella sera pensava ad altro. Ogni secondo i suoi occhi verdi scorrevano sopra la folla, cercando un altro paio di occhi.
Ogni volta che i loro sguardi si incontravano, sussultava leggermente, poi distoglieva lo sguardo e riprendeva a suonare.
 
-Come va, Roxy? Fatevi sentire! Mi auguro che comprerete le nostre fottutissime magliette!- esclamò Slash, prima di gettarsi a capofitto nel riff di Jumpin’ Jack Flash.
-Più spia per il batterista, non sente niente! – abbaiò Duff sul microfono, e riprese a suonare anche lui.
 
*Beth*
 
- Rallentiamo un po’ le cose. Questa è Don’t Cry. – e Axl iniziò a cantare.
Wow. Erano fantastici. Le loro canzoni ti prendevano, le sentivi dentro …
E continuava a incrociare gli occhi di Duff, di quel verde stupefacente, quasi animalesco.
Don’t Cry. Cavolo se era bella quella canzone. Bella e malinconica. E Duff, durante la canzone non aveva smesso di fissarla un secondo.
 
Dopo Don’t Cry, la band aveva fatto una piccola pausa nel backstage. Beth era seduta con loro, insieme anche ad Adriana e Desi.
Sussultò quando una mano si posò sulla sua spalla. Era di Duff.
La prese un attimo da parte: - Beth, senti, io …
- Duff, dobbiamo tornare sul palco!! – venne interrotto da un esaltatissimo Steven.
- Dopo però ti devo parlare. – Duff scoccò a Beth un’occhiata di ammonimento, poi le sorrise e tornò a suonare.
 
Chiusero il concerto con Goodnight Tonight, che Duff e Axl cantarono insieme.
 
- Beth, aspetta un attimo!!
Stava già per uscire dal backstage, quando Duff la fermò.
- Come ti è sembrato il concerto?
- Io … mi è piaciuto … Ma sembrava che stessi cercando qualcosa …
- Si, in effetti stavo cercando qualcosa … O qualcuno …
- E l’hai trovato?
 
Quando Izzy uscì dal backstage, pochi minuti dopo, non si erano ancora staccati.
   
 
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