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Autore: Lily_and_the_Marauders    28/10/2012    3 recensioni
Dicono che l'ultimo anno di scuola sia il più importante, il più bello.
Dicono che l'ultimo anno di scuola sia quello più carico di aspettative, di emozioni, di divertimento. Di Magia.
Dicono anche che l'ultimo anno di scuola segni la fine della gioventù e l'inizio dell'età adulta.
Come sarà l'ultimo anno dei Malandrini?
Io l'ho scritto, l'ho immaginato come meglio potevo. L'ho amato.
Non vi dirò che la mia storia sia migliore delle altre, anzi. Mi farebbe piacere però se entraste e amaste anche voi questo mio modo di vedere la Old Generation.
Buona lettura :)
SOSPESA!
Genere: Avventura, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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THE MARAUDERS.

LAST YEAR AT HOGWARTS.

 

 CHAPTER ONE - L'ESTATE E' FINITA.

James Potter e Sirius Black in riva al mare, l'ultimo giorno di vacanze

Foto scattata da Dorea Black in Potter.



La spiaggia era deserta eccezion fatta per due figure che camminavano lentamente sul bagnasciuga.

Bastò un piccolo schizzo d'acqua salata per dare inizio alla sfrenata battaglia.

I due, come bambini, si bagnavano a vicenda tra le risate; le loro ombre si rincorrevano sulla sabbia deformandosi.

Uno sguardo divertito li scrutava poco lontano.

-James! Sirius! Piantatela di fare i bambini, non bagnatevi, avete dei vestiti addosso!-

Dorea Potter era sempre stata una donna forte, una vera Serpeverde ricordava spesso il marito, ma quando guardava quei due le scoppiava il cuore.

Ormai quasi fratelli, James e Sirius, si conoscevano da ben sette anni e solo da due Sirius era venuto ad abitare da loro.

Dorea aveva espresso più volte il suo disappunto verso Walburga ma da quando il giovane si era trasferito a casa Potter non aveva osato menzionarla.

Sapeva bene com'era quella donna, spregevole. La definizione giusta era spregevole. La conosceva molto bene, Dorea, d'altro canto era una sua parente, una cugina o qualcosa del genere. I Black erano molto numerosi ma non tutti venivano apprezzati allo stesso modo, la maggior parte di loro sosteneva il Signore Oscuro, alcuni erano perfino Mangiamorte. Poi c'erano le pecore nere o meglio, come le definiva il giovane Sirius, le pecore bianche cioè coloro che non avevano problemi a legare con i Babbani, combattevano contro Voldemort e si "accoppiavano" con esseri non degni del loro Sangue Puro.

Se un Babbano avesse ascoltato questi discorsi avrebbe di certo pensato che si parlasse di animali, di bestie. Ed effettivamente così venivano trattate le macchie.

Sirius aveva raccontato ai Potter che sua madre Walburga in casa aveva una stanza dedicata solo all'Albero Genealogico dei Balck e che, chiunque li disonorasse, veniva bruciato. Il ritratto veniva bruciato, intendiamoci. Inoltre il ragazzo sosteneva, mettendoci la mano sul fuoco, che sua madre non aveva perso tempo ad eliminarlo dalla parete appena era scappato di casa. Lui non era mai stato contento della sua famiglia e viceversa. Le cose peggiorarono dopo che era diventato Grifondoro mentre si sapeva che i Black erano tutti Serpeverde da generazioni.

Dorea credeva assolutamente alle sue parole, era vissuta tra quelle persone e sapeva come potevano comportarsi, per questo non aveva avuto nulla da obiettare all'arrivo di Sirius. L'aveva accolto in casa come un secondo figlio e donava tanto amore a lui quanto ne donava a James.

Il suo amore però era messo a dura prova quando i suddetti ragazzi di quasi diciassette anni si comportavano come bambini dell'asilo nido.

Per questo, la donna, li raggiunse minacciandoli. -Volete che via Affatturi entrambe le mani? Sirius, butta giù quella sabbia subito e tu, James, non provarci neanche-

Il ragazzo, con aria malandrina si stava preparando a lanciare un secchio d'acqua ad un Sirius distratto dall'arrivo di Dorea.

Il suo piano non andò a buon fine, afflitto fece scomparire il secchio e si incamminò con Sirius verso il Bar della spiaggia.

-James, sai che non voglio che usi la bacchetta in un posto dove i Babbani ti possono vedere- lo rimbeccò Dorea.

-Mamma, ora non c'è nessuno!- esclamò contrariato il figlio, Sirius sogghignò.

-Lo so, infatti per questa volta passi. Se ti ribecco te la faccio pagare-

James sbuffò. -Una vera Serpeverde, vostra madre- disse bonario Charlus che li attendeva seduto su una sediolina a pochi passi dal bancone del bar chiuso.

-Quante volte lo dovrai ripetere, Charlus?-

-Quante volte basterà per sottolineare il concetto, cara-

-Dopo venticinque anni di matrimonio, hai sottolineato benissimo il concetto- disse la donna, sorridendo divertita mentre scuoteva la testa.

I due ragazzi risero di cuore. Si divertivano a guardare quei due battibeccare. -Su, è ora di tornarsene a casa, ragazzi. Una passaporta ci sta aspettando nel bagno pubblico dietro questa catapecchia- annunciò felicemente Charlus dopo qualche minuto.

I tre si guardarono con aria schifata -In un bagno pubblico, Charlus?- fece Dorea alzando un sopracciglio, scettica.

-Sì, cara, non ci è stato concesso di meglio.. Ora in fila, dobbiamo entrarci dentro tutti e sarà un po' complicato-

Sconvolti, James, Sirius e Dorea, lo seguirono fino a ritrovarsi davanti ad una cabina 50 centimetri per 30.

-Papà, mi vuoi spiegare come entriamo tutti e quattro qui dentro? Solo tu e la mamma occupate tutto il posto!-

-Stai forse dicendo che sono grassa?- domandò la donna con sguardo minaccioso.

-No!- esclamò James portando le mani in avanti per difendersi. Effettivamente la signora Potter era tutto fuorchè grassa. Un fiore di donna, dicevano sempre le anziane signore che abitavano vicino casa loro. Ogni volta lei sorrideva loro compiaciuta, anni e anni di duro addestramento come Auror, correre dietro a quello scalmanato del figlio (dei due figli, anzi) e al pazzo del marito avevano sortito un buon effetto. Anche il signor Potter era in gran forma, i capelli ce li aveva ancora tutti! Scompigliati come quelli del figlio per giunta!

A fatica, i quattro si infilarono nel bagno -Zia Dorea, mi stai facendo cadere nel gabinetto- disse Sirius schifato.

-Scusa caro, manca poco reggiti forte-

Il cestino accanto al gabinetto si illuminò di una fioca luce, fino a diventare sempre più forte.

-Ci siete tutti?- chiese Charlus alla combriccola, quelli borbottarono un contrariato sì.

-Tre.. Due.. Uno...-

I quattro vennero risucchiati dalla passaporta, in qualche secondo furono catapultati in casa Potter.

Dorea e Charlus atterrarono con eleganza, Sirius e James invece finirono con la faccia a terra.

-Non è divertente, mamma- mugugnò James rialzandosi a fatica mentre Dorea rideva.

-E' l'esperienza che vi manca, ragazzi miei- disse saggiamente Charlus.

-Forza, andatevi a cambiare che tra poco si cena! Preparate i bagagli, domattina non avrete tempo!-

I due salirono di corsa le scale e, aperta la porta della stanza si fiondarono sui loro letti.

Casa Potter era estremamente grande ma pur sempre modesta. Le stanze erano arredate con sfumature rosse e oro, tranne per il bagno di Dorea che era interamente verde-argento. James e Sirius non osavano entrarci.

A piano terra un grande salone accoglieva chiunque entrasse e, oltrepassata una porta si arrivava in cucina.

La cosa più bella del salotto di casa Potter era senza dubbio il pianoforte a coda, Dorea amava suonarlo e aveva dato qualche lezione anche ai due figli.

Dopo aver salito venti scalini si arrivava alla zona notte. Cinque stanze da letto ed ognuna aveva il bagno, in più c'era il suddetto bagno di Dorea in fondo al corridoio.

Al secondo ed ultimo piano c'era la biblioteca, una vastissima e zeppa biblioteca che conteneva alcuni dei tomi più antichi scritti dai Maghi più famosi, Charlus teneva moltissimo a quel posto. James e Sirius ci erano entrati solo due volte nella vita, quando Remus era venuto a stare da loro l'estate precedente.

La casa era ben illuminata ma la cosa che la rendeva unica era l'affetto che aleggiava tra quelle mura. Certo non mancava il divertimento quando c'erano i due Malandrini, ma era anche questo il bello della famiglia, per quei pochi mesi che erano a casa Dorea cercava di essere il più paziente possibile.

All'inizio a Sirius fu assegnata una camera tutta sua ma non rientrava nel concetto di "divertimento" che avevano quei due quindi il suo letto venne trasferito nella stanza di James. In quel posto c'era un macello micidiale.

-Questo sarà l'ultimo anno, ci pensi?- chiese Sirius al fratello poco più tardi mentre entrambi stavano spaparanzati sui letti sfatti.

-Eccome se ci penso! Mai più partite di Quidditch, niente strigliate dalla McGranitt, niente feste di Lumacorno ma soprattutto addio Lily Evans-

Ecco. quello era il problema più grande di James. Un problema dai capelli rosso scuro e dagli occhi verdi come smeraldi.

Il suo nome era Lily Evans, un nome venerato dal giovane Potter ma allo stesso tempo temuto.

Era la stesa ragazza che per sei anni non aveva fatto altro che urlargli contro, metterlo in punizione e, cosa che non gli andava proprio giù, ignorarlo.

Già, la ragazza era diffidente nei suoi confronti, lo era sempre stata. Ce l'aveva con lui perchè attaccava sempre quello scemo di Piton e perchè pensava fosse un egocentrico. Non aveva mai accettato di uscire con lui, o di venire a vedere una partita di Quidditch. In poche parole lo odiava. Non passava giorno in cui James non si chiedesse cos'è che aveva sbagliato con lei.

-Beh, non si sa mai.. Magari te la sposi- buttò lì Sirius, tentando di consolarlo.

-Andiamo, non mi calcola nemmeno quella ragazza!- esclamò lui, furioso.

-Però deve ammettere che di questi tempi sei cambiato, insomma, non abbiamo più appeso Mocciosus per la caviglia! E' un grosso sacrificio sai? Ma manca sfotterlo un po'...- si immerse nei felici ricordi degli anni passati per poi ritornare in sè -Beh, ti parla no? Cioè, ti saluta almeno. E' un passo avanti!-

-Se lo dici te..-

In quel momento vennero chiamati per la cena da Dorea e si affrettarono a scendere prima che la donna li venisse a prendere per le orecchie.

-Mmh, cosa c'è per cena?- domandò Sirius già con l'acquolina in bocca.

-Polpettone al forno.- rispose Charlus -Quello della signora Becky- aggiunse quando i due si guardarono intorno sospettosi, temendo che Dorea avesse toccato i fornelli.

Ecco, in cucina non era un asso, l'unica cosa che le veniva bene era la torta alla melassa, la preferita dei ragazzi.

-A tavola svelti, senza fare commenti acidi sul mio modo di cucinare- disse Dorea con il vassoio tra le mani.

I tre, scambiandosi un sorrisetto divertito, si accomodarono.

-Prima o poi farò una statua alla signora Becky- commentò James ammirando il polpettone con aria sognante.

-Già, è puoniffimo-

-Sirius, quante volte ti ho detto di non parlare con la bocca piena?- lo ammonì la signora Potter.

-Fcufa, tcia Dofea-

-Avete preparato tutto?-

James guardò fugacemente il fratello prima di rispondere -Più o meno-

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ehilà popolo di EFP!

Devo essere sincera, non mi aggradava ancora molto l'idea di pubblicare questa nuova Long. 

Vi spiego perchè: come saprà che mi segue di tanto in tanto, ho già parecchie storie in sospeso e iniziarne un'altra mi pareva un suicidio bello e buono. NON ho nessuna intenzione di smettere di aggiornare Appuntamento al Buio ~ Made in Hogwarts Forse Draco Malfoy sarà la mia àncora di salvezza.... Chiuderò le altre due, almeno per il momento. E' una decisione dura da prendere ma non riesco a star dietro a tutto. 

Per quanto riguarda questa Long sui Malandrini, ne avrete lette così tante e non vi dico che la mia sarà più bella o chissà quale capolavoro.

Ne ho lette molte anche io e, per quanto mi riguarda, non mi ritengo ancora all'altezza delle altre autrici. Spero però che vi piaccia, è ancora una massa informe nella mia testa, ho scritto solo cinque capitoli. 

Come avrete capito dal titolo, la storia tratta dell'ultimo anno ad Hogwarts dei Malandrini, ma non solo di loro..Parlerò di tutta la combriccola quindi troverete Lily Evans,Emmeline Vance, Marlene McKinnon, Mary Macdonald, Alice Prewett, Frank Paciock con la cortese partecipazione di Regulus Black, Dorcas Meadowes, Fabian e Gideon Prewett, Severus Piton e altre comparse.

Ci saranno un po' tutti e sto anche cercando di dare un volto ad ognuno di loro, è molto più difficile di quanto credessi in realtà.

Ve li mostrerò tutti il prima possibile. Se questa storia andrà a buon fine inizierò la mia prima serie, ho intenzione di creare più Long riguardo ai Malandrini. Questa narra dell'ultimo anno, la prossima della loro vita fuori da Hogwarts. I capitoli non saranno sempre della stessa lunghezza, dipende da me e da cosa ho intenzione di scrivere. Spero di non cadere nel banale, nel 'già visto'. 

Che altro dire? Nelle cose che scrivo ci metto tutta me stessa, sul serio, e se lascerete una recensione piccina sarà già un ottimo risultato per me. Intanto non posso che ringraziare tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui. :)

Un bacio grande, 

Lily.

 

P.S.: L'immagine non è mia, io l'ho solo adattata. L'ho trovata su Tumblr, appartiene a everybodyhateskayden.


 

 


   
 
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